Basta chiacchiere ma solo numeri sull'immobiliare PARTE 2^

Gekko's ha scritto:
ma che c'entra il mercato americano! di quale stiamo parlando?
Il mercato USa puo' essere visto come anticipatore di quello italiano.
 
soros75 ha scritto:
Il mercato USa puo' essere visto come anticipatore di quello italiano.


Eeeeeeeeesatto!!!!! History repeating, la storia si ripete, sempre, da sempre e per sempre. Il problema e che la gente non vuol capire, oppure ha capito e si vergogna ad ammettere di aver capito perchè nel frattempo ha preso una cantonata facendo un'investimento (investimento non è forse la parola giusta)sbagliato. OK!
 
soros75 ha scritto:
Il mercato USa puo' essere visto come anticipatore di quello italiano.


assolutamente non nel campo immobiliare. non scherziamo sono due cose completamente diverse!
 
Mi sto interessando ai fondi immobiliari chiusi nell'ottica di un possibile acquisto.
Leggendo qua e là in questo thread ho visto che molti di voi sono abbastanza pessimisti sul futuro del mercato immobiliare, a causa dell'imminenza del famoso "scoppio della bolla".

Che ne dite di commentare questa simulazione sullo scoppio della bolla immobiliare fatta da Weaver tempo fa? Personalmente mi sembra un'analisi difficilmente confutabile, ma gradirei un vostro parere
 
Gekko's ha scritto:
assolutamente non nel campo immobiliare. non scherziamo sono due cose completamente diverse!

:no: :no:

Hanno in comune la causa: la manipolazione al ribasso dei tassi di interesse da parte delle banche centrali che ha inondato i mercati di liquidità, che poi non trovando sbocchi produttivi, si è riversata sull'immobiliare gonfiando la bolla. Le politiche monetarie di FED e BCE sono state simili e simili gli effetti.

Vi sono poi delle differenze: se da un lato negli USA il sovraindebitamento è abbastanza generalizzato, ed inoltre è diffusa la scellerata pratica di rifinanziare i mutui per ottenere liquidità da utilizzare per i consumi, da noi il problema riguarda alcuni segmenti della popolazione (giovani sprovveduti, single o separati, disoccupati, ecc.).

C'è anche da dire che, però, a differenza degli USA l'Italia non può disporre della leva monetaria, anzi l'euro è una moneta troppo forte per la nostra economia debole; questo sommato alla contrazione del reddito disponibile apre la strada ad uno scenario deflazionistico (sgonfiamento asset e coseguente rivalutazione dei debiti).

Non a caso l'Economist parla di giustamente di "Global Housing Bubble", così come diversi analisti di Morgan Stanley, fra gli altri.

http://www.economist.com/printedition/displayStory.cfm?Story_ID=4079027

When the Internet bubble burst, the Fed tolerated another wave of liquidity, which has led to the global property bubble," says Andy Xie of Morgan Stanley
 
overthecounter ha scritto:
:no: :no:

questo sommato alla contrazione del reddito disponibile apre la strada ad uno scenario deflazionistico (sgonfiamento asset e coseguente rivalutazione dei debiti).
svalutazione dei debiti!
OK!
 
Parlando con piu' persone che hanno immobili in vendita nella zona VE-TV-PD tutti affermano:
-allungamento dei tempi di vendita e cali dell'ordine del 5-8%
- calo dei prezzi degli affitti.
- imprese che cominciano avere difficoltà
- ovunque cartelli con scritto vendesi.
- mutuatari preoccupati per il salire dei tassi.
I risparmiatori che visto il rischio Bertinotti & Compagni temono inasprimento di Ici e balzelli ulteriori per cui rimangono liquidi, in attesa degli eventi.
Sono sempre di meno chi considera la casa un investimento sicuro e reddittizio; chi ha trovato l'inquilino disonesto ha cambiato velocemente idea.
Con queste premesse forse i prezzi in salita ci sono (evidentemente trattasi di nicchie di mercato o zone in via di riqualificazione) ma almeno qui nel Veneto per molti la festa è finita.
 
Piccola considerazione, a smentita della salsa trita e ritrita che l'investimento immobiliare è per sempre, non tradisce mai ed i prezzi NON possono MAI calare.

