A cosa servono gli economisti

La probabilità è per definizione una probabilità.
Punto.
Quando stimi una dinamica macro, hai almeno tre scenari.
La gente tende a ricordare il migliore, e se non si realizza "l'economista è scarso".
Balle!

I fb esistono eccome in economia: è la gente che non li legge!

I mercati ed i milioni di indicatori che ogni anno sono generati e salvati in tutti i DB sono la prova dei FB, e per ogni nuovo dato c'è il forecast ed evidenza dello scostamento.

Non esiste nulla che, più dell'economia e della MACROECONOMIA ha disponibilità di DB che permettano ampi FB con serie storiche infinite e dense di significati.

Il problema è che la gente vuole dei GURU che predigono, e resta delusa dal fatto che gli ECONONMISTI NON LO SIANO.

Questo è il succo del cigno nero di Taleb... anche se, volendo restare in argomento, il suo più bel "romanzo" è "Giocati dal caso".

Quindi, amico: stai screditando una scienza che non si è mai fregiata del merito d'essere infallibile.

PS: in ultimo, la legge dei grandi numeri, o meglio il teorema del limite centrale, non dice assolutamente quanto hai detto... visto che le previsioni non seguono una distribuzione NORMALE, mentre questo teorema ragiona sulla campana di GAUSS.

Mi spieghi come fai a parlare di teorema del limite centrale, quando le distribuzioni delle previsioni Macroeconomiche e dei risultati feed backed non sono GAUSSIANE?

Mah... (amico, con uno che ha fatto analisi I e II e statistica al poli di Milano prima di fare Economia, hai gioco duro se tiri fuori certe cosine ad effetto su molti, ma non su tutti ;)...).


Dobbiamo ringraziarti perché ci hai spiegato che esistono due economie.

Quella portata avanti, in silenzio, nei vari dipartimenti di economia e che ipotizza scenari alternativi con differenti livelli di probabilità.

Quella che ha accesso ai mass media, cioè i cinque o sei economisti che hanno diritto di parola.

Però è un fatto che gli economisti - intendo la seconda categoria - non sono in grado neanche di riconoscere ciò che sta succedendo oggi.

L'aumento delle disuguaglianze è stato un trend abbastanza riconoscibile nell'ultimo decennio e, in altri paesi, ben oltre.

Eppure gli economisti embedded hanno sempre negato che un fenomeno del genere esistesse. Se le cose non vanno come vogliono loro (o come loro dicono che devono andare) il dato diventa un numero privo di particolari significati, cioè non indicativo di un trend.

Assomiglia molto alla questione del riscaldamento globale: anche se le temperature aumentano, non è provato che il fenomeno sia in atto, possono essere semplici fluttuazioni.
 
Dobbiamo ringraziarti perché ci hai spiegato che esistono due economie.

Quella portata avanti, in silenzio, nei vari dipartimenti di economia e che ipotizza scenari alternativi con differenti livelli di probabilità.

Quella che ha accesso ai mass media, cioè i cinque o sei economisti che hanno diritto di parola.

Però è un fatto che gli economisti - intendo la seconda categoria - non sono in grado neanche di riconoscere ciò che sta succedendo oggi.

L'aumento delle disuguaglianze è stato un trend abbastanza riconoscibile nell'ultimo decennio e, in altri paesi, ben oltre.

Eppure gli economisti embedded hanno sempre negato che un fenomeno del genere esistesse. Se le cose non vanno come vogliono loro (o come loro dicono che devono andare) il dato diventa un numero privo di particolari significati, cioè non indicativo di un trend.

Assomiglia molto alla questione del riscaldamento globale: anche se le temperature aumentano, non è provato che il fenomeno sia in atto, possono essere semplici fluttuazioni.

San, parlare di aumento delle disegualianze senza guardare le statistiche sottostanti e' riduttivo, per dire poco... :mmmm:

Ti faccio l' esempio dei 10 che vivono su un' isola. 9 guadagnano 1 euro e uno guadagna 10 euro. Arriva un' tele-economista e decide di analizzare la ricchezza del top 20%... Ovvero 11 euro o 5,5 euro a testa. Torna dopo un' anno e ora due persone guadagnano 10 euro. La ricchezza del top-20 e' aumentata perche' ora il 20% detiene l' 82% della ricchezza....

Pero' possiamo forse affermare che la societa' sia peggiorata anche con l' aumento della disegualianza? Ricorda che nessuono e' worse off e quindi l' efficienza Pareto e' aumentata... :cool:

Le statistiche vanno sempre prese con le dovute misure, e bisogna sopratutto sapere come sono state calcolate... :yes:
 
La probabilità è per definizione una probabilità.
Punto.


I mercati ed i milioni di indicatori che ogni anno sono generati e salvati in tutti i DB sono la prova dei FB, e per ogni nuovo dato c'è il forecast ed evidenza dello scostamento.

