Alternative ad Airbnb

L’Antritrust l’anno scorso bocciò la legge regionale del Lazio sugli affitti turistici, perché costituiva un’ingiustificata e discriminatoria restrizione della libertà di iniziativa economica.

Interventi settoriali di questo tipo rischiano di avere scarsa tenuta rispetto a diritti costituzionalmente garantiti di rilevante portata.
E' un vergognoso tentativo, incostituzionale, di tutelare la lobby alberghiera,il resto sono tutte quazzate per i polli.

Spero che i proprietari che hanno votato FDI (Santanchè), la prossima volta si regolino di conseguenza altrimenti non vengano più a frignare. Solo gli affetti dalla sindrome di Stoccolma votano i propri aguzzini.
 
Vige poi l’obbligo in ogni caso per gli intermediari che applicano la ritenuta, di certificarla ai locatori brevi mediante il rilascio del modello “Certificazione Unica” (CU), in cui al punto 15 del quadro “Certificazione Redditi – Locazioni Brevi” si trova l’importo della ritenuta operata, da riportare, qualora si cedolarizzasse il canone, nel rigo LC1, colonna 4.
Qualcuno ha ricevuto questa CU oppure conosce siti che applicano trattenute d'imposta?
 
Qualcuno ha ricevuto questa CU oppure conosce siti che applicano trattenute d'imposta?

L’hanno scorso ho ricevuto la CU da parte di un intermediario fisico per una locazione breve in Italia.

Riguardo gli intermediari online, ricordo che quando uscì il DL 50/2017 alcuni piccoli portali, di cui adesso però non ricordo più il nome, applicarono la ritenuta sui canoni incassati.
 
Chiedo a @E-mily , non ci sono penalita' per la cancellazione se la fai il gg stesso?

L’host, se le cose non sono cambiate (io dal 2020 non utilizzo più AIRBNB), ha tipo sei differenti modalità di gestione dei termini di cancellazione, dalla flessibile alla superigida + due modalità su invito del portale. Quella flessibile consente al guest di cancellare la prenotazione fino a due settimane dal check-in. I tempi si accorciano fino a 48 ore dopo la prenotazione, e comunque fino ad un massimo di 24 ore dalla data del check-in, se la prenotazione viene effettuata in un periodo inferiore a 14 giorni.
 
Ora come alternativa ad airbnb cosa usi?

Ho fatto il percorso inverso. Quando tre anni fa il Turismo si è inceppato per uscire dal mio Covid blues, ho ritarghettizzato le mie campagne pubblicitarie, afferrando al volo la ciambella di salvataggio della locazione transitoria, e l’ho fatta mia con l’urgenza che ti prende quando cerchi una rivincita.

Trovare l’inquilino è l’ultimo dei miei pensieri. Basta un po’ di promozione online (bacheche virtuali, mailing list di amici o gruppi su WhatsApp ecc.) e offline (banche, ospedali, università, scuole, teatri, agenzie per modelle, responsabili dei servizi fieristici ecc.). Il problema semmai è selezionare quello “giusto”.

Da allora la locazione transitoria, su cui avevo all’inizio qualche riserva critica, ha preso velocità e, piano piano, è diventata la mia acqua e il mio pane quotidiano.

Perché a Milano la domanda per un alloggio temporaneo diverso da quello dell’albergo è sentita anche da chi sposta per motivi non turistici, e si dà il caso che la domanda, in questi tempi, sia eccedente rispetto all’offerta perchè sono ancora pochi i locatori pronti scommettere su questa tipologia contrattuale, giacchè reputano questo segmento d’affitto rischioso e a basso profitto, e io spero che continuino a sposare questa visione ancora per un po’.

Nel mio caso (zona centrale, subfascia alta, stanze grandi) è un business che ha un senso perché accumulando, come una formichina, locazioni transitorie brevi, a canone libero, e locazioni transitorie lunghe, a canone concordato, cadenzate e regolari, frazionando su alcuni immobili la locazione a camere, ovviamente senza offrire i servigi di guest care di un “Affittacamere”, i margini di profitto, cioè quello che alla fine dell’anno mi metto in tasca, al netto delle spese e delle tasse - perché è questo quello che poi conta alla fine, non il bugiardo incasso iniziale – sono soddisfacenti.

