Come la vedi la situazione? Potrebbe diventare critica nel caso gli sviluppatori non riuscissero a trovare una soluzione? Lo vedi come un possibile “cigno nero”?
Quali i possibili sviluppi?
La situazione ?
E' delicata, in ragione del fatto che questi NFT tenderanno di per sè ad ingenerare congestione con ripercussioni sul mercato dei fee. Fermo restando che temo altri progetti possano emularli, o che qualcuno possa strumentalizzare a tendere questo vettore di attacco. Ammesso che non sia giá questo il caso e lo NFT un mero pretesto.
La situazione potrebbe diventare alquanto critica nel caso in cui finissero on-chain dei contenuti particolarmente sensibili o lesivi della dignità della persona, oppure data-leak, oppure dati illegali o riservati. Essendo tali dati on-chain formalmente non censurabili e condivisi insisterebbe un rischio di responsabilità collettiva dell'ecosistema (anche di carattere legale), a partire dagli sviluppatori sino ai miners ed agli operatori dei nodi.
Sul fronte del dibattito e del confronto, che potrebbero farsi accesi, si rischia invece di gettare le basi di quello che potrebbe essere in futuro un nuovo fork. Stavolta di carattere funzionale.
Le soluzioni ?
Temo che nel breve gli sviluppatori produrranno soluzioni di mitigazione limitate, di parziale utilità.
Probabilmente le includeranno in prossime release di Bitcoin Core, cercando così di mitigare la portata del problema.
Molto probabilmente si stanno già coordinando con rappresentanti dei miners e degli exchange, per convinderli ad adottare delle patch nel brevissimo.
Questo difficilmente sarà di per sè risolutivo.
Occorre comprendere che anche qualora la maggioranza di miners si allineasse in futuro nel rifiutare l'inclusione in blocco di transazioni del genere di "Ordinals" ed i nodi ne rifiutassero il relay, una sparuta minoranza di miners continuerebbe a costituire una minaccia.
Il punto è che per
censurare in modo efficace questo genere di transazioni occorre non solo che la maggioranza dei miners eviti di includerle in blocchi, ma che eviti
anche accuratamente di costruire su catene con blocchi (quelli prodotti da una minoranza ordinals-compliant) che contengano un tale genere di transazioni. Questo l'unico modo per assicurare che la blockchain più lunga, ergo quella valida, ne resti stabilmente esente.
Il che richiederebbe una modifica funzionale sostanziale del client Bitoin-core. Che sarebbe peraltro un cavallo di *****.
Ribadisco che sul piano ideologico si tratterebbe di
censura, con tutti i rischi connessi all'introdurre un meccanismo del genere. A prescindere dal modus operandi adottato.
Credo sia una soluzione alquanto indesiderabile.
Rischia di essere peggio del problema.
L'alternativa che intravedo e mi pare più praticabile è
richiudere quello che già nel mio intervento iniziale ho definito l'uscio socchiuso di Taproot, che è ciò che fattivamente ingenera questo
loophole. Il che non è esente da complessità e richiede comunque di accettare una prova di forza, come accennato. Inoltre non credo sia fattibile in tempi rapidissimi.
Altrimenti resta solo la foglia di fico.
Queste le mie prime considerazioni, lo scenario è fluido.
Sono convinto gli sviluppatori non siano affatto degli sprovveduti e che vedano ben al di là della mio modesto orizzonte di soluzioni. Mi auguro che mi
sorprendano e ci mettano in qualche modo un pezza intanto, prima che sia tardi.
Spero anche che la comunità "Crypto" dia prova di buon senso e non si divida come fatto a suo tempo, stupidamente, quando questi stessi rischi (pur di minore portata) si palesarono su Ethereum. E' stato un cattivo spettacolo e non sarebbe proprio il caso di ripeterlo a parti invertite.