BITCOIN - Thread Ufficiale - Road to 140k - vol. VII

  • Callable Equity Protection 100 di Societe Generale – capitale protetto a scadenza e premio lordo di richiamo dell’1% mensile (12% su base annua)

    Da Société Générale un tris di Callable Equity Protection 100 con premio di richiamo dell’1% mensile e protezione del 100% a scadenza. Per questa emissione SG ha deciso di puntare su un meccanismo detto “Callable”, innovativo per il mondo dei certificati, che prevede che il possibile richiamo anticipato non sia legato ad una determinata barriera, ma possa avvenire in un qualsiasi mese a discrezione dell’emittente. I possibili sottostanti sono Enel (ISIN certificato XS2395029114), ENI (ISIN certificato XS2395029205) e Intesa Sanpaolo (ISIN certificato XS2395029387)
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Ottima la teoria dei nodi del bitcoin

Poi come concludi e si conclude, i nodi non contano una cippa, quello che conta sono i minatori (i pool enormi) che hanno dentro pure un nodo, rendendo tutte le miliaia di nodi della caritas, solo simbolici, per far dire ai puristi che il BTC e' distribuito :cool:
Non è teoria, ma pratica.

Ad ogni modo, veramente la mia conclusione è alquanto diversa. Ne ho giá argomentato altrove, non mi ripeto perchè sarebbe una perdita di tempo.

I nodi contano eccome, sono fondamentali.

L'equivoco è pensare che siano lì per censurare.
Al contrario sono lì esattamente per la ragione opposta.

Proprio per questo una risposta a questi NFT è complicata.
 
Ultima modifica:
Altro rumore Fed riassorbito. Ieri si parlava di punti cardine ( centone in più, cent in meno) e fascia neutral per ripartenza
 
No, fortunatamente non esiste un problema di questo genere.

L'equivoco nasce dal presupposto che esista la mempool, intesa come una.
Invece ogni full node mantiene una propria distinta mempool.

Essa ha una dimensione massima finita, che per default è fissata in 300Mb.
Fermo restando che tale limite può essere variato, a discrezione dell'operatore del singolo nodo.

Essa assolve a varie funzioni di valenza sistemica, non ultimo fornire materiale grezzo per i blocchi (caso nodo miner) ed evitare polluzione nel broadcasting delle transazioni pendenti.

Ad ogni modo, raggiunto il limite di memoria impostato essa non cresce oltre.
Comincia invece a scartare (pruning) le transazioni pendenti meno remunerative (e/o le meno recenti oltre un certo limite).

Qualora le mempool di tutti i nodi si riempiano e scartino ad un certo punto una medesima transazione, questa verrà semplicemente "dimenticata" dalla rete. A meno che il wallet ne faccia ulteriore broadcasting in tempo utile, o ne esegua un replace-by-fee (RBF).

L'incremento dei fee tendenzialmente è innescato da un eccesso protratto di richiesta dello spazio di blocco, che è finito nell'unità di tempo. Il che può essere causato tanto da un incremento protratto nel backlog di transazioni, quanto da un incremento nella dimensione media di queste. Come nel caso delle scimmie in questione.

Il che tenderebbe ad incentivare l'applicazione di fee più alti per contenere i tempi di conferma.
In Bitcoin infatti i fee sono fissati a discrezione da chi transa, non da un algoritmo di qualche genere.

Evidentemente una volta avvicinato il limite di memoria (mediamente) allocato per la mempool i fee tendono di per sè ad esplodere, già solo in ragione del pruning.

PS: Quanto sopra fermo restando che quanto a nodi basati sul client Bitcoin-core le transazioni che eccedano complessivamente circa 400kb non sarebbero neppure relayed. Quindi tendenzialmente non arriverebbero a nodi/mempool terzi. Il che resta però aggirabile da parte di miner motivati che abbiano una capacità computazionale significativa e che attraverso client custom si facciano promotori in proprio dell'inclusione di certe transazioni in un blocco. Come nel caso di Luxor, che ho citato in precedenza.

Grazie. Molto esauriente.