Non ho alcuna intenzione di darmi delle arie da gran dama, ma di una cosa sono sicura mentre scrivo. I numeri non mentono.

Confrontando i numeri del mio storico, vendo più “notti”, ma ad un prezzo meno aggressivo (CONTRO), coprendo, però, tutti i “buchi” di calendario nelle date migliori e peggiori (PRO), portandomi a casa un discreto coefficiente di revenue.

Senza contare che - cessando la fattispecie “Locazioni turistiche” (in Lombardia: durata max 30 giorni) - mi sono sganciata dalla Regione e dai suoi adempimenti amministrativi, CIR compreso.

Come un antinfiammatorio, il transitorio lungo è un contratto a lento rilascio: quando lo assumi, il guadagno non è consistente come può esserlo un ”turistico” ad azione rapida. Ma se gli dai tempo e se non ti fossilizzi sui “prezzi” (che non sono il tuo guadagno), ti accorgerai di alcune “metamorfosi” interiori, libera dal “perfezionismo” dei portali, dall’idea del profitto ad ogni costo, dalla convinzione che la Vita sia prendere un pochino più degli altri.

Il punto di non ritorno, secondo me, che ho avuto molto dal dio del Transitorio, benché qualcosa mi sia stato tolto, è quando ti accorgi che esci di casa al mattino e sai che non hai nulla fare per i prossimi 60 giorni.

Nel senso che non devo più farmi carico delle continue pulizie e dei costi del lavaggio della biancheria. Basta ingombranti soci in affari. Basta estenuanti richieste di rimborso. Basta cambi di verso, come la clessidra e la sua sabbia. Non devo più preoccuparmi delle lenzuola sporche di vomito, delle cancellazioni last minute, dei ritardi dei voli di Malpensa, dei check-in di mezzanotte.

Seduta ai tavolini del “Cafè Parigi”, il mio luogo del cuore, tutta la faccenda assume altri connotati: inizio la giornata sorseggiando un thè e so che beneficerò di un’aliquota cedolare agevolata al 10% e non al 21%, e di una riduzione IMU del 25%.

Se poi penso che il mio tasso di occupazione aumenterà e riempirò alcuni “buchi” invernali, la cosa mi procura una scossa di sottile piacere.

Rimango lì, inzuppando il mio toast con uno strato spesso di burro e marmellata nel thè fumante, felice quanto basta.
 
Ultima modifica:
Ho fatto il percorso inverso. Quando tre anni fa il Turismo si è inceppato per uscire dal mio Covid blues, ho ritarghettizzato le mie campagne pubblicitarie, afferrando al volo la ciambella di salvataggio della locazione transitoria, e l’ho fatta mia con l’urgenza che ti prende quando cerchi una rivincita.

Trovare l’inquilino è l’ultimo dei miei pensieri. Basta un po’ di promozione online (bacheche virtuali, mailing list di amici o gruppi su WhatsApp ecc.) e offline (banche, ospedali, università, scuole, teatri, agenzie per modelle, responsabili dei servizi fieristici ecc.). Il problema semmai è selezionare quello “giusto”.

Da allora la locazione transitoria, su cui avevo all’inizio qualche riserva critica, ha preso velocità e, piano piano, è diventata la mia acqua e il mio pane quotidiano.

Perché a Milano la domanda per un alloggio temporaneo diverso da quello dell’albergo è sentita anche da chi sposta per motivi non turistici, e si dà il caso che la domanda, in questi tempi, sia eccedente rispetto all’offerta perchè sono ancora pochi i locatori pronti scommettere su questa tipologia contrattuale, giacchè reputano questo segmento d’affitto rischioso e a basso profitto, e io spero che continuino a sposare questa visione ancora per un po’.

