[CAP II] Chi vi dà un rendimento annuale pari alla deducibilità di un fondo pensione?

Sarò in pensione il 01/11/2025 e la RITA mi sarà distribuita in sette rate trimestrali. La prima delle 7 rate mi è stata bonificata la scorsa settimana.

Aggiungo che per non perdere l'anzianità di iscrizione alla previdenza complentare continuerò a versare già da quest'anno.

Quindi avrò tutto il capitale accumulato fino ad ora, distribuito con la RITA.
Avrò quindi anche un nuovo piccolo capitale extra rita che inizierò ad accumulare da quest'anno che però avrà tanta bella anzianità ai fini fiscali.
Ottima strategia. In questo modo per novembre 2025 avrai “svuotato” il fondo pensione?
 
a parità di costo sostenuto: se nel FP immetti 100, nell'etf immetti 100-l'irpef che paghi.

Per il resto la guida migliore è probabilmente il post di rrupoli numero 966
Grazie Marble, nel mio caso ho messo RAL 47k, contributo del datore 4,5%, contributo mio 5%. Rendimento fondo pensione 3%, rendimento ETF 8%. Mi viene che in nessun caso l'ETF batta il fondo pensione.
non ho ben capito la colonna
Rend ETF per pareggiare FP

Vuol dire che per X anni l'ETF dovrebbe avere quel rendimento netto per pareggiare il rendimento del fondo pensione? perchè così non mi tornano i conti
 
Grazie Marble, nel mio caso ho messo RAL 47k, contributo del datore 4,5%, contributo mio 5%. Rendimento fondo pensione 3%, rendimento ETF 8%. Mi viene che in nessun caso l'ETF batta il fondo pensione.
non ho ben capito la colonna
Rend ETF per pareggiare FP

Vuol dire che per X anni l'ETF dovrebbe avere quel rendimento netto per pareggiare il rendimento del fondo pensione? perchè così non mi tornano i conti
premesso che non sono il massimo esperto del tool,

1. mi pare piuttosto inevitabile che a fronte di un contributo datoriale del 4.5% (affiancato ai vantaggi fiscali) il portafoglio di ETF debba fare i salti mortali per fare meglio. Fra l'altro hai messo un rendimento del FP del 3% (netto, suppongo), che non è nemmeno dei più performanti.

2. se ne parlava qui Chi vi dà un rendimento annuale pari alla deducibilità di un fondo pensione?
 
Ultima modifica:
Ottima strategia. In questo modo per novembre 2025 avrai “svuotato” il fondo pensione?
Si esattamente a novembre 2025 avrò svuotato al 100% il fondo pensione del montante accumulato fino ad ora.

Come ho già detto però verserò anche quest'anno ed i prossimi anni, quindi contemporaneamente darò vita ad un nuovo montante che avrà comunque l'anzianità dell'anno di iscrizione ai fini fiscali.
 
Grazie Marble, nel mio caso ho messo RAL 47k, contributo del datore 4,5%, contributo mio 5%. Rendimento fondo pensione 3%, rendimento ETF 8%. Mi viene che in nessun caso l'ETF batta il fondo pensione.
non ho ben capito la colonna
Rend ETF per pareggiare FP

Vuol dire che per X anni l'ETF dovrebbe avere quel rendimento netto per pareggiare il rendimento del fondo pensione? perchè così non mi tornano i conti
ma sei sicuro che il datore ti dia 4,5%? Se si o hai uno stipendio da fame o devi dirci dove lavori che mandiamo CV :D
 
Si esattamente a novembre 2025 avrò svuotato al 100% il fondo pensione del montante accumulato fino ad ora.

Come ho già detto però verserò anche quest'anno ed i prossimi anni, quindi contemporaneamente darò vita ad un nuovo montante che avrà comunque l'anzianità dell'anno di iscrizione ai fini fiscali.

tutto chiaro per l'erogazione montante con la RITA, mi puoi spiegare meglio la strategia del nuovo versamento ai fini fiscali? E' per la deducibilità ai fini IRPEF ? grazie.
 
Ottima strategia. In questo modo per novembre 2025 avrai “svuotato” il fondo pensione?
Si esattamente a novembre 2025 avrò svuotato al 100% il fondo pensione del montante accumulato fino ad ora.

Come ho già detto però verserò anche quest'anno ed i prossimi anni, quindi contemporaneamente darò vita ad un nuovo montante che avrà comunque l'anzianità dell'anno di iscrizione ai fini fiscali
tutto chiaro per l'erogazione montante con la RITA, mi puoi spiegare meglio la strategia del nuovo versamento ai fini fiscali? E' per la deducibilità ai fini IRPEF ? grazie.
tutto chiaro per l'erogazione montante con la RITA, mi puoi spiegare meglio la strategia del nuovo versamento ai fini fiscali? E' per la deducibilità ai fini IRPEF ? grazie.
i nuovi versamenti ( quelli post richiesta rita al 100%) non faranno parte della rita.
Questi daranno quindi forma ad un nuovo montante.
Questo nuovo montante:
- avrà deducibilità ai fini irpef fino a 5164
- manterrà anzianità di iscrizione
 
Si esattamente a novembre 2025 avrò svuotato al 100% il fondo pensione del montante accumulato fino ad ora.