Ricapitolando, al momento, sugli aspetti meramente tecnici ed operativi, io la vedo così:

1) non esiste un problema di spazio dei nodi: il throughput della rete non è cambiato, e quindi tra 10 anni i nodi conterranno la stessa quantità di dati che era già previsto che avrebbero contenuto. Ovvero i dati che si possono accumulare in 10 anni riversando 1 Blocco da 4MB ogni 10 minuti.

2) non esiste un problema di spazio mempool: scopro da el, e tu confermi, che il mempool si difende da solo da stack overflow. Oltre i 300Mb, le scimmie più grosse e misere vengono scaricate.

3) non esiste un problema sul mercato delle fee: mi sembra che la dimostrazione ci sia in questi giorni di congestione. Ho passato un po' di tempo ad osservare e ho notato che chi riesce ad offrire di +, offre 5 S/VB. E già così si trova a pagare 100+ dollari per una rana sgranata senza diritto di precedenza sulle transazioni monetarie. Mentre la maggior parte degli "artisti" investe 20/30 dollari, equivalenti in media a 1-3 Sat/VB, accettando di rimanere in coda al carro.
 
Grazie. Molto esauriente.

Ricapitolando, al momento, sugli aspetti meramente tecnici ed operativi, io la vedo così:

1) non esiste un problema di spazio dei nodi: il throughput della rete non è cambiato, e quindi tra 10 anni i nodi conterranno la stessa quantità di dati che era già previsto che avrebbero contenuto. Ovvero i dati che si possono accumulare in 10 anni riversando 1 Blocco da 4MB ogni 10 minuti.

2) non esiste un problema di spazio mempool: scopro da el, e tu confermi, che il mempool si difende da solo da stack overflow. Oltre i 300Mb, le scimmie più grosse e misere vengono scaricate.

3) non esiste un problema sul mercato delle fee: mi sembra che la dimostrazione ci sia in questi giorni di congestione. Ho passato un po' di tempo ad osservare e ho notato che chi riesce ad offrire di +, offre 5 S/VB. E già così si trova a pagare 100+ dollari per una rana sgranata senza diritto di precedenza sulle transazioni monetarie. Mentre la maggior parte degli "artisti" investe 20/30 dollari, equivalenti in media a 1-3 Sat/VB, accettando di rimanere in coda al carro.
Prego.

1) Non mi sbilancio su cosa accadrà in 10 anni perchè credo che il limite di blocco cambierà prima. Resta il fatto che sino ad allora non si eccederanno i 4Mb per blocco, limite massimo imposto da Segwit a livello di protocollo, quindi la blockchain non crescerà oltre tale rateo. Fermo restando che senza "scimmie" i blocchi sarebbero tendenzialmente decisamente più compatti, con buona parte dello spazio witness vacante e notevole beneficio sui requisiti di storage.

2) Non c'è un problema a livello di mempool in senso stretto. Tranne per il fatto indiretto che ogni scimmia -pagante o meno- che trova spazio in un blocco sottrae fattivamente spazio a numerose transazioni ordinarie (anche varie centinaia). Incrementando così la pressione in termini di backlog ed allungando i tempi di conferma.

3) Non ancora, ma direi che è presto per giudicare. Allo stato non c'è congestione. Assistiamo ad una moderata attività di minting di queste "iscrizioni". Il rateo di questa -in assenza di una "domanda" a fare da contraltare- tenderebbe a raggiungere un apice e scampanare, come tipico delle manie. Sgonfiandosi.

Ove però si innescasse della domanda, quindi del "mercato", ciò incentiverebbe tanto ulteriore minting (a fee maggiori, fermo restano il fee discount di SegWit), quanto trasferimenti. In tal caso si concreterebbe un overhead non trascurabile con cui fare i conti. Questo è esattamente ciò che è avvenuto a suo tempo su Ethereum con Cryptokitties. Fu una bomba a scoppio ritardato in termini di volume transazionale e gli asset in quel caso neppure erano on-chain.

Il punto in sostanza è che dobbiamo ancora scoprire se possa esistere una domanda per questo genere di asset su BTC, o se si tratti di mera mania transitoria. Il che può certamente richiedere del tempo, anche perchè mi aspetterei emulazione e sottoprodotti. Per ora possiamo solo fare supposizoni.