Non esiste nulla che, più dell'economia e della MACROECONOMIA ha disponibilità di DB che permettano ampi FB con serie storiche infinite e dense di significati.

Le serie storiche degli aumenti dei tassi delle banche centrali sono di poche decine di dati, peraltro, e questo è il vero problema, NON statisticamente indipendenti (e se rileggi le fondamenta della statistica, capisci perchè questo E' un problema). E ancora più ridotte sono le serie storiche degli aumenti del PIL, delle recessioni, delle "cure" del FMI. Anch'esse, tutte correlate.

Per darti un'idea, le serie storiche dei modelli metereologici sono di milioni di dati, statisticamente indipendenti e limitate solo dalla disponibilità di calcolo dei mostruosi supercomputer che li elaborano. E anche in quel caso, i metereologi fanno previsioni sono a pochi giorni. In cui le previsioni, quando ormai raramente non si avverano, vengono sbeffeggiate. E usate come feedback per adattare i loro modelli ai risultati, continuamente migliorandoli e affinandoli. Questa è una scienza.

In realtà quel che fanno la gran parte degli economisti, è semplicemente, avendo una serie di punti, tracciare una linea a partire da questi punti passati (connecting dots) per prevedere i punti futuri. Poi, se l'evento accade bene, altrimenti rivedono le loro "previsioni". Mai, ammettendo gli errori. Perchè potrebbero mettere l'occhio sulle incerte fondamenta della loro pseudo"scienza".

La matematica (te lo dico io che ho fatto non solo Statistica ma anche Analisi 3 e Algebra Superiore, visto che parli di esami) è solo un parolone per l'economia perchè, come ricordava benissimo Nassim Taleb nel suo primo libro, il passato non è una certezza per il futuro. E allora quando usi il passato per predirlo finisci per beccarti il "black swan", l'evento mai visto prima, a discapito di tutti i calcoli economici e finanziari. Proprio perchè con ogni probabilità il campione non è uniforme (e quindi stiamo esplorando un'area ristretta rispetto al mondo reale). Che magari a sua volta cambia.

C'è stato un periodo in cui alcuni matematici pensavano di aver inquadrato la finanza. Ed è drammaticamente finito con il crack del 2007 del fondo LTCM, fondato e gestito con "l'aiuto" di due premi Nobel.
(Long-Term Capital Management - Wikipedia, the free encyclopedia)

In pratica, si è verificato un evento che nelle statistiche dei modelli aveva probabilità infima di realizzarsi (scostamento di 14-sigma, dove sigma è la deviazione standard, significa nemmeno una volta nell'età dell'universo).
Questo dà l'idea di quanto l'economia attuale non appartenga nemmeno a questo universo.

Infatti, scrive anche uno studioso critico,

"Not incidentally, the LTCM VAR case was not the first cosmically unlikely event in the markets, nor even the most improbable. Calculated against the 250-day standard deviation of daily log returns, the October 19, 1987, U.S. stock market crash created a one-day 28 sigma close-to-close decline in near-month S&P futures prices. The occurrence of two unimaginably improbable events within 11 years of each other is compelling evidence that something is rotten in the foundations of the statistical edifice that produced the probability estimates."

(*) Richard Hoppe, RISK PROFESSIONAL, JULY/AUGUST, 1999, P. 14.

Mettiamoci una pietra sopra.

Ciao,
 
cavolo, ora arriva dogo con la sua tesi sulle bolle e sui black swans...come odio quando la gente non si capisce: mi costringono a preparare i popcorn ora che sono a dieta...:D

P.S. cmq dogo e' il primo a dire che ui modelli matematici NON comprendono gli infiniti g.d.libertà dei fenomeni reali...si tratta di un vs. misunderstanding...
 
Dobbiamo ringraziarti perché ci hai spiegato che esistono due economie.
Quella portata avanti, in silenzio, nei vari dipartimenti di economia e che ipotizza scenari alternativi con differenti livelli di probabilità.
Quella che ha accesso ai mass media, cioè i cinque o sei economisti che hanno diritto di parola.

Te ne dico una, hai mai notato che:
- quando le cose vanno bene, parlano di economia tutti, politici, manager, giornalisti che credono d’essere economisti invece sono editorialisti che scrivono di economia da anni
- quando le cose vanno male, sono due o tre gli economisti italiani che parlano… e quando parlano loro tutti stanno zitti, qualunque sia la trasmissione? Ad esempio negli ultimio giorni G.Vaciago (mio relatore di tesi, ovviamente "dribblato" da tanti studenti, perchè esigente).
Da lui non sentirai mai fare previsioni, sentirai solo analisi puntuali della situazione attuale, con considerazioni che non leggi da nessuna parte… ma che poi trovi “riprese” e scopiazzate nei giorni successivi qua e là.

