Asset allocation during Retirement

Ciao libertario intanto complimenti perchè questa discussione mi sta facendo capire meglio dove dovrò arrivare.

Come dici tu se nel periodo di accumulo avere una parte azionaria mettiamo al 60% o anche più rispetto ad altri asset è corretto, ma secondo me in fase di "decumulo" non sempre avere una parte obbligazionaria al 70%/80% mi da certezza.

1- per gli anni che mi si prospettano davanti, l'età media si sta allungando, se devo avere delle entrate dal mio ptf per 20 anni non è meglio un 50%-50%?
2- se ad oggi dovessi cominciare a prelevare dal portafoglio, sarebbe sicuro avere il 60% di bond?


Scusa se faccio magari osservazioni poco pertinenti o stupide ma sono molto interessato all'argomento.

Nessuna domanda è stupida!

Da quanto ho letto in alcuni articoli, che criticano l'approccio tradizionale azioni/bond investment grade, declinato nelle varie percentuali di bilanciamento, viene rimarcato il fatto che i bond arrivano da un bull market di lunga durata. Pertanto i backtest sono falsati da questo fattore "inquinante".

Questo fenomeno è chiaro guardando questo grafico, la continua discesa dei tassi ha portato il rendimento dei bond investment grade a valori molto elevati e non ripetibili. Anche se ritenessimo ipotizzabile uno scenario di tassi negativi, per quanto potrebbe durare ancora la festa?

Immagine.jpg

Io la mia allocazione l'ho trovata cercando di diversificare su più asset class oltre a quelle tradizionalmente considerate per un investimento "core".
Ho sempre avuto un profilo di rischio elevato, ma essendo cambiata la mia prospettiva da accumulo a decumulo sono sceso a più miti consigli.

Per ridurre il rischio, inteso come volatilità, ma senza sacrificare troppo la redditività, ho inserito i bond high yield, al posto di una parte dell'azionario.
Per "assicurare" il portafoglio ho cercato di inserire asset decorrelati ed ho individuato i treasury con lunga duration e oro. Ma le assicurazioni costano e si spera di non averne mai bisogno :o
Per diversificare oltre ai bond investment grade a tasso fisso ho inserito bond inflation linked e bond dei paesi emergenti. Per i bond governativi dei paesi emergenti va ricordato che una parte sono investment grade e una parte sub-investment grade.
Infine ho inserito anche una piccola percentuale marginale (cum grano salis) di bitcoin ma qui, secondo alcuni critici, andiamo sull'esoterico.
Non ho la sfera di cristallo per predire il futuro, ma ho delle convinzioni, non necessariamente corrette.

Come base di partenza credo che una allocazione bilanciata su più asset class vada bene, perché ciascuna asset class ha dei pro e contro, può andare bene in uno scenario e male in un altro scenario economico, nei mercati esiste l'euforia irrazionale e si creano delle bolle, ecc. Il bilanciamento periodico tra le asset class aiuta a rientrare sui binari prefissati.
Credo che per chi si trova nella fase di decumulo sia preminente focalizzarsi sul contenimento del rischio rispetto alla massimizzazione del profitto.
La valutazione del margine di sicurezza da avere nel proprio piano è molto soggettiva. Come ben descritto nella guida nel post #3 gli obbiettivi sono molteplici e ciascuno ha la propria situazione familiare, patrimoniale, esigenze ed aspirazioni. Alcuni hanno anche ulteriori paracadute di sicurezza oltre al portafoglio mobiliare (immobili, eredità, ecc.)
 
Grazie libertario, quindi volendo simulare un ptf adatto per cominciare il prelievo del 3% annuo (esempio) da oggi io lo farei così (utilizzo Tickers), patrimonio 500k

30% VWCE
15% SGLD (oro)
10% GREIT (immobiliare)
15% VDTA
15% VDEA
15% US10

Può essere corretto?
 
Grazie libertario, quindi volendo simulare un ptf adatto per cominciare il prelievo del 3% annuo (esempio) da oggi io lo farei così (utilizzo Tickers), patrimonio 500k

30% VWCE
15% SGLD (oro)
10% GREIT (immobiliare)
15% VDTA
15% VDEA
15% US10

Può essere corretto?

Secondo me sì, ma è molto esposto al rischio cambio.
 
Che posso risolvere con un CD... corretto?

