Vivere di rendita, posso (Vol. XIII)?

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Concordo in tutto con Rosaspina.

In più in Italia è d'uso fare straordinari che diventano ordinari solo per sembrare indispensabili o comunque per fare "bella figura".
In altri paesi europei non è così.

Mi spiegava una mia amica che vive e lavora in Danimarca che nella sua azienda se vedono che un dipendente fa troppi straordinari si chiedono perchè e lo seguono per una giornata per vedere se fa straordinari perchè non ha gli strumenti adeguati a eseguire il suo lavoro, se è inefficiente oppure se il carico di lavoro a lui assegnato è troppo alto.
In ogni caso prendono contromisure per evitare di far fare troppi straordinari; anche perchè una persona che vive in azienda e non si svaga mai poi non riesce a fare bene tutto ciò che deve fare e non conviene all'azienda stessa.

Corretto, anche perché è stato dimostrato mille volte che la produzione di un dipendente è adeguata dalla prima alla sesta ora di lavoro se non sbaglio. Tra la sesta e l'ottava ora al giorno il calo è notevole. Dopo le 8 ore praticamente si tira a sera (ma non credo servissero grandi studi americani a dimostrarlo, basta guardare se stessi e guardare i propri colleghi)
 
Avevo iniziato dicendo "immagina che la ditta fosse la tua...", perché per me è implicito che qualsiasi lavoratore, dall'ultimo al direttore generale, si debba comportare sul lavoro, come se la ditta fosse la sua.

Scusa big ma questa è la mentalità sbagliata e assurda.
L' azienda non è la mia e non la devo considerare come se lo fosse.
Questo è quello che vuole ogni titolare per sfruttarti...altrimenti quando c'è da dividere alla fine dell' anno devi dare anche a me.

non sono d'accordo.
Il tuo ragionamento sarebbe giusto e sacrosanto in un mondo ideale in cui il lavoratore dà il 110% per il bene dell'azienda e l'azienda lo riconosce con le giuste ricompenze.
Purtroppo il mondo reale è ben altra cosa e vige la legge dello sfruttamento (ottenere il massimo pagando il minimo possibile) finalizzata alla massimizzazione dei profitti... quindi il lavoratore "si adegua"

ognuno contribuisce alla discussione secondo il suo personale vissuto. ad ogni modo queste teorie del "gomblotto capitalista" in cui "il padrone ci vuole tutti schiavi" per sfruttarci al massimo mi fanno sorridere.

alcuni ambienti inducono il lavoratore a comportarsi come se l'azienda fosse propria: quando ti viene data autonomia decisionale, quando ricevi feedback dai tuoi capi e incoraggiamento, quando ricevi gratificazioni per i tuoi meriti, quando sai che le tue opinioni contano e vengono prese in considerazione.

in altri ambienti invece comportarsi come se l'azienda fosse propria è oggettivamente impossibile: quando sei un piccolo ingranaggio in una grande macchina che funziona uguale con o senza di te, quando le decisioni vengono prese dall'alto e ti vengono comunicate: "da domani si fa tutti così", senza confronto, quando non puoi prendere iniziative al di fuori della tua funzione perchè devi richiedere X autorizzazioni, quando i bonus che ricevi non hanno a che fare con i tuoi successi personali ma sono frutto di una formula matematica che equipara i tuoi risultati a quelli di tutti gli altri tuoi pari grado.

la mia personale esperienza di essere passata da una PMI padronale, in cui il Capo Supremo nonchè principale azionista era dentro al lavoro day-to-day, gli davo del tu e se c'era bisogno gli dicevo "no questo non te lo faccio così, ascoltami" a una multinazionale in cui il Capo Supremo non è nemmeno lui il proprietario dell'azienda, ma solo un braccio esecutivo, non mi ha mai rivolto la parola, e le sue direttive mi arrivano filtrate da 2 livelli gerarchici senza possibilità di discussione, mi porta a pensare che lavorare in una PMI renda più facile percepire l'azienda come propria rispetto a una multinazionale. ma magari esistono multinazionali ben gestite, in cui ogni dipendente può sentirsi coinvolto e motivato a livello personale (me lo auguro per loro).

