Bambini ? No, grazie. La fine dell'ipocrisia.

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Scusami, ma questa storia del problema economico secondo me è non è il fulcro della questione.
Si facevano più figli quando c'era più povertà. I paesi poveri fanno più figli. Evidentemente il fattore economico è secondario.
E' difficile da valutare se il benessere sia dovuto al fatto che ci sono meno figli e altri Stati, dove la natalità è maggiore, contribuiscano al nostro benessere.
 
Ti sei risposto, hai trovato il problema.
E sai quale è la cura?
Fare figli entro i 33 anni, massimo, e anche se appare banale la cosa è la pura verità perché salvo casi rari si ha energia per sostenere l educazione senza scadere nel viziare, si ha energia per sostenerlo fisicamente e psicologicamente nelle loro richieste di attenzioni e bizze.
Oltre una certa età viene meno l energia e si compensa con il viziare.
È fisiologico
Mia figlia non ha mai fatto le bizze e l' abbiamo gestita con tutta tranquillità, poi da adolescente e' diventata strana e molto problematica fino al rischio di perderla con l' anoressia. Poi e' saltato fuori il problema del disturbo di personalita' forse già' latente e non ne e' uscita piu' anche se conduce una vita normale. Con un' eccezione: massacra sistematicamente noi genitori e credo anche il suo compagno che la sopporta da 15 anni
 
Mia figlia non ha mai fatto le bizze e l' abbiamo gestita con tutta tranquillità, poi da adolescente e' diventata strana e molto problematica fino al rischio di perderla con l' anoressia. Poi e' saltato fuori il problema del disturbo di personalita' forse già' latente e non ne e' uscita piu' anche se conduce una vita normale. Con un' eccezione: massacra sistematicamente noi genitori e credo anche il suo compagno che la sopporta da 15 anni
Ma quando era piccola avete avuto momenti felici? So che è difficile ma devi pensare a quei momenti e a quello che ti hanno lasciato dentro. I rapporti tra genitori e figli dopo l'adolescenza sono come quelli tra una coppia che si è molto amata in passato, si è lasciata e dove solo uno dei due continua nello stesso amore per l'altro mentre l'altro, se va bene, prova solo affetto.
Ed è giusto così, l'amore dei genitori va avanti immutato mentre i figli si devono affrancare da un sentimento così totalizzante per aprirsi a loro volta verso altri affetti e diventare davvero uomini e donne compiuti.
 
Diciamo anche che i miei amici non è che facciano venire la voglia eh.
All'ultima cena di quelli del mio anno, la cosa che ho sentito più frequentemente è "dio bono che stress, il pargolo qui, il pargolo là, mi rompo il c...., mi fa dannare, non ho più una vita mia....oh però ti completa eh!".
Questo è un altro punto almeno per me importante.
Descrivo brevemente la mia esperienza.
Purtroppo sono celiaco da ben 25 anni, ossia fin da quando esserlo significava una vera e propria reclusione sociale (chi vuoi che stia dietro ai problemi alimentari - e alle rogne che comportano - di una persona su diecimila, quante eravamo allora ? : ti ritrovi come dimenticato da Dio e dal mondo).
Quindi ho vissuto almeno 10-15 anni quasi privo di socialità, per giunta proprio quel periodo (i 30-40 anni) in cui una persona normale ce l'ha massimi livelli e getta le basi del suo "stato civile" e dei suoi progetti esistenziali (conoscere persone, farsi una famiglia, avere dei figli).
Dopo diversi anni, quando le diagnosi hanno cominciato a farsi molto più frequenti- e complici anche quei "pervertiti" che hanno adottato la dieta gluten free per moda, senza averne affatto bisogno - finalmente i celiaci hanno potuto (letteralmente) uscire di casa senza dover stare spalle al muro, sul chi va là, col timore di ingurgitare veleno ad ogni boccone o persino briciola, o sorso.
Ma nel frattempo la mia finestra temporale era già bell'e passata: avevo ormai 45 anni suonati.
E cominciava a "bussare" da dentro, sordo ma sempre più insistente, il rimpianto per tutto ciò che la celiachia mi aveva precluso...famiglia compresa.

