Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Si avvicina l'ora del thé.
E' inutile fare "come i polli di Renzo".
il problema si risolve oltre-oceano.. o non si risolve.
portate pazienza e pensate ad altro, nel frattempo.
E' tornata la calma, la conoscenza e la professionalità !!! Bentornato Carib
Beh, concedimi la battuta, ma allora hai fatto come Doctor Jekyll e Mr. Hyde. Mister Hyde ha puntato sul terzo bilancio statale più fallimentare del pianeta, Doctor Jekyll, oculatissimo, sul bilancio bancario più solido d'Italia.
Se non ci saranno disturbi di finanza statale, Dr. Jekyll avrà ragione su Mr. Hyde.
Sono un cerebroleso
Forum "del gruppo".
Non "di Combattivo"
PS.
Ninja, che ne pensi del mio nuovo Avatar?
Bellissimo...
Yoda è sia una moto da cross....
Ma soprattutto è il maestro di Luke Skywalker, the light side of the force, padre di Anakin ....
e del suo lato malvagio bipolare dart fener, the dark side of the force...
c'è qualche news nuova? mi sembra che ci siamo impaludati sempre di piu' nel nulla
Ormai il dato di fatto che la direzione verso un accordo di unità e democrazia per i Venezuelani sia già iniziato e che lo stesso sia condiviso e spronato dagli USA, Europa, Cuba, Cina e Russia.....
Ci comporta come prima tappa informativa di conoscere le notizie concernenti il tempo che ci vorrà a raggiungere tale compromesso di unità venezuelana...
E soprattutto poi gli argomenti che interessano a questo punto sono :
1) quando iniziano a discutere della ristrutturazione "sedendosi" con i creditori, data in cui gli interessi si fermano legalmente;
2) sapere più o meno le linee guida della ristrutturazione e come verranno conteggiate le cedole arretrate, senza parlare di interessi sugli interessi perché li la colpa è solo della segatura arancione;
3) quando, ovvero la data, verrà effettuato lo swap con i nuovi titoli.
Come ho scritto diversi giorni fa sul forum di Combattivo...
Tempo al tempo
E il flusso di fondi per rimborsare le obbligazioni, o anche semplicemente per pagare le cedole, chi li verserà? Il Governo statunitense? L'opposizione? Maduro? I cartelli colombiani? Le ONG? La FAO?
Intanto cedoliamo.....in segreto
Ormai il dato di fatto che la direzione verso un accordo di unità e democrazia per i Venezuelani sia già iniziato e che lo stesso sia condiviso e spronato dagli USA, Europa, Cuba, Cina e Russia.....
Ci comporta come prima tappa informativa di conoscere le notizie concernenti il tempo che ci vorrà a raggiungere tale compromesso di unità venezuelana...
E soprattutto poi gli argomenti che interessano a questo punto sono :
1) quando iniziano a discutere della ristrutturazione "sedendosi" con i creditori, data in cui gli interessi si fermano legalmente;
2) sapere più o meno le linee guida della ristrutturazione e come verranno conteggiate le cedole arretrate, senza parlare di interessi sugli interessi perché li la colpa è solo della segatura arancione;
3) quando, ovvero la data, verrà effettuato lo swap con i nuovi titoli.
Come ho scritto diversi giorni fa sul forum di Combattivo...
Tempo al tempo
Quando Maduro pagava le cedole, ci stavano alcuni esperti di contabilità che rastrellando notizie nel web facevano i conti a Maduro
Erano del tipo : la banca centrale ha riserve per 8 miliardi la produzione di petrolio è di 2 milioni , sono stati estratti due ton di oro ... totale X .
alleluia ci sono i soldi per pagare le cedole ... facevo presente che quei pochissimi soldi non potevano essere destinati al pagamento delle cedole in quanto neanche sufficienti per erogare una assistenza sanitaria ai minimi livelli ... ma tant'è alla scadenza iniziava la danza dell'accredito della cedola
Guai a chi faceva notare queste cose ... i guru del forum si alternavano a rovesciare in quantità industriali .. a chi descriveva la realtà
il patrimonio del Venezuela e' sotterraneo. finche lo resta, non serve a pagare cedole o ad acquistare beni o servizi. acquista valore negoziabile quando e' estratto ed esportato.
il diritto di estrarre e esportare ha anch'esso valore, limitato dal fatto che in venezuela non c'e' una vera moneta e che i contratti locali non hanno alcuna credibilita'.
Nell'ultimo decennio, l'attivita' economica del regime chavista e' consistita essenzialmente nel distruggere il valore del patrimonio nazionale e nel costringere ad emigrare chiunque potesse farlo, sodali del regime esclusi.
Vedremo se l'eventuale "dialogo politico" portera' a cambiamenti sostanziali, ma lo scetticismo e' d'obbigo.
Gli interessi NON si fermano LEGALMENTE quando il debitore si siede a discutere con i creditori.
Sarebbe ovviamente troppo comodo.
Ma il fatto che capitale e interessi siano LEGALMENTE dovuti, nulla ci dice rispetto al fatto che essi possano essere effettivamente INCASSATI.
Se e quando vi sara' una concreta proposta di ristrutturazione o scambio, accettata dalle autorita' americane competenti.. vedremo quali saranno i termini proposti.
Nel caso dell'Argentina, ad esempio, la terza ed ultima offerta, relativa ai creditori che non avevano accettato le offerte precedenti, 14 anni dopo il default, si basava sul pagamento cash del 150% del capitale nominale dovuto, interessi di qualsiasi tipo inclusi, se la memoria non falla.
Chi pero' aveva una sentenza americana definitiva che includeva la clausula "pari passu" ha incassato di piu', via accordo extra-giudiziale.
Tutto cio', non dimentichiamo, e' successo solo perche' in Argentina i Kirchner avevano perso il potere, l'ammontare rimasto in default era relativamente piccolo, e il nuovo governo voleva risolvere la pendenza per tornare ad indebitarsi liberamente in Dollari.
In Venezuela uno scenario del genere sarebbe totalmente fanta-politico. Il debitore di tutta evidenza non ha i soldi per pagare, e non vuole indebitarsi nuovamente per pagare debiti insoluti passati.
L'unica soluzione realistica a mio parere immaginabile, se il problema politico si risolve, sarebbe di dichiarare i titoli in default efficaci strumenti di pagamento per acquistare concessioni petrolifere.
Ovviamente, non sarebbero i singoli creditori a scambiare titoli di credito per diritti petroliferi, ma si creerebbe un mercato dei titoli interessante per le societa' petrolifere che desiderano acquistare concessioni.