Nel mio caso (zona centrale, subfascia alta, stanze grandi) è un business che ha un senso perché accumulando, come una formichina, locazioni transitorie brevi, a canone libero, e locazioni transitorie lunghe, a canone concordato, cadenzate e regolari, frazionando su alcuni immobili la locazione a camere, ovviamente senza offrire i servigi di guest care di un “Affittacamere”, i margini di profitto, cioè quello che alla fine dell’anno mi metto in tasca, al netto delle spese e delle tasse - perché è questo quello che poi conta alla fine, non il bugiardo incasso iniziale – sono soddisfacenti.

Non ho alcuna intenzione di darmi delle arie da gran dama, ma di una cosa sono sicura mentre scrivo. I numeri non mentono.

Confrontando i numeri del mio storico, vendo più “notti”, ma ad un prezzo meno aggressivo (CONTRO), coprendo, però, tutti i “buchi” di calendario nelle date migliori e peggiori (PRO), portandomi a casa un discreto coefficiente di revenue.

Senza contare che - cessando la fattispecie “Locazioni turistiche” (in Lombardia: durata max 30 giorni) - mi sono sganciata dalla Regione e dai suoi adempimenti amministrativi, CIR compreso.

Come un antinfiammatorio, il transitorio lungo è un contratto a lento rilascio: quando lo assumi, il guadagno non è consistente come può esserlo un ”turistico” ad azione rapida. Ma se gli dai tempo e se non ti fossilizzi sui “prezzi” (che non sono il tuo guadagno), ti accorgerai di alcune “metamorfosi” interiori, libera dal “perfezionismo” dei portali, dall’idea del profitto ad ogni costo, dalla convinzione che la Vita sia prendere un pochino più degli altri.

Il punto di non ritorno, secondo me, che ho avuto molto dal dio del Transitorio, benché qualcosa mi sia stato tolto, è quando ti accorgi che esci di casa al mattino e sai che non hai nulla fare per i prossimi 60 giorni.

Nel senso che non devo più farmi carico delle continue pulizie e dei costi del lavaggio della biancheria. Basta ingombranti soci in affari. Basta estenuanti richieste di rimborso. Basta cambi di verso, come la clessidra e la sua sabbia. Non devo più preoccuparmi delle lenzuola sporche di vomito, delle cancellazioni last minute, dei ritardi dei voli di Malpensa, dei check-in di mezzanotte.

Seduta ai tavolini del “Cafè Parigi”, il mio luogo del cuore, tutta la faccenda assume altri connotati: inizio la giornata sorseggiando un thè e so che beneficerò di un’aliquota cedolare agevolata al 10% e non al 21%, e di una riduzione IMU del 25%.

Se poi penso che il mio tasso di occupazione aumenterà e riempirò alcuni “buchi” invernali, la cosa mi procura una scossa di sottile piacere.

Rimango lì, inzuppando il mio toast con uno strato spesso di burro e marmellata nel thè fumante, felice quanto basta.
Ti capisco e mi trovi d'accordo su quasi la totalità del tuo intervento.
Molto dipende dalla zona dove si ha la casa...per attivare questa gestione dell'appartamento con sicuramente meno sbattimenti e uguali (o più) guadagni..

"Purtroppo" nel mio caso, la mia locazione è in zona balneare, quindi si batte chiodo per 5 mesi l'anno (considera che da novembre a febbraio sono chiuso), se vuoi lavorare un pò in bassa stagione devi mettere qualche pernotto anche di 1 notte; onestamente non lo faccio per reale guadagno che non c'è per 1 notte, ma per "pubblicità".
Magari è un cliente che poi mi torna o manda persone per diversi giorni o per le vacanze estive.Succede pochissime volte ma è capitato.
In alta stagione il minimo è 3 notti per ammortizzare costi delle pulizie,lenzuola,ecc ecc...
Purtroppo riesco a lavorare solo con Booking (ho provato con airbnb ma non ho mai avuto una prenotazione) e le commissioni ti uccidono sommate a quelle della cedolare secca e delle altre spese.
Hai ben ragione quando dici : "la reale soddisfazione è poi quando conti quello che ti resta a fine anno".
Essendo una giovane struttura , circa 3 anni, i lordi possono farti venire l'acquolina in bocca ma poi alla fine la pancia resta vuota.
Quest'anno ho predisposto anche un file delle spese per fare un grafico finale su quelle che hanno inciso di più...ma sono ben consapevole che il reale guadagno è risparmiare sulle commissioni di booking, ormai tra il 18-25% con l'aggiunzione dell'iva al 22%...

