Aldilà della questione se sia più fair quotare i BtpItalia al rendimento reale classico, piuttosto che al reale neoclassico o super reale, resta la questione di alcuni BtpItalia che ormai da mesi quotano a rendimenti reali comunque parimenti disallineati nei confronti di tutti e tre i metodi di calcolo, si vedano le persistenti “montagne russe” dei rendimenti ott24, mag25 e mag26, ma oggi qualcosa è finalmente cambiato!
Prendiamo inoltre l’esempio del nov28 e giu30, hanno lo stesso tasso cedolare reale, ma diversa durata, perché oggi quotano entrambi alla pari? Andiamo per esclusione:
- Perché è ipotizzabile una curva piatta dei tassi reali tra i 6 e 7,6 anni? Assolutamente no! Nessuno potrebbe ipotizzare o prevedere una cosa del genere, peraltro la curva dei Btp in quel tratto non è affatto piatta, e neppure lo è neppure la curva dei tassi reali dei Btp€i.
- Perché il nov28 potrebbe essere sottoquotato per le anomalie di mercato del post collocamento? E’ possibile, si tratta di un fenomeno già visto in passato, ma la ripetitività di questo fenomeno dimostrerebbe che il mercato non quoti efficientemente al rendimento reale, le anomalie sono spesso prevalenti alle lievi differenze dettate dai diversi modelli di calcolo.
- Perché il mercato potrebbe considerare nella quotazione del giu30 un certo sovrappiù per il cedolone di dicembre già certo? E’ molto probabile, ma questo dimostrerebbe che il mercato non quoti esattamente al rendimento reale classico, in questo caso altri modelli di calcolo più sofisticati si stanno dimostrando più allineati al mercato.
Cambiando discorso, non so se avete notato, ma oggi è stata una giornata grandiosa, se ne sono viste delle belle! E penso che sia solo l’inizio, si prepara un dicembre di fuoco per i BtpItalia?

Il mag25 è salito di oltre mezza figura, avvicinandosi molto al riallineamento. Ma cos’ha spinto il mag25 a salire così tanto rispetto ai suoi limitrofi, proprio oggi? Guarda il caso, oggi il mag25 ha staccato la cedola e il CI si è resettato a 1. Chi prezza usando il reale classico poteva prevedere qualcosa del genere? Direi di no, il reale classico ignora completamente la presenza del CI

L’apr24 si è completamente riallineato salendo di circa mezza figura, mentre i suoi limitrofi sono rimasti praticamente al palo! Il super reale lo segnalava conveniente già da diverse settimane, ma oggi con la salita del prezzo ha ovviamente cambiato decisamente parere!

