Nonostante passi il tempo, riesco ancora a stupirmi molto dei tuoi interventi Ale... a volte, come in questo caso, non ti è chiaro il senso di quello che io ho scritto, nonostante addirittura tu metta in virgolettato le parole precise.
Eppure, dopo tanti anni dovresti aver ben capito che se uno scrive "gallerie nostrane" intenda "GALLERIE nostrane" e NON "CASE D'ASTA nostrane". Altrimenti avrei scritto "case d'asta nostrane"...
Quindi, visto che scrivi che non comprendi il senso, provo a fartelo comprendere:
se scrivo gallerie, parlo di gallerie
Nello specifico, non ho parlato di occasioni in asta o di aggiudicazioni in asta, ma specificamente di un
paragone tra i prezzi delle opere di Boetti presentate da gallerie sulla scena internazionale - in questo caso nello specifico da Spruth Magers - rispetto ai prezzi delle gallerie nostrane.
Quindi, ribadisco il concetto confidando tu stavolta ne colga il senso: paragone tra prezzi in gallerie straniere Vs prezzi nelle gallerie nostrane.
Ecco, il senso che non comprendevi è che le GALLERIE nostrane hanno prezzi ancora bassi rispetto a quelli di GALLERIE internazionali.
Il concetto sotteso è che all'estero il mercato di Boetti - in relazione alle gallerie - ha delle quotazioni maggiori rispetto a quello nostrano.
Era (ed è) semplicemente l'esposizione di un dato di fatto basato su un riscontro diretto.
Non che io abbia fatto chissà quale analisi particolarmente articolata o complessa... eppure pare sia necessario esplicitare quello che è scritto chiaramente e che viene pure virgolettato ma evidentemente non compereso.
Questo rimane un mistero, del resto anche prendere tutto questo tempo da parte mia a rispondere è probabilmente un ulteriore mistero...