Insomma, molti la chiamano attività non imprenditoriale, ma è a tutti gli effetti un lavoro. In quei 5 mesi la mia compagna davvero diventa una Santa con me, perchè mi tolgo la vita tra check-in , prenotazioni, registrazione alloggiati web,tassa di soggiorno, problemi X che sorgono, poi magari fai tanto ci metti il cuore e ti ritrovi poi con una recensione che ti fa incacchiare e demotivare, ed allora fai stomaco duro e vai avanti...

Però ci sono tanti pro, meno materiali. Capita di conoscere gente nuova,scambiarci una chiacchera.Sono andato anche a cena ed al bar con alcuni miei clienti, una giornata in gommone...Si sono e mi sono divertito.
Quando richiamano per tornare da Noi è una soddisfazione e motivo d'orgoglio, vuol dire che il nostro lavoro, la nostra struttura e il nostro modo di essere è stato apprezzato :yes:.

Poi finisce ottobre e si chiude..aspettando la nuova stagione. E c'è gente che dice che il 21% è poco (RICORDO che c'è anche l'acconto ed il saldo per l'anno successivo pari al 100% della cedola secca versata; in pratica il primo anno non ho visto centesimo tra ced.secca "21+21%", booking 18-20%), oppure "chi ha una seconda casa è ricco". Ognuno ha la sua storia ed il suo vissuto ragazzi, e per me che sono un'imp.privato a 30 ore settimanali non è facile il fine mese...quei 4-5 mesi di locazioni estive, mi "fanno diventare" full-time...altro che ricco!!!!
 
Ultima modifica:
aliquota cedolare agevolata al 10% e non al 21%, e di una riduzione IMU del 25%
@E-mily ; al 10% e non al 21% perché utilizzi cedolare secca in zone ad alta intensita' abitativa ?

in realta' forse mi sto confondendo; la riduzione imu è per l'utilizzo del concordato ma i range dei prezzi del concordato sono bassissimi mi pare.

Visto che parli di transitorio lungo ( 30-60 , 90 gg ) come ti tuteli, a livello pratico, per possibili " entro per poco e sto per tanto ? Se ne sente parlare ma forse sono storie mediatiche tese a demoralizzare i cittadini a fare gli airbnb o le locazioni brevi....
 
riesco a lavorare solo con Booking (ho provato con airbnb ma non ho mai avuto una prenotazione)
quali ragioni di target o di posizionamento ti sei dato ?

un file delle spese per fare un grafico finale su quelle che hanno inciso di più.
Escluso le commissioni di booking sarebbe interessate sapere quali spese hanno inciso di più
 
@E-mily complimenti per il post che hai scritto, molto chiaro e bello da leggere. Interessante il discorso della pubblicità online e offline. Io avevo pensato di mandare email alle aziende che so che vengono qui a lavorare, in modo tale da proporre il mio appartamento. Però non so, al momento sono sempre i clienti che chiamano me e quindi mi va bene così.

Anche io mi sono buttato sulla locazione transitoria, sebbene almeno inizialmente volevo provare anche quella turistica tramite Airbnb dove comunque ho ricevuto varie richieste ma che poi non ho accettato, in quanto nel frattempo avevo affittato l'immobile per conto mio (tramite un portale gratuito). Tra l'altro, per mia ignoranza in materia, all'inizio non sapevo nemmeno che per affittare sotto i 30gg dovevi fare tutte le pratiche burocratiche richieste nel mio comune e nella regione (Lombardia), però appunto per fortuna poi non ho affittato e quindi non ho avuto alcun problema, ad ogni modo ho tolto definitivamente il mio immobile che avevo su Airbnb e lo pubblicizzo da solo come locazione transitoria.