Dipende da che percentuale viene allocata in conti deposito.
Per verificare l'esposizione al rischio cambio (eur vs valute ex-eur) puoi consultare l'esposizione valutaria dei vari etf, accedendo ai siti degli emittenti e verificando le schede prodotto, e poi calcolando la media pesata.
Io per una mia valutazione magari influenzata dalla storia dei miei investimenti, pur avendo ancora un ultimo conto deposito vincolato in scadenza, ho deciso di non sottoscrivere altri conti deposito sopratutto se vincolati e non svincolabili. Ai tassi di rendimento attuali, che vengono offerti anche dai migliori conti deposito, credo che l'avere le mani legate non sia un affare.
Ma altri la vedono diversamente e preferiscono destinare una parte dell'allocazione in conti deposito come de-risking di portafoglio.
 
si si lo "consulto" ogni tanto:D però se non erro confermo che eccetto sugli emergenti non hai altro coperto...anzi hai il 40% del LS...però sei molto esposto al cambio...

Ho aggiunto anche l'esposizione valutaria. Sì, io sono molto esposto al rischio cambio con l'azionario e obbligazionario high yield.
 
Per come la vedo io in fase di rendita, quindi con capitali attorno al milione (almeno) non è semplice andare oltre 300/400 mila euro su azionario...In altre parole 30/40%....

In fase di rendita la musica cambia...non si può essere troppo sbilanciati altrimenti si rischia di fallire e se si fallisce si finisce sotto un ponte...
Per me il ptf di Libertario (con un 30/35% di azionario) è più sostenibile di quello di Frafra85....Parlo di sostenibilità a livello psicologico non di rendimento assoluto ovviamente
Frafra85 mi sembra che cerchi troppo rendimento dal ptf...E' solo il mio umile punto di vista
Mi associo infine alla richiesta di Libertario : astenetevi da interventi se non strettamente attinenti all'oggetto del topic....

Con più azioni il rischio di finire il denaro diminuisce, è scontato dopotutto essendo le stocks la asset con più rendimento sul lungo periodo. Essendo un early retire è la scelta migliore. Non ha senso andare oltre il 75%. Altrove aumenta il rischio in caso di un bear market profondo o prolungato.

Per chi ha 15/20/30 anni massimo di vita di rendita o altri redditi si può abbassare la componente azionaria.
 
Nessuna domanda è stupida!

Da quanto ho letto in alcuni articoli, che criticano l'approccio tradizionale azioni/bond investment grade, declinato nelle varie percentuali di bilanciamento, viene rimarcato il fatto che i bond arrivano da un bull market di lunga durata. Pertanto i backtest sono falsati da questo fattore "inquinante".

Questo fenomeno è chiaro guardando questo grafico, la continua discesa dei tassi ha portato il rendimento dei bond investment grade a valori molto elevati e non ripetibili. Anche se ritenessimo ipotizzabile uno scenario di tassi negativi, per quanto potrebbe durare ancora la festa?

Vedi l'allegato 2750631

Io la mia allocazione l'ho trovata cercando di diversificare su più asset class oltre a quelle tradizionalmente considerate per un investimento "core".
Ho sempre avuto un profilo di rischio elevato, ma essendo cambiata la mia prospettiva da accumulo a decumulo sono sceso a più miti consigli.

Per ridurre il rischio, inteso come volatilità, ma senza sacrificare troppo la redditività, ho inserito i bond high yield, al posto di una parte dell'azionario.
Per "assicurare" il portafoglio ho cercato di inserire asset decorrelati ed ho individuato i treasury con lunga duration e oro. Ma le assicurazioni costano e si spera di non averne mai bisogno :o
Per diversificare oltre ai bond investment grade a tasso fisso ho inserito bond inflation linked e bond dei paesi emergenti. Per i bond governativi dei paesi emergenti va ricordato che una parte sono investment grade e una parte sub-investment grade.
Infine ho inserito anche una piccola percentuale marginale (cum grano salis) di bitcoin ma qui, secondo alcuni critici, andiamo sull'esoterico.
Non ho la sfera di cristallo per predire il futuro, ma ho delle convinzioni, non necessariamente corrette.

Come base di partenza credo che una allocazione bilanciata su più asset class vada bene, perché ciascuna asset class ha dei pro e contro, può andare bene in uno scenario e male in un altro scenario economico, nei mercati esiste l'euforia irrazionale e si creano delle bolle, ecc. Il bilanciamento periodico tra le asset class aiuta a rientrare sui binari prefissati.
Credo che per chi si trova nella fase di decumulo sia preminente focalizzarsi sul contenimento del rischio rispetto alla massimizzazione del profitto.
La valutazione del margine di sicurezza da avere nel proprio piano è molto soggettiva. Come ben descritto nella guida nel post #3 gli obbiettivi sono molteplici e ciascuno ha la propria situazione familiare, patrimoniale, esigenze ed aspirazioni. Alcuni hanno anche ulteriori paracadute di sicurezza oltre al portafoglio mobiliare (immobili, eredità, ecc.)

Attenzione che la correlazione dei bond Hy, convertibili e preferred sale proprio nel momento sbagliato, cioè nei bear markets.
Dal libro di larry Swedroe investimenti alternativi.