Insomma, mi stavo convincendo che senza di essa nonsarei stato affatto single, ma anzi un ottimo marito e padre...
Del resto, ricevo adesso, a 55 anni, apprezzamenti femminili che avrei potuto ricevere vent'anni fa...se solo fossi stato nella situazione di oggi.
Eabbene, l'unica cosa che a a quel punto mi "scacciava" tale convinzione (o presunzione) era proprio l'osservazione degli altri, in generale: tale e quale a quella tua. Tanto da portarmi alla convinzione opposta: non già "cosa mi sono perso", bensì "cosa ho scampato " :nono::terrore: .
Tra l'altro mi ritrovavo un esempio pessimo proprio in casa: mio fratello ha cominciato la separazione di ritorno dal viaggio di nozze :eek::wall:
E praticamente mia nipote è interamente cresciuta sballottata tra due genitori separati (peraltro venendo su magnificamente: quando si dice i miracoli).
Poi è accaduto che un mio carissimo amico, forse il più intimo, 11 anni più giovane di me, nel giro di pochi anni si sia prima sposato, poi abbia avuto due bambine, con le quali in certe occasioni ho fatto quasi da "zio" (giocandoci, portandole in montagna in spalla o nel marsupio, ecc.), e vedendo quanto andavano d'amore e d'accordo tipo famiglia del.Mulino Bianco mi è tornato nuovamente il rimpianto .... :rolleyes: :doh:
Tutto questo per dire, appunto, quanto - almeno per me - giochi l'osservazione degli altri.
Alla fine ti rendi conto che non è tanto la famiglia si/famiglia no la questione, quanto il fare scelte coerenti con sé stessi, con ciò che si vuole realmente, e con la portata delle proprie capacità.
È da questo che dipende la felicità delle persone: e ciò che spesso si invidia degli altri non sono tanto i singoli aspetti della vita (figli, o tantomeno cose materiali), bensi qualcosa di più profondo e complessivo, quella "pienezza" ed armonia esistenziale che deriva solo dall'essersela costruita - e dal viverla - su misura di ciò che si è. Che sia con figli, o senza.
Quella qualità che viene definita "agentivita' " (italianizzazione di "agency"), ovvero "la capacità che ha un individuo di agire, di costruire la propria identità, dar corpo al desiderio, plasmare la propria esistenza, tenendo conto di tutti quei vincoli istituzionali ineliminabili che determinano di volta in volta il nostro margine di azione".
 
Ultima modifica:
Io vorrei capire, visto che chi ha figli dice a chi non li ha che non sa cosa si perde, che non si è persone complete senza i figli che rappresentano una gioia indicibile e incomprensibile, come mai poi questi genitori hanno gli stessi desideri di quelli che i figli non li hanno. Ma se avete raggiunto la massima beatitudine possibile per un essere umano, com'è che continuate a cercare divertimenti, sfizi e amanti allo stesso modo in cui li cerca una persona senza figli? Come fate a dare importanza e ad arrabbiarvi per cose di poco conto se avete conosciuto e ottenuto il top del desiderabile?
 
Poi un'ultima cosa, ci fosse uno che dicesse ho figliato perché ritengo la vita un'esperienza strabiliante e questo pianeta un paradiso :asd: e quindi ritengo un'eresia risparmiare ad altri tutto questo ben di Dio, no, li si fa perché sennò "non si è completi", perché "è l'istinto naturale", perché cosí tramando i geni di famiglia, oltre ad essermi assicurato i miei futuri badanti. Per poi chiamare egoista chi non li fa :D
 
