Vivere di rendita, posso ? (Vol. LXXIV)?

A me va bene tutto importante che non tassino sempre i soliti ... io abolirei direttamente il prelievo alla fonte per tutti , tutti come liberi professionisti.
Cmq da parte mia, come già detto, quando smetterò di lavorare per me sarà una soddisfazione nel non contribuire più con il mio lavoro a foraggiare masse di truffatori e nullafacenti
Non immagini la mia goduria da quando sono passato al part time e pago un botto di tasse/contributi in meno.. Alla fine rispetto a prima mi rimane poco di meno, appunto perche' pago molte meno gabole allo stato..
 
Cosa sono e come funzionano gli ETF? La guida - FinanzaOnline

Vedi l'allegato 3009166

Ecco, bravi. Investite solo in polizze, buoni postali, certificati e obbligazioni delle banche (quelle sotto casa).

State lontani dagli ETF che sono brutti brutti brutti (e cattivi).

Grazie FOL, informazioni di prima classe.
Il terzo punto è una castroneria, gli etf sono strutturati in modo da aver sempre un prezzo che rifletta i sottostanti e questo in tempo reale (inav).

Gli operatori garantiscono sempre la compravendita, con più o meno spread a seconda del sottostante, le uniche difficoltà si possono avere durante crolli notevoli ma questo riguarda tutti i titoli anche le singole azioni.
 
A me va bene tutto importante che non tassino sempre i soliti ... io abolirei direttamente il prelievo alla fonte per tutti , tutti come liberi professionisti.

In un mondo ideale sarebbe la soluzione più logica.

La realtà è che poi dovremmo rincorrere -col RDC- una massa enorme di dipendenti che non sono nemmeno in grado di fare O col bicchiere e si magnano tutto.

E poi scusa, i parassiti del sistema che ruotano attorno a questo mondo cosa li metteremmo a fare?


quando smetterò di lavorare per me sarà una soddisfazione nel non contribuire più con il mio lavoro a foraggiare masse di truffatori e nullafacenti


Ti fa onore averlo riconosciuto, perché la questione è solo ed esclusivamente questa.
Chi farfuglia di “far pagare le tasse a tutti” tirando in ballo l’etica e altre belle parole… in realtà rosica soltanto ;)
 
Non immagini la mia goduria da quando sono passato al part time e pago un botto di tasse/contributi in meno.. Alla fine rispetto a prima mi rimane poco di meno, appunto perche' pago molte meno gabole allo stato..
Rispetto al full time con la simulazione Inps "la tua pensione futura" hai una grossa differenza in confronto al part time nella cifra prospettata ?
Come contributi INPS annui c'è una grossa differenza in percentuale ?
 
In un mondo ideale sarebbe la soluzione più logica.

La realtà è che poi dovremmo rincorrere -col RDC- una massa enorme di dipendenti che non sono nemmeno in grado di fare O col bicchiere e si magnano tutto.

E poi scusa, i parassiti del sistema che ruotano attorno a questo mondo cosa li metteremmo a fare?





Ti fa onore averlo riconosciuto, perché la questione è solo ed esclusivamente questa.
Chi farfuglia di “far pagare le tasse a tutti” tirando in ballo l’etica e altre belle parole… in realtà rosica soltanto ;)
Oppure altra soluzione è abbattere drasticamente le tasse tendendo al 10-15% max PER TUTTI per mantenere i servizi essenziali (ordine pubblico...) ed abolire direttamente il welfare (sanità, scuola ecc... ) tutto a pagamento...a me andrebbe bene lo stesso.
Importante per me sarebbe non pagare per chi potrebbe e non lo fa....
 
Non immagini la mia goduria da quando sono passato al part time e pago un botto di tasse/contributi in meno.. Alla fine rispetto a prima mi rimane poco di meno, appunto perche' pago molte meno gabole allo stato..
Ciao Nemor,
probabilmente lo avrai già scritto ma mi piacerebbe sapere quanto hai perso percentualmente nel passaggio da full a part-time.
Dovrei fare i conti ma mi aspetto che passando da 40 a 30 ore settimanali (-25% di ore lavorative), una RAL da 40000-45000 euro dovrebbe ridursi del 10-15%.
 