Ebbene signori ma qualcuno si è accorto che nel giro di circa 3/4 anni a livello mondiale si è avuta una rivalutazione degli indici azionari di circa il 100% :eek:.

Ebbene non dimentichiamoci che anche una causa del boom del mercato azionario fù la fuga dei capitali dalle borse a valle del 2000 ( per le cocenti delusioni sui corsi) a favore di investimenti alternativi.

Adesso mi sembra logico che questo flusso fatto sopratutto da bovini debba invertirsi ovvero passare dall'immobiliare all'azionario......ci vorrà tempo perchè per entrare un concetto dentro la testa di un bovino :D
 
madeche

Gekko's ha scritto:
ragazzi qui a roma i prezzi continuano a crescere, seppur lentamente...
mah, dici, ma dove? al Villaggio Olimpico, aumentano i prezzi richiesti (effetto Festa del Cinema all'Auditorium?), ma a quanto chiudono? I cantieri, sia in centro che in periferia, hanno gli stessi prezzi del 2005 (e non vendono, Pantanella ha chiuso 2 contratti in 18 mesi e scoppia l'offerta di compromessi in rivendita, Ponte di Nona e Parco Leonardo puntano sugli affitti causa vendite scarsine o nulle, Cassia è un anno e mezzo che proclamano "ultimi 4 accorrete" e intanto nemmeno 1 han rifilato, come Talenti...).
I prezzi in centro sono in picchiata (a Monti e Colosseo si trova anche a 5.000 al mq ormai con due cantieri fermi al palo sui 10.000), in discesa anche a Testaccio, San Giovanni e San Lorenzo (tra 10 e 20%), Navigatori, e Salario-Pinciano-Trieste (sconti del 25%).
Altre zone mi paion stabili (anche nel senso che le offerte son sempre quelle del 2005). Mi riferisco a tagli medio-grandi, per i piccoli ho notato anche io un incremento lieve (ma su una manciata di offerte, la roba sopra i 4-500k ovvero oltre i 5-6000 al mq costituisce ormai il 95% del mercato delle zone entro la cintura ferroviaria, il che è delirante, Roma non è mica Manhattan con 1 milione di ultramiliardari da alloggiare anche in zone considerate sino al giorno prima da straccioni, vedi i 7.000 al mq richiesti da qualche visionario a Garbatella e Esquilino...).
Il calo degli immobili "di pregio" è confermato persino da gabetti e tecnocasa in comunicati stampa usciti tra agosto e ottobre. Pure il mitico Pigneto ha arrestato il delirio rialzista (e una palazzina attende da 18 mesi un'anima santa che si prenda almeno uno degli 8 appartamenti)...
Affitti in picchiata ovunque, per i tagli medio-grandi. Dove aumenta? :confused:
Al massimo, per qualche "poveraccio" che butta 300.000 in un bilocalino che, lui si, nel 2005 stava a 280.000 - e presto sarà raggiunto nelle quotazioni dalla massa gigantesca di 4-camere-per-un-miliardo-in-zone-anonime che stanno scendendo invece a loro volta in direzione dello stesso prezzo...
La massa di mattoni sopravvalutata a Roma è ormai appesa nel vuoto, scavata dal sacrificio di chi si è indebitato a vita e ha prosciugato i tagli piccoli, facendone al limite ancora crescere un pochino le quotazioni: come l'onda di uno tsunami, però, l'enorme mercato residuo si è allontanato da terra, dalle quotazioni "basse" in ogni zona, lontano dalla spiaggia diciamo, e quando tornerà a terra, sarà un massakro... perdono per la metafora macabra... E temo che sarà anche piuttosto veloce... Le frange superiori dell'onda, i tagli grossi, hanno decisamente imboccato la discesa. Il resto dell'onda segue.
Unica differenza rispetto al 1992, il Centro cedette per ultimo, adesso cede per primo, dato l'eccesso spaventoso di offerta (nel 92 era meno di un quinto a occhio) e dato che i ricchi "veri" (non ricchi di debiti) hanno ormai fiutato il vento e trattano al ribasso con la dinamite o aspettano in convenientissimi affitti (redditività in Centro ormai circa 1-1,5% netto: monolocali venduti a 500k e affittati a 1.000, attici a 2.000.000 e affittati a 3.500. Aridatece i Bot!!!).
Dimentico una seconda differenza: la massa enorme di cantieri periferici, anch'essa maggiore rispetto al 92, quotata 4-5 stipendi al mq, ma certamente il Comune darà una mano agli "amici" costruttori... il piano di "acquisto" di case popolari è gia in consiglio comunale... Meno male va, almeno niente baratro dei pilastri dell'economia romana... Anche se costruirle sarebbe costato meno e va be dai... l'importante è salvare il salvabile del sistema socioeconomico pazienza per le tasse... Guarda gli Stati Uniti, a fare i liberali.... meglio il sano cattocomunismo
 
