skugnizzo78
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Buona sera "Bioniani".
Grazie alle preziose dritte ricevute da @albino3, ho deciso di farmi una cultura sul mercato russo, la TAIF e le opportunità che potrebbero svilupparsi per Bio-On. Ma prima di esporre quanto sono riuscito a raccogliere in questi giorni, consentitemi una piccola parentesi personale, o meglio, come qualcuno insegna, questo "disclaimer":
Sono perfettamente consapevole, (avendo imparato a mie spese nel passato) che uno dei rischi dell'investire in borsa è quello di innamorarsi di un titolo e cercare e selezionare solo notizie e argomenti che supportano e rinforzano le proprie scelte (Bias di Conferma).
Pertanto leggo volentieri, e generalmente apprezzo, ritenendo stimolanti, i post e le risposte che, se adeguatamente argomentati, mettono in dubbio quanto da me proposto e assunto come probabile (cerco nella vita di non avere mai certezze assolute). Altra cosa sono invece quei post fatti per screditare, denigrare o canzonare, senza articolare, esporre, formulare, illustrare, ragionare, spiegare, sviluppare, né tanto meno supportare le proprie tesi con fonti consultabili.
Dopo questa breve parentesi procedo con il "fronte" russo.
INVESTIRE IN RUSSIA
Per capire in generale il mercato russo mi è stata molto utile una visita sul sito web dell'Agenzia ICE, a cura del MISE e del MAE. La prima cosa che vi consiglio di scaricare è la "Top-20 delle Regioni Russe piu’ attrattive per investimenti, 2019". Qui scoprirete che il Tatarstan si trova in seconda posizione, subito dopo Mosca.
A seguire, se volete farvi un'idea più precisa della materia, aprite la GUIDA PER INVESTIRE IN RUSSIA. Un interessante opuscolo, di circa 40 pagine, che consiglio di leggere tutto. Io mi limiterò a segnalarvi:
- Il monito dell'Ambasciatore Pasquale Terracciano, dove suggerisce che "...Investire qui può aprire grandi opportunità di crescita, ma occorre farlo con solide basi e con una buona conoscenza del Paese e delle regole scritte e non scritte del business..."
- Il paragrafo relativo alle tipologie societarie, dove si evince che: "Per poter accedere agli strumenti e agli incentivi previsti dalla Legge 488 ed evitare le barriere alle importazioni, le misure discriminatorie nei confronti della merce di produzione straniera e gli ulteriori ostacoli collegati a questioni fiscali, valutarie e doganali, oltre che a regole di origine sempre più stringenti, le imprese italiane devono pertanto pianificare una presenza stabile nel Paese, attraverso la costituzione di Joint Venture (JV) con partner russi o la creazione di società interamente controllate".
Da questo io deduco che la nostra Bio-On, non si limiterà a vendere la licenza a TAIF e mettere a punto lo stabilimento, ma i due partner hanno "intenzioni serie". Il fatto è, però, che la nostra è finita col fare una ulteriore scatola o JV (attualmente vuota). E magari qualcuno cercherà l'indirizzo della società 2BIO e scoprirà che è ancora inesistente o coincide con gli uffici TAIF.
- Il paragrafo relativo alle Zone Economiche Speciali (ZES) (pag. 24). Questa è sicuramente la parte più interessante, dove scoprirete che in Tatarstan c'è una ZES presso ALABUGA dove, recentemente Bio-On, tramite 2BIO, il 17 luglio scorso (mese topico per la nostra), è riuscita a diventarne residente e quindi ne godrà di tutti i vantaggi, per almeno 10 anni.
Un' idea sulle opportunità offerte dal Tatarstan oggi, la dà anche questo articolo del Giornale Diplomatico, che ovviamente vi consiglio di leggere tutto, dove si evince che: ..."entrare" in Tatarstan significa essere poi presenti in tutta la Federazione Russa e in tutti i Paesi della CSI, la Comunità degli Stati Indipendenti, una confederazione composta da undici delle repubbliche dell´ex Unione Sovietica, nonché, in virtù dell´accordo Eurasia/SCO (Shanghai Cooperation Organization), poter adire al mercato comprendente la metà della popolazione mondiale, per un totale di 3 miliardi e 500 milioni di abitanti...