Alla fine ho preferito questo tipo di soluzione e francamente mi trovo molto bene, per adesso non posso davvero lamentarmi e il guadagno è sicuramente interessante. Ma è chiaro che l'aspetto economico non è tutto, con un contratto transitorio comunque non hai tutti gli sbattimenti tipici della locazione breve, non devo star lì a fare il cambio delle lenzuola e così via. La casa è affittata e io sono tranquillo perchè non devo più fare nulla, sebbene ovviamente io sia sempre a disposizione degli inquilini, nel senso che se hanno qualche problema io abito nell'appartamento sotto e nello stesso stabile ci abita pure la mia famiglia, quindi siamo comunque presenti.

Con la locazione transitoria faccio il contratto, lo registro (sono un agente immobiliare, quindi non devo affidarmi a qualcuno di esterno per le pratiche burocratiche) e non ci penso più.

Naturalmente io affitto solo e soltanto a lavoratori, per esempio adesso da tre mesi ho dentro tre dipendenti di una ditta che sta facendo un cantiere qui in zona. Intanto sono persone veramente squisite, di un'educazione incredibile. Vanno via la mattina alle 6:30, tornano alla sera alle 17/17:30 e non li sento praticamente mai, anche perchè mi dicevano che alla sera loro alle 10 vanno a dormire!

Ormai sono appunto tre mesi che sono qui, quindi posso assolutamente ritenermi soddisfatto al 100%, so che i lavori stanno quasi per finire, ma spero che rimangano ancora almeno un mese in più (in teoria il contratto è fino a fine giugno, ma probabilmente avranno bisogno di stare qui ancora fino a fine luglio per finire). Ovviamente nulla da dire sui pagamenti, il giorno che devono pagare mi mandano già alle 9 del mattino la contabile del bonifico.

Mentre la prima volta che ho affittato questo appartamento l'ho fatto per un mese, affittandolo ad una famiglia che arrivava dal Sud Italia e aveva necessità di trovare una casa vicina all'ospedale nel quale uno di loro doveva essere operato. Anche in quel caso, persone eccezionali, che hanno lasciato la casa pulita più di com'era quando l'ho consegnata!

Insomma, alla fine ho preferito questa soluzione e mi trovo alla grande. La casa è in una zona comoda perchè si trova comunque a 20 minuti da Malpensa, a 25 minuti da Milano ecc.. poi a due minuti da qui c'è la Pedemontana, anche l'autostrada è vicina e così via. Però l'appartamento è in una zona molto tranquilla, in una via privata quindi anche silenziosa.

Quando lo avevo messo in pubblicità avevo ricevuto una marea di richieste sempre da aziende ecc.. anche perchè oggettivamente l'appartamento è bello, sono 110mq, c'è un salone ampio, cucina abitabile, balcone con doppio ingresso dalla cucina e dalla sala, le due camere e un bel bagno con vasca e doccia.

Adesso tra l'altro, grazie ad una mia amica che anche lei affitta solo a lavoratori, abbiamo contatti con un'azienda che dovrà fari vari lavori qui in zona (attualmente quattro loro dipendenti sono in affitto dalla mia amica da sei mesi e anche lei è felicissima), quindi appena si libera il mio potrei già avere i nuovi inquilini pronti.
 
@E-mily complimenti per il post che hai scritto, molto chiaro e bello da leggere. Interessante il discorso della pubblicità online e offline. Io avevo pensato di mandare email alle aziende che so che vengono qui a lavorare, in modo tale da proporre il mio appartamento. Però non so, al momento sono sempre i clienti che chiamano me e quindi mi va bene così.

