o con una PEC o con una raccomandata a se stessi
comunque sono cose eccessive, l'autodichiarazione è più che sufficiente (per quanto inutile e facile da aggirare, dato che uno può retrodatarla quando vuole...)...oppure ti fare una dichiarazione di inizio lavori su carta semplice dal fornitore...
ma ripeto, basta che ci sia la data di fatturazione del fornitore....è quella che triggera il bonus poi...non state sempre a complicarvi la vita..
poi ripeto, la metà della casistica qui riguarda il condizionatore come intervento trainante...il fornitore deve registrare l'installazione sul catasto regionale...e lì compare la data....se il fornitore vi gira tutto siete più che blidati (posto che ripeto, già la data della fattura va bene...)
Ragazzi do seguito domanda specifica sul tema e risposta de "L'Esperto Risponde" del Sole 24 Ore..... per non avere contestazioni qualora vi sia richiesta di documentazione da parte dell'Agenzia Entrate a mio parere è opportuno avere la data certa... secondo l'estensore del quesito sarebbe addirittura necessario un pubblico ufficiale, ma PEC o raccomandata vanno bene...
Saluti
Il Sole 24 Ore L'ESPERTO RISPONDE
Agevolazioni sulla casa - Dichiarazione sostitutiva: serve la «data certa»
2 novembre 2020 di Marco ZANDONÀ
Per fruire della detrazione per ristrutturazione edilizia o per il bonus facciate, nel caso di lavori che non necessitano di titoli abilitativi occorre predisporre e conservare una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, ex articolo 47 Dpr 445/2000, in cui indicare la data di inizio lavori e attestare che i lavori rientrano tra quelli agevolabili pure in assenza di titoli abilitativi. È possibile predisporre e firmare la dichiarazione sostitutiva allegando alla stessa il documento di identità e conservarla per esibirla a richiesta degli uffici, senza la necessità di autentica di firma o apposizione di data certa, come sembra di capire dall'allegato alla circolare 7/E/2017? È sufficiente che la data di sottoscrizione sia antecedente alla presentazione della dichiarazione dell'anno di riferimento delle spese, oppure esiste un termine diverso di sottoscrizione? S.L. - AGLIANA
Nel caso in cui si tratti di interventi di edilizia libera, ai fini della fruizione dei benefici fiscali, il contribuente può limitarsi a produrre e conservare un'autocertificazione dei lavori di ristrutturazione resa a norma del Dpr 445/2000 (articoli 46 e 47). L’autocertificazione dei lavori in edilizia libera deve riportare i dati del contribuente, i riferimenti dell’unità immobiliare (ubicazione e dati catastali), il tipo di intervento, la data di inizio lavori e la dichiarazione secondo cui, per tali lavori, non è previsto il rilascio di alcun titolo abilitativo. La stessa deve contenere una fotocopia del documento d’identità valido.
L'autocertificazione richiede, infine, l'apposizione di una data certa o l'autentica da parte di un pubblico ufficiale. Occorre, quindi, recarsi da un notaio o da un pubblico ufficiale per dare certezza alla data dell’autodichiarazione, che deve precedere l’inizio dei lavori.