Riguardo gli economisti, keynes è spesso uno dei più “screditati” da chi capisce poco di economia e decontestualizza.

Leggi questi passaggi e guarda con quanta lucidità questo modello rappresenta al 100% quello italiano… e parliamo di quasi un secolo fa…
Equilibrio di sottoccupazione - Nuovi Dizionari Online Simone - Dizionario Economico Indice E

PS: quelli che parlano via media sono raramente economisti, normalmente sono editoriali o politici con qualche “barlume” di economista.

Però è un fatto che gli economisti - intendo la seconda categoria - non sono in grado neanche di riconoscere ciò che sta succedendo oggi.

Ovviamente: infatti guardando la tv non è difficile controbattere in modo immediato e semplice (lo capisce anche la mia compagna…) le bestialate che dicono.

L'aumento delle disuguaglianze è stato un trend abbastanza riconoscibile nell'ultimo decennio e, in altri paesi, ben oltre.

Disuguaglianze in aumento?
70 anni fa in Italia le donne non votavano e se picchiate, era un diritto dell’uomo
Negli stessi anni c’era una dittatura
In spagna c’era dittatura fino a Franco
In usa 150 anni fa c’era lo schiavismo, oggi un uomo di colore è Presidente degli USA.
O sarà nostro difetto considerare diseguaglianza il fatto che io abbia una Yaris mentre quello al mio fianco ha un Suv da 80k?
 
Le statistiche vanno sempre prese con le dovute misure, e bisogna sopratutto sapere come sono state calcolate... :yes:

Semplicemente perfetto.
Ma i media hanno capito che parlare di disuguaglianza funziona, e mette contro “il popolo” distraendolo dai veri “diseguali” (la casta).
 
Le serie storiche degli aumenti dei tassi delle banche centrali sono di poche decine di dati, peraltro, e questo è il vero problema, NON statisticamente indipendenti (e se rileggi le fondamenta della statistica, capisci perchè questo E' un problema). E ancora più ridotte sono le serie storiche degli aumenti del PIL, delle recessioni, delle "cure" del FMI. Anch'esse, tutte correlate.

..........

Condividiamo le basi matematiche, questa è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per parlare di economia, ma qualsiasi lacuna, partendo da questo assunto, è risolvibile.

Ora ti chiedo, perché data la tua preparazione matematica, si rende necessario per perimetrare i campo conoscitivo:
- hai laurea in economia?
- hai sostenuto almeno 5/6 esami di stampo macroeconomico ed altrettanti di stampo microeconomico?
- lavori od hai lavorato in settori dove i contenuti macro e di mercato siano parte integrante del lavoro?
- hai almeno abbozzato a qualche studio di comportamentismo (anche pochissimo, non siamo psicologi)?

Se vi è anche solo un “no”, amico mio, oggi non potrai capire cosa sia un economista e come si lavori quando si parla di macroeconomia, ma la strada per capirlo, per te, è tutto tranne difficile (anche se non breve).

Tu fai imho l’errore di confondere economisti con le persone che lavorano in istituzioni pagate per formulare previsioni.

Fare previsioni è del tutto inutile: nessun economista non pagato per farle le farebbe..è come se uno probabilista continuasse a giocare alla roulette pensando di vincere nel lungo periodo: il gioco non è equo e vale il teorema del limite centrale: in media, avrà 36 insuccessi ogni 35 successi... il banco vince matematicamente.

Ecco perché nei trattati dei grandi economisti non trovi previsioni, ma trovi modelli basati su ipotesi forti nella sostanza (è come quando ipotizzi la moneta "bilanciata" nel testa/croce) ma deboli se si ragiona in termini dinamici e con una componente non trascurabile di filosofia e psicologia.

La strada che percorri è corretta, già il fatto che tu sia arrivato a Taleb è ottimo, ma tu confondi gli economisti con l’industria dei media/ricerche.

E’ come confondere uno sportivo ai blocchi di partenza di una gara dei 100mt con lo sportivo che commenta la gara: sono posizioni totalmente differenti, ed il secondo è pagato per fare previsioni, anche se sa bene che sono solo “per fare fattura”.

Riguardo il LTCM, quella è stata mera scommessa ed il modello ha funzionato:
- hanno ragionato dicendo “le probabilità che si verifichi il cigno nero sono basse, corriamo il rischio”.

E gli è andata male… ed ovviamente il mondo è impressionato dal caso eclatante fallito.

Ma ti assicuro che è molto più probabile che ora cada un aereo sul Duomo di Milano piuttosto che si riverifichi lo scenario che ha inginocchiato il LTCM… questo non toglie nulla alle basi teoriche e pratiche che hanno portato a considerare equa la scommessa: hanno tirato i dadi ed hanno perso.

