Ragioniamole a fondo, allora. Perché la sciocchezza che la Russia non possa usare il nucleare tattico in quanto danneggerebbe se stessa circola (anche presso illustri commentatori di riviste militari). In allegato, simulazione di detonazione aerea di un ordigno da "soli" 3 kt (ottenuta con l'eccellente Nukemap di Wallerstein). La zona che ho scelto a titolo di esempio è fuori Kharkiv. La ricaduta radioattiva sarebbe trascurabile e locale, ma forze militari ipoteticamente presenti nell'area sarebbero spazzata via dagli effetti termico-meccanici (a questo serve il nucleare tattico). Eppure, l'utilizzo di una simile arma avrebbe un effetto devastante sotto il profilo politico, psicologico e, penso, anche finanziario, per la destabilizzazione che ne conseguirebbe, almeno nell'immediato (ecco, così non siamo neppure del tutto OT).
"Non può succedere"? Invidio chi ha tante certezze, poiché in linea teorica potrebbe benissimo succedere. Si tratta solo di decisioni della politica (come insegna von Clausewitz). (PS a Hiroshima e Nagasaki, dopo due ordigni da una ventina di kt, ci hanno continuato a vivere... i sopravvissuti, intendo).