Ultima modifica:
Gekko's ha scritto:
assolutamente non nel campo immobiliare. non scherziamo sono due cose completamente diverse!
Non sono due cose diverse.
Le motivazioni che hanno portato al boom del mercato immobiliare USA e quella italiano sono le stesse, ovvero ricerca di investimenti alternativi all'azionario divenuto rischiosissimo e all'obbligazionario che rendeva 0.

faccio notare lo scontro tra titani della finanza.... Soros-Gekko..... :D
 
giemmeppi ha scritto:
mah, dici, ma dove? al Villaggio Olimpico, aumentano i prezzi richiesti (effetto Festa del Cinema all'Auditorium?), ma a quanto chiudono? I cantieri, sia in centro che in periferia, hanno gli stessi prezzi del 2005 (e non vendono, Pantanella ha chiuso 2 contratti in 18 mesi e scoppia l'offerta di compromessi in rivendita, Ponte di Nona e Parco Leonardo puntano sugli affitti causa vendite scarsine o nulle, Cassia è un anno e mezzo che proclamano "ultimi 4 accorrete" e intanto nemmeno 1 han rifilato, come Talenti...).
I prezzi in centro sono in picchiata (a Monti e Colosseo si trova anche a 5.000 al mq ormai con due cantieri fermi al palo sui 10.000), in discesa anche a Testaccio, San Giovanni e San Lorenzo (tra 10 e 20%), Navigatori, e Salario-Pinciano-Trieste (sconti del 25%).
Altre zone mi paion stabili (anche nel senso che le offerte son sempre quelle del 2005). Mi riferisco a tagli medio-grandi, per i piccoli ho notato anche io un incremento lieve (ma su una manciata di offerte, la roba sopra i 4-500k ovvero oltre i 5-6000 al mq costituisce ormai il 95% del mercato delle zone entro la cintura ferroviaria, il che è delirante, Roma non è mica Manhattan con 1 milione di ultramiliardari da alloggiare anche in zone considerate sino al giorno prima da straccioni, vedi i 7.000 al mq richiesti da qualche visionario a Garbatella e Esquilino...).
Il calo degli immobili "di pregio" è confermato persino da gabetti e tecnocasa in comunicati stampa usciti tra agosto e ottobre. Pure il mitico Pigneto ha arrestato il delirio rialzista (e una palazzina attende da 18 mesi un'anima santa che si prenda almeno uno degli 8 appartamenti)...
Affitti in picchiata ovunque, per i tagli medio-grandi. Dove aumenta? :confused:
Al massimo, per qualche "poveraccio" che butta 300.000 in un bilocalino che, lui si, nel 2005 stava a 280.000 - e presto sarà raggiunto nelle quotazioni dalla massa gigantesca di 4-camere-per-un-miliardo-in-zone-anonime che stanno scendendo invece a loro volta in direzione dello stesso prezzo...
La massa di mattoni sopravvalutata a Roma è ormai appesa nel vuoto, scavata dal sacrificio di chi si è indebitato a vita e ha prosciugato i tagli piccoli, facendone al limite ancora crescere un pochino le quotazioni: come l'onda di uno tsunami, però, l'enorme mercato residuo si è allontanato da terra, dalle quotazioni "basse" in ogni zona, lontano dalla spiaggia diciamo, e quando tornerà a terra, sarà un massakro... perdono per la metafora macabra... E temo che sarà anche piuttosto veloce... Le frange superiori dell'onda, i tagli grossi, hanno decisamente imboccato la discesa. Il resto dell'onda segue.
Unica differenza rispetto al 1992, il Centro cedette per ultimo, adesso cede per primo, dato l'eccesso spaventoso di offerta (nel 92 era meno di un quinto a occhio) e dato che i ricchi "veri" (non ricchi di debiti) hanno ormai fiutato il vento e trattano al ribasso con la dinamite o aspettano in convenientissimi affitti (redditività in Centro ormai circa 1-1,5% netto: monolocali venduti a 500k e affittati a 1.000, attici a 2.000.000 e affittati a 3.500. Aridatece i Bot!!!).
Dimentico una seconda differenza: la massa enorme di cantieri periferici, anch'essa maggiore rispetto al 92, quotata 4-5 stipendi al mq, ma certamente il Comune darà una mano agli "amici" costruttori... il piano di "acquisto" di case popolari è gia in consiglio comunale... Meno male va, almeno niente baratro dei pilastri dell'economia romana... Anche se costruirle sarebbe costato meno e va be dai... l'importante è salvare il salvabile del sistema socioeconomico pazienza per le tasse... Guarda gli Stati Uniti, a fare i liberali.... meglio il sano cattocomunismo