C'è stato un periodo in cui alcuni matematici pensavano di aver inquadrato la finanza.
Falso.
Ci sono stati, ci sono e ci saranno alcuni matematici che pensano di aver inquadrato la finanza. Inoltre considerare il rischio come infinitesimo non significa ridurlo a zero.
Matematicamente il LTCM è un successo... e credo tu possa apprezzare la seguente "suggestiva" osservazione:
- la probabilità che si avverasse l'evento "improbabile" è stata dimostrata dagli effetti devastanti causati dalla sua verifica.

Questo significa che il modello LTCM fosse perfetto: se non lo fosse stato, il fallimento non si sarebbe verificato.

Insomma: è come ciò che vive qualsiasi sportivo di velocità, sà bene che può morire ad ogni corsa e quando accade non implica che non sia uno sportivo d'eccellenza.
 
Ultima modifica:
Te ne dico una, hai mai notato che:
- quando le cose vanno bene, parlano di economia tutti, politici, manager, giornalisti che credono d’essere economisti invece sono editorialisti che scrivono di economia da anni
- quando le cose vanno male, sono due o tre gli economisti italiani che parlano… e quando parlano loro tutti stanno zitti, qualunque sia la trasmissione? Ad esempio negli ultimio giorni G.Vaciago (mio relatore di tesi, ovviamente "dribblato" da tanti studenti, perchè esigente).
Da lui non sentirai mai fare previsioni, sentirai solo analisi puntuali della situazione attuale, con considerazioni che non leggi da nessuna parte… ma che poi trovi “riprese” e scopiazzate nei giorni successivi qua e là.

Riguardo gli economisti, keynes è spesso uno dei più “screditati” da chi capisce poco di economia e decontestualizza.

Leggi questi passaggi e guarda con quanta lucidità questo modello rappresenta al 100% quello italiano… e parliamo di quasi un secolo fa…
Equilibrio di sottoccupazione - Nuovi Dizionari Online Simone - Dizionario Economico Indice E

PS: quelli che parlano via media sono raramente economisti, normalmente sono editoriali o politici con qualche “barlume” di economista.



Ovviamente: infatti guardando la tv non è difficile controbattere in modo immediato e semplice (lo capisce anche la mia compagna…) le bestialate che dicono.



Disuguaglianze in aumento?
70 anni fa in Italia le donne non votavano e se picchiate, era un diritto dell’uomo
Negli stessi anni c’era una dittatura
In spagna c’era dittatura fino a Franco
In usa 150 anni fa c’era lo schiavismo, oggi un uomo di colore è Presidente degli USA.
O sarà nostro difetto considerare diseguaglianza il fatto che io abbia una Yaris mentre quello al mio fianco ha un Suv da 80k?

.

nessuno ha mai sostenuto che da 150 anni a questa parte la disuguaglianza sia aumentata e nemmeno da 70 anni a questa parte .

Ci si riferisce agli ultimi decenni .

C'è stata una lenta marcia per arrivare a una sempre maggiore eguaglianza ( comunque sempre ben lontana dall'optimum ) e questa lunga marcia è stata effetto o magari anche in parte favorente il progresso tecnologico e una maggiore democratizzazione .

negli ultimi decenni una deleteria retromarcia e si sta tornando indietro verso anni passati fatti di sfruttamento e vergognose disparita' sociali e questo periodo , guarda caso, è contrassegnato da crisi disoccupazione e gravi problemi sociali .
 
Come disse una volta Rino Tommasi, "non c'è bisogno di essere un cavallo per parlare di corse di cavalli".



Condividiamo le basi matematiche, questa è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per parlare di economia, ma qualsiasi lacuna, partendo da questo assunto, è risolvibile.

Ora ti chiedo, perché data la tua preparazione matematica, si rende necessario per perimetrare i campo conoscitivo:
- hai laurea in economia?
- hai sostenuto almeno 5/6 esami di stampo macroeconomico ed altrettanti di stampo microeconomico?
- lavori od hai lavorato in settori dove i contenuti macro e di mercato siano parte integrante del lavoro?
- hai almeno abbozzato a qualche studio di comportamentismo (anche pochissimo, non siamo psicologi)?



Se vi è anche solo un “no”, amico mio, oggi non potrai capire cosa sia un economista e come si lavori quando si parla di macroeconomia, ma la strada per capirlo, per te, è tutto tranne difficile (anche se non breve).



Allora, non fai che dimostrare che gli economisti sono una casta chiusa e autoreferenziale. Esattamente la mia tesi, grazie per il chiarimento.



Tu fai imho l’errore di confondere economisti con le persone che lavorano in istituzioni pagate per formulare previsioni.

