Arte Fiera 2019 - Bologna 01/04.02.2019

Rileggendo come ha fatto l'"Amico dell'Arte" del FOL Italo82 il thread mi sono accorto che non abbiamo mai parlato del progetto di Cesare Pietroiusti | Artefiera

Cesare Pietroiusti ha infatti portato in fiera, o meglio all'interno della fiera il progetto Artworks that ideas can buy ovvero uno stand con opere d’arte (acquistabili in cambio di idee):


L'idea è simpatica ma ho l'impressione che fosse un po' una paracul#a#a.
Sapete che tipo di idee si sarebbero dovute condividere?
 
Ciao a Tutti
A proposito di Bologna, in fiera ho trattato un bello studio di un Maestro del Novecento ... unico mio dubbio è il supporto usato. L'opera è stata realizzata praticamente su carta millimetrata. Non mi sono mai imbattuto in un caso simile pur avendone visti in giro
Non saprei se considerarlo un limite che in qualche modo possa incidere oppure è una cosa che non conta nulla.
Oltre a come è la riuscita del pezzo (come detto, bello) ho qualche perplessità su una carta più ad uso scolastico o ufficio ...
 
Bisognerebbe conoscere i motivi dell'utilizzo della carta millimetrata.
L'opera è un bozzetto e quindi serve per riprodurre le proporzioni o se usata per necessità specifiche dell'intento dell'autore quindi funzionale al senso della stessa.
Senza saperne di più, a mio parere, il "limite" è che il supporto sia di carta.
:) Ciao!!

Ps, già che ci sono allego. Questa sembra non la vendano. Ci sarà un motivo. Forse. ;)

Vedere e scoprire Alighiero Boetti, opere, stampe, serigrafia, opera unica, Galleria Champetier

1_Alighiero_Boetti_avr131.jpg
 
Grazie
Non credo vi siano stati intenti di proporzioni ma più che altro un appunto al volo per fermare un'idea credo
Da una parte questa freschezza può essere anche interessante ... non saprei
 
Se è un'idea "improvvisa" è stata catturata sul "primo" supporto disponibile, quindi il pregio è di essere spontanea e embrionale, il limite è di non essere un'opera compiuta.
La carta millimetrata non altera il valore rispetto alla carta da disegno.
Sempre a mio parere.
:)

Ps, qualche esempio illustre. :D

I disegni di Leonardo - Leonardo

PIC270O.jpg
 
Ciao a Tutti
A proposito di Bologna, in fiera ho trattato un bello studio di un Maestro del Novecento ... unico mio dubbio è il supporto usato. L'opera è stata realizzata praticamente su carta millimetrata. Non mi sono mai imbattuto in un caso simile pur avendone visti in giro
Non saprei se considerarlo un limite che in qualche modo possa incidere oppure è una cosa che non conta nulla.
Oltre a come è la riuscita del pezzo (come detto, bello) ho qualche perplessità su una carta più ad uso scolastico o ufficio ...

Se si tratta di un Meastro del primo Novecento, è probabile che la carta millimetrata sia stata usata per poi "riportare" lo stesso soggetto in un'opera di dimensioni maggiori, magari una grande tela o addirittura un affresco murale.
Personalmente lo vedo come un piccolo limite più che altro dal punto di vista estetico. Certo, se poi è talmente bello, passa in secondo piano. Se poi questo bozzetto fosse servito per un'opera celebre o magari per un'opera addirittura andata distrutta, allora potrebbe anche avere un plus valore storico-documentale.

Se invece si tratta di un artista attivo nel secondo Novecento, magari anni '60-'70 allora la scelta potrebbe essere non solo tecnica ma anche concettuale, quindi in quel caso non c'è alcun limite. Un po' come ad esempio Paolini o Boetti, vedi la carta quadrettata postata da @Antipole (che peraltro non è in vendita perchè l'hanno venduta da anni... ma continuano a tenerla sul sito, probabilmente per prestigio).
 
