Il costo è uguale, ma probabilmente molto minore che fare la stessa cosa dalle nostre parti. Non dimenticare anche che c'è il medio oriente, con paesi arabi e non che già adesso hanno stabilità sufficiente ad approvvigionarci di petrolio. A questo aggiungi i deserti americani, quelli australiani. Posto ce n'è in abbondanza, e non ho citato i campi fotovoltaici marini. Tutte cose che sono realizzabili oggi. La questione geopolitica si risolve facilmente, come si è sempre fatto quando c'è interesse da parte nostra.
Il voltaggio non lo puoi aumentare all'infinito. Dimentica le formule. Ad un certo punto hai problemi di ionizzazione dell'aria. Problemi di sicurezza dei cavi sottomarini (che ci sono parzialmente anche con i gasdotti), ma se ci aggiungi milioni di volt di tensione potresti fare una bella frittura a molto km di distanza.
Stai parlando di condizioni ideali, che nella realtà difficilmente si realizzano. Il problema di una catena non è l'anello medio ma quello più debole. In questo caso sarebbe ad esempio le ferie d'agosto e le partenze selvagge del weekend, solo per citare un esempio. Potenziare la rete servirà sempre e comunque a prescindere dal vettore di partenza che sia elettrico puro o idrogeno o altro. Però puoi anche non mettere tutte le uova nello stesso paniere con l'elettrico.
Scusami, ma tu continui a vedere solo una parte del problema: L'auto privata. L'autotrazione comprende il trasporto su gomma. Milioni di tir in marcia 8 o anche fino a 16 ore al giorno (a seconda che abbiano il doppio autista o meno). Gli aerei li fai volare con le batterie ? Le navi che trasportano merci per il mondo le facciamo andare a vela ? L'industria pesante chimica, le cercamiche (wc e non solo) e le acciaierie che ancora funzionano a gas e che molto difficilmente si possono convertire a elettrico: Per questi settori energivori mettiamo l'accumulo ? Molti hanno processi che partono in 1 settimana e non si possomo mai spegnere.
Ultima analisi: Non bisogna solo concentrarsi sulla questione di efficienza energetica teorica dei vari processi e tecnologie. Se da un lato scientifico è bello pensare di non sprecare energia, dall'altro lato implementativo è necessario compensare l'efficienza con i costi reali di produzione e utilizzo.
Mi spiego: Il problema dell'efficienza auto o dell'efficienza della conversione elettrico -> idrogeno -> elettrico è un problema di costi. Oggi accettiamo il 20% di efficienza sull'autotrazione e il costo del petrolio si adegua. Domani con l'efficienza al 95% elettrico o con il 60% idrogeno non ci cambierà nulla dal punto di vista pratico. Vero che sprecheremo più energia e ne dovremmo produrre di più ma questo è compensabile con maggiori installazioni di fonti. Il costo al consumatore si adeguerà come sempre al massimo livello tollegaribile. Il costo delle installazioni si adegueranno per effetto delle maggiori economie di scala. Alla fine, non è possibile determinare o valutare alcuni aspetti, come hai giustamente notato tu stesso.