Fare previsioni è del tutto inutile: nessun economista non pagato per farle le farebbe..è come se uno probabilista continuasse a giocare alla roulette pensando di vincere nel lungo periodo: il gioco non è equo e vale il teorema del limite centrale: in media, avrà 36 insuccessi ogni 35 successi... il banco vince matematicamente.

Ecco perché nei trattati dei grandi economisti non trovi previsioni, ma trovi modelli basati su ipotesi forti nella sostanza (è come quando ipotizzi la moneta "bilanciata" nel testa/croce) ma deboli se si ragiona in termini dinamici e con una componente non trascurabile di filosofia e psicologia.
La strada che percorri è corretta, già il fatto che tu sia arrivato a Taleb è ottimo, ma tu confondi gli economisti con l’industria dei media/ricerche.

E’ come confondere uno sportivo ai blocchi di partenza di una gara dei 100mt con lo sportivo che commenta la gara: sono posizioni totalmente differenti, ed il secondo è pagato per fare previsioni, anche se sa bene che sono solo “per fare fattura”.

Allora non capisco se Noriel Roubini, che propone previsioni basate sui propri modelli, sia un economista.
Secondo wikipedia, i principali giornali e diverse università mondiali sì. Secondo te è invece un commentatore a fondo campo?

Riguardo il LTCM, quella è stata mera scommessa ed il modello ha funzionato:
- hanno ragionato dicendo “le probabilità che si verifichi il cigno nero sono basse, corriamo il rischio”.

E gli è andata male… ed ovviamente il mondo è impressionato dal caso eclatante fallito.

....che doveva accadere una volta ogni miliardo di miliardi di età dell'Universo, secondo loro.
Ottimi calcoli, davvero scientifici. Da vera "mera scommessa"


Ma ti assicuro che è molto più probabile che ora cada un aereo sul Duomo di Milano piuttosto che si riverifichi lo scenario che ha inginocchiato il LTCM… questo non toglie nulla alle basi teoriche e pratiche che hanno portato a considerare equa la scommessa: hanno tirato i dadi ed hanno perso.

Esatto, la probabilità non c'entra una beata min.kia. Hanno semplicemente tirato i dadi e hanno perso. E il contribuente USA ha pagato il conto della bisca.


Falso.
Ci sono stati, ci sono e ci saranno alcuni matematici che pensano di aver inquadrato la finanza. Inoltre considerare il rischio come infinitesimo non significa ridurlo a zero.
Matematicamente il LTCM è un successo... e credo tu possa apprezzare la seguente "suggestiva" osservazione:
- la probabilità che si avverasse l'evento "improbabile" è stata dimostrata dagli effetti devastanti causati dalla sua verifica.

Questo significa che il modello LTCM fosse perfetto: se non lo fosse stato, il fallimento non si sarebbe verificato.

Insomma: è come ciò che vive qualsiasi sportivo di velocità, sà bene che può morire ad ogni corsa e quando accade non implica che non sia uno sportivo d'eccellenza.

Si' va bene, ho capito finalmente il livello delle tue basi matematiche/statistiche (hai ovviamente tagliato il riferimento ad altre basi scientifiche e alla necessità della indipendenza statistica del campione) e che ti arruffi a raccontare che un fondo come il LTCM, fallito per tutti, è stato un successo perchè si è verificato un evento che doveva accadere una volta ogni miliardo di miliardo di miliardi di miliardi di miliardi di anni (una sola volta ogni numero di anni che finisce con 48 zeri, evento 14-sigma). E invece che sfi.ga, gli è toccato proprio a loro in appena 4 anni! Non che avessero calcolato male la probabilità dell'evento, giammai che due economisti ammettano di aver inventato la scienza dei dadi! E' molto più probabile che sia davvero accaduto un evento cosmico!!!

Questo è quello che accade quando i modelli economici teorici finiscono nel mondo reale: disastri, ed eventi cosmici.
Probabilmente funzionano molto meglio i modelli dell'astrologia.

Almeno quella non si danno arie di scientificità.
 
Premessa: io non taglio, quando ometto è per non occupare tutta la pagina e le mie risposte includono sempre tutto. Salto gli elementi che non portano valore e non “spiegano” nulla di quanto oggetto di analisi, e disquisire tu dettagli matematici, qui, non serve a nulla.