Per capire l'importanza di essere in Tatarstan e soprattutto esserlo con TAIF, vi segnalo questo articolo del 19 aprile 2018:
"Pasquale Terracciano: It is convenient for Italy to work with strong Russia"
L'articolo descrive un evento occorso durante la visita in Tatarstan, del neo Ambasciatore Italiano in Russia, Pasquale TERRACCIANO, che dopo l'incontro con il Presidente Minnikhanov, va a visitare gli Uffici della TAIF.
Vi evidenzio i seguenti passaggi:
"The ambassador expressed his awareness of the participation of Italian companies in TAIF's projects. On the eve of Pasquale Terracciano's meeting with Albert Shigabutdinov, Maire Tecnimont CEO told the ambassador about possible cooperation with the subsidiary of the petrochemical holding – Nizhnekamskneftekhim PJSC. The experience of Maire Tecnimont, an international company in the field of design of petrochemical plants, may be useful in the context of the work on the second phase of the project Ethylene-600. Albert Shigabutdinov declared the determination to cooperate with the Italian company."
Dove recepisco l'intenzione (ottima), da parte dell'Ambasciatore, di sponsorizzare Maire Tecnimont per il progetto Ethylene-600, e Albert Shigabutdinov si dichiara determinato a collaborare con la Società italiana. Però subito dopo, il buon Shigabutdinov, prende la palla al balzo per parlare all'ambasciatore di un progetto che vede già la TAIF partner di una Società italiana:
"Currently, TAIF Group jointly with Italian partners is working on the implementation of two projects: the residential district Little Italy and a plant for the production of bioplastics. Both concepts were presented to Tatarstan President Rustam Minnikhanov and Mayor of Kazan Ilsur Metshin in the summer of 2017. Italian partners discussed the details of the projects with Rustam Minnikhanov during his visit to Milan last winter. The Tatarstan president approved the construction of the microdistrict Little Italy and the plant for the production of biodegradable plastic."
"The project of bioplastics was presented to the ambassador of Italy by Farid Minigulov, the director general of Kazanorgsintez PJSC. The developer of the technology of biopolymers is the Italian company Bio-on. The considered polymer production project involves bacteria of natural origin. The raw material source is also a natural product, in this case – molasses, a by-product of the production of sugar beet. Starch, glycerin, sugar cane and other sources containing sugar can also be used as raw materials. Sugar beet is planned to be used in the production of biopolymers in Tatarstan."
"To implement this project, Italians proposed to create a joint Russian-Italian enterprise with 50 percent participation of both sides, which Tatarstan side supported. Now in one of the regions of Tatarstan it is being considered a platform for the construction of the plant. It is planned to put the project into operation in 2,5 years."
All'evento con l'Ambasciatore era presente anche il nostro Vittorio Folla, Direttore Generale di Bio-On.
Il Progetto per la quale si era candidata Maire, se l'è aggiudicato la tedesca LINDE AG
Maire è tornata (con il cappello in mano?) da Taif, il 30 luglio scorso, per proporsi come partner per altri progetti:
Maire Tecnimont Group Vice President Giovanni Sale: “We are aiming to resume work with TAIF GC”, recita un altro articolo da leggere e dove Mr. Shigabutdinov propone a Maire:
"Tecnimont Group was offered to consider a possibility of participating in detailed engineering, construction and equipment of 2BIO — a joint venture of TAIF Group and Bio-on S.p.A. from Italy that manufactures bioplastics."
Per oggi ho finito, ma il "filone" russo credo continuerà a darci "soddisfazioni".
P.S.: Notavo una certa conseguenzialità tra due date. Quella della visita di Terracciano a Kazan (24 aprile 2018) e quella dell'accordo tra Maire e Bio-On (30 maggio 2018). Coincidenze?
A voi per ulteriori approfondimenti
Buona notte
Buongiorno e grazie mille per il tempo dedicato all approfondimento,
In effetti sembrerebbe proprio che la piccola bio on sia la nostra testa di ponte per entrare in importantissimi mercati e qualche blasonata multinazionale debba tenerne conto.
Mi auguro ne terranno conto anche i nostri politicanti.
Le bandiere italiane sugli edifici di bio on fanno capire quanto Astorri tenga a mettere l Italia al centro dell economia circolare.
Chiedo a te Saraceno cosa ne pensi, i nostri politicanti hanno capito l importanza di farsi guidare da questa eccellenza italiana?
Se guardo all assenza assoluta di posizioni in questo momento, se penso all assoluta assenza di solidarietà nei confronti degli illustri scienziati schierati con bio on , mi viene qualche dubbio.