A prescindere, il problema che mi pare più impellente è connesso con la natura dei contenuti arbitrari che si vanno ad incorporare nella blockchain. Questa funzionalità può essere abusata per pubblicare contenuti illeciti o lesivi, fomentando una reazione avversa che può essere impugnata in sede istituzionale e/o legale.

Per ora l'unica contromisura atta ad arginare parzialmente la responsabilità dei node operators è il pruning del proprio nodo.
Si tratta di una forma di protezione debole, che tenderebbe ad evere ripercussioni negative sulla rete ove perseguita in massa.
 
Ultima modifica:
Prego.

1) Non mi sbilancio su cosa accadrà in 10 anni perchè credo che il limite di blocco cambierà prima. Resta il fatto che sino ad allora non si eccederanno i 4Mb per blocco, limite massimo imposto da Segwit a livello di protocollo, quindi la blockchain non crescerà oltre tale rateo. Fermo restando che senza "scimmie" i blocchi sarebbero tendenzialmente decisamente più compatti, con buona parte dello spazio witness vacante e notevole beneficio sui requisiti di storage.

2) Non c'è un problema a livello di mempool in senso stretto. Tranne per il fatto indiretto che ogni scimmia -pagante o meno- che trova spazio in un blocco sottrae fattivamente spazio a numerose transazioni ordinarie (anche varie centinaia). Incrementando così la pressione in termini di backlog ed allungando i tempi di conferma.

3) Non ancora, ma direi che è presto per giudicare. Allo stato non c'è congestione. Assistiamo ad una moderata attività di minting di queste "iscrizioni". Il rateo di questa -in assenza di una "domanda" a fare da contraltare- tenderebbe a raggiungere un apice e scampanare, come tipico delle manie. Sgonfiandosi.

Ove però si innescasse della domanda, quindi del "mercato", ciò incentiverebbe tanto ulteriore minting (a fee maggiori, fermo restano il fee discount di SegWit), quanto trasferimenti. In tal caso si concreterebbe un overhead non trascurabile con cui fare i conti. Questo è esattamente ciò che è avvenuto a suo tempo su Ethereum con Cryptokitties. Fu una bomba a scoppio ritardato in termini di volume transazionale e gli asset in quel caso neppure erano on-chain.

Il punto in sostanza è che dobbiamo ancora scoprire se possa esistere una domanda per questo genere di asset su BTC, o se si tratti di mera mania transitoria. Il che può certamente richiedere del tempo, anche perchè mi aspetterei emulazione e sottoprodotti. Per ora possiamo solo fare supposizoni.

A prescindere, il problema che mi pare più impellente è connesso con la natura dei contenuti arbitrari che si vanno ad incorporare nella blockchain. Questa funzionalità può essere abusata per pubblicare contenuti illeciti o lesivi, fomentando una reazione avversa che può essere impugnata in sede istituzionale e/o legale.

Per ora l'unica contromisura atta ad arginare parzialmente la responsabilità dei node operators è il pruning del proprio nodo.
Si tratta di una forma di protezione debole, che tenderebbe ad evere ripercussioni negative sulla rete ove perseguita in massa.

Anche io, al netto degli aspetti tecnici, vedo come unico problema la minaccia alla neutralità del sistema legato ai contenuti.

Che su BTC, a mio avviso, non ci devono proprio stare.

Sugli effetti dell'esplosione (o meno) del fenomeno NFT, va considerato che a pesare è comunque solo la pubblicazione.

Una volta pubblicata la figurina, il peso di un trasferimento (magari per compravendita) è solo quello del sat marcato.

Cioè è una (piccola) transazione monetaria.

Ne consegue che la transazione dell'NFT di valore, che giustificherebbe il pagamento di qualunque fee, nei fatti non richiede nessuna risorsa particolare nel blocco e con pochi sat e pochi vB la chiudi senza interferire.

