BITCOIN - Thread Ufficiale - Road to 140k - vol. VII

Questo e' il primo Ordinals , NFT su BTC:

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E si trova ancora nel suo indirizzo del creatore : The Mempool Open Source Project™

Pagato da : bc1pdaekjdgwg60n9zscqe8e92nqauxsx22wvtz9yv285ex005ck8u5q7crpxv

Fatto il : 2022-12-14 20:32:00 UTC

uh, Santa Muerte
 
In coda, vediamo se riesco a entrare nei primi 50mila. Appena si svegliano gli Yankees sarà il delirio su Gamma.
Su queste cose bisogna correre, correre, correre...le prime 100mila iscrizioni potrebbero essere "storiche" quindi valere tanto tra qualche anno.
Sarà, ma e me questa sembra semplice ed irrazionale FOMO, francamente.
Solo la massa si mette in coda e non credo 100.000 o 1.000.000 faccia una qualche differenza.

Magari sono fesso io.
Possibilissimo.

Ad ogni modo, Gamma non è l'unico servizio.
C'è anche Ordinalsbot, per esempio.

Fermo restando che si può fare da sè.
Volendo, s'intende.
 
Il bear market a quanto pare non è durato abbastanza.......
 
L'interfaccia/servizio che permette di registrare gli ordinals sulla blockchain - è online da meno di un giorno ma rende possibile l'iscrizione senza un full node. In pratica ti appoggi a loro pagandogli una fees per l'iscrizione dell'ordinals, e ti mandano il satoshi/ordinal sul tuo wallet.

Prossimo step: io prevedo un marketplace CeX nel giro di una settimana, questa roba sta andando alla velocità della luce.
In sostanza come si prende la lambo con 'sta porcheria?
 
d'accordo che un teschio decorato potrebbe valere molto tra qualche anno, ma se uno non ha fretta, pure il BTC potrebbe valere molto (il condizionale è cavicchiolese)
 
Sottovalutate il potere del FOMO, ci sono una miriade di bitcoin "bloccati" a fare la muffa e di milionari annoiati che non sono mai entrati nell'ecosistema di ETH ma vedono ora la possibilità di divertirsi con gli ordinals.
Riguardo gli ordinals, il fatto di "ordinarli" crea valore di per sè a chi è tra i primi. Su ETH non esiste il concetto di ordinals.
Metti che il protocollo diventa alla portata di tutti, e ci sono 10milioni di ordinals, tra qualche anno.
Varrà di più l'iscrizione 50,000 o quella 9,333,222 ?

Proprio ieri guardavo un video di alcuni milionari che andavano in una cigar room, e spendevano 2mila dollari per fumare un sigaro cubano di 30 anni fa...quanto pagherebbero invece un sigaro appena prodotto?

Poi potrebbe essere tutta fuffa, schema ponzi, e le solite storielle...ma non sono sempre le obiezioni che si fanno dalla notte dei tempi sulle crypto? Nel dubbio meglio stare all'erta.
Io non sono un'artista, lo farei per gioco, ma se lo fossi, correrei a registrare degli ordinals ora.
 
Uppo questa discussione perché mi interessa. Sono dei Vs.
 
Il bear market a quanto pare non è durato abbastanza.......

L idea di rifiatare per un prox attacco rialzista c era da tempo. Più volte detto/auspicato. Piuttosto bisognerà capire se gli basterà la soglia 21.5 o ne avranno ancora per battere 20.5k
 
L idea di rifiatare per un prox attacco rialzista c era da tempo. Più volte detto/auspicato. Piuttosto bisognerà capire se gli basterà la soglia 21.5 o ne avranno ancora per battere 20.5k
Sì sì, ma infatti era una battuta sul fatto che adesso si fanno le code per le figurine nei Bitcoin..
La correzione l'aspettavo anche io.
 
