Asset allocation during Retirement

Seguo con interesse il tred , ma mi sorge una domanda ... ci si concentra sempre molto sugli andamenti storici, ma in un contesto come quello attuale stravolto dalle novità ( Bitcoin , interventi banche centrali, nuovi mercati , tecnologie varie etc..etc ..) ha ancora il suo fondamento perché la ciclicità dei mercati sarà per sempre , o lo si fa' perché è l' unico dato sicuro e incontrovertibile sul quale fondare i ragionamenti?

Io credo che lo storico e i backtest siano utili per capire cosa ci insegna il passato per i rendimenti e decorrelazione delle asset class, e per valutare il comportamento nei diversi scenari che si sono presentati. E forse la valutazione dei rendimenti assoluti è meno interessante della valutazione dei rendimenti relativi.

Però il proiettare gli andamenti storici per impostare assunzioni sui rendimenti futuri può essere fallace. Fare previsioni sui rendimenti futuri è una scienza non esatta, anche se si applicano rigorosi metodi analitici.

Detto ciò, io nel mio modo di investire mi sono aperto a vari segmenti di investimento, anche quelli di "tendenza" come le criptovalute. Però ho cercato di farlo con buonsenso, prima documentandomi:
Vivere di rendita, posso (Vol. XXXI)?
 
La tua critica è formalmente corretta anche se secondo me stucchevole. Ti invito a segnalare il thread al moderatore, così da valutare imparzialmente quale sia la sezione più idonea per trasferire il thread, se necessario.

Mi ero posto la domanda se postare il thread nella sezione "ETF, Fondi e Gestioni e Investment Certificates", ma quella sezione mi pare più frequentata da persone che sono in fase di costruzione e accumulo del capitale finanziario.

Non era una critica. Sarebbe stato molto interessante vedere come tradurre le altre asset class in obbligazioni, perché la sezione obbligazioni è sempre stata quella più incline alle rendite. Anche se tentativi simili erano stati poco apprezzati in passato.

Così come fai bene a ricordare che nella sezione Fondi&Gestioni parlare di rendite invece che di accumulazione fa storcere il naso ai più. Anche qui tentativi simili sono stati poco apprezzati in passato.

Speriamo sia la volta buona! OK!
 
Non era una critica. Sarebbe stato molto interessante vedere come tradurre le altre asset class in obbligazioni, perché la sezione obbligazioni è sempre stata quella più incline alle rendite. Anche se tentativi simili erano stati poco apprezzati in passato.

Così come fai bene a ricordare che nella sezione Fondi&Gestioni parlare di rendite invece che di accumulazione fa storcere il naso ai più. Anche qui tentativi simili sono stati poco apprezzati in passato.

Speriamo sia la volta buona!

I tuoi interventi saranno utili, non esitare a contribuire OK!

In merito ai segmenti obbligazionari più spinti, tra high yield e convertibili io preferisco i primi perché storicamente meno correlati con l'equity.

Io ho preferito gli high yield. Convertible bond correlati circa 0,9 con equity, bond high yield circa 0,7 con equity.

https://www.ssga.com/library-content/pdfs/insights/spdr-convertible-bonds-a-strategic-allocation.pdf

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https://www.alliancebernstein.com/sites/library/Instrumentation/FINAL_FIX-6414-0420.pdf

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In questo articolo trovate due interessanti grafici che riportano, per il segmento obbligazionario high yield americano, lo storico del default rate (quota di default degli emittenti) e recovery rate (la parte del capitale nominale che viene recuperata dal bond in default).

High Yield Bonds: At An Inflection Point? - The InvestQuest

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Il pericolo maggiore per un portafoglio previdenziale è il rischio cambio, perchè si gira sempre sul dollaro alla fine, più facile invece è l'allocazione.
 
Il pericolo maggiore per un portafoglio previdenziale è il rischio cambio, perchè si gira sempre sul dollaro alla fine, più facile invece è l'allocazione.

Se si vuole investire globalmente non c'è modo di esimersi dal rischio cambio.
C'è la copertura dal rischio cambio però secondo me non ha senso su asset di rischio come equity e obbligazionario high yield, può avere più logica sull'obbligazionario investment grade, dove la volatilità del cambio può essere superiore a quella dell'asset class.
 
Se si vuole investire globalmente non c'è modo di esimersi dal rischio cambio.
C'è la copertura dal rischio cambio però secondo me non ha senso su asset di rischio come equity e obbligazionario high yield, può avere più logica sull'obbligazionario investment grade, dove la volatilità del cambio può essere superiore a quella dell'asset class.

appunto, è questo rischio che può sconvolgere, e pure parecchio, un portafoglio di un pensionato, considerando che i cicli del dollaro e ora dell'euro durano intorno a 7-8 anni......
 
appunto, è questo rischio che può sconvolgere, e pure parecchio, un portafoglio di un pensionato, considerando che i cicli del dollaro e ora dell'euro durano intorno a 7-8 anni......

Un portafoglio diversificato è esposto su diverse valute, non necessariamente solo il dollaro, che è comunque la valuta di riserva mondiale.
Il rischio cambio lo poi modulare a piacere scegliendo come investire.
Voglio anche ricordare una cosa: non è che esiste il pensionato e prima il nulla .... avrà pure investito da qualche parte il pensionando durante la sua precedente vita professionale.
 