Bè guarda in alcune cose non sono assolutamente d'accordo...innanzitutto per esperienza personale (ci abito) ti posso dire che al quartiere pinciano i prezzi crescono ancora. te lo dico sia per le richieste che ormai sfiorano i 10000 euro/mq ma sia per il reale prezzo di vendita che è sicuramente più basso ma che supera gtranquillamente gli 8000. una cosa che ho notato è sicuramente l'allungamento dei tempi di vendita e la differenza di prezzo tra quello richiesto e quello venduto ma visto che le richieste le sparano sempre più alte va a finire che c'è una crescita reale dei prezzi da un anno all'altro e continua seppur di poco. ti dico come la vedo io che non ho nessun patrimonio immobiliare da proteggere quindi penso di essere abbastanza obbiettivi: secondo me nei prossimi anni prezzi stabili a livello nazionale con nord in calo, e sud e isole in leggera crescita. A roma non ci sarà nessun calo perchè a differenza di altre città il boom immobiliare è sorretto da una solida crescita dell'economia(assolutamente indipendente dall'amministarzione comunale)che continua. e poi secondo me se ci dovesse essere una correzione toccherà solo le aree della città meno centrali, forse quartieri come l'eur o pineta sacchetti a 5000euro/mq sono un po' sopravvalutati.
i quartieri centrali non scenderanno mai di valore come è sempre stato dimostrato anche perchè ricerche dimostarno che mentre le classi di spesa più basse a roma sono in diminuzione quella sopra i 500000 euro è in aumento.
saluti
 
Revisione degli estimi, possibili aumenti del 100%
Il governo assicura: il gettito resterà invariato

Ici, arriva la stangata sui centri storici

di ROSA SERRANO

ROMA - Le tasse sulla casa non sono uguali per tutti: può capitare che l'Ici versata dal proprietario di una abitazione di periferia sia molto più alta rispetto a quella pagata da chi abita in un costoso appartamento del centro storico. La differenza è legata alla posizione catastale assegnata all'immobile che può attribuire, nel primo caso, un valore alto alla nuova costruzione e uno basso alla casa popolare situata nel cuore della città. Sperequazione che il governo assicura ora di voler correggere.

Un disegno di legge delega contenuta in un collegato alla Finanziaria prevede infatti la revisione degli estimi catastali da agganciare al valore commerciale degli immobili. L'operazione - assicurano a Palazzo Chigi - sarà a saldo zero, ma di fatto per alcuni proprietari di immobili si tradurrà in un netto aumento dell'Ici. E la prospettiva preoccupa assai Confedilizia, associazione dei proprietari stessi, convinta che alla fine della partita "la tassazione sul mattone possa risultare più che raddoppiata".

Alfiero Grandi, sottosegretario all'Economia, assicura che le parole d'ordine che guideranno la revisione degli estimi catastali saranno "perequazione e invarianza". "Dalla rimodulazione non nasceranno nuove entrate - precisa - ma certo chi ora paga troppo si troverà a pagare di meno e chi paga troppo poco dovrà versare di più". Non vi sarà dunque, come qualcuno aveva ipotizzato, una clausola di salvaguardia che protegga i proprietari della casa di abitazione: per il costoso appartamento del centro storico accatastato sotto l'etichetta "popolare" l'Ici senza dubbio aumenterà.

