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Bankitalia è sicura: il gioco del Superbonus non è valso la candela (di L. Bianco)

"Il Superbonus ha avuto un impatto significativo sul settore delle costruzioni ed è incluso tra gli interventi del Pnrr in materia di impatto ambientale degli edifici residenziali. Si può stimare che circa la metà degli investimenti che hanno beneficiato della misura non si sarebbero verificati in sua assenza". Ma "tenendo conto delle imposte e dei contributi sociali versati a fronte dell'aumento dell'attività del settore, gli oneri del Superbonus per il bilancio pubblico restano comunque ingenti". A mettere nero su bianco queste valutazioni è la Banca d'Italia, che in un'analisi elaborata dai suoi uffici, e presentata oggi al Senato da Giacomo Ricotti, numero uno del Servizio Assistenza e consulenza fiscale di Palazzo Koch, sottolinea come sì, fare previsioni sulle conseguenze finanziarie per i conti pubblici dell'introduzione di incentivi di questo genere è sempre complicato. Al tempo stesso, però, non era troppo complicato aspettarsi che, con l'introduzione di una misura così conveniente come il 110%, le fruizioni si sarebbero moltiplicate fino a far lievitare senza freni i costi per la spesa pubblica.

Del resto la dinamica viene ben spiegata dagli stessi tecnici di Via Nazionale: "Rispetto ad altri strumenti, gli incentivi fiscali presentano una maggiore semplicità amministrativa: possono essere fruiti automaticamente dal beneficiario al ricorrere dei requisiti previsti dalla legge, senza necessità di richiesta preventiva e di procedimenti amministrativi". Sta qui, ovviamente, il vantaggio degli incentivi di questo genere, e non solo del Superbonus: la possibilità di fruire con maggiore rapidità e senza troppi ritardi burocratici della misura, grazie ai "minori oneri di compliance". Ma "proprio per la natura automatica e l'assenza di controlli a monte - prosegue l'analisi di Bankitalia - il minore gettito che deriva dagli incentivi fiscali è più difficile da controllare", pertanto "con questi strumenti può verificarsi che l'utilizzo effettivo degli incentivi da parte dei contribuenti si discosti dalle risorse stanziate".

Tradotto in cifre, rese note dai servizi studi di Camera e Senato, la misura non è stata "gratuita" come affermato a più riprese dal suo ideatore, l'ex premier Giuseppe Conte: tra Superbonus e altri incentivi per gli edifici, la stima è lievitata di ben 37,7 miliardi di euro rispetto alle previsioni di quando fu introdotta dal leader pentastellato, raggiungendo la cifra monstre di 110 miliardi di totali. E questa non è una buona notizia, soprattutto perché - e torniamo alle analisi di Bankitalia - il livello del debito pubblico italiano resta elevato: intorno al 145 per cento del nostro Pil a fine 2022. "Il sistema delle spese fiscali appare caratterizzato da una considerevole onerosità, frammentarietà ed instabilità, in conseguenza della stratificazione nel tempo di diverse misure di incentivo" ha sottolineato Ricotti in Senato.

Frammentarietà che porta a maggiori difficoltà nell'effettuare i famosi 'controlli' evocati ciclicamente dalla politica e dall'opinione pubblica. "Un ulteriore aspetto da considerare sono i possibili presidi atti a contenere le frodi". Per la banca centrale italiana il legislatore dovrebbe valutare un potenziamento dei controlli nella fase iniziale. Anche se questi dovessero andare "a scapito di un riconoscimento meno snello delle agevolazioni in capo ai beneficiari". Insomma, un po' di burocrazia in più avrebbe potuto facilmente limitare le pesanti ricadute sui conti pubblici. "Una serie di presidi a monte, di semplice applicazione, possono" infatti "aiutare anche ad evitare onerose attività di controllo ex post, che contribuiscono a generare incertezza per gli operatori. L'automatico riconoscimento degli incentivi, in assenza di qualsiasi forma di controllo preventivo, porta con sé il rischio che le misure siano utilizzate in modo improprio se non fraudolentemente". Da qui la necessità, è la raccomandazione conclusiva di Banca d'Italia alla politica, di "un intervento di riordino" del sistema degli incentivi fiscali". Una riforma non più rimandabile "che restituisca coerenza e razionalità al sistema". Una revisione che potrebbe trovare sbocco nell'ambito della più ampia e organica riforma fiscale promessa dal governo di Giorgia Meloni e annunciata nelle scorse settimane dal viceministro dell'Economia con delega al Fisco Maurizio Leo. Intanto, però, un primo passo è già previsto per giovedì, quando in Consiglio dei Ministri dovrebbe approdare, secondo fonti ufficiali, il disegno di legge per la revisione del sistema degli incentivi alle imprese, ovvero la delega al ministero delle Imprese e del Made in Italy già prevista in Legge di Bilancio.
Quello che veramente non ho capito è perchè si sia arrivati a tali livelli di sboronaggine. Per avere una gran mole di lavoro sarebbe "bastato" anche un 90%. Continuo tra l'altro a pensare che se realmente si volesse passare a case clima o simili, bisognerebbe fare una legge che introduce l'obbligo di costruire con certe modalità tutte le nuove abitazioni e ristrutturazioni integrali.
 
vabbè.. ora non esageriamo, però
Non ho capito: se ho la moglie gnocca rischio il rapimento ? :confused:

In pratica se fossi un ranger del Montana la moglie cessa equivarrebbe al repellente per orsi ? ;)
 
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Oggi mi sento positivo; ricordiamo sempre che per quante nuvole ci sono in cielo, ci saranno sempre spiragli di luce. :bye:
 

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Grazie Orso, dimissioni già date, devo solo finire il preavviso 😉
Congratulazioni!