Già che ci sono aggiungo.
:)

Giulio Paolini. Studio per “Disegno geometrico”, 1971. Matita su carta millimetrata.

Giulio-Paolini_FlashArt.2-e1523972793792-720x480.jpg
 
Per completarlo si é spaccato la testa in due...
:):p Ciao!!

paolini.jpg
 
L'idea è simpatica ma ho l'impressione che fosse un po' una paracul#a#a.
Sapete che tipo di idee si sarebbero dovute condividere?

Ciao Italo, io ho trovato lo stand molto interessante, soprattutto la performance di Luigi Presicce di cui allego foto, statica, esoterica e con un rimando ad una civiltà passata. Certe altre opere mi hanno dato l idea di essere qualitativamente scarse e di poco impatto a mio avviso, questo forse perche l artista doveva essere disposto a cederle in cambio di un idea.
Non veniva specificato che tipo idea, se doveva avere a che fare con la pratica dell' artista (spunti di riflessione? critica/interpretazione dell opera? Idee per progetti futuri? :confused:).
Ogni busta doveva contenere indirizzo/contatto dello scrivente e nome dell' artista sulla busta.
Io ho scritto una letterina a due artisti, se vinco qualcosa vi aggiorno ;)



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Freddy Mercury e Batman sull'Isola dei Famosi?!
 

Fiera N.1 italiana senza dubbi OK!
Vera selezione tra le gallerie italiane
Solo il meglio italico :clap:

E pensare che solo pochi anni fa era Torino (Artissima) a competere con Bologna (Arte Fiera) per il primato di prima Fiera d'arte in Italia....

P.S.: come il sottoscritto ricorderete che sono ormai 20 che a Bologna parlano "di più stretto rigore nella selezione degli espositori".... Non mi sembra che basti/sia bastato/basterà (solo) questo a rilanciare la kermesse bolognese nella corsa al primato di prima Fiera d'arte in Italia ...

Sul numero di febbraio del mensile cartaceo "Collezionare" il mio articolo dedicato a "Arte Fiera 2019" :

Arte Fiera 2019.jpg

L'articolo è ora visibile anche online qui Ricordando Arte Fiera
 
Per averla appena presa in mano, Menegoi ha fatto un ottimo lavoro che fa ben sperare anche per la prossima edizione.
Certo che questi articoli nostalgici e di piagnistei fanno cadere le braccia per terra e rispecchiano l'aria che tira in Italia in tutti i settori ovvero "quando c'era lui..." o "si stava meglio quando si stava peggio" etc etc che è il classico atteggiamento disfattista italiota. Certo è che a testa bassa e borbottando non si va da nessuna parte piuttosto si sposi la politica del "fare". E possibilmente con una visione, come ha fatto Menegoi che è solo da applaudire.
 
Per averla appena presa in mano, Menegoi ha fatto un ottimo lavoro che fa ben sperare anche per la prossima edizione.
Certo che questi articoli nostalgici e di piagnistei fanno cadere le braccia per terra e rispecchiano l'aria che tira in Italia in tutti i settori ovvero "quando c'era lui..." o "si stava meglio quando si stava peggio" etc etc che è il classico atteggiamento disfattista italiota. Certo è che a testa bassa e borbottando non si va da nessuna parte piuttosto si sposi la politica del "fare". E possibilmente con una visione, come ha fatto Menegoi che è solo da applaudire.

Sarà contento Investart della tua disamina ;)
 
Sarà contento Investart della tua disamina ;)

Bhe... però smw ha ragione! L'articolo non dice praticamente nulla. Esprime solo rimpianto per quello che non è più e un più che generico incoraggiamento a recuperare. Il mio non vuole certo essere un attacco a Roberto Brunelli, ma come dico spesso, quando ci si mette in vista bisogna aspettarsi anche delle critiche, non solo applausi. Diciamo che avrà scritto l'articoletto con un po' di fretta e per questo non gli è venuto granchè bene: un pezzo così, vista la banalità espressa, lo potrebbe scrivere chiunque, ma proprio chiunque. Si può far meglio dai...
 
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