IMHO è assolutamente desiderabile per il dipendente avere la mentalità di dare il 110% sul lavoro e di comportarsi come l'azienda fosse la sua. ciò gli consente di acquisire maggiori competenze, di essere più motivato e più soddisfatto del suo lavoro, e più felice sul lavoro rispetto a uno svogliato che pensa solo a farsi le 8 ore senza sbattimenti e tagliando la corda il prima possibile.
ed è bello passare anni nello stesso posto quando si continua a crescere professionalmente, quando si giunge sul posto di lavoro e ci si sente a casa propria, senza sudditanza psicologica verso nessuno (anche se si hanno ovviamente strati gerarchici superiori), quando ci si impegna molto ma si è contenti di quello che si fa.

ad ogni modo il dipendente non deve perdere di vista che L'UNICA sua azienda è SE' STESSO. l'unico capitale che gli darà dividendi è il suo lavoro e la sua capacità di vendere le sue competenze, la sua integrità e la sua professionalità. e come il capo di un'azienda cerca modi di aumentare il ritorno sul capitale, rispondendo all'azionista che può essere o non essere lui, il dipendente deve cercare modi di aumentare il ritorno del proprio lavoro e di questo risponde solo a sè stesso.
 
Quest'ultimo intervento luthien mi è piaciuto moltissimo e hai detto le cose esattamente come stanno. Brava e bollo verde
 
A parte che a leggere questa discussione ho come un déjà-vu (ma bigmad non ci aveva propinato della sua altissima dedizione al lavoro, già qualche mese fa?!), parliamoci chiaro, nelle PMI è facile che si sia dei factotum, generalmente perchè la piccola dimensione (l'idea del piccolo è bello propagandata negli anni '80, sta presentando il conto oggi) automaticamente comporta che non si possa avere un soggetto da dedicare a ogni esigenza...più facilmente perchè essendo già pochi, c'è sempre qualcuno che è lavativo e qualcuno che per indole fa il lavoro anche per gli altri, a piccole dosi magari per carattere, ma principalmente per far andare avanti la baracca, e riuscire in sto modo a tenersi lo stipendio

Comportarsi al lavoro come se l'azienda fosse propria, è un atteggiamento che parte da dentro sé stessi e prescinde dalle situazioni esterne. È un'attitudine che non può essere modificata, almeno entro certi limiti, da situazioni contingenti. Paradossalmente, anzi è per esempio, se la tua azienda ha difficoltà a pagarti lo stipendio, anziché lavorare svogliato e scappare, dovresti addirittura impegnarti di più per cercare di far andare meglio le cose.
E mo' vado a lavorare... :D

Quindi per rispondere a Bigmad, che come sempre giustifica e incensa le sue situazioni come dettate dal "per seguir virtute", in realtà sono atteggiamenti più "fantozziani"(Fantozzi - Assenteismo 2 - YouTube) di chi cerca in tutti i modi di tenere in piedi una baracca per poter continuare a portarsi a casa lo stipendio per ancora gli anni mancanti alla pensione, perchè se anche lui si adeguasse agli standard dei colleghi chiuderebbero e ciao ciao stipendio.

Sul cartellino fuori della mia stanza c'è scritto "Direttore Tecnico e Direttore Commerciale"...
:D

Se ti fai scrivere "Technical Director and Commercial Director", fa ancora più scena! Si sa che gli inglesismi danno quel tocco in più al proprio impiego ;)
 
Ultima modifica:
Comportarsi al lavoro come se l'azienda fosse propria, è un atteggiamento che parte da dentro sé stessi e prescinde dalle situazioni esterne. È un'attitudine che non può essere modificata, almeno entro certi limiti, da situazioni contingenti. Paradossalmente, anzi è per esempio, se la tua azienda ha difficoltà a pagarti lo stipendio, anziché lavorare svogliato e scappare, dovresti addirittura impegnarti di più per cercare di far andare meglio le cose.
E mo' vado a lavorare... :D