Io vorrei capire, visto che chi ha figli dice a chi non li ha che non sa cosa si perde, che non si è persone complete senza i figli che rappresentano una gioia indicibile e incomprensibile, come mai poi questi genitori hanno gli stessi desideri di quelli che i figli non li hanno. Ma se avete raggiunto la massima beatitudine possibile per un essere umano, com'è che continuate a cercare divertimenti, sfizi e amanti allo stesso modo in cui li cerca una persona senza figli? Come fate a dare importanza e ad arrabbiarvi per cose di poco conto se avete conosciuto e ottenuto il top del desiderabile?
:clap::clap::clap:
Ma infatti.
Per una coppia con figli che ti fa dire "cosa mi sono perso", ce ne sono dieci che ti fanno dire "cosa ho scampato".
Il rapporto è questo. La genitorialità dev'essere certamente bellissima, celestiale, ma per non più del 10% delle persone, le uniche REALMENTE portate e vocate per essa.
Aggiungo altresì la convinzione che in passato tale percentuale fosse nettamente superiore, ed è stata ridotta dalle infinite nuove tentazioni che l'evoluzione sociale, economica e tecnologica ha portato con sè, alle quali per continuare ad essere genitori occorre veramente saper "resistere" (spesso semplicemente ignorandole). Del tipo: le mitiche/famigerate Maldive sono diventate per tutti, ma se sei con bambini devi continuare a ignorarle, o rimandarle a 50/60 anni. Senza, ti puoi invece dare ai sollazzi ancora nel fiore dell'età. Dunque, una vera sfida...
 
:clap::clap::clap:
Ma infatti.
Per una coppia con figli che ti fa dire "cosa mi sono perso", ce ne sono dieci che ti fanno dire "cosa ho scampato".
Il rapporto è questo. La genitorialità dev'essere certamente bellissima, celestiale, ma per non più del 10% delle persone, le uniche REALMENTE portate e vocate per essa.
Aggiungo altresì la convinzione che in passato tale percentuale fosse nettamente superiore, ed è stata ridotta dalle infinite nuove tentazioni che l'evoluzione sociale, economica e tecnologica ha portato con sè, alle quali per continuare ad essere genitori occorre veramente saper "resistere" (spesso semplicemente ignorandole). Del tipo: le mitiche/famigerate Maldive sono diventate per tutti, ma se sei con bambini devi continuare a ignorarle, o rimandarle a 50/60 anni. Senza, ti puoi invece dare ai sollazzi ancora nel fiore dell'età. Dunque, una vera sfida...
va benissimo ma poi non ci si lamenti della "sostituzione etnica", perché mi sembra chiaro che qualcuno da fuori prenderà il posto degli autoctoni "mai nati"
 
:clap::clap::clap:
Ma infatti.
Per una coppia con figli che ti fa dire "cosa mi sono perso", ce ne sono dieci che ti fanno dire "cosa ho scampato".
Il rapporto è questo. La genitorialità dev'essere certamente bellissima, celestiale, ma per non più del 10% delle persone, le uniche REALMENTE portate e vocate per essa.
Aggiungo altresì la convinzione che in passato tale percentuale fosse nettamente superiore, ed è stata ridotta dalle infinite nuove tentazioni che l'evoluzione sociale, economica e tecnologica ha portato con sè, alle quali per continuare ad essere genitori occorre veramente saper "resistere" (spesso semplicemente ignorandole). Del tipo: le mitiche/famigerate Maldive sono diventate per tutti, ma se sei con bambini devi continuare a ignorarle, o rimandarle a 50/60 anni. Senza, ti puoi invece dare ai sollazzi ancora nel fiore dell'età. Dunque, una vera sfida...