Lo sappiamo perchè solo l'NFT già pubblicato può avere acquisito qualche valore. Quindi per definizione la transazione di un NFT di valore è solo quella di un NFT già pubblicato e si riduce al trasferimento di un sat.

L'NFT che si deve ancora pubblicare invece non ha nessun valore. E questo sarà sempre vero.

Immagino dunque che in fase di pubblicazione si meriterà sempre investimenti in fee molto bassi.
 
Ultima modifica:
Si, tutta roba che è passata con 4 sat/VB, nel momento in cui le transazioni monetarie hanno lasciato il passo.

E se guardi la coda, adesso sono praticamente solo scimmie.

E si, ora se ne vedono diverse di 'scimmie'

Ma in che mercato vengono trattate ste robe? Oppure prima vengono create e poi si pensa al mercato


ps: 20$ per creare un NFT :rolleyes:
 
sono abbastanza sicuro che non verranno attuate misure tali da soffocare l'ecosistema cripto

ma ogni rumor fa capire quanto fragile sia ancora questo ecosistema
 
sono abbastanza sicuro che non verranno attuate misure tali da soffocare l'ecosistema cripto

ma ogni rumor fa capire quanto fragile sia ancora questo ecosistema

Il BTC ultimamente non si sposta neanche a cannonate ... altro che fragile ... e' immobile

SIamo sempre attorno ai 23k ... +1.2k -0.7k .. dal 21 gennaio

Untitled.png
 
probabilmente non prezza il rischio, non ritenendolo concreto; e speriamo che non lo diventi

Un calo lo ha fatto, specie considerando che il mercato azionario mentre il BTC scendeva, quello e' salito

Negli ultimi giorno mentre il BTC era ed e' inchiodato ... SP500 ha fatto un discreto progresso

Notizie sia buone che brutte ... muovono poco il corso del BTC ... speriamo sia una fase laterale di consolidamento prima di scaricare la molla con una bella impennata, doverosamente sopra i 25k
 
probabilmente non prezza il rischio, non ritenendolo concreto; e speriamo che non lo diventi

Nello specifico del rumor, sembrerebbe piu' un rischio per ethereum & co, oltre che per coinbase, che mi sembra abbia una specie di monopolio dello staking eth in USA.

Dunque forse da monitorare soprattutto l'azione COIN.
 
Ho trovato questo:
Gamma | Find & Buy Bitcoin-Secured Stacks NFTs

Qui chiunque puo' crearsi il suo BTC NFT, pagando due soldini per il servizio

:cool:

Ora vorrei vedere su quale mercato vengono scambiati sti NFT ... vedo tanti punkhead messi sul BTC ... ma come si fa a sapere se sono 'originali' oppure solo delle copie ? Oppure non fa differenza ? :cool:

PS: Al momento sta passione per NFT su BTC non sembra scemare ...

EDIT: sto gamma non solo permette di creare NFT su BTC .. ma ha pure un suo market ... con pagamenti in STK :mmmm:
 
Ho trovato questo:
Gamma | Find & Buy Bitcoin-Secured Stacks NFTs

Qui chiunque puo' crearsi il suo BTC NFT, pagando due soldini per il servizio

:cool:

Ora vorrei vedere su quale mercato vengono scambiati sti NFT ... vedo tanti punkhead messi sul BTC ... ma come si fa a sapere se sono 'originali' oppure solo delle copie ? Oppure non fa differenza ? :cool:

PS: Al momento sta passione per NFT su BTC non sembra scemare ...

EDIT: sto gamma non solo permette di creare NFT su BTC .. ma ha pure un suo market ... con pagamenti in STK :mmmm:

Per i cryptopunk direi che non fa differenza.

Sono tutti originali. E sono tutti delle copie.

Il problema dell'NFT originale esisterebbe tutt'al piu' per quegli NFT che rappresentano un qualche diritto nel mondo reale.

Che era un mio dubbio legato ai possibili hard fork di BTC.

Ma da quello che capisco, probabilmente in BTC si possono fare solo le figurine.

Dunque nemmeno quello dell'hard fork e' un problema, visto che si tratta solo di figurine.

Tutte copie. Tutte originali. Tutte quazzate.
 
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