Lui considera buone assets che decorrelano quando serve le seguenti:

- Reit
- Small cap
- Value stocks
- Emerging markets
- Bond inf linked
 
Attenzione che la correlazione dei bond Hy, convertibili e preferred sale proprio nel momento sbagliato, cioè nei bear markets.
Dal libro di larry Swedroe investimenti alternativi.

Lui considera buone assets che decorrelano quando serve le seguenti:

- Reit
- Small cap
- Value stocks
- Emerging markets
- Bond inf linked

Non ho dati storici riferiti specificatamente ai bear markets, comunque a parte l'ultima della lista sono tutti asset rischiosi e in alcuni casi anche più volatili dell'azionario paesi sviluppati.
 
Con più azioni il rischio di finire il denaro diminuisce, è scontato dopotutto essendo le stocks la asset con più rendimento sul lungo periodo. Essendo un early retire è la scelta migliore. Non ha senso andare oltre il 75%. Altrove aumenta il rischio in caso di un bear market profondo o prolungato.

Per chi ha 15/20/30 anni massimo di vita di rendita o altri redditi si può abbassare la componente azionaria.

Io ho fatto una ragionamento diverso. Essendo la mia percentuale annuale di prelievo per le spese future stimata tra 1,5% e 2,5% (se prendo poi gli ultimi tre anni di spese sarebbe stata del 1,4%) perché devo prendermi più rischio (volatilità)?
 
Attenzione che la correlazione dei bond Hy, convertibili e preferred sale proprio nel momento sbagliato, cioè nei bear markets.
Dal libro di larry Swedroe investimenti alternativi.

Ho cercato qualche dato sulla correlazione storica rolling tra high yield e equity ma non ho trovato molto. Considera però che io investo sull'obbligazionario high yield sia dei paesi sviluppati che dei paesi emergenti, probabilmente Swedroe si riferisce alla realtà del mercato americano.

Per la crisi del 2008 ho trovato questo riferimento:
http://www.artisanmg.com/millares/pdf/millares_583023.pdf

Consider the table below, illustrating monthly correlation between the S&P 500 Index and the CSFB High Yield Index. Longer-term correlation between high-yield corporate bonds and equity (as proxied by the S&P 500 Index) was relatively low, only to spike significantly upward during a tumultuous 2008. Stretching for high-yield returns in fixed income holdings appears to erode the ability to reduce overall portfolio risk.

Immagine.jpg
 
Se ci focalizziamo invece sul crash del 2020, gli high yield si sono difesi abbastanza bene. Purtroppo non hanno recuperato i massimi come invece ha fatto l'azionario.

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Io ho fatto una ragionamento diverso. Essendo la mia percentuale annuale di prelievo per le spese future stimata tra 1,5% e 2,5% (se prendo poi gli ultimi tre anni di spese sarebbe stata del 1,4%) perché devo prendermi più rischio (volatilità)?

Infatti hai ragione, io seguo la strada di inserire più stocks e prevedo di prelevare il 3.6% lordo.

Tu fai una asset al location più conservativa e diminuisci il prelievo.

Entrambe le strade hanno senso e fondamenti.
 
Questa tabella credo possa essere molto interessante, visto che l'inflazione è uno dei rischi che va considerato.

Vi presento la Tabella Suprema dei ritorni totali finanziari degli ultimi 70 anni suddivisi in base all'inflazione, creata dai Maestri Artigiani di Goldman Sachs (nome intero perchè questa volta si sono superati :cool: ).

L'inflazione è divisa in 3 fasce: minore di 1%, tra 1% e 3% e superiore a 3%.
Queste fasce sono ulteriormente divise in due: inflazione in salita e inflazione in discesa. In questo momento direi che rientriamo nella quinta tabella, inflazione tra 1-3% in salita. Per i catastrofisti è la quarta tabella da tenere presente.

Tutto in Dollari.

Screenshot_15.png
 
Non ho dati storici riferiti specificatamente ai bear markets, comunque a parte l'ultima della lista sono tutti asset rischiosi e in alcuni casi anche più volatili dell'azionario paesi sviluppati.

Infatti una delle strategie possibili può essere quella di aumentare il beta del portafoglio con asset rischiosi ma diminuendone la % ed inserire poi più asset tranquillo.

Esempio: invece di fare 60% stocks e 40% bonds
Fare
15% large value
10% small value
10% reit
10% emergenti

E poi mettere 55% di bonds in portafoglio invece del 40 per ottenere un rendimento simile. Avendo il 45% su assets a ritorno atteso maggiore posso diminuirne la componente totale.

(Ho fatto un esempio esemplificativo non calcolando il rendimento)
 
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