10% di genitori contenti di aver fatto figli, è una percenutale che non si avvicina minimamente alla realtà, basta vedere qui sul fol dove solo un paio di persone dicono che non lo rifarebbero, la stragrande maggioranza farebbe probabilmente più figli o comunque anche nelle difficoltà rifarebbe la scelta fatta.

poi sono daccordo che i figli li deve fare chi è convinto.
 
va benissimo ma poi non ci si lamenti della "sostituzione etnica", perché mi sembra chiaro che qualcuno da fuori prenderà il posto degli autoctoni "mai nati"
La sostituzione etnica è uno di quei termini che non probabilmente ognuno interpreta diversamente,una cosa è il rischio che prevalga una certa etnia, che magari ha valori molto distanti dai nostri, un discorso diverso è il mescolamento delle razze (bianco/nero,occidentale/orientale) ,ritengo che comunque lamentarsi abbia poco senso perché il fenomeno potrebbe seguire una strada diversa da quella che si immagina ,fenomeno che comunque si sta osservando in molti paesi
 
La sostituzione etnica è uno di quei termini che non probabilmente ognuno interpreta diversamente,una cosa è il rischio che prevalga una certa etnia, che magari ha valori molto distanti dai nostri, un discorso diverso è il mescolamento delle razze (bianco/nero,occidentale/orientale) ,ritengo che comunque lamentarsi abbia poco senso perché il fenomeno potrebbe seguire una strada diversa da quella che si immagina ,fenomeno che comunque si sta osservando in molti paesi
se l'italia figliasse digiamo a sufficienza sono convinto che si farebbe molto di + per arginare il fenomeno dei migranti (clandestini compresi)

evidentemente i burattinai conoscono molto bene i numeri e sono x il via libera tutti... peccato che i numeri che aspettano un paese vecchio, stanco e impreparato come l'italia sono giganteschi

arrivasse nel tempo anche solo una piccola fetta d'africa parliamo di milioni di soggetti, affamati, incattiviti e rancorosi, forse invidiosi dello stile occidentale... cosa potrebbe mai andare storto?? :o
 
Io non credo che ci sia alcun disegno di burattinai dietro ,che gli italiani e in generale maschi e femmine dei paesi benestanti non vogliano fare figli o,al massimo ,ne vogliano un paio ,è la scoperta dell’acqua calda
 
La sostituzione etnica è uno di quei termini che non probabilmente ognuno interpreta diversamente,una cosa è il rischio che prevalga una certa etnia, che magari ha valori molto distanti dai nostri, un discorso diverso è il mescolamento delle razze (bianco/nero,occidentale/orientale) ,ritengo che comunque lamentarsi abbia poco senso perché il fenomeno potrebbe seguire una strada diversa da quella che si immagina ,fenomeno che comunque si sta osservando in molti paesi
Ma il bello è che si teme la sotituzione etnica proprio mentre gli stessi italiani la "attuano" emigrando. Cosa dovrebbero dire (e infatti dicono), per esempio in Svizzera, dove ormai si parla apertamente di chiudere i recinti non appena si toccassero i 10 milioni di abitanti, dovuti ai nuovi arrivi in primis appunto di italiani ? L'errore che si fa a mio avviso è concepire l' etnia come mero "colore della pelle", ma in realtà è la concezione complessiva del mondo, la scala valoriale, lo stile di vita, ecc. ecc. Altrimenti, per dire, uno come Obama a suo tempo non avrebbe mai potuto rappresentare ampiamente ANCHE la parte bianca d'America.
 
Ma quando era piccola avete avuto momenti felici? So che è difficile ma devi pensare a quei momenti e a quello che ti hanno lasciato dentro. I rapporti tra genitori e figli dopo l'adolescenza sono come quelli tra una coppia che si è molto amata in passato, si è lasciata e dove solo uno dei due continua nello stesso amore per l'altro mentre l'altro, se va bene, prova solo affetto.
Ed è giusto così, l'amore dei genitori va avanti immutato mentre i figli si devono affrancare da un sentimento così totalizzante per aprirsi a loro volta verso altri affetti e diventare davvero uomini e donne compiuti.
si, fino ai nove anni circa mia figlia era ok, mai affettuosa ma comunque passabile, i momenti più belli che ricordo con lei erano i primi anni quando era carinissima
io ho vissuto con lei e sua madre solo un anno dai tre ai quattro, ma ho continuato a frequentarle assiduamente, tutti i week end ed anche il mercoledì sera quando salivo da Milano per stare con loro
facevamo le vacanze tutti assieme oppure separatamente mia figlia con me e poi lei con sua madre
purtroppo io non andavo molto d'accordo con la madre di mia figlia che ha un caratteraccio, molto ostile e litigioso
per cui dopo un anno di convivenza me ne sono andato ed i nostri rapporti (sessuali)si sono interrotti ma non le frequentazioni
lei prendeva nota delle spese e a fine mese le passavo la metà ed ho continuato a dare soldi a mia figlia fino a dicembre scorso
dopo l'ennesima scenata senza motivazioni, ho deciso di punirla e non le passo più niente ma lei lavora ed il suo compagno pure, tra una cosa e l'altra hanno introiti per circa 2500 euro mensili e pagano 700 di affitto che prima pagavo io

