Vivere di rendita, posso (Vol. XIX)?

Stato
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Io lo assumerei immediatamente... una persona così è rara: qualsiasi problema tu abbia, glielo dai in pasto e lui te lo risolve.
Considerato che la nostra segretaria prende 1300 euro/mese, il nostro magazziniere 21enne 1200 e quello 30enne 1400... i suoi 1500 euro al mese sono sproporzionatissimi... uno così per me dovrebbe stare ben sopra i 2500

Rispondi a tutti tranne quando ti fanno una domanda seria. Riformulo: perché tu e il tuo amico non vi mettete in proprio? Che avete da perdere? Tu lo stipendio lo prendi quando saturno è nella costellazione del capricorno, l'amico tuo prende meno del tuo magazziniere e ha comunque la moglie che lavora, praticamente da come lo descrivi manda avanti la baracca da solo... ma chi glielo fa fare per uno stipendio da fame? Che fa Stakanov di secondo nome?
 
Perché tu intendi sempre lavoro subordinato di ufficio/fabbrica.

È l'utente che aveva scritto che lui non sapeva come fare a non andare in pensione perché si vergognava a dirlo ai "colleghi" che non ci voleva andare.
E anche rickiconte ha parlato mi sembra di "colleghi" che non vogliono andare in pensione. Se non sbaglio eh.

Presumo parlino di "colleghi impiegati/dipendenti" e non di "colleghi imprenditori". :D
 
Rispondi a tutti tranne quando ti fanno una domanda seria. Riformulo: perché tu e il tuo amico non vi mettete in proprio? Che avete da perdere? Tu lo stipendio lo prendi quando saturno è nella costellazione del capricorno, l'amico tuo prende meno del tuo magazziniere e ha comunque la moglie che lavora, praticamente da come lo descrivi manda avanti la baracca da solo... ma chi glielo fa fare per uno stipendio da fame? Che fa Stakanov di secondo nome?

Per fare quello che facciamo adesso in proprio, avremmo bisogno di strutture conosciute e consolidate:
Contratti di distribuzione con fornitori primari, rete di vendita, segretarie, magazzinieri, strumenti, attrezzature, locali, commercialisti, consulenti, banche... Ovvero delle strutture che oggi, più o meno, ci pagano.
In più dovremmo assumerci in prima persona dei corposi rischi, che oggi qualcun altro si è assunto... E io dovrei farlo per giunta in vista del traguardo "pensione".
Io, nella mia vita lavorativa, ho sempre ambito e cercato di essere un "prezioso ed importante" ingranaggio di una macchina il più possibile perfetta e la più grande possibile... Non la macchina stessa, che presumibilmente sarebbe stata una piccola utilitaria monoposto con parecchi difetti di fabbrica...
 
Tra l'altro le storie dei capi officina che si licenziano e si aprono la fabbrichetta nello scantinato per fare in proprio quello che prima facevano sotto padrone, io le ho sempre criticate perché sono quelle che hanno prodotto il nanismo dell'industria italiana. E sono anche sintomo dell'individualismo e dell'insofferenza degli italiani, incapaci di disciplinarsi e di fare lavoro di squadra (sempre subordinato), nonché della presunzione mista ad ambizione e pressapochismo, che molti di quegli improvvisati imprenditori dimostrano...
 
Eh si...proprio un bel periodo d'oro...per i tuoi amici stweart e piloti
Un pò meno per il contribuente italiano e gli utenti del trasporto aereo.

Il periodo di quando un biglietto Roma -Milano costava 500 euro perchè Alitalia aveva praticamente il monopolio di quella tratta e ne approfittava alla grande, oltretutto non esisteva ancora l'alta velocità.

Addio al monopolio Alitalia Roma-Milano - Corriere.it

Il periodo in cui hostess e steward Alitalia alloggiavano in alberghi extralusso , con turni di lavoro e privilegi che gli equipaggi delle altre compagnie se li sognavano. A Milano c'era un intero piano dell'Hotel Executive affittato in pianta stabile ad Alitalia, quasi sempre vuoto.