Allora, non fai che dimostrare che gli economisti sono una casta chiusa e autoreferenziale. Esattamente la mia tesi, grazie per il chiarimento.
.
No.
Non mi hai risposto alle domande sulla preparazione: sei laurato in economia e lavori/pratichi “economia”?
Se non lo sei, non puoi capire.
Allora non capisco se Noriel Roubini, che propone previsioni basate sui propri modelli, sia un economista.
Secondo wikipedia, i principali giornali e diverse università mondiali sì. Secondo te è invece un commentatore a fondo campo
Rubini è un economista, che viene pagato per fare previsioni: così per anni ha detto “ci sarà recessione”, fino a quando c’è stata. A forza di lanciar monetine, prima o poi testa esce in una infinita serie di lanci.
Cmq non ho parlato di commentatori a fondo campo, ho parlato di atleti passati a commentare: la differenza è sostanziale ed è utile per dimostrare che stai sbagliando, come tanti altri: hai preso una mia affermazione e l’hai tradotta come volevi tu.
Questo è quel che succede quando parla un economista.
Cmq quando passerai a studiare tutto quel che c’è da studiare, sarai in grado di capire che:
- gli economisti non servono quando fanno previsioni
- gli economisti servono quando illustrano scenari futuri plausibili
- gli economisti servono per capire la fotografia di oggi e cercare di non commettere gli stessi errori
- chi fa previsioni non è più un economista ma diventa un “professionista dell’informazione economica”
- quindi gli economisti servono


Il contribuente usa ha pagato i danni del LTCM così come si pagano le conseguenze di una bomba nucleare: questo nulla toglie agli ingegneri che l'hanno inventato.

Ti saluto, ti ho detto tutto, i mezzi li hai, mi auguro anche il tempo per studiare economia e l'economia.
 
State litigando dell'aria fritta, dite le stesse cose.

Cmq:

Inoltre considerare il rischio come infinitesimo non significa ridurlo a zero.

Eh, è vero, ma nella pratica spesso si traduce un modello con scenari a probabilità "almost surely" zero (ovvero immaginabili ma con probabilità zero) in un modello dove questi scenari hanno probabilità "surely" zero. Poi si usa l'ultimo modello possibile nel cambio di misura, e così vengono progressivamente eliminati scenari, anche se il cambio di misura avrebbe cambiato la probabilità ad essi assegnata.
 
Ultima modifica:
Premessa: io non taglio, quando ometto è per non occupare tutta la pagina e le mie risposte includono sempre tutto.
Si chiama quoting selettivo fin dai tempi dei tempi di soc.culture.italian.
Molto comodo quando non si hanno argomenti, ma non ti preoccupare, conosco la "tecnica" e tengo vivo io quello che tagli.

Salto gli elementi che non portano valore e non “spiegano” nulla di quanto oggetto di analisi, e disquisire tu dettagli matematici, qui, non serve a nulla.

Infatti hai ragione, perchè con la matematica e la statistica, l'economia c'entra come i cavoli a merenda.


No.
Non mi hai risposto alle domande sulla preparazione: sei laurato in economia e lavori/pratichi “economia”?
Se non lo sei, non puoi capire.
CVD, è' lo stesso argomento degli astrologi. Pratichi l'astrologia? No? Allora non puoi capire. E' scientifica. Ma se non la pratichi non puoi capire.

Cmq non ho parlato di commentatori a fondo campo, ho parlato di atleti passati a commentare: la differenza è sostanziale ed è utile per dimostrare che stai sbagliando, come tanti altri: hai preso una mia affermazione e l’hai tradotta come volevi tu.

Sei tu che non hai bene compreso il tuo stesso paragone, tanto è vero che Roubini è esattamente un economista che elabora previsioni.
Quindi quale sarebbe il tuo razionale? Che confondo il Roubini previsore con il Roubini professore?


Questo è quel che succede quando parla un economista.
Cmq quando passerai a studiare tutto quel che c’è da studiare, sarai in grado di capire che:
- gli economisti non servono quando fanno previsioni
- gli economisti servono quando illustrano scenari futuri plausibili
- gli economisti servono per capire la fotografia di oggi e cercare di non commettere gli stessi errori
- chi fa previsioni non è più un economista ma diventa un “professionista dell’informazione economica”
- quindi gli economisti servono


Questo è quel che succede quando parla un ASTROLOGO.
Cmq quando passerai a studiare tutto quel che c’è da studiare, sarai in grado di capire che:
- gli astrologi non servono quando fanno previsioni
- gli astrologi servono quando illustrano scenari futuri plausibili
- gli astrologi servono per capire la fotografia di oggi e cercare di non commettere gli stessi errori
- chi fa previsioni non è più un astrologo ma diventa un “professionista dell’informazione economica”
- quindi gli astrologi servono
Quando imparerai bene l'astrologia, capirai che l'astrologia serve.

Il contribuente usa ha pagato i danni del LTCM così come si pagano le conseguenze di una bomba nucleare: questo nulla toglie agli ingegneri che l'hanno inventato.

Sì darei anche il premio Nobel a Osama Bin Laden che ha inventato il 9/11.


Ti saluto, ti ho detto tutto, i mezzi li hai, mi auguro anche il tempo per studiare economia e l'economia.