"Ciò non vuole dire - afferma Grandi - che fatti salvi i saldi non vi possa essere una attenzione particolare alla prime case. Se ci saranno gli spazi, e sono sicuro che si troveranno, i criteri saranno rideterminati al fine di assicurare loro vantaggi fiscali. La richiesta è alta e ne terremo conto. Inoltre ricordiamo che per questa categoria la ridefinizione degli estimi non produrrà ai fini dell'Irpef alcuna novità, perché le prime case sono già esenti dall'imposta".

Anche per le case affittate, nella stragrande maggioranza dei casi, si dovrebbe continuare a tassare l'importo dell'affitto. Per quanto riguarda le compravendite immobiliari andrebbero riviste imposta di registro, ipotecaria catastale e Iva. Quanto agli spazi da recuperare a vantaggio delle prime case Grandi ricorda che in Italia parte del patrimonio immobiliare sfugge al catasto, che dietro "ai due milioni di case definite come rurali o, peggio, come capanni per gli attrezzi ci sono sicuramente anche alcune belle case o ville adibite ad agriturismo".

L'adeguamento del catasto al mercato, di fatto, prevede scelte volte all'equità di trattamento. Una delle più clamorose è quella di utilizzare come parametro non il vano catastale, ma il metro quadro di superficie, al fine di evitare - come ora accade - che un appartamento di 80 metri quadri e uno di 70 possano essere tassati in modo uguale.

Certo è che, per garantire saldi invariati, i Comuni dovranno effettuare una simulazione della nuova base imponibile degli immobili, verificare l'incremento dei loro valori catastali e rimodulare le aliquote e le detrazioni Ici. "Per evitare l'insorgere di possibili nuove sperequazioni fra proprietari di immobili - afferma Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia - il legislatore dovrà assicurare un quadro normativo di carattere generale che obblighi i Comuni ad assicurare effettivamente la sostanziale invarianza del gettito".

L'Adusbef, associazione dei consumatori, prevede comunque che dalla revisione di Ici ed estimi catastali risulterà una maggiore tassazione media di 63 euro.

(4 gennaio 2007)

Fonte: la Repubblica
 
~Qohèlet~ ha scritto:
Revisione degli estimi, possibili aumenti del 100%
Il governo assicura: il gettito resterà invariato

Ici, arriva la stangata sui centri storici
Fonte: la Repubblica
era ora.
A Genova la situazione era/ e' paradossale.

Resta il fatto che l'ICI sulla prima casa, fosse anche una villa da 1000mq a Portofino, va TOLTA !!!!!

Rifondazione, dove sei ???
 
overthecounter ha scritto:
Si, buonanotte, e sognidoro ...

Dalla Tribuna di Treviso: Alloggi, i prezzi precipitano: 8% in meno

http://www.tribunatreviso.quotidian...ribunatreviso&l=articoli-dettaglio&id=1381387

Dall'Eco di Bergamo: In frenata la corsa del mattone

http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/CRONACA/2006/12/06_Mattone.shtml

Previsioni FIAIP sull'andamento dei prezzi (notare che sono gli immobiliaristi, quindi per definizione ultra-ottimisti):

http://www.fiaip.it/osservatorio/osservatorio2006_1/istituzionale/AndamentoMercato.pdf

Divario tra prezzo dichiarato e prezzo d'acquisto reale (sempre FIAIP):

http://www.fiaip.it/osservatorio/osservatorio2006_1/istituzionale/Case-Andamentoprezzi.pdf

Quest'anno complici i tassi alti, la probabile recessione (dovuta al crack immobiliare USA, che pare sia già fuori controllo) e l'eccessivo indebitamento di molti strati della popolazione (il 30% delle famiglie non riesce a far fronte ad una spesa imprevista di 600 Euro, dati ISTAT), la situazione non può che deteriorarsi ulteriormente.

Attendo molto i dati relativi al secondo semestre.
Credo che li vedremo non prima di Marzo.
 