Sono passato al part time 60%, oramai da 2 anni e qualche mese. Il grosso era maggiore Irpef ( ma veramente tanta, visto che prima finivo nel terzo scaglione ( quello vecchio, ossia dai 28 ai 50k annui ) che attutivo parzialmente versando nel fondo pensione ) e contributi Inps, per la maggior parte però versati dall'azienda. Invece adesso causa scadenze di consegne ogni tanto mi capita di lavorare di più interviene il premio produzione che per quest'anno è tassato solo al 5%, non ci si paga Inps ed irpef, una differenza enorme. Per quanto riguarda i contributi, mi interessa principalmente maturare anzianità ( ho comunque già raggiunto i 20 anni ) e con il part time riesco comunque a coprire le 52 settimane annue, come dicevo mi limito a controllare che siano correttamente contabilizzati. Preferisco inoltre non versare contributi volontari ( cosa che potrei fare essendo in part time ). Credo che nei prossimi anni sposteranno sempre più in avanti la data di pensionamento, preferisco, dal punto di vista economico fare altri tipi di investimenti ad essere onesti. Il maggior tempo in più, qualcosa di irripagabile. Diciamo che come dicevo tempo fa il primo step dell'abbandono parziale del lavoro è stato raggiunto nei tempi e nei modi previsti. Il secondo e più duro step, ossia lasciare il lavoro in modo definitivo, spero tra un anno e mezzo se non prima di realizzarlo.
 
Rispetto al full time con la simulazione Inps "la tua pensione futura" hai una grossa differenza in confronto al part time nella cifra prospettata ?
Come contributi INPS annui c'è una grossa differenza in percentuale ?
Devo essere onesto è un po' che non controllo più, visti i chiari di luna del paese e la mia età.
 
... Diciamo che come dicevo tempo fa il primo step dell'abbandono parziale del lavoro è stato raggiunto nei tempi e nei modi previsti. Il secondo e più duro step, ossia lasciare il lavoro in modo definitivo, spero tra un anno e mezzo se non prima di realizzarlo.
Così presto ? Complimenti davvero.

Per la mancanza di futuro cash flow (prima proveniente dal lavoro) immagino che l'idea di vendere tutti gli immobili sia stata spostata in avanti.
 
Così presto ? Complimenti davvero.

Per la mancanza di futuro cash flow (prima proveniente dal lavoro) immagino che l'idea di vendere tutti gli immobili sia stata spostata in avanti.
Certo, obiettivo da raggiungere il prima possibile, non avendo nessuno a cui badare anche finissi sotto ai ponti mi interesserebbe relativamente. Discorso diverso avessi qualcuno da sfamare. Immobili sempre con l'idea di vendere tutto, anche se non mi trovo male e comunque parziale paracadute in caso in Italia le cose non vadano benissimo. La cosa buona come dicevo gli affitti negli ultimi 2/3 anni sono saliti un po'.
 
Ultima modifica:
Oppure altra soluzione è abbattere drasticamente le tasse tendendo al 10-15% max PER TUTTI per mantenere i servizi essenziali (ordine pubblico...) ed abolire direttamente il welfare (sanità, scuola ecc... ) tutto a pagamento...a me andrebbe bene lo stesso

A te sì, forse anche a me, ma l'80% degli italiani che vivono più o meno direttamente di assistenzialismo scenderebbe in piazza e farebbe la rivoluzione per davvero.

Sogni proibiti, insomma.
 
Sono passato al part time 60%, oramai da 2 anni e qualche mese. Il grosso era maggiore Irpef ( ma veramente tanta, visto che prima finivo nel terzo scaglione ( quello vecchio, ossia dai 28 ai 50k annui ) che attutivo parzialmente versando nel fondo pensione ) e contributi Inps, per la maggior parte però versati dall'azienda. Invece adesso causa scadenze di consegne ogni tanto mi capita di lavorare di più interviene il premio produzione che per quest'anno è tassato solo al 5%, non ci si paga Inps ed irpef, una differenza enorme. Per quanto riguarda i contributi, mi interessa principalmente maturare anzianità ( ho comunque già raggiunto i 20 anni ) e con il part time riesco comunque a coprire le 52 settimane annue, come dicevo mi limito a controllare che siano correttamente contabilizzati. Preferisco inoltre non versare contributi volontari ( cosa che potrei fare essendo in part time ). Credo che nei prossimi anni sposteranno sempre più in avanti la data di pensionamento, preferisco, dal punto di vista economico fare altri tipi di investimenti ad essere onesti. Il maggior tempo in più, qualcosa di irripagabile. Diciamo che come dicevo tempo fa il primo step dell'abbandono parziale del lavoro è stato raggiunto nei tempi e nei modi previsti. Il secondo e più duro step, ossia lasciare il lavoro in modo definitivo, spero tra un anno e mezzo se non prima di realizzarlo.
Ottimo tipico caso di Barista fire a pieno titolo da 2 anni -
 
