Vedi l'allegato 2986647
Dunque, vediamo... Bankitalia, banche, fondi italiani e famiglie detengono in tutto il 73% del nostro gigantesco debito, gli stranieri il rimanente 27%, quindi non poco.
Ma il risparmiatore-investitore italico - notoriamente lungimirante e furbo - non assomiglia a quello nipponico che comprende la necessità di dirottare i risparmi nel proprio debito: se il rendimento non è ai massimi e il rischio-paese ai minimi, non li compra e li parcheggia da chi più offre.
Quindi cala la domanda patriottica, i prezzi dei tds salgono più di quanto dovrebbero e il Tesoro va in sofferenza con quasi
100 mld di interessi/anno il 27% dei quali se ne vola all'estero.
Ogni giorno tante bellissime parole in libertà, assemblate da specialisti della retorica e della propaganda, ma il debito continua a crescere e di invertire la rotta e di riforme incisive per attrarre nuovi investimenti, non se ne parla
e i risultati sono quelli descritti nel
post #25.