E quando la compagnia ha iniziato a perdere di brutto in quanto i costi non erano più sostenibili...abbiamo dovuto mantenerla noi tutti con le nostre tasse.

Peccato periodi del genere siano ormai tramontati (ma temo non lo siano affatto ancora oggi) ...piange davvero il cuore
Ricordiamoli tutti con grande nostalgia....quanto ci sono costati i tuoi amici piloti e stewart

Quanto ci e costata Alitalia? - Wired


A voler esser pignoli, 9 miliardi e 758 milioni. È questo l’ammontare degli assegni che lo stato italiano ha staccato negli ultimi 45 anni per consentire ad Alitalia di continuare a volare sui cieli del mondo.

Tu parli di euro... Io parlavo di lirette e di 30 anni prima. Quando c'erano ancora Pan am e Twa e l'alitalia si contende a il primo posto con loro. Quando ancora volare era un'esperienza rara, giustamente costosa, e vista con il giusto e necessario rispetto, quando l'aviazione aveva ancora tutto il suo fascino e la migliore tecnologia si esprimeva in quel settore.
Ripeto... Chi non ha mai "masticato" aeronautica non può capire.
In ogni caso, lasciando da parte visioni nostalgiche e romantiche, altri grandi e importanti stati hanno ancora e difendono le loro compagnie di bandiera... Solo noi accettiamo l'idea che una Ryan Air qualsiasi sia lo stesso o meglio...
 
Tra l'altro le storie dei capi officina che si licenziano e si aprono la fabbrichetta nello scantinato per fare in proprio quello che prima facevano sotto padrone, io le ho sempre criticate perché sono quelle che hanno prodotto il nanismo dell'industria italiana. E sono anche sintomo dell'individualismo e dell'insofferenza degli italiani, incapaci di disciplinarsi e di fare lavoro di squadra (sempre subordinato), nonché della presunzione mista ad ambizione e pressapochismo, che molti di quegli improvvisati imprenditori dimostrano...

qui in emilia, e non credo solo qui, queste persone sono quelle che hanno creato il tessuto industriale che oggi abbiamo, piccole e medie industrie con una qualità eccelsa che primeggiano nel mondo, contrastando anche grandi marchi per merito della loro flessibilità.
sbagli a pensarla in questo modo, pensa anche a quante piccole eccellenze abbiamo nell'agroalimentare, merito di piccoli produttori locali che hanno deciso di prendere una loro strada.
 
qui in emilia, e non credo solo qui, queste persone sono quelle che hanno creato il tessuto industriale che oggi abbiamo, piccole e medie industrie con una qualità eccelsa che primeggiano nel mondo, contrastando anche grandi marchi per merito della loro flessibilità.
sbagli a pensarla in questo modo, pensa anche a quante piccole eccellenze abbiamo nell'agroalimentare, merito di piccoli produttori locali che hanno deciso di prendere una loro strada.

ma tu veramente pensi che bigmad ne capisca di queste cose :D
 
qui in emilia, e non credo solo qui, queste persone sono quelle che hanno creato il tessuto industriale che oggi abbiamo, piccole e medie industrie con una qualità eccelsa che primeggiano nel mondo, contrastando anche grandi marchi per merito della loro flessibilità.
sbagli a pensarla in questo modo, pensa anche a quante piccole eccellenze abbiamo nell'agroalimentare, merito di piccoli produttori locali che hanno deciso di prendere una loro strada.

Pro e contro, ma mi sembra che ultimamente l'idea del piccolo è bello stia facendo un po' acqua
 
qui in emilia, e non credo solo qui, queste persone sono quelle che hanno creato il tessuto industriale che oggi abbiamo, piccole e medie industrie con una qualità eccelsa che primeggiano nel mondo, contrastando anche grandi marchi per merito della loro flessibilità.
sbagli a pensarla in questo modo, pensa anche a quante piccole eccellenze abbiamo nell'agroalimentare, merito di piccoli produttori locali che hanno deciso di prendere una loro strada.