Certo, obiettivo da raggiungere il prima possibile, non avendo nessuno a cui badare anche finissi sotto ai ponti mi interesserebbe relativamente.
Su questo divergo totalmente dal tuo pensiero.
Anche se non andrei a spendere totalmente le mie entrate passive (pensione inps -se ci sarà-, bo65, dividendi, cedole) ma come minimo sindacale punto a 5k mensili.
Finire sotto un ponte anche solo dai 60 anni in su, non sarebbe assolutamente accettabile.
Poi magari ci finisco lo stesso per i casi della vita (o anche per cause esterne politiche/storiche/sociali) ma tant'è ;)

Discorso diverso avessi qualcuno da sfamare. Immobili sempre con l'idea di vendere tutto, anche se non mi trovo male e comunque parziale paracadute in caso in Italia le cose non vadano benissimo.
Chiarissimo. E' una eventualità da tenere da conto.
 
A te sì, forse anche a me, ma l'80% degli italiani che vivono più o meno direttamente di assistenzialismo scenderebbe in piazza e farebbe la rivoluzione per davvero.

Sogni proibiti, insomma.
Molti non capiscono che proprio chi vive di rendita deve fare in modo che il "popolo" abbia quel minimo livello di sussistenza e vita dignitosa. Altrimenti è un attimo che possono esplodere fenomeni sociali, sopratutto in certe parti del Paese, di difficile contenimento.

Anche perché "il popolo" è più numeroso dei redditieri.

Io mi stupisco come non si faccia a capire ciò.
 
Molti non capiscono che proprio chi vive di rendita deve fare in modo che il "popolo" abbia quel minimo livello di sussistenza e vita dignitosa. Altrimenti è un attimo che possono esplodere fenomeni sociali, sopratutto in certe parti del Paese, di difficile contenimento.

Anche perché "il popolo" è più numeroso dei redditieri.

In Italia (all'estero non so) il "popolo" non fa la rivoluzione semplicemente perchè sta meglio di come la racconta.
In quelle "certe parti del Paese" prevalgono il nero e l'arte dell'arrangiarsi, come un grande ammortizzatore sociale.

Non pigliamoci in giro.

Contesto alla radice quanto dici sui rentier
In quanto tale, non mi sento minimamente in dovere di garantire ad altri una vita migliore. Questa è solo demagogia.

Le condizioni di vita migliori o peggiori te le crei da solo. O vogliamo reintrodurre il RDC, per giunta stavolta foraggiato solo da alcuni strati della popolazione? Siamo seri, su.
 
In Italia (all'estero non so) il "popolo" non fa la rivoluzione semplicemente perchè sta meglio di come la racconta.
In quelle "certe parti del Paese" prevalgono il nero e l'arte dell'arrangiarsi, come un grande ammortizzatore sociale.

Non pigliamoci in giro.

Contesto alla radice quanto dici sui rentier
In quanto tale, non mi sento minimamente in dovere di garantire ad altri una vita migliore. Questa è solo demagogia.

Le condizioni di vita migliori o peggiori te le crei da solo. O vogliamo reintrodurre il RDC, per giunta stavolta foraggiato solo da alcuni strati della popolazione? Siamo seri, su.
I servizi base, scuola, sanità, forme di assistenza alimentare ecc. vanno garantiti alla popolazione.

Se si cade nel "Se non hanno più pane, che mangino brioche", il rischio ghiliottine è alto.

Ai tempi del Covid gli 007 avevano lanciato l'alert sommosse al sud, e il Governo si è affrettanto a istituire il bonus 600€ erogato tramite Uffici postali o accredito sul conto corrente, a pioggia per due mesi.