The rock trading ha messo Iban estero e ora mi è impossible fare bonifici continuativi automatici da fineco ...quali alternative? :o mannaggia a loro :eek:
 
Si avvicina il tempo delle decisioni, in marrone la mia personale soglia bull/bear da non valicare per la prosecuzione del rally di gennaio. Al di sotto di quella il r/r mi sembra sfavorevole nel breve termine. Manterrò una posizione long sia su Btc che sulle alts finché non la si valica in chiusura daily. Viceversa esco da tutto e osservo la reazione nelle due zone di interesse (la prima in corrispondenza del gap cme) per eventualmente fare buy the dip, oppure aspetto che rivalichi la linea dal basso. Vedi l'allegato 2878047
Update soglia: chirurgica
Piccola divergenza bullish sul 1h, possibile rimbalzo a breve termine, se arriva ai 22.4-22.5 tento shorterello toccata e fuga...

1676048158444.png
 
Nel frattempo la temperatura nella pentola piano piano sale.

Vedi l'allegato 2878405

Dovessimo vedere la dimensione media di blocco attestarsi stabilmente sopra 2,1-2,2 Mb nei prossimi giorni potremmo vedere i primi riflessi sui fee.
parlavamo ieri del pruning della mempool.

Oggi ne abbiamo un esempio live, con l'asticella minima innalzata a 1,93 sat/vB varcato il limite di 300Mb.
Trattasi di poco meno del doppio del limite minimo di default.

E' apprezzabile, ma ancora non significativo.

mempool2.png


Intanto il backlog delle transazioni si allunga.
Pian piano, come già da giorni.

La cosa interessante è che i blocchi recenti restano molto compatti.
Il che significa che a produrre questi primi accenni di congestione è la quantità di transazioni immessa nel sistema, più che la dimensione media del payload. Vale a dire che quanto agli ordinals ad incidere qui è più il numero crudo, che non la dimensione media del mint. Non mi sorprende affatto.

Si tratta in effetti mediamente di immagini piccola dimensione, quantomeno allo stato.
> 90% delle ultime 100 iscrizioni pubblicate pesa meno di 10 Kbytes.
Per ovvi motivi, direi.

Non mi stupirebbe vedere un trend di congestione allungarsi nelle prossime 1-2 settimane.
Una milestone rilevante potrebbe essere in nuce il rilascio dello ordinals wallet.

In tal caso un incremento (ad ondate) nella dimensione dei blocchi -ove si manifestasse- tenderebbe a fungere da acceleratore, perturbando localmente il mercato dei fee.

Una cosa di questo genere sarebbe probabilmente da mettere in relazione con l'avvento di produzioni di maggiore "qualità" (si fa per dire), rispetto alla spazzatura in auge allo stato.

Dovesse manifestarsi questo sarebbe altresì -a mio avviso- un indice indiretto del fatto che un certo numero di attori "professionali" (magari già attivi sugli NFT altrove) e non amatoriali stiano dando credito a questo mercato.

E viceversa.
 
Ultima modifica:
Caveat:
segue lunga e tediosa trattazione del fenomeno degli ordinals. ;)
Il lettore è avvisato, passi oltre.

----


Devo dire che è interessante vedere ciò che sta succedendo con gli ordinals.
Certo è la cosa tecnicamente più rilevante che ho visto su Bitcoin dal 2017 ad oggi.
Precisando che il mio è un interesse tra il tecnico e l'antropologico, teso per ora a misurare sforzandomi di non giudicare.

L'altroieri qualcosa come il 5-10% delle transazioni complessive giornaliere è stata indotta da questi NFT.
Piaccia o meno è un volume degno di nota, per passeggero che possa rivelarsi.
Fermo restando che mi aspetterei a tendere delle ondate, più che linearità.
Il pensiero mi corre alla domanda aperta che ho fatto sui caffè, cui nessuno ha risposto ...

Chiaramente c'è in atto FOMO, il tipico "Lamboism" di fondo connaturato al mezzo.
Della componente di FOMO attesta peraltro anche Google (trends), che ha il pregio di essere una mera metrica di puro interesse.

gtrends.png


Ora si tratta di sperimentare a quale approdo ciò possa condurre e cosa possa eventualmente innescare, tra il nulla di fatto e qualcosa di rilevante.

Anche e (direi) soprattutto oltre il fenomeno ordinals, poichè essi creano un semplice precedente.
I riflessi li vedremo sul medio termine, alla luce del tenore della risposta.