la vigilia di Natale mi ha fatto una scenata madre perchè facevo gli auguri telefonici ad un cugino mentre io ero in sala e lei in camera sua, è uscita, si è messa ad urlare e mi ha sbattuto fuori casa all'addiaccio fino all'arrivo della madre e poi ha continuato a imprecarmi contro, SENZA SENSO!
la sera poi il suo compagno mi ha telefonato per farmi venire e passare la vigilia assieme, mia figlia è stata scostante tutta la sera ed il giorno di Natale è andata dalla suocera col fidanzato ed è rientrata la sera per farmi un'altra scenata solo perchè ero sceso dabbasso dalla cognata a scambiare gli auguri ed avevo lasciato sua madre sola un'oretta, dopo circa sei ore che avevamo passato assieme

ancora oggi non ho capito perchè si sia comportata così, continua a tenermi il solito broncio come se avessi fatto chissà cosa, ma io non ho fatto niente di niente! probabilmente la mia sola presenza la infastidisce e comunque mi son tolto di torno,

lei vive a Berlino da dieci anni e la vedo solo tre volte all'anno quando scende in Italia e immancabilmente mi fa sempre le stesse scenate al punto che ho deciso di non farmi vedere più, ma tutta la storia è proprio triste e incredibile, capirei se le avessi fatto qualcosa, ma non esiste, sono sempre stato presente nella sua vita dandole affetto, consigli, educazione e tanti tanti soldi e intestate ben tre case del valore di circa 500.000 (la nuda proprietà) per evitarle future tasse di successione, non se l'è meritate, era meglio non farlo visti i risultati
 
Il problema secondo me è che un uomo pensa a fare figli quando ha un certo margine di sicurezza economica e professionale ovvero quando tutto è a posto, decide in maniera razionale di potersi far carico di un altra incognita.

La donna invece ha lo scatto in termini temporali dove se anche tutto le va bene a 28 anni, posticipa e posticipa fino ad arrivare a 33-35 pensando di avere le stesse capacità sociali, estetiche o biologiche che aveva prima.

Quindi ti trovi uomini che hanno la loro situazione a posto e vorrebbero ma non hanno la donna pronta e poi magari quella stessa donna quando è pronta si trova in uno stato di incapacità di avere quell'uomo stabile interessato a farci figli.

Io personalmente ho superato i 35 quindi l'idea me la sto togliendo dalla testa anche perchè non sono un uomo che vuole limiti o compromessi con chicchessia.
Anche il solo sparire senza spiegazioni per giorni sarebbe una fonte di rotture di balle.
Anche il solo sparire senza spiegazioni per giorni sarebbe una fonte di rotture di balle.
Anche nel caso in cui ti facesse sparire il tuo mentore Putin?
 