La rivolta del sud, Viminale e 007 avvertono: "Temiamo proteste sociali". I supermercati sotto scorta


Il video è solo uno dei tanti diventati virali in poche ore. Padre e figlia che addenta una fetta di pane e Nutella, lui che minaccioso si rivolge al premier Conte e al sindaco di Palermo Leoluca Orlando: "Se mia figlia non potrà più mangiare un pezzo di pane andremo ad assaltare i supermercati".

Da ieri mattina polizia, carabinieri e guardia di finanza stazionano davanti agli ipermercati di Palermo. L'ipotesi che si possa ripetere quanto già successo giovedì pomeriggio quando un gruppo organizzato si è presentato alle casse di un punto vendita Lidl con i carrelli pieni di provviste al grido: "Basta stare a casa, non abbiamo soldi per pagare, dobbiamo mangiare" non è affatto remota. Anche perché la chiamata ai saccheggi dei supermercati di chi è rimasto senza un reddito corre veloce sui social e si aggiunge agli scippi per strada dei sacchetti della spesa in Campania, ai taccheggi continui di merce sugli scaffali, alle rapine ai punti vendita aperti. In tutto il Mezzogiorno dove l'economia sommersa del lavoro nero che dà da mangiare a quasi 4 milioni di persone è già allo stremo senza sussidi in vista.
 
I servizi base, scuola, sanità, forme di assistenza alimentare ecc. vanno garantiti alla popolazione.

Se si cade nel "Se non hanno più pane, che mangino brioche", il rischio ghiliottine è alto.

Ai tempi del Covid gli 007 avevano lanciato l'alert sommosse al sud, e il Governo si è affrettanto a istituire il bonus 600€ erogato tramite Uffici postali o accredito sul conto corrente, a pioggia per due mesi.

La rivolta del sud, Viminale e 007 avvertono: "Temiamo proteste sociali". I supermercati sotto scorta


Il video è solo uno dei tanti diventati virali in poche ore. Padre e figlia che addenta una fetta di pane e Nutella, lui che minaccioso si rivolge al premier Conte e al sindaco di Palermo Leoluca Orlando: "Se mia figlia non potrà più mangiare un pezzo di pane andremo ad assaltare i supermercati".

Da ieri mattina polizia, carabinieri e guardia di finanza stazionano davanti agli ipermercati di Palermo. L'ipotesi che si possa ripetere quanto già successo giovedì pomeriggio quando un gruppo organizzato si è presentato alle casse di un punto vendita Lidl con i carrelli pieni di provviste al grido: "Basta stare a casa, non abbiamo soldi per pagare, dobbiamo mangiare" non è affatto remota. Anche perché la chiamata ai saccheggi dei supermercati di chi è rimasto senza un reddito corre veloce sui social e si aggiunge agli scippi per strada dei sacchetti della spesa in Campania, ai taccheggi continui di merce sugli scaffali, alle rapine ai punti vendita aperti. In tutto il Mezzogiorno dove l'economia sommersa del lavoro nero che dà da mangiare a quasi 4 milioni di persone è già allo stremo senza sussidi in vista.

Questo post ogni tanto ritorna in auge e conferma solo una cosa: al Sud c'è una gran voglia da sempre di assistenzialismo.

Ed è uno dei motivi per cui molti da quelle parti non usciranno mai dall'arretratezza in cui si trovano.

Ribadisco: che vadano a lavorare e, se non trovano, creino le condizioni per cui sia possibile trovare un lavoro, come hanno fatto tutti gli altri a questo mondo.

"La rivolta del Sud"... ma per piacere :asd:
 
Molti non capiscono che proprio chi vive di rendita deve fare in modo che il "popolo" abbia quel minimo livello di sussistenza e vita dignitosa. Altrimenti è un attimo che possono esplodere fenomeni sociali, sopratutto in certe parti del Paese, di difficile contenimento.

Anche perché "il popolo" è più numeroso dei redditieri.

Io mi stupisco come non si faccia a capire ciò.

esattamente, in pochi lo capiscono, anzi molti scrivono frasi che il rentier-proletario (come siamo tutti qua) deve essere contro il popolo e sostenitore delle elitè, al contrario il rentier deve essere il primo amico del popolo, perchè:

"quando un rentier con la Visa, incontra un popolano col forcone, quello con la Visa è morto" :o
 
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