Intanto è interessante capire le dinamiche in atto, lungo la strada.

In termini di "cronaca", allo stato il disincentivo economico funziona e tende naturalmente a condurre al downsizing della "spazzatura" amatoriale che è predominante.

Cosicchè l'effetto preminente degli ordinals allo stato è dato dall'incremento quantitativo del volume transazionale. Fermo restando che lo sconto del 75% sui fee permesso da SegWit potrebbe costituire nel prosieguo una attrattiva per degli attori professionali disposti a spendere, ben più che per persone obnubilate dall'idea di arricchirsi con spiccioli.

Guardo quindi con interesse ai casi di iscrizioni resilienti al tenore dei fee.

Per ora trattasi di casi relativamente isolati, talvolta accidentali e dovuto ad imperizia.
Ci sono comunque già inscrizioni episodiche che pagano fee nell'ordine dei 100-150$, come ad esempio questa recente

ord1.png


Essa offre peraltro lo spunto per illustrare la non linearità che intercorre tra la dimensione di un mint ed il suo peso ai fini del blocco nel Bitcoin post-SegWit. In questo caso una iscrizione di 381 Kbyte, che altrimenti occuperebbe il 38% dello spazio di blocco virtuale, di fatto ne occupa solo il 9.6%. Con altrettanto beneficio sui fee, grazie al "saldo" del 75% di cui ho accennato sopra.

Fee più alti aiuterebbero certamente a separare meglio grado e crusca, semplificando l'analisi manuale.

Sin qui la "cronaca".
Quanto al contesto generale inquadrerei il perimetro come segue.

Sappiamo a priori che nel caso di questi pseudo-NFT ad un estremo dell'asse si colloca la semplice mania, all'altro estremo un vettore di attacco potente.

L'estremo dello mania si concreta nella spazzatura che allo stato viene ormai quotidianamente inscritta per due soldi.
Diciamo "espressione artistica" amatoriale, per usare un eufemismo. Questa difficilmente reggerebbe al salire dei fee ed è comunque destinata a scampanare perchè non ha mercato, l'incognita è solo l'apice di intensità ed il suo riflesso sulla rete.

E' chiaro che questo genere di espressione balbetta un qualche use case senza avere la capacità di esprimerlo appieno.
Ciononostante sta già ingenerando un volume che ha hic-et-nunc effetti misurabili. Per via dei limiti intrinsechi di Bitcoin.
Questi effetti andranno comunque ponderati in termini non tanto di intensità, quanto di durata.

L'estremo opposto è quello del vettore di attacco incarnato dal manifesto (termine che trovo molto appropriato) da 4Mbyte coniato da Luxor. Sarebbe bello che ciò restasse una muta dichiarazione di intenti. Sta però agli sviluppatori trovare il modo di metterci una pezza, come anche rispetto alla questione delle potenziali implicazioni di responsabilità legale sui contenuti.
Questo non è affatto facile.

Ad ogni modo, a mio avviso vale la pena di spendere tempo a valutare ciò che può giacere da qualche parte nel mezzo dell'asse di cui sopra. Cioè lo use case.

In merito secondo me abbiamo intanto scoperto, con sorpresa, l'acqua calda.

Ossia che in un sistema entro il quale vige il presupposto cardinale di non richiedere permesso per transare, non lo richiede neppure un potenziale nuovo use case.

Un nuovo use case magari bussa, ma poi si accomoda a prescindere.
Perchè la porta è aperta e la casa è comune.
Ci piaccia o meno.

Ciò che è chiaro è che qualora si provi a censurare ad-hoc un singolo use case si rischia di vanificare l'intero presupposto cardinale di cui sopra. Cioè si rischia di gettare l'acqua con il bambino. Quindi occorre fare attenzione, sul piano tecnico ed ideologico.

Oltrettutto un mero barlume di use case ha già messo in imbarazzo ed in ansia -da un capo all'altro dello spettro- tanto gli assertori del fatto che Bitcoin fosse antiquato ed ossificato, quanto i massimalisti convinti a priori dell'unicità e della univocità della missione di Bitcoin ( Bitcoin vs. Crypto© ).