Gli immobili turistici guadagnano appeal
di redazione
Gli esperti del real estate non hanno dubbi: gli immobili di lusso e quelli turistici sono il nuovo trend da seguire per gli investimenti immobiliari. Se i prezzi scendono gli immobili che risentono più pesantemente di una penalizzazione sono infatti quelli di minor prestigio e situati in zone periferiche. Viceversa quelli centrali e di lusso sono in grado di superare le difficoltà del mercato senza registrare catastrofici danni. Da un lato dunque immobili di lusso, dall’altro il settore del mattone guarda con interesse alle strutture turistiche. L’industria dei viaggi è in forte crescita e considerata la situazione internazionale sta tornando a crescere proprio in Europa. Dal momento che l’Italia è da sempre meta per turisti provenienti da tutto il mondo, un albergo situato in una delle nostre splendide e numerose città d’arte rappresenta per gli investitori un ottimo affare.
In particolare se l’investimento è effettuato attraverso un fondo speculativo che ha tra i suoi vantaggi quello di offrire all’acquirente una grande flessibilità in fatto di ricorso al debito. Fra gli operatori del settore tra i più importanti troviamo ad esempio Pirelli Re Opportunities Sgr che gestisce tra i suoi fondi “Hospitality & Leisure”, prodotto che investe specificatamente nel settore turistico-alberghiero. Anche Bnl ha al suo attivo “Fondo Alberghi”, riservato agli investitori istituzionali. Aedes Bpm Real Estate Sgr gestisce “Virgilio”, specializzato in porti turistici.
 
Gekko's ha scritto:
Gli immobili turistici guadagnano appeal

Articolo interessante, quanto confuso quello postato da Gekko, cui chiedo se cortesemente potrebbe postare anche la fonte.

Mi e' piaciuta molto la frease:
[...]quelli centrali e di lusso sono in grado di superare le difficoltà del mercato senza registrare catastrofici danni[...]

Cosa vuol dire "senza catastrofici danni" ?

1)Se gli immobili di lusso e quelli turistici sono il nuovo trend da seguire, io mi aspetto che "l'esperto" dica che il loro valore crescera', e non che l'investimento non subira' catastrofici danni...anche perche' scritta cosi' io potrei interpretare che i danni ci saranno, ma minori di quelli che si potrebbero subire investendo in periferia.

Della serie...investite in immobili di lusso che cosi' anziche' perdere il 20%, perderete il 10%...Ma allora investo in BOT e mi metto in tasca il 3% sicuro e alla peggio ci perdo solo l'inflazione.

Da quanto sopra, si deve evincere inoltre che chi investe su immobili in periferia va incontro a catastrofici danni ? Mi piacerebbe sentire una dichiarazione del genere in un servizio dei TG delle 20....

Altra osservazione: Il calo del prezzo degli immobili, dovrebbe essere dovuto al rialzo dei tassi e alla difficolta' delle persone nel sotenere mutui per case con prezzi palesemente fuori mercato. La gente che ha fatto mutui a tasso variabile inizia gia' a partire la rata che e' cresciuta nel migliore dei casi di 100 Euro al mese (mutuo variabile 75Keuro a 20 anni) ....se i tassi salgono ancora la gente tagliera' per prime proprio le spese di vacanza, e quindi ecco che l'investimento turistico resta di rimanere a porte chiuse per tutta l'estate.

Ma la credibilita' dell'articolo viene fuori quando si parla del ricorso a fondi immobiliari speculativi. Una chicca che non mi va nemmeno di commentare.

La prossima settimana vado a vedere 2 appartamenti.
Vi faro' sapere se l'agenzia mi suggerisce di proporre uno conto di 20.000 Euro...sicuri che il venditore accettera'....cosa gia' successa a Novembre, quando sono andato a vedere un appartamento da 190.000 euro e quella dell'agenzia mi ha detto "Se offre 170 il venditore accetta".
Peccato che anche 170 erano una esagerazione.
 