Anche io mi sono buttato sulla locazione transitoria, sebbene almeno inizialmente volevo provare anche quella turistica tramite Airbnb dove comunque ho ricevuto varie richieste ma che poi non ho accettato, in quanto nel frattempo avevo affittato l'immobile per conto mio (tramite un portale gratuito). Tra l'altro, per mia ignoranza in materia, all'inizio non sapevo nemmeno che per affittare sotto i 30gg dovevi fare tutte le pratiche burocratiche richieste nel mio comune e nella regione (Lombardia), però appunto per fortuna poi non ho affittato e quindi non ho avuto alcun problema, ad ogni modo ho tolto definitivamente il mio immobile che avevo su Airbnb e lo pubblicizzo da solo come locazione transitoria.

Alla fine ho preferito questo tipo di soluzione e francamente mi trovo molto bene, per adesso non posso davvero lamentarmi e il guadagno è sicuramente interessante. Ma è chiaro che l'aspetto economico non è tutto, con un contratto transitorio comunque non hai tutti gli sbattimenti tipici della locazione breve, non devo star lì a fare il cambio delle lenzuola e così via. La casa è affittata e io sono tranquillo perchè non devo più fare nulla, sebbene ovviamente io sia sempre a disposizione degli inquilini, nel senso che se hanno qualche problema io abito nell'appartamento sotto e nello stesso stabile ci abita pure la mia famiglia, quindi siamo comunque presenti.

Con la locazione transitoria faccio il contratto, lo registro (sono un agente immobiliare, quindi non devo affidarmi a qualcuno di esterno per le pratiche burocratiche) e non ci penso più.

Naturalmente io affitto solo e soltanto a lavoratori, per esempio adesso da tre mesi ho dentro tre dipendenti di una ditta che sta facendo un cantiere qui in zona. Intanto sono persone veramente squisite, di un'educazione incredibile. Vanno via la mattina alle 6:30, tornano alla sera alle 17/17:30 e non li sento praticamente mai, anche perchè mi dicevano che alla sera loro alle 10 vanno a dormire!

Ormai sono appunto tre mesi che sono qui, quindi posso assolutamente ritenermi soddisfatto al 100%, so che i lavori stanno quasi per finire, ma spero che rimangano ancora almeno un mese in più (in teoria il contratto è fino a fine giugno, ma probabilmente avranno bisogno di stare qui ancora fino a fine luglio per finire). Ovviamente nulla da dire sui pagamenti, il giorno che devono pagare mi mandano già alle 9 del mattino la contabile del bonifico.

Mentre la prima volta che ho affittato questo appartamento l'ho fatto per un mese, affittandolo ad una famiglia che arrivava dal Sud Italia e aveva necessità di trovare una casa vicina all'ospedale nel quale uno di loro doveva essere operato. Anche in quel caso, persone eccezionali, che hanno lasciato la casa pulita più di com'era quando l'ho consegnata!

Insomma, alla fine ho preferito questa soluzione e mi trovo alla grande. La casa è in una zona comoda perchè si trova comunque a 20 minuti da Malpensa, a 25 minuti da Milano ecc.. poi a due minuti da qui c'è la Pedemontana, anche l'autostrada è vicina e così via. Però l'appartamento è in una zona molto tranquilla, in una via privata quindi anche silenziosa.

Quando lo avevo messo in pubblicità avevo ricevuto una marea di richieste sempre da aziende ecc.. anche perchè oggettivamente l'appartamento è bello, sono 110mq, c'è un salone ampio, cucina abitabile, balcone con doppio ingresso dalla cucina e dalla sala, le due camere e un bel bagno con vasca e doccia.

Adesso tra l'altro, grazie ad una mia amica che anche lei affitta solo a lavoratori, abbiamo contatti con un'azienda che dovrà fari vari lavori qui in zona (attualmente quattro loro dipendenti sono in affitto dalla mia amica da sei mesi e anche lei è felicissima), quindi appena si libera il mio potrei già avere i nuovi inquilini pronti.
Il tuo post è molto istruttivo; se posso , ti chiedo su che portale gratuito lo pubblicizzi e quali sono i tuoi criteri di selezioni per scremare le tante richieste.