I più, da ambo i lati, hanno molta fretta di arroccarsi su una posizione, magari già solo per evitarsi un'emicrania.
Il che di certo non crea lo humus ideale per affrontare la questione in modo lucido e razionale.

Ad ogni modo, per quanto mi consta, c'è già -in nuce- una lezione.

Ossia che quando si parla di software decentralizzato l'unica cosa che si può asserire -a ragion veduta- essere ossificata è l'opinione forte o diffusa, in quanto semplice preconcetto. Sarebbe forse il caso di fare finalmente a meno di assimilazioni ad oro, S2F ed altre amenità assortite, che sono fondamentalmente endorfine per il pensiero.

Sarebbe opportuno si maturasse una mentalità più aperta, un clima costruttivo.
Specie considerate le altre sfide che abbiamo di fronte.
 
Ultima modifica:
Screenshot_20230211_111909.jpg
abbiamo sfondato il supporto dei 20k per ora.
 
Caveat:
segue lunga e tediosa trattazione del fenomeno degli ordinals. ;)
Il lettore è avvisato, passi oltre.

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Devo dire che è interessante vedere ciò che sta succedendo con gli ordinals.
Certo è la cosa tecnicamente più rilevante che ho visto su Bitcoin dal 2017 ad oggi.
Precisando che il mio è un interesse tra il tecnico e l'antropologico, teso per ora a misurare sforzandomi di non giudicare.

L'altroieri qualcosa come il 5-10% delle transazioni complessive giornaliere è stata indotta da questi NFT.
Piaccia o meno è un volume degno di nota, per passeggero che possa rivelarsi.
Fermo restando che mi aspetterei a tendere delle ondate, più che linearità.
Il pensiero mi corre alla domanda aperta che ho fatto sui caffè, cui nessuno ha risposto ...

Chiaramente c'è in atto FOMO, il tipico "Lamboism" di fondo connaturato al mezzo.
Della componente di FOMO attesta peraltro anche Google (trends), che ha il pregio di essere una mera metrica di puro interesse.

Vedi l'allegato 2878611

Ora si tratta di sperimentare a quale approdo ciò possa condurre e cosa possa eventualmente innescare, tra il nulla di fatto e qualcosa di rilevante.

Anche e (direi) soprattutto oltre il fenomeno ordinals, poichè essi creano un semplice precedente.
I riflessi li vedremo sul medio termine, alla luce del tenore della risposta.

Intanto è interessante capire le dinamiche in atto, lungo la strada.

In termini di "cronaca", allo stato il disincentivo economico funziona e tende naturalmente a condurre al downsizing della "spazzatura" amatoriale che è predominante.

Cosicchè l'effetto preminente degli ordinals allo stato è dato dall'incremento quantitativo del volume transazionale. Fermo restando che lo sconto del 75% sui fee permesso da SegWit potrebbe costituire nel prosieguo una attrattiva per degli attori professionali disposti a spendere, ben più che per persone obnubilate dall'idea di arricchirsi con spiccioli.

Guardo quindi con interesse ai casi di iscrizioni resilienti al tenore dei fee.

Per ora trattasi di casi relativamente isolati, talvolta accidentali e dovuto ad imperizia.
Ci sono comunque già inscrizioni episodiche che pagano fee nell'ordine dei 100-150$, come ad esempio questa recente

Vedi l'allegato 2878637

Essa offre peraltro lo spunto per illustrare la non linearità che intercorre tra la dimensione di un mint ed il suo peso ai fini del blocco nel Bitcoin post-SegWit. In questo caso una iscrizione di 381 Kbyte, che altrimenti occuperebbe il 38% dello spazio di blocco virtuale, di fatto ne occupa solo il 9.6%. Con altrettanto beneficio sui fee, grazie al "saldo" del 75% di cui ho accennato sopra.

Fee più alti aiuterebbero certamente a separare meglio grado e crusca, semplificando l'analisi manuale.

Sin qui la "cronaca".
Quanto al contesto generale inquadrerei il perimetro come segue.

Sappiamo a priori che nel caso di questi pseudo-NFT ad un estremo dell'asse si colloca la semplice mania, all'altro estremo un vettore di attacco potente.