E l’ott27 salito più dei nov28 e giu30, l’avete visto?
…Premetto che spero che Encadenado salti questo post perché non vorrei fare arrabbiare (troppo) colui al quale devo se sono arrivato sin qui. Ebbene dalle mie riminiscenze rammento a me stesso il vecchio concetto che una serie storica si compone di trend, stagionalità, oscillazioni casuali. Ebbene mentre tale situazione regge perfettamente in trend stabili o crescenti in modo stabile ed in essi la stagionalità gioca un ruolo decisivo, in momenti di "strappi del trend" e di grandi oscillazioni la stagionalità viene come "mangiata" dalle altre due componenti. Il grafico dell'inflazione pubblicato giorni addietro rende bene la situazione: trend stabile o stabilmente crescente sino ad inizio/metà del '22. E poi impennata sino al botto di ottobre. Conclusione: usare in questa situazione così confusa (direi con grande prevalenza di un random walk) dei coefficienti che devono normalizzare una situazione strutturalmente anomala rischia di introdurre un "bias di stima". Ecco ho detto quello che onestamente penso da qualche giorno e mi avvio a cercare l'albero su cui sarò appeso. L'obiettivo, puramente teorico, del ragionamento sarebbe quello di semplificare i calcoli se possibile
Edit: l'obiezione sostanziale che mi faccio è nei fatti: con inflazione+stagionalità la curva viene più teoricamente corretta
Tranquillo, perché dovrei arrabbiarmi? Il confronto è sempre utile e costruttivo.
Verissimo che la stagionalità diventa quasi irrilevante quando sono in atto dei bruschi cambiamenti dell’inflazione tendenziale. Ma anche se in alcuni periodi la stagionalità diviene meno rilevante, questo non significa che introduca un bias, anzi dovrebbe mediamente contribuire a ridurre il bias di fondo.
Ovviamente, se si vuole ottenere la curva più fair possibile, si dovrebbe azzeccare l’inflazione in arrivo nel breve termine, ma questo sappiamo che è impossibile per chi non possiede facoltà divinatorie.
Nel caso di ottobre, in effetti la stagionalità mi aveva microscopicamente ridotto il tendenziale di riferimento su mese, ma l’errore grossolano era nell’inflazione di riferimento che stabilivo in base alle breakeven di mercato al 4%, quindi mi veniva 4%/12 = +0,33% su mese, che la stagionalità mi aveva ulteriormente ridotto di un’inezia, visto che il dato Istat su mese si è rivelato 10 volte maggiore, al +3,3% su mese! In conclusione, negli ultimi 12 mesi la stagionalità si è dimostrata nella stessa direzione del dato ufficiale ben 9 volte su 12, quindi ritengo abbia comunque contribuito a ridurre l’errore su tutte le scadenze. E come hai giustamente notato anche tu, la stagionalità risulta quasi indispensabile per le brevi scadenze con cedole residue in numero dispari.
Riguardo all’inflazione di riferimento, adesso ho abbandonato la breakeven ed uso molto più proficuamente l’ultimo dato annuo ufficiale.
Quindi il prezzo fiscale appare solo dopo il pagamento della cedola… mah non capisco la logica , ignoranza ed inesperienza mia , non capisco se solo Directa non visualizza da subito il prezzo fiscale oppure è prassi normale vederlo solo dopo il reset del CI
Questo è un problema pregresso dovuto alla scarsa chiarezza informativa delle piattaforme di trading.
Per ogni titolo presente in portafoglio esistono due prezzi di carico:
1)
Prezzo di carico ordinario o “in corso secco” che rappresenta il prezzo di mercato al quale è avvenuto l’acquisto (comprensivo anche delle commissioni d’intermediazione)
2)
Prezzo di carico fiscale che rappresenta il controvalore fiscale al prezzo e nel giorno d’acquisto (comunque comprensivo delle commissioni d’intermediazione)
I due prezzi possono coincidere oppure possono essere diversi, dipende dalla tipologia di titoli acquistati, si veda a pag.1 come viene calcolato il prezzo di carico fiscale dei BtpItalia.
Le banche utilizzano scelte differenti per mostrare i due prezzi sulle piattaforme:
A) Alcune mostrano in portafoglio entrambi i prezzi di carico, ordinario e fiscale, poi calcolano correttamente l’ipotetico Profit&Loss sulla base del differenziale tra il prezzo di mercato moltiplicato per il CI e il prezzo di carico fiscale.
B) Alcune mostrano in portafoglio solo il prezzo di carico ordinario poi calcolano non correttamente l’ipotetico Profit&Loss sulla base del differenziale tra il prezzo di mercato e il prezzo di carico ordinario.
Generalmente è comunque possibile vedere Il prezzo di carico fiscale separatamente in una specifica pagina.
C) Alcune mostrano in portafoglio un prezzo di carico “particolare” che viene calcolato col prezzo di carico fiscale fratto il CI attuale (in questo caso vedremo curiosamente il prezzo di carico variare minimamente di giorno in giorno, ma nel giorno di stacco cedolare la variazione diverrà molto più che minima) poi calcolano correttamente l’ipotetico Profit&Loss sulla base del differenziale tra il prezzo di mercato rivalutato al CI e il prezzo di carico fiscale.
Generalmente è comunque possibile vedere Il prezzo di carico fiscale separatamente in una specifica pagina.
Ogni diversa scelta ha dei pro e dei contro, l’importante è sapere come opera la propria banca.
In ogni caso, anche le banche che mostrano un ipotetico profit&loss non corretto, in caso di vendita o rimborso, poi calcolano correttamente il profit&loss effettivo per la fiscalità di capital gain.
@P4skhe nel tuo caso, che hai visto il prezzo di carico scendere improvvisamente nel giorno di stacco cedolare, la tua banca dovrebbe essere C).