Mi permetto di chiederti (se è un dato diffondibile pubblicamente qui sul thread...) e se vuoi/puoi rispondere quanti anni "buchi" devi affrontare ancora prima di ricevere la pensione ?
 
Grazie Orso, dimissioni già date, devo solo finire il preavviso 😉


Bisogna solo riadattare la vita alla nuova condizione, che prevede moltooooo più tempo libero.

escursioni, passeggiate, corse, visite varie, sci, orto, pattinaggio, lavoretti vari se piace, spiaggia quando é stagione...e vedi che se c'é salute l'unico problema sarà dato dal fatto che il tempo corre troppo veloce.

Da tre anni mi trovo molto bene.
 
Il sole pag 10 unicredit e goldman prevedono 3,5 tassi a giugno..... Ma sul Mercato c'è chi pensa si possa arrivare oltre...
 
Il sole pag 10 unicredit e goldman prevedono 3,5 tassi a giugno..... Ma sul Mercato c'è chi pensa si possa arrivare oltre...
Io sto entrando scaglionato in base alle entrate che ho su BTP e tds Romania.

Sto aspettando il 4.75 italiano sotto 100 poi credo di metterci li 50k, anche se a sto giro una decina vorrei tenermeli per scommessa su BTC.
 
Grazie a tutti quelli che hanno risposto in merito all'articolo del Corriere, che per me resta incomprensibile. Magari limite mio ma penso che non rinnoverò l'abbonamento.
Ma ora ho un altro pallino in testa, top che vuole nuotare tra i lingotti.

Su quanto detto da Undici sono d'accordo (con l'emendamento di Harv però). Io ho una bella casa, che però tutti sanno essere un dono (oppure pensano sia ancora dei miei). Che mestiere ho fatto nessuno lo ha mai esattamente capito. Mi vesto da campagna e "anti-affetto canino", che se scendo nelle stanze del cane coi jeans buoni risalgo con i jeans buoni ma "alla moda". Davanti al cancello (nemmeno in garage) ho una macchina, che non guido, sempre donata dai medesimi invece di portarla allo sfascio, che un ladro potrebbe lasciarmi 10 euro sotto il tergicristalli. Non lo faccio per dissimulare, è proprio il mio modo di essere. Ciononostante ho subito vari tentativi di furto, che però non sono mai andati a buon fine, perché erano dilettanti.
I professionisti non si sono mai interessati e hanno fatto bene, perché in casa non ho niente. Solo guai, ci possono trovare. E credo che dormire serenamente, almeno da questo punto di vista, non abbia prezzo.
Ovviamente ho scritto il tutto con una mano dove potete immaginare.
 
Grazie a tutti quelli che hanno risposto in merito all'articolo del Corriere, che per me resta incomprensibile. Magari limite mio ma penso che non rinnoverò l'abbonamento.
Ma ora ho un altro pallino in testa, top che vuole nuotare tra i lingotti.

Su quanto detto da Undici sono d'accordo (con l'emendamento di Harv però). Io ho una bella casa, che però tutti sanno essere un dono (oppure pensano sia ancora dei miei). Che mestiere ho fatto nessuno lo ha mai esattamente capito. Mi vesto da campagna e "anti-affetto canino", che se scendo nelle stanze del cane coi jeans buoni risalgo con i jeans buoni ma "alla moda". Davanti al cancello (nemmeno in garage) ho una macchina, che non guido, sempre donata dai medesimi invece di portarla allo sfascio, che un ladro potrebbe lasciarmi 10 euro sotto il tergicristalli. Non lo faccio per dissimulare, è proprio il mio modo di essere. Ciononostante ho subito vari tentativi di furto, che però non sono mai andati a buon fine, perché erano dilettanti.
I professionisti non si sono mai interessati e hanno fatto bene, perché in casa non ho niente. Solo guai, ci possono trovare. E credo che dormire serenamente, almeno da questo punto di vista, non abbia prezzo.
Ovviamente ho scritto il tutto con una mano dove potete immaginare.
Non è neanche una questione di casa bella/casa brutta.
Sia nel mio palazzone che in quello dei miei anni fa ci sono stati un sacco di furti in appartamento.
Anche io in casa non ho nulla di valore.
Al massimo dovrei pagare i danni per sostituire la serratura e riparare porta o finestra.
 
Recession approaching...

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Non è neanche una questione di casa bella/casa brutta.
Sia nel mio palazzone che in quello dei miei anni fa ci sono stati un sacco di furti in appartamento.
Anche io in casa non ho nulla di valore.
Al massimo dovrei pagare i danni per sostituire la serratura e riparare porta o finestra.

Il vero problema, l'unico, sono i danni a persone (umane e non). Alla fine del resto importa il giusto.

Riguardo all'aspetto della casa credo che valga anche il contesto. Poi ognuno si regola. Qui è zona villette, c'è un medico che ha un servizio di sicurezza 24/24 con tanto di cartello enorme ad avvisare, telecamere ovunque. C'è l'esercente che ha due cani che non sono neppure sicuro siano cani. C'è il militare di professione che non ha mai avuto problemi, neppure quando è in missione all'estero. Ci sono io che paio fuori contesto. Dipende da tanti fattori.

Intanto anche in Spagna vanno forte:

Spagna, treni troppo larghi per le gallerie: cacciata la sottosegretaria
 
Via di cedole e poi tutto quello che arriva in azionario :)
Io di cedole in pratica non ne ho.
Quel che mi rimane da fare è il mio solito DCA mensile sul LS (come nel 2021 o 2022, e prima su altro ptf pigro).
Se anche quest'anno sarà un crollo continuo comprerò a sconto.
Scorte di Maalox e pedalare.
 
Stato
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