L'estremo dello mania si concreta nella spazzatura che allo stato viene ormai quotidianamente inscritta per due soldi.
Diciamo "espressione artistica" amatoriale, per usare un eufemismo. Questa difficilmente reggerebbe al salire dei fee ed è comunque destinata a scampanare perchè non ha mercato, l'incognita è solo l'apice di intensità ed il suo riflesso sulla rete.

E' chiaro che questo genere di espressione balbetta un qualche use case senza avere la capacità di esprimerlo appieno.
Ciononostante sta già ingenerando un volume che ha, hic-et-nunc, effetti misurabili.
Questi effetti andranno comunque ponderati in termini non tanto di intensità, quanto di durata.

L'estremo opposto è quello del vettore di attacco incarnato dal manifesto (termine che trovo molto appropriato) da 4Mbyte coniato da Luxor. Sarebbe bello che ciò restasse una muta dichiarazione di intenti. Sta però agli sviluppatori trovare il modo di metterci una pezza, come anche rispetto alla questione delle potenziali implicazioni di responsabilità legale sui contenuti.
Questo non è affatto facile.

Ad ogni modo, a mio avviso vale la pena di spendere tempo a valutare ciò che può giacere da qualche parte nel mezzo dell'asse di cui sopra. Cioè lo use case.

In merito secondo me abbiamo intanto scoperto, con sorpresa, l'acqua calda.

Ossia che in un sistema entro il quale vige il presupposto cardinale di non richiedere permesso per transare, non lo richiede neppure un potenziale nuovo use case.

Un nuovo use case magari bussa, ma poi si accomoda a prescindere.
Perchè la porta è aperta e la casa è comune.
Ci piaccia o meno.

Ciò che è chiaro è che qualora si provi a censurare ad-hoc un singolo use case si rischia di vanificare l'intero presupposto cardinale di cui sopra. Cioè si rischia di gettare l'acqua con il bambino. Quindi occorre fare attenzione, sul piano tecnico ed ideologico.

Oltrettutto un mero barlume di use case ha già messo in imbarazzo ed in ansia -da un capo all'altro dello spettro- tanto gli assertori del fatto che Bitcoin fosse antiquato ed ossificato, quanto i massimalisti convinti a priori dell'unicità e della univocità della missione di Bitcoin ( Bitcoin vs. Crypto© ).

I più, da ambo i lati, hanno molta fretta di arroccarsi su una posizione, magari già solo per evitarsi un'emicrania.
Il che di certo non crea lo humus ideale per affrontare la questione in modo lucido e razionale.

Ad ogni modo, per quanto mi consta, c'è già -in nuce- una lezione.

Ossia che quando si parla di software decentralizzato l'unica cosa che si può asserire -a ragion veduta- essere ossificata è l'opinione forte o diffusa, in quanto semplice preconcetto. Sarebbe forse il caso di fare finalmente a meno di assimilazioni ad oro, S2F ed altre amenità assortite, che sono fondamentalmente endorfine per il pensiero.

Sarebbe opportuno si maturasse una mentalità più aperta, un clima costruttivo.
Specie considerate le altre sfide che abbiamo di fronte.

Tempi interessanti, comunque bisogna dire al momento il mercato dice questo
Hai registrato almeno un ordinal? :o
 
Tempi interessanti, comunque bisogna dire al momento il mercato dice questo
Hai registrato almeno un ordinal? :o
Queste sono vendite OTC.

Potrei vendere a 10 BTC a me, o a mio cuggggino via Discord.
Con una transazione valida, beninteso ;)

Ad ogni modo, no. Io non ho fatto iscrizioni di sorta.
Nè intendo "affittare" i miei nodi per farne, per quanto mi chiedano in realtà.

Avrei potuto fare le mie iscrizioni ben prima di questa mania recente, che ho anticipato qualche giorno fa.
Sono un paio di settimane che guardo con curiosità a questo fenomeno, ma è tutto.

Suppongo sia una questione di mia mentalità, che non intendo forzare.
Tante teste, tante idee.

Nessuna ragione per giudicare.
 
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