Immagino che tu faccia pagare tutto subito, all'entrata + caparra.
 
per quale ragione Airbnb non ti funzionava intendo
Credo dipende dalla tipologia di struttura.
Airbnb mi sembra predisposto per interi appartamenti, con cucina compresa e servizi come magari lavatrice,elettrodomestici ecc ecc..
Le mie sono camere private con bagno privato, quindi affittacamere ,e si prestano maggiormente ad utenti che cercano su booking questa tipologia di locazione... (questa è la spiegazione che mi sono dato io)..
Perchè a parità di servizio starei volentieri su airbnb risparmiando un buon 10% di commissione..
 
Il tuo post è molto istruttivo; se posso , ti chiedo su che portale gratuito lo pubblicizzi e quali sono i tuoi criteri di selezioni per scremare le tante richieste.

Immagino che tu faccia pagare tutto subito, all'entrata + caparra.
bè, intanto ti ringrazio per il complimento. In realtà ho solo portato la mia piccolissima esperienza, ma se il post è risultato istruttivo ne sono davvero felice!

Detto questo, il portale che più di tutti mi ha dato soddisfazioni è Subito.it, ho ricevuto credo l'80%(forse di più) delle richieste da lì, anche se in realtà gli attuali inquilini arrivano da vivastreet, su quest'ultimo ho ricevuto una sola richiesta ed è quella buona. Questo sito (vivastreet) lo conosco perchè anni fa ho affittato alcuni appartamenti di un mio clienti con la formula degli affitti brevi, e devo dire che mi arrivavano parecchie richieste da lì, essendoci proprio la sezione specifica per gli affitti brevi/transitori.

Per quanto riguarda pagamento e caparra, dunque al primo inquilino ho affittato per un solo mese. Mi ha chiamato tramite Subito.it alla sera e alla mattina mi aveva già fatto il bonifico con il pagamento dell'intero mese, anche perchè arrivava dall'altra parte dell'Italia e quindi ovviamente non poteva venire a vedere l'appartamento, ha dovuto "fidarsi" di me e delle foto. Non gli ho chiesto nessuna cauzione, ma come detto mi ha lasciato la casa meglio di come l'avevo consegnata.

Gli inquilini attuali pagano mese per mese, abbiamo fatto il contratto di tre mesi. Quindi, il giorno in cui sono entrati hanno pagato il primo mese e ora ogni mese fanno il pagamento. Purtroppo, da contratto, a fine maggio dovrebbero andare via ma sono in attesa di notizie, perchè i lavori si sono leggermente allungati e quindi credo e spero che rimangano almeno un mese in più.

Anche in questo caso non ho chiesto caparra, perchè poi alla fine ho pensato che per tre mesi potevo lasciar perdere, considerando anche che la casa la usano davvero pochissimo e, ad oggi, per fortuna l'hanno trattata benissimo.

Diciamo che sto facendo ancora esperienza, sebbene mi occupo di affitti ogni giorno per lavoro, però diciamo che poi quando ti trovi ad affittare un tuo immobile e, specialmente, un immobile che si trova dove abiti tu la musica cambia e quindi devi farti un pò le ossa. Magari la prossima volta chiederò anche una cauzione, poi vediamo.

Il canone di locazione l'ho aumentato leggermente rispetto a quanto pagava il primo inquilino e ho fatto una cifra che comprende anche i consumi di acqua, luce e gas. Indubbiamente, facendo poi i conti, se avessi affittato per dire con contratto 4+4 (in quel caso ovviamente l'inquilino avrebbe fatto la volture delle utenze e quindi pagava lui quello che consumava) di sicuro la cifra dell'affitto mensile sarebbe stata sensibilmente più bassa rispetto a quanto prendo oggi.
 
è Subito.it, ho ricevuto credo l'80%(forse di più) delle richieste da lì, anche se in realtà gli attuali inquilini arrivano da vivastreet,
per subito e vivastreet utilizzi l'opzione a pagamento o free?
 
per subito e vivastreet utilizzi l'opzione a pagamento o free?
no no, ho sempre e solo utilizzato l'opzione free. Non ho mai messo annunci a pagamento.

