Alighiero Boetti III

Sintesi delle aggiudicazioni di Boetti nelle due sessioni d'asta di Dorotheum.
Tutte le opere hanno fatto veramente molto bene!

L'unico invenduto è stato "Fagus", che partiva da 9.000 euro, un po' alto: sempre meglio partire più bassi (rischiando...) stimolando poi una maggiore gara.
Così è stato per i due ricami, per l'edizione Ordine e Disordine e per l'Acquarello "Segno e Disegno".

A proposito di "Segno e Disegno", il ricamo da Christie's è già arrivato a 160.000 euro, e con i diritti siamo intorno a 215-220.000 euro; chi ha preso l'acquarello del 1979 sarà particolarmente contento! :)

Screenshot 2022-06-03 at 09-39-08 2022_06_01 Arte contemporanea I (86 articoli) - Dorotheum.png

Screenshot 2022-06-03 at 09-20-55 2022_06_02 Arte contemporanea II (290 articoli) - Dorotheum.png

Screenshot 2022-06-03 at 09-21-18 2022_06_02 Arte contemporanea II (290 articoli) - Dorotheum.png
 
Sintesi delle aggiudicazioni di Boetti nelle due sessioni d'asta di Dorotheum.
Tutte le opere hanno fatto veramente molto bene!

L'unico invenduto è stato "Fagus", che partiva da 9.000 euro, un po' alto: sempre meglio partire più bassi (rischiando...) stimolando poi una maggiore gara.
Così è stato per i due ricami, per l'edizione Ordine e Disordine e per l'Acquarello "Segno e Disegno".

A proposito di "Segno e Disegno", il ricamo da Christie's è già arrivato a 160.000 euro, e con i diritti siamo intorno a 215-220.000 euro; chi ha preso l'acquarello del 1979 sarà particolarmente contento! :)

Vedi l'allegato 2832122

Vedi l'allegato 2832123

Vedi l'allegato 2832124
;)
 
buongiorno a tutti, ho bisogno di un chiarimento.
ma per quale ragione l'arazzo "divine astrazioni", grande quanto "verba volant", ha realizzato 20k in euro in meno rispetto a questo ultimo ?
La ragione è da ricercarsi nel minor numero di lettere ?
A me, seppur ad occhio nudo, entrambe le opere sembrano egualmente belle come colori...e 20K euro non sono pochi spiccioli
 
peraltro vedo ora che sono pure uguali come dimensione
 
buongiorno a tutti, ho bisogno di un chiarimento.
ma per quale ragione l'arazzo "divine astrazioni", grande quanto "verba volant", ha realizzato 20k in euro in meno rispetto a questo ultimo ?
La ragione è da ricercarsi nel minor numero di lettere ?
A me, seppur ad occhio nudo, entrambe le opere sembrano egualmente belle come colori...e 20K euro non sono pochi spiccioli

Secondo me la cosa principale è la variabilità delle aste: basta un offerente in più o in meno e cambia il risultato.
Del resto sta anche in questo saper cogliere un'occasione d'acquisto. Prendo a spunto l'esempio specifco, ma parlo in generale.

Poi, posso anche aggiungere che c'è qualche collezionista che a parità di formato preferisce un maggior numero di lettere (un po' sulla scia del numero delle "testine" di Campigli o dei "cavallini" di Music per intenderci); io non sono tra questi, ma qualcuno certamente c'è.
 
Grazie Biagio
Adesso stiamo a vedere gli arazzi di Christie’s che sono già ad ottime quotazioni
….a me piacciono le faccine e riprendendo una riflessione del Forum io pure sono del parere che abbiano un grande margine economico ma soprattutto un grande valore artistico… forse ancora non troppo compreso
 
Grazie Biagio
Adesso stiamo a vedere gli arazzi di Christie’s che sono già ad ottime quotazioni
….a me piacciono le faccine e riprendendo una riflessione del Forum io pure sono del parere che abbiano un grande margine economico ma soprattutto un grande valore artistico… forse ancora non troppo compreso

Boetti è bello anche per questo: a uno picciono le Faccine, ad un altro gli Arazzi, ad un altro le Carte Quadrettate, ad uno i Francobolli, i Calendari, le Biro, il periodo poverista, ecc.
Poi magari si inizia da una tipologia e si finisce per allargare gradualmente la propria passione.