si, fino ai nove anni circa mia figlia era ok, mai affettuosa ma comunque passabile, i momenti più belli che ricordo con lei erano i primi anni quando era carinissima
io ho vissuto con lei e sua madre solo un anno dai tre ai quattro, ma ho continuato a frequentarle assiduamente, tutti i week end ed anche il mercoledì sera quando salivo da Milano per stare con loro
facevamo le vacanze tutti assieme oppure separatamente mia figlia con me e poi lei con sua madre
purtroppo io non andavo molto d'accordo con la madre di mia figlia che ha un caratteraccio, molto ostile e litigioso
per cui dopo un anno di convivenza me ne sono andato ed i nostri rapporti (sessuali)si sono interrotti ma non le frequentazioni
lei prendeva nota delle spese e a fine mese le passavo la metà ed ho continuato a dare soldi a mia figlia fino a dicembre scorso
dopo l'ennesima scenata senza motivazioni, ho deciso di punirla e non le passo più niente ma lei lavora ed il suo compagno pure, tra una cosa e l'altra hanno introiti per circa 2500 euro mensili e pagano 700 di affitto che prima pagavo io

la vigilia di Natale mi ha fatto una scenata madre perchè facevo gli auguri telefonici ad un cugino mentre io ero in sala e lei in camera sua, è uscita, si è messa ad urlare e mi ha sbattuto fuori casa all'addiaccio fino all'arrivo della madre e poi ha continuato a imprecarmi contro, SENZA SENSO!
la sera poi il suo compagno mi ha telefonato per farmi venire e passare la vigilia assieme, mia figlia è stata scostante tutta la sera ed il giorno di Natale è andata dalla suocera col fidanzato ed è rientrata la sera per farmi un'altra scenata solo perchè ero sceso dabbasso dalla cognata a scambiare gli auguri ed avevo lasciato sua madre sola un'oretta, dopo circa sei ore che avevamo passato assieme

ancora oggi non ho capito perchè si sia comportata così, continua a tenermi il solito broncio come se avessi fatto chissà cosa, ma io non ho fatto niente di niente! probabilmente la mia sola presenza la infastidisce e comunque mi son tolto di torno,

lei vive a Berlino da dieci anni e la vedo solo tre volte all'anno quando scende in Italia e immancabilmente mi fa sempre le stesse scenate al punto che ho deciso di non farmi vedere più, ma tutta la storia è proprio triste e incredibile, capirei se le avessi fatto qualcosa, ma non esiste, sono sempre stato presente nella sua vita dandole affetto, consigli, educazione e tanti tanti soldi e intestate ben tre case del valore di circa 500.000 (la nuda proprietà) per evitarle future tasse di successione, non se l'è meritate, era meglio non farlo visti i risultati

Se hai detto che ha un disturbo della personalità non è neanche tutta colpa sua.
E come purtroppo hai imparato a tue spese che non saranno i soldi che ti garantiranno il suo affetto, anzi..tanto vale non darle nulla piu' di quello che è indispensabile.
 
Io non credo che ci sia alcun disegno di burattinai dietro ,che gli italiani e in generale maschi e femmine dei paesi benestanti non vogliano fare figli o,al massimo ,ne vogliano un paio ,è la scoperta dell’acqua calda

A livello strettamente economico non conviene far figli (è un costo), quindi quantomeno lo stato dovrebbe quantomeno aiutare gli incoscienti :asd: che li fanno e che decidono di scommettere nel futuro.
 
A livello strettamente economico non conviene far figli (è un costo), quindi quantomeno lo stato dovrebbe quantomeno aiutare gli incoscienti :asd: che li fanno e che decidono di scommettere nel futuro.
Sono favorevole a qualsiasi intervento dello Stato pe la natalità,e alcuni interventi appaiono anche molto urgenti sentendo i racconti di colleghe e amiche che hanno figli molto piccoli e trovano difficoltà per un posto al nido o al asilo ,e su tanti bene destinati al infanzia (pannolini,omogeneizzati,ecc..) l’IVA andrebbe azzerata ; esiste poi la questione degli assegni familiari che non mi è chiara ,soprattutto nei meccanismi attuali ,per me semplicemente dovrebbe essere un contributo mensile ad ogni figlio e potrebbe essere anche dello stesso importo del RDC ,con possibili riduzioni in base al ISEE,ma c’è chi obietterebbe che in realtà favorirebbero più le famiglie di immigrati che quelle italiane ,partendo dal assunto ,su cui concordo ,che in Occidente la denatalità è semplicemente una scelta di vita e non di soldi
 
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