C'è da dire che io vivo in un paese piuttosto piccolo e qui nei dintorni di appartamenti che vengono affittati con contratti transitori ce ne sono pochi, quindi magari sono avvantaggiato nel senso che non ho bisogno di mettere il mio annuncio in vetrina a pagamento, in quanto diventa facilmente reperibile.

Per dire, se l'appartamento fosse a Milano probabilmente dovrei spingerlo in pubblicità pagando qualcosa, altrimenti si andrebbe a perdere tra le centinaia di altri annunci presenti.
 
@Moto8 , ti ringrazio anch'io per il tuo intervento.Si è utile OK!
Questa di vivastreet non la sapevo, sicuramente proverò...
Anch'io stò pensando/ho pensato di farmi un sito tutto mio e spingere con quello..ma onestamente non credo che booking abbia rivali..quindi cerco di far un buon lavoro con gli ospiti in modo che poi mi contattino in privato...
Ad ogni modo una prova su vivastreet e su subito.it la farò (gratuitamente)
 
@E-mily ; al 10% e non al 21% perché utilizzi cedolare secca in zone ad alta intensita' abitativa ?

in realta' forse mi sto confondendo; la riduzione imu è per l'utilizzo del concordato ma i range dei prezzi del concordato sono bassissimi mi pare.

Visto che parli di transitorio lungo ( 30-60 , 90 gg ) come ti tuteli, a livello pratico, per possibili " entro per poco e sto per tanto ? Se ne sente parlare ma forse sono storie mediatiche tese a demoralizzare i cittadini a fare gli airbnb o le locazioni brevi....

Con il nuovo DM 16 gennaio 2017 - che manda in soffitta quello di 20 anni fa (DM 30 dicembre 2002) e quello precedente del 1999 - per i transitori adesso si tiene conto del criterio demografico: il canone concordato si estende a tutte le locazioni transitorie relative ad immobili siti in Comuni che abbiano più di 10 mila abitanti.

Altra novità riguarda la durata del contratto: è stata confermata la durata massima di 18 mesi, ma è stato tolto il limite dei 30 giorni, e questo comporta tre cose:

° che un contratto transitorio per motivi NON turistici può avere anche la durata di un solo giorno, come un contratto per finalità ESCLUSIVAMENTE turistiche;
° che la “locazione breve” ha una doppia natura: individua non solo la tipologia turistica, ma anche quella transitoria perché dal 2017 anche un contratto transitorio di durata non superiore a 30 giorni rientra nell’alveo delle c.d. “locazioni brevi”, di cui all’art.4 del DL 50/2017.;
° alcun vincolo nella determinazione del canone e alla ripartizione degli oneri accessori per quanto attiene ai contratti di durata pari o inferiore a 30 giorni e nei Comuni con popolazione pari o inferiore a 10 mila abitanti (art.2, co.2): in tali fattispecie, il canone è libero, come un turistico.

E’ un filone d’affari vincente? Dipende dalle città e dai valori minimi e massimi dei canoni di locazione per zone omogenee (le più remunerate sono quelle centrali in zone di pregio).

Quanto ai valori minimi e massimi di subfascia, gli accordi dei Comuni italiani non sono “sovrapponibili”. Solo per fare un esempio: quelli di Milano sono superiori a quelli di Bologna, in alcuni casi particolari anche oltre il 50% a parità di numero di vani.

Riguardo l’occupazione senza titolo, tutte le locazioni, anche quelle transitorie non sono esenti da rischi. Il rischio di fine locazione, sia pure ridotto, colpisce anche le locazioni turistiche, ma il locatore – a differenza del gestore di una struttura ricettiva che opera con contratti atipici di ospitalità retribuita non può utilizzare la procedura più agile e veloce della convalida di sfratto prevista per le locazioni (i clienti di un esercizio alberghiero o extralberghiero non possono essere sfrattati)– per la mera riconsegna del bene affidato in locazione e non ritrasferitogli al termine della stessa, gode di una tutela speciale, potendo usufruire del procedimento agevolato di convalida di sfratto per finita locazione.
 
Comincia a trapelare qualcosa. Si parla di tre notti... :o:eek:
 
Indietro