Il mattone scoppia ma di salute
di redazione
Una bolla rigida. Non lievita più a ritmi vertignosi, ma neppure scoppia. Più semplicemente si sgonfia, molto lentamente però. Ecco come si presenta la situazione del comparto immobiliare alla luce delle indicazioni che emergono dall'Economic Outlook dell'Ocse, secondo il quale, dopo la crescita esponenziale registrata dal 2001 al 2003, dal 2004 si assiste ad un rallentamento del ritmo di crescita dei prezzi: dal +7,5% del 2004, si è infatti passati al +5,2% del 2005 ed al +4,4% dei primi 6 mesi dell'anno in corso.
Chi sperava in una discesa del prezzo delle case in Italia deve aver ancora un po' di pazienza. Certo, Una frenata nell'ascesa dei prezzi delle case sembra essere un fenomeno ormai consolidato e in linea con i valori medi europei, ma è decisamente ancora troppo presto per poter parlare di un calo. Infatti secondo le previsioni dell'Organizzazione parigina, la probabilità che il prezzo delle abitazioni in Italia inizi a scendere nel 2006 o nel prossimo anno è ancora bassissima, inferiore al 5% anche nell'ipotesi più positiva, ovvero con un aumento dei tassi di interesse nell'ordine del 2%. I cacciatori di prezzi a buon mercato del mattone però possono dare un'occhiata in Danimarca, Francia o Stati Uniti. In questi entro il 2007 c'é il 50% di probabilità che i prezzi scendano dagli attuali livelli. Infatti, si tratta di tre Paesi in cui, negli ultimi anni, si sono registrati tassi di crescita straordinari e, sempre secondo l'Ocse, "scollegati dall'andamento dei fondamentali finanziari".



altro atricolo...fonte sempre la stessa quicasa.it
 
Grazie per la citazione della fonte.
Anche il seocno articolo pero' non e' esente da contraddizioni:

Parto dal sottotitolo:
"La bolla non lievita più a ritmi vertignosi."
Ma allora si tratta di bolla ??????
Ma se si tratta di bolla, non e' il caso di pensare che possa scoppiare visti che i tassi di interesse sono destinati a salire almeno al 4% entro Giugno ?

Chiudo con la prima riga: Si dice che il mattone scoppia di salute...

Basta andare avanti di due righe per apprendere che....udite udite :
"....Più semplicemente si sgonfia, molto lentamente però..."
Ma allora, dico io, se si sgonfia, non scoppia di salute, no ?
E perche' mai dovrei investire in qualcosa che si sta sgonfiando, anche se lentamente ?

Vedete, io ho sempre nelle orecchie Alan Greenspan che 5 anni fa parlava di soft-landing dell'economia usa...poi abbiamo visto come e' andata a finire.

Considerando che chi scrivere questi articoli non e' Alan greenspan (e nemmeno io lo sono), preoccuparmi mi sembra il minimo che possa fare.

Inoltre ci sono i report di FIAP che qualcuno ha postato precedentemente, che vanno in tutt'altra direzione.
Chi ha ragione ?

Chissa'...resta il fatto che la contraddittorieta' di questi articoli non mi piace.
 
soros75 ha scritto:
era ora.
A Genova la situazione era/ e' paradossale.

Resta il fatto che l'ICI sulla prima casa, fosse anche una villa da 1000mq a Portofino, va TOLTA !!!!!

Rifondazione, dove sei ???

beh, non mi sembra un concetto in linea con lo slogan 'anche i ricchi piangano', per cui non credo che sia da chiamare in causa rifondazione.

In generale, non mi sembra in linea con il criterio 'attuale' delle tasse in Italia, cioè la proporzionalità al reddito.

Se, un giorno, dovesse passare la flat tax, sarebbe perfettamente lecito.

Saluti

A
 
Teddy Reno ha scritto:
beh, non mi sembra un concetto in linea con lo slogan 'anche i ricchi piangano', per cui non credo che sia da chiamare in causa rifondazione.

In generale, non mi sembra in linea con il criterio 'attuale' delle tasse in Italia, cioè la proporzionalità al reddito.

Se, un giorno, dovesse passare la flat tax, sarebbe perfettamente lecito.

Saluti

A
Ho citato Rifondazione perche' e' stata la prima a parlare di incostituzionalita' dell'ICI (quando venne introdotta), e a parlare di abolizione dell'ICI sulla prima casa negli ultimi 1-2 anni.
 
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