L’imperativo categorico di bigmadkant. :o :D
 
Sul cartellino fuori della mia stanza c'è scritto "Direttore Tecnico e Direttore Commerciale"...
:D

Big , ma quello che si scrive sulla porta serve sopratutto per farsi belli con I clienti ed ospiti , per fare colpo , per fare vedere che si dispone addirittura di un direttore commerciale e uno tecnico . In realtà i compiti che dici di svolgere sono di tipo operativo , :)
 
Big , ma quello che si scrive sulla porta serve sopratutto per farsi belli con I clienti ed ospiti , per fare colpo , per fare vedere che si dispone addirittura di un direttore commerciale e uno tecnico . In realtà i compiti che dici di svolgere sono di tipo operativo , :)

Corretto.

Facciamoci due risate con questo
Bullshit Job >> Job Title Generator

Secondo me alcuni jobtitle potrebbero stare bene sulla porta di bigmad.:D

Si scherza ovviamente:cool:
 
Big , ma quello che si scrive sulla porta serve sopratutto per farsi belli con I clienti ed ospiti , per fare colpo , per fare vedere che si dispone addirittura di un direttore commerciale e uno tecnico . In realtà i compiti che dici di svolgere sono di tipo operativo , :)

È vero, anche se anche qui è un male comune a tante PMI: distribuire titoli a destra e a manca come "gratificazione" per poi dare dei compiti operativi come dici tu. Pensa che nell'azienda in cui ero sul mio biglietto da visita c'era scritto Quality Manager... E avevo 26 anni. Non l'ho mai dato in giro per la vergogna, ti giuro. Idem la mia ex collega, stessa età, Production Manager...
La realtà è che nelle PMI c'è un manager/capo/titolare/direttore generale e solitamente, sotto, non c'è struttura. C'è il meno bravo e il più bravo, c'è quello che guadagna tanto è quello che guadagna poco ma non esistono più livelli con i cosiddetti middle manager.


Cmq, per tagliare la testa al toro, io farei scrivere: "Sales, Technical and Material Manager, Head of Sourcing dept., Certification & Testing Specialist"
Quanto suona bene? :D
 
Mi toccherà chiedere un aumento... 😁
 
Mi toccherà chiedere un aumento... 😁

Se quella che ci descrivi è l’aria che tira in azienda, se chiedi un aumento di stipendio, il tuo prossimo jobtitle potrebbe essere Under Bridge Sleeper.:D
 

Ma infatti é una sua balla, come il collega che va in Qatar a 1200 euro al mese ed altre perle simili. Voi continuate però imperterriti a dare corda alle sue manie di protagonismo
 
nella bigmad azienda manca il CFO, è per quello che ogni tanto non arrivano gli stipendi!
 
Ma infatti é una sua balla, come il collega che va in Qatar a 1200 euro al mese ed altre perle simili. Voi continuate però imperterriti a dare corda alle sue manie di protagonismo

più che altro mi chiedo cosa ci faccia qui e sopratutto in questa sezione.......dato che non capisce un h di finanza, non investe, non ha immobili a reddito....... non fa niente inerente a questo forum.... quei strani codici, che chiamiamo isin le sono noiosi....... se proprio proprio ci tiene a stare in un forum di finanza sene vada in arena/amaca club e ciccia
 
Che poi bigmad non è di roma, potrebbe essere di Bergamo o del Veneto, dice che è romano per darsi un tono. :p:p

Mi ricordo quella scena di “Roma” Fellini, la ragazza sulla piattaforma in alto: “che bello....si vedono le strade le piazze.....la gente che va a lavorare...” e la voce maschile: “si vedi laggente che va a lavora’ nu è Roma, a forza de guarda lontano stai a vede un’altra città”. :p :D


roma di fellini-villa borghese.wmv - YouTube
 
Una foto di Jarod ( scusate volevo dire Bigmad ) con i suoi capi.

jarodilcamaleonte.jpg
 
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