Le Faccine si inseriscono all'interno di un "maxi-filone" boettiano che è quello dei lavori collaborativi, che percorre tutta la sua carriera, in cui Boetti affida su un suo progetto-idea la realizzazione a "mani terze".
Rientrano però anche in un altro filone boettiano, ossia quello che percorre il confine tra "pezzo unico e multiplo", con l'invenzione di nuove categorie di opere che non rientrano in nessuna delle precedenti categorizzazioni.
Ci sono addirittra dei "presunti" multipli che sono interamente fatti a mano e che però hanno una numerazione che in qualche modo li identifica concettualmente come dei multipli e altri, del tutto analoghi ma privi di numerazione. Oppure stampe assolutamente identiche - come il Manifesto - in cui solo 50 copie sono firmate e numerate (e sono le opere), e le altre (del tutto uguali) sono dei poster.
Le Faccine sono delle serigrafie (tecnica tipica del multiplo), di cui una parte - le opere - hanno interventi manuali che le differenziano una dall'altra rendendo ogni "esemplare" (ossia ogni opera) diversa dall'altra.

Questo rimescolamento di carte è davvero come un gioco in cui Boetti inventa di volta in volta le regole, spesso regole in grado di scompaginare concetti che fino a prima si davano per acquisiti, e invece vengono ribaltati in un perenne alternarsi tra ordine e disordine.
E devo dire che probabilmente per tanti Boetti è difficile da capire anche per questo tipo di approccio, oltre che per la sua creatività istrionica e per l'estrema varietà di opere realizzate.
 
vado a spolverare i miei Boetti
 
Gli arazzi da Studio Martini rispettivamente 62000 e 60000 oltre diritti
 
Gli arazzi da Studio Martini rispettivamente 62000 e 60000 oltre diritti

Entrambi con belle frasi e di bella qualità, a me piaceva soprattutto "Niente da Vedere Niente da Nascondere".

Inclusi i diritti siamo a 77.250 e 75.000!

La piccola carta "DUE" era un'opera molto secca e concettuale, per intenditori boettiani. Ha fatto 3.8 + diritti, quindi circa 4.800 prezzo finale.
 
Segnalo una presenza piuttosto robusta di Boetti nei due stand di Tornabuoni e Ben Brown ad Art Basel, che aprirà tra qualche giorno.

Il sito della fiera al momento non mi pare permetta di fare una ricerca per artista, ma sicuramente Boetti è portato almeno da queste due gallerie.
Saranno presenti Mappe, Biro, Aerei, Arazzi piccoli-grandi-enormi e opere su carta.

Sul sito di Ben Brown si può vedere una selezione delle opere: Event: Art Basel 2022 | Ben Brown
E qui c'è l'e-catalogue da scaricare http://website-benbrownfinearts.art...cuments/main/art-basel-2022-showroom-ecat.pdf

basilea.jpeg
 
Ad Art Basel quest'anno sono esposti alcuni veri e propri capolavori di Boetti, in particolare da Ben Brown e da Tornabuoni, ma dovrebbe esserci qualcosa anche da Luxembourg.

Ben Brown in particolare ha voluto dare un taglio sugli anni '70, focalizzando su opere ricamate - Mappe e "Arazzi" - realizzate a Kabul.

La galleria Tornabuoni invece ha spaziato dalla Mappa al grande Arazzo monocromo bianco, ai lavori Postali con i francobolli.

Degli stand da pelle d'oca con opere sicuramente museali!

Immagini prese da web & social.

Da Ben Brown:

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Screenshot 2022-06-16 at 15-48-13 Event Art Basel 2022.png
 
Ho guardato il sito con le opere di carta…. Davvero pregevoli
 
Alcuni risultati di questi giorni, rispettivamente a Londra (Christie's) e Zurigo (Koller).
Lascio a voi le conversioni in euro e le eventuali aggiunte degli importi non compresi. Tra l'altro, trattandosi tutte di opere extra-UE, in caso di importazione in Italia ci sarebbe anche da aggiungere il 10% di IVA.
Ma anche senza tutte queste "aggiuntine", direi che i risultati sono davvero ottimi e testimoniano un forte e crescente interesse internazionale.

boetti koller.png

boetti.jpg

Screenshot 2022-07-01 at 19-24-34 ALIGHIERO BOETTI (1940-1994).jpg
 
scusate l'entrata un po' a gamba tesa, sono un ignorante in materia ma mi ha sempre affascinato il mercato dell'arte: poniamo che da profano volessi investire una somma in questo autore a chi mi dovrei rivolgere per non essere buggerato? e se fra 5 anni poi desiderassi rivenderla? grazie e scusate ancora
 
ad una galleria, ad un mercante, casa d'asta o televendita.
Ognuno ha dei pro e dei contro.
 
scusate l'entrata un po' a gamba tesa, sono un ignorante in materia ma mi ha sempre affascinato il mercato dell'arte: poniamo che da profano volessi investire una somma in questo autore a chi mi dovrei rivolgere per non essere buggerato? e se fra 5 anni poi desiderassi rivenderla? grazie e scusate ancora

parlando in generale, compra in Galleria e vendi in Asta
 
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