Grazie per aver dimostrato che cosa sia un economista.
Uno che discute le sue teorie solo con un altro economista (effetto Ivory Tower, tipico delle sette religiose), scrive su scenari e modelli che non sono utilizzabili nè scientifici, se si utilizzano per elaborare previsioni non è più un economista (anche se come Roubini sono la stessa persona fisica), immune all'autocritica, se i modelli sono fallaci è come una bomba nucleare, genera eventi cosmici e lo paghiamo pure!

Meglio, molto meglio il mago Zurlì
 
Infatti hai ragione, perchè con la matematica e la statistica, l'economia c'entra come i cavoli a merenda.

Continui a parlare di economia: ma sei uno che studia ed ha studiato economia.
Altrimenti andiamo in loop.

Senza matematica e statistica e probabilità, qualsiasi studio di economia è inutile.
Infatti questo è il motivo per cui tantissimi economisti sono di scarso valore, perchè se la sono cavata con un esamino con le "x" di matematica ed uno con le "x" di statistica, con quasi zero probabilità.

E' ovvio che un prodotto del genere non può essere un "economista".

La sintesi del tema è "gli economisti servono... ci sono quelli bravi e quelli meno bravi, così come in fisica, in medicina ed in tutte le materie dove non si può essere sicuri di nulla... e nessuno scenario ha probabilità 1".

Spero sarai daccordo con me almeno sul fatto che non puoi parlare di economia come un economista se non lo sei: io non mi sognerei di parlare di ingegneria con un ingegnere solo perchè ho sostenuto 10 esami su 30... e non pratico la professione. Certe "verità" si conoscono solo dopo:
- aver studiato la materia
- l'averla praticata per anni ed il praticarla in modo corrente (se si è abbastanza giovani).

Io taglio i contenuti inutili, poi pensala come preferisci.

Fatto sta che parli di tagliare, ma ancora non mi hai risposto "cosa tu sia", se uno che ha studiato economia o altro.
 
Continui a parlare di economia: ma sei uno che studia ed ha studiato economia.
Altrimenti andiamo in loop.

Per definizione non esistono scienze a sè stanti, anche un matematico può parlare di matematica a non matematici, e Rino Tommasi può parlare di cavalli senza essere un cavallo.

Proprio l'effetto Ivory Tower è tipico delle sette, cosa che l'economia in effetti è. E il tuo spirito esclusivista lo dimostra appieno.
Vi basate sulla Matematica, sulla Probabilità e sulla Statistica (o così fingete, dato che nemmeno conoscete la Legge dei Grandi Numberi e Bernoulli) e poi non ne volete discutere se non con uno della vostra setta.

Essersi persino studiato Analisi due e Statistica, addirittura. E non COMPRENDERE cosa significhi un evento di probabilità 10-sigma o 15-sigma: quando avviene nei modelli di trading automatico, trading systems, si butta via il modello. In economia, si dice che è stato un bel tentativo, che è capitato un evento cosmico, si dà un premio Nobel e si fa pagare il conto al contribuente.

Vi chiamerò d'ora in poi Scientology

Ciao,
 
Vi chiamerò d'ora in poi Scientology

Dimostri tutte le tue debolezze:
- trading ed economista/economia non c'entrano nulla.

Conoscere i mkt è condizione necessaria ma non sufficiente per essere economista.

Fai confusione su elementi di partenza, non mi stupisco del fatto che le conclusioni siano inconsistenti.

Mi parli di LTCM e dell'economista che l'ha "guidato alla rovina", e poi fai considerazioni sulla fallacia dell'economista per il fatto che il suo hedge sia fallito: John Nash non riusciva a vincere le partite di scacchi con le sue teorie sulle strategie dominanti, tuttavia sono oggettivamente corrette e geniali.

Caro: studia economia e non ti arroccare sulle "sigma" e meri "strumenti" matematici vari.
 
Boh dogo dai smettila, se ti poni in questa maniera h4desk ha ragione a reagire in tal modo. Se invece volete solo creare un po' di "drama", per dirla alla statunitense, fate pure.
 
Dimostri tutte le tue debolezze:
- trading ed economista/economia non c'entrano nulla.

Esattamente quanto ho scritto, ho fatto pure una comparazione tra trading (dove non ci si può permettere di sbagliare perchè si perde soldi, e economia dove invece tanto paga lo Stato). Riallego così te lo puoi rileggere con calma

Essersi persino studiato Analisi due e Statistica, addirittura. E non COMPRENDERE cosa significhi un evento di probabilità 10-sigma o 15-sigma: quando avviene nei modelli di trading automatico, trading systems, si butta via il modello. In economia, si dice che è stato un bel tentativo, che è capitato un evento cosmico, si dà un premio Nobel e si fa pagare il conto al contribuente.


Conoscere i mkt è condizione necessaria ma non sufficiente per essere economista.