Un portafoglio diversificato è esposto su diverse valute, non necessariamente solo il dollaro, che è comunque la valuta di riserva mondiale.
Il rischio cambio lo poi modulare a piacere scegliendo come investire.
Voglio anche ricordare una cosa: non è che esiste il pensionato e prima il nulla .... avrà pure investito da qualche parte il pensionando durante la sua precedente vita professionale.

certo, non è che sia in disaccordo con te, ma cercavo solo di evidenziare che alla fine, almeno per ora, gli investimenti finanziari ruotano sul dollaro.
Se ti metti con asset sull'euro, rendono poco, se fai l'hedge hai rendimenti cmq minori. Quindi siamo in balia del cambio, che è assolutamente imprevedibile. Per un pensionato, che si presume abbia un certa età, può non essere molto piacevole.

Forse l'ideale sarebbe fare due distinti portafogli di pari valore sulle due valute e giocarsela.
 

Si propone un portafoglio 75 equity / 25 cash come alternativa al 60 equity / 40 bond *.

The 75/25 strategy slightly outperformed the 60/40 portfolio with higher volatility, but that’s to be expected given the higher allocation to stocks. When both allocations were negative on an annual basis, the 75/25 portfolio lost an average of 12.1% while the 60/40 portfolio was down an average of 8.5%. The worst annual loss for 75/25 was -32.3% while the biggest annual drawdown for the 60/40 portfolio was -27.3%.

* The 60/40 portfolio is comprised of 60% in the S&P 500 and 40% in bonds utilizing 10 year treasuries through 1975 and the Barclays Aggregate Bond Index thereafter. The 75/25 portfolio is made up of 75% in the S&P 500 and 25% in short-term t-bills.

75.25.png
 
Si propone un portafoglio 75 equity / 25 cash come alternativa al 60 equity / 40 bond *.





Vedi l'allegato 2750287

da notare il decennio 2000-2010 e il decennio anni 70 (con altissima inflazione) con rendimento reale addirittura negativo. Il pensionato, ma anche tutti gli investitori, dovrebbero avere anche altri asset tipo oro e reit.

Per non parlare del decennio 30 e quello 40, devastante per tutte le borse salvo l'USA ed in quella con alta inflazione nella seconda metà degli anni 40!
 
certo, non è che sia in disaccordo con te, ma cercavo solo di evidenziare che alla fine, almeno per ora, gli investimenti finanziari ruotano sul dollaro.
Se ti metti con asset sull'euro, rendono poco, se fai l'hedge hai rendimenti cmq minori. Quindi siamo in balia del cambio, che è assolutamente imprevedibile. Per un pensionato, che si presume abbia un certa età, può non essere molto piacevole.

Forse l'ideale sarebbe fare due distinti portafogli di pari valore sulle due valute e giocarsela.

Mi soffermo su questo aspetto che ho evidenziato in grassetto. E' uno schema tipico quello di suddividere il portafoglio in sottoassiemi con diverse strategie di rischio o diversi orizzonti temporali come la bucket strategy.
The Bucket Approach to Retirement Allocation | Morningstar
 
Mi soffermo su questo aspetto che ho evidenziato in grassetto. E' uno schema tipico quello di suddividere il portafoglio in sottoassiemi con diverse strategie di rischio o diversi orizzonti temporali come la bucket strategy.
The Bucket Approach to Retirement Allocation | Morningstar

Buon articolo, se il portafoglio lo infarcisci di oro ( e se si vuole reit) diventa bello stabile. Per questo c'è il portafoglio permanente di Harry Browne che guadagna da 50 anni con limitatissimi DD. Solo con rischio cambio. Se ne potrebbero fare due: uno sugli USA e uno sull'euro.
 
da notare il decennio 2000-2010 e il decennio anni 70 (con altissima inflazione) con rendimento reale addirittura negativo. Il pensionato, ma anche tutti gli investitori, dovrebbero avere anche altri asset tipo oro e reit.

Per non parlare del decennio 30 e quello 40, devastante per tutte le borse salvo l'USA ed in quella con alta inflazione nella seconda metà degli anni 40!

Il portafoglio 60/40 con orizzonte decennale si è difeso, tutto sommato, anche rispetto all'inflazione.

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https://www.researchaffiliates.com/documents/IWM_Jan_Feb_2012_Expected_Return.pdf
 
Il portafoglio 60/40 con orizzonte decennale si è difeso, tutto sommato, anche rispetto all'inflazione.

Vedi l'allegato 2750291

https://www.researchaffiliates.com/documents/IWM_Jan_Feb_2012_Expected_Return.pdf

Il portafoglio 75/0 che ho postato si riferisce all'attuale momento storico coi bonds a rendimento negativo. Se guardiamo appunto la tua tabella i bonds dal 1940 al 1980 hanno avuto rendimento reale negativo. E si partiva da una fase come quella attuale di tassi bassi, con a seguire inflazione ed incremento dei tassi per decenni.
Chi avesse iniziato a vivere di rendita nel 1940 (a parte la guerra mondiale :'( ) con un portafoglio con 40/60% bonds probabilmente avrebbe finito il denaro prematuramente e sarebbe andato a dormire sotto ai ponti a causa del ritorno reale negativo dei bonds per TUTTA la sua restante vita. Ma anche per chi si fosse ritirato nel 1945-1950-1955 non sarebbe andata meglio.
 
Ultima modifica:
cmq in alcuni decenni, ha perso in termini reali. Quindi per un pensionato, va integrato. A meno che il pensionato non abbia immobili da vendere, qualora si metta male........

Dipende dal capitale iniziale disponibile, dal livello di spesa inflazionato, dal rendimento reale del portafoglio, dalle entrate fisse come pensione inps o vitalizio o affitti o altro, ecc.
Io credo che la soluzione del prelievo variabile sia ottimale, partendo dal presupposto che il pensionato abbia uno zoccolo duro di spese incomprimibili e una parte variabile di spese extra e/o voluttuarie.
 
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