Nanismo imprenditoriale grazie al quale esistono dei giganti da contrastare e non giganti che gli altri devono contrastare.
 
Comunque i boomers alla bigmad o alla 160 sono quelli che voteranno sohvranista e che ci riporteranno tra autarchia e populismo in recessione e tensioni con gli alleati. Però sono il gruppo demografico di riferimento e ci faranno la morale con la Baby pensione. Prosit
 
Ultima modifica:
Per fare quello che facciamo adesso in proprio, avremmo bisogno di strutture conosciute e consolidate:
Contratti di distribuzione con fornitori primari, rete di vendita, segretarie, magazzinieri, strumenti, attrezzature, locali, commercialisti, consulenti, banche... Ovvero delle strutture che oggi, più o meno, ci pagano.
In più dovremmo assumerci in prima persona dei corposi rischi, che oggi qualcun altro si è assunto... E io dovrei farlo per giunta in vista del traguardo "pensione".
Io, nella mia vita lavorativa, ho sempre ambito e cercato di essere un "prezioso ed importante" ingranaggio di una macchina il più possibile perfetta e la più grande possibile... Non la macchina stessa, che presumibilmente sarebbe stata una piccola utilitaria monoposto con parecchi difetti di fabbrica...

questo sarebbe da scrivere sulla porta di ogni stramaledetto ufficio, fabbrica, studio.... specie quando i dipendenti cominciano a dire "la baracca sta tutta sulle mie spalle"...
 
Proprio l'altro giorno ho ricevuto una proposta inaspettata di lavoro da un mio cliente, che evidentemente mi stima.
Però quando mi ha saputo quanto guadagno (me l'ha chiesto e io candidamente gliel'ho detto) ha strabuzzato gli occhi e ci è rimasto un po' male.
Lui manda avanti più o meno da solo, un'azienda che produce apparecchiature medicali molto avanzate.
E' un fenomeno col CAD
Progetta tutti i componenti (pneumatici, idraulici, elettrici ed elettronici)
Programma i PLC
Costruisce e collauda le macchine.
Ha realizzato tutti i manuali e tutte le procedure (montaggio, conduzione, manutenzione, ecc...)
Ha scelto la componentistica
Ha ordinato dai fornitori (trovati da lui) i materiali
Controlla i terzisti
Emette gli ordini di acquisto e segue puntigliosamente le consegne
Insomma... un tutto fare di altissimo livello, che non esiterei a definire insostituibile.
45 anni...
Stipendio???
800 euro al mese meno di me, niente uso della macchina aziendale, no ticket restaurant.
Mi ha detto chiaramente che io "costo troppo", ma anche che oggi gli stipendi, anche per figure di rilevante importanza e responsabilità, sono allineati su cifre ben al di sotto dei 1700/1800 euro al mese.
Mi ha citato la moglie 46enne laureata in statistica, key account con responsabilità di grandi clienti in Telecom con stipendio da 1700/1800 euro. Lui guadagna meno della moglie...

mah, ci vorrei tanto parlare.

Lui guadagna 1500, tu 2300. poco meno di 50k di ral. a meno che non sono intesi con rimborsi veri. ma in ogni caso non sono mica tanti se sei un laureato e hai qualche anno di esperienza, abbanzanza ma non tanti.

Dopo una certa cifra si comincia a guardare più ai benefit
 
Tra l'altro le storie dei capi officina che si licenziano e si aprono la fabbrichetta nello scantinato per fare in proprio quello che prima facevano sotto padrone, io le ho sempre criticate perché sono quelle che hanno prodotto il nanismo dell'industria italiana. E sono anche sintomo dell'individualismo e dell'insofferenza degli italiani, incapaci di disciplinarsi e di fare lavoro di squadra (sempre subordinato), nonché della presunzione mista ad ambizione e pressapochismo, che molti di quegli improvvisati imprenditori dimostrano...