Fai confusione su elementi di partenza, non mi stupisco del fatto che le conclusioni siano inconsistenti.

Mi parli di LTCM e dell'economista che l'ha "guidato alla rovina",

Ci sono milioni di articoli sull'argomento, tutti sostanzialmente concordi sul fatto. Te ne ho anche citato uno, se vuoi citarmi qualche articolo a discolpa, sarei interessato a conoscere l'altra faccia della medaglia: come si fa ad ammettere un evento 14-sigma.

e poi fai considerazioni sulla fallacia dell'economista per il fatto che il suo hedge sia fallito: John Nash non riusciva a vincere le partite di scacchi con le sue teorie sulle strategie dominanti, tuttavia sono oggettivamente corrette e geniali.

John Nash infatti era (è) un matematico. Non è mai stato un economista.

Caro: studia economia e non ti arroccare sulle "sigma" e meri "strumenti" matematici vari.

Ho capito che non sai un'acca di statistica, buon divertimento con la tua supponenza, economista!
 
Btw, per sdrammatizzare, uno stralcio di un articolo di Sylos Labini (figlio) sull'argomento della falsificabilità. Peccato per la traduzione di "hard science" in "scienza dura".

L’economia è una scienza dura? | Francesco Sylos Labini | Il Fatto Quotidiano


L’economia è una scienza falsificabile? Qualche anno fa durante un convegno in cui partecipavano sia fisici che economisti è stato fatto un sondaggio per capire come gli economisti intendono la loro disciplina, con il risultato che metà degli economisti hanno risposto affermativamente a questa domanda mentre l’altra metà negativamente. Situazione curiosa, che sicuramente riflette la spaccatura tra le diverse scuole di pensiero in economia, a cui ho già accennato. La questione non è di lana caprina, e non è puramente accademica. Come ha scritto il mio collega fisico Stefano Zapperi, in un commento ad un dibattito tra Andrea Ichino e il sottoscritto sulla questione dell’aumento delle tasse universitarie, “Affermare che l’economia sia una scienza dura al pari della fisica permette di far passare scelte politiche per risultati scientifici e quindi neutri… Io penso che l’economia tratti di temi che riguardano tutti direttamente, che sono influenzati dai nostri comportamenti e quindi riguardano la politica. La fisica si occupa invece di fenomeni naturali che nella maggior parte dei casi avvengono indipendentemente dalle nostre scelte. Porre l’economia e la fisica sullo stesso piano è sostanzialmente una truffa.”

Quando gli economisti “si sporcano le mani con i dati” (come alcuni dichiarano di fare) siamo sicuri che il risultato alla fine non sia quello di “sporcare i dati con le ideologie”, con quelle ideologie (preconcetti considerati veri a prescindere dall’osservazione empirica) che invece guidano molte delle ricette che sono propinate come soluzioni scientifiche? Certo è che la falsificazione di una teoria scientifica è altra cosa dall’utilizzare alcuni dati opportunamente selezionati o accuratamente manipolati per portare acqua al proprio mulino. A me sembra che si voglia la botte piena e la moglie ubriaca: il prestigio di una scienza dura senza pagare il dazio della falsificabilità, che è la vera e unica chiave di volta d’ogni scienza dura. Queste sono questioni fondamentali che vanno poste perché se non si ammette che la crisi economica ha prodotto una chiara crisi nei modelli economici dominanti, e se sono sempre i soliti, indipendentemente dalla bontà delle loro previsioni, a suggerire scelte cruciali in campo economico (ovvero in qualsiasi campo della vita pubblica) avendo a disposizione l’intero universo mediatico come accade in Italia, con ogni probabilità si continueranno a fare scelte sbagliate che peggioreranno le cose, mascherandole però da scelte dettate da una scienza quantitativa.
 
Alcune asserzioni dell'economia sono facilmente falsificabili, altre no. Dipende dalla frequenza dell'evento nella vita di tutti i giorni e dalla sua "manipolabilità" in una situazione di "laboratorio". Di sicuro la macroeconomia non è falsificabile e non lo sarà per qualche migliaio di anni, per questo gli austriaci sono così popolari.
 
Alcune asserzioni dell'economia sono facilmente falsificabili, altre no. Dipende dalla frequenza dell'evento nella vita di tutti i giorni e dalla sua "manipolabilità" in una situazione di "laboratorio". Di sicuro la macroeconomia non è falsificabile e non lo sarà per qualche migliaio di anni, per questo gli austriaci sono così popolari.

Confermo, ci sono branche economiche più falsificabili, e più scientifiche, di altre.
La Macroeconomia, insomma, la vedo molto dura.


Mi piace riportare l'opinione di uno che l'economia la conosceva bene.

The only function of economic forecasting is to make astrology look respectable (John Kenneth Galbraith)

Ciao,
 
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