Sono passato al part time 60%, oramai da 2 anni e qualche mese. Il grosso era maggiore Irpef ( ma veramente tanta, visto che prima finivo nel terzo scaglione ( quello vecchio, ossia dai 28 ai 50k annui ) che attutivo parzialmente versando nel fondo pensione ) e contributi Inps, per la maggior parte però versati dall'azienda. Invece adesso causa scadenze di consegne ogni tanto mi capita di lavorare di più interviene il premio produzione che per quest'anno è tassato solo al 5%, non ci si paga Inps ed irpef, una differenza enorme. Per quanto riguarda i contributi, mi interessa principalmente maturare anzianità ( ho comunque già raggiunto i 20 anni ) e con il part time riesco comunque a coprire le 52 settimane annue, come dicevo mi limito a controllare che siano correttamente contabilizzati. Preferisco inoltre non versare contributi volontari ( cosa che potrei fare essendo in part time ). Credo che nei prossimi anni sposteranno sempre più in avanti la data di pensionamento, preferisco, dal punto di vista economico fare altri tipi di investimenti ad essere onesti. Il maggior tempo in più, qualcosa di irripagabile. Diciamo che come dicevo tempo fa il primo step dell'abbandono parziale del lavoro è stato raggiunto nei tempi e nei modi previsti. Il secondo e più duro step, ossia lasciare il lavoro in modo definitivo, spero tra un anno e mezzo se non prima di realizzarlo.