Qui non si tratta di mordere la mano che ti nutre... hai un modo tutto tuo di concepire la lealtà verso il datore di lavoro... è scorretto fare affari sottobanco con i clienti, è scorretto fare la cresta sulle spese, sarebbe scorretto pure stare a navigare su facebook et simila in orario di lavoro... ma se l'azienda naviga in cattive acque (caso tuo) o ti paga meno di quello che pensi di valere (caso del tuo amico), se riesci a crearti l'occasione di fare per conto tuo non ci vedo nulla di male.... e non è necessario andare a fregare i clienti all'azienda da cui provieni...
 
Qui non si tratta di mordere la mano che ti nutre... hai un modo tutto tuo di concepire la lealtà verso il datore di lavoro... è scorretto fare affari sottobanco con i clienti, è scorretto fare la cresta sulle spese, sarebbe scorretto pure stare a navigare su facebook et simila in orario di lavoro... ma se l'azienda naviga in cattive acque (caso tuo) o ti paga meno di quello che pensi di valere (caso del tuo amico), se riesci a crearti l'occasione di fare per conto tuo non ci vedo nulla di male.... e non è necessario andare a fregare i clienti all'azienda da cui provieni...
Pensa che la risposta che gli ho dato quando mi ha chiesto di lavorare per lui è stata, ancora prima di sapere dei 1500 euro: "no grazie... Per riconoscenza e amicizia verso chi mi ha pagato fino ad oggi e perché non mi pare giusto abbandonare la nave che affonda senza prima aver fatto il possibile per evitare che affondi..."
 
Pensa che la risposta che gli ho dato quando mi ha chiesto di lavorare per lui è stata, ancora prima di sapere dei 1500 euro: "no grazie... Per riconoscenza e amicizia verso chi mi ha pagato fino ad oggi e perché non mi pare giusto abbandonare la nave che affonda senza prima aver fatto il possibile per evitare che affondi..."

sai perfettamente, perché te lo avrò scritto cento volte, che ammiro il tuo modo di essere... però come hai detto tu, hai scelto di essere un dipendente perché certi rischi se li assumesse qualcun altro e quando lo ha fatto non aveva una pistola puntata alla tempia. Se la nave affonda non sarà mica per colpa tua, che tra l'altro mi pare gli dedichi molto tempo e risorse... non è che devi piantare tutto dall'oggi al domani, magari però, vista la situazione, sarebbe saggio pensare ad un piano B.. iniziare ad elaborare, magari con il tuo amico, un business plan, coinvolgere la figlia che non si appassiona allo studio... iniziare a progettare senza produrre...
naturalmente per fare tutto questo è necessaria prima di tutto la volontà
 
Tu parli di euro... Io parlavo di lirette e di 30 anni prima. Quando c'erano ancora Pan am e Twa e l'alitalia si contende a il primo posto con loro.

L'articolo che ho pubblicato parla di 9 miliardi di euro calcolati in 45 anni (probabilmente avranno convertito le vecchie lire in euro).
Quindi parliamo di un periodo che va dal 1975 ad oggi.
C'e' anche un grafico allegato
Quanto ci e costata Alitalia? - Wired

Quando ancora volare era un'esperienza rara, giustamente costosa, e vista con il giusto e necessario rispetto, quando l'aviazione aveva ancora tutto il suo fascino e la migliore tecnologia si esprimeva in quel settore.

Fortunatamente oggi l'esperienza di volare non è più rara e costosa ma un qualcosa giustamente alla portata di tutti.
Quindi è giustamente finita l'epoca del trasporto aereo civile di tipo esclusivo ed aristocratico, qualcosa che solo pochi ricchi potevano permettersi.
Oggi tutti possono viaggiare in giro per il mondo anche senza spendere grosse cifre.

e vista con il giusto e necessario rispetto,

non mi sembra che oggi si manchi di rispetto al personale di volo

quando l'aviazione aveva ancora tutto il suo fascino e la migliore tecnologia si esprimeva in quel settore.

Quello della aviazione civile ma soprattutto militare è un settore dove la migliore tecnologia si è sempre espressa, anche oggi è così.

Ripeto... Chi non ha mai "masticato" aeronautica non può capire.

Io stavo parlando di denaro pubblico sprecato, ovvero costi finanziari collegati ad una compagnia aerea colabrodo che dovrebbe essere già fallita da un pezzo e viene invece mantenuta in vita artificialmente con le tasse del contribuente italiano. Non stavo parlando di turboreattori, avionica etc.

In ogni caso, lasciando da parte visioni nostalgiche e romantiche, altri grandi e importanti stati hanno ancora e difendono le loro compagnie di bandiera...

Ecco che emerge la mentalità statalista-assistenzialista-meridionalista del caro vecchio Bigmad. Mentalità che, in sintonia con i tempi attuali vissuti dal paese, si tinge di una bella spruzzata tricolore sovranista con richiamo orgoglioso alla difesa della patria.. Qui sotto c'è l'elenco delle compagnie di bandiera globali....dove per "compagnia di bandiera" non significa affatto essa sia posseduta e difesa dallo stato di appartenenza.

Lista di compagnie aeree di bandiera - Wikipedia

Guardando alle più importanti.

Lufthansa : proprietà pubblica è 0%
Air France 17,8% (minoranza assoluta)
British Airways 0%
Swiss 12,5% (minoranza assoluta)
Iberia 5,22% (praticamente quasi nulla)
KLM 5,9% (idem come sopra)
Negli USA non sanno nemmeno cosa sia la compagnia aerea statale.
Alitalia è stata lungamente e fortemente partecipata dallo stato e visti i risultati direi che la abbiamo difesa davvero molto male.


Solo noi accettiamo l'idea che una Ryan Air qualsiasi sia lo stesso o meglio

In base alle proprie disponibilità uno sceglie se volare con un servizio migliore (compagnie di bandiera) oppure volare con un servizio più economico (low-cost). Di sicuro meglio oggi, dove grazie alle low cost anche chi non ha molti soldi può volare, rispetto ai tempi romantici della aviazione regale per soli ricchi che tu rimpiangi, quando piloti e personale di volo Alitalia guadagnavano stipendi assolutamente non giustificati e ripianati con il denaro pubblico
 
Ultima modifica:
Tra l'altro le storie dei capi officina che si licenziano e si aprono la fabbrichetta nello scantinato per fare in proprio quello che prima facevano sotto padrone, io le ho sempre criticate perché sono quelle che hanno prodotto il nanismo dell'industria italiana. E sono anche sintomo dell'individualismo e dell'insofferenza degli italiani, incapaci di disciplinarsi e di fare lavoro di squadra (sempre subordinato), nonché della presunzione mista ad ambizione e pressapochismo, che molti di quegli improvvisati imprenditori dimostrano...

Il capo officina che si licenzia ed apre la fabbrichetta è stato un input corretto, ma doveva essere solo lo step iniziale di uno sviluppo industriale il cui punto di arrivo doveva essere una aggregazione tra fabbrichette per creare fabbricone più grosse. Noi siamo rimasti fermi allo step iniziale. Per il resto concordo...gli italiani non sanno fare gioco di squadra
 
Pro e contro, ma mi sembra che ultimamente l'idea del piccolo è bello stia facendo un po' acqua

Questa è esattamente l'idea che vogliono difendere, cercando disperatamente di mantenerla in vita a botte di ideologia da patrioti con le pezze al c ulo, sia quelli per cui hai votato prima (M5S) sia quelli per cui dici di voler votare al prossimo giro (Lega)
 
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