Come ho già detto però verserò anche quest'anno ed i prossimi anni, quindi contemporaneamente darò vita ad un nuovo montante che avrà comunque l'anzianità dell'anno di iscrizione ai fini fiscali

i nuovi versamenti ( quelli post richiesta rita al 100%) non faranno parte della rita.
Questi daranno quindi forma ad un nuovo montante.
Questo nuovo montante:
- avrà deducibilità ai fini irpef fino a 5164
- manterrà anzianità di iscrizione
ottima strategia.

Ovvio che i versamenti post richiesta rita sono deducibili se si sta pagando irpef (ad es se si è in pensione anticipata). Nel caso in cui invece la richiesta rita sia fatta in condizioni di disoccupazione e zero reddito, c'è sempre l'alternativa di richiederla parzialmente (anche fino al 99%), che sortisce al termine un effetto simile (mantenimento dell'anzianità pregressa con un piccolo montante).
 
Mi sfugge un passaggio: il mantenimento dell'anzianità nel fondo, è vantaggiosa solo se non si è raggiunta la permanenza minima per ottenere la riduzione dell'aliquota al 9% (15 + 20 anni)?
 
Mi sfugge un passaggio: il mantenimento dell'anzianità nel fondo, è vantaggiosa solo se non si è raggiunta la permanenza minima per ottenere la riduzione dell'aliquota al 9% (15 + 20 anni)?
se inizi un nuovo fondo riparti dal 15.

Mantenere l'anzianità pregressa è sempre vantaggioso.
 
Mi sfugge un passaggio: il mantenimento dell'anzianità nel fondo, è vantaggiosa solo se non si è raggiunta la permanenza minima per ottenere la riduzione dell'aliquota al 9% (15 + 20 anni)?
Il punto è che sul "nuovo" capitale conferito post RITA ha ora un "arbitraggio fiscale": lo versa e dopo ~1 anno lo preleva (in capitale!) con la sola aliquota del 9% invece di pagare l'aliquota marginale IRPEF. Quindi conviene proprio perché ha minimizzato l'aliquota di prelievo.
 
ma sei sicuro che il datore ti dia 4,5%? Se si o hai uno stipendio da fame o devi dirci dove lavori che mandiamo CV :D
Io con il CCNL Credito Cooperativo ho quota aderente 2,1% e quota datore di lavoro 5,5% 🤑 A questo si aggiungono 100€ al mese
Avevo letto di accordi ancora più favorevoli in altri settori, ma ovviamente sono casi residuali.
Certo è che non c’è storia nella convenienza del fondo pensione con queste percentuali...
 
Ultima modifica:
Sarò in pensione il 01/11/2025 e la RITA mi sarà distribuita in sette rate trimestrali. La prima delle 7 rate mi è stata bonificata la scorsa settimana.

Aggiungo che per non perdere l'anzianità di iscrizione alla previdenza complentare continuerò a versare già da quest'anno.

Quindi avrò tutto il capitale accumulato fino ad ora, distribuito con la RITA.
Avrò quindi anche un nuovo piccolo capitale extra rita che inizierò ad accumulare da quest'anno che però avrà tanta bella anzianità ai fini fiscali.
@best picker ciao complimenti per il traguardo, avrei un paio di dubbi
1) per ricevere la RITA immagino che tu non lavori più corretto?
2) il capitale extra RITA che inizierai ad accumulare immagino sia su un Fondo pensione aperto in quanto il negoziale se non lavori più non puoi usarlo corretto?
3) il secondo fondo pensione immagino che lo alimenterai con i redditi da pensione in modo da abbassare l'IRPEF corretto?
4) il secondo fondo pensione quando pensi di smettere di accumularlo ed estinguerlo? Immagino lo usi per avere il montante subito senza una rendita
 
ma sei sicuro che il datore ti dia 4,5%? Se si o hai uno stipendio da fame o devi dirci dove lavori che mandiamo CV :D
si sono sicuro, il CCNL è Autostrade e trafori, il problema del fondo pensione negoziale ASTRI è che il comparto più spinto ha 70% obbligazioni e 30% azioni. Fare un secondo fondo pensione però non credo mi convenga data la mia RAL attuale
 
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@best picker ciao complimenti per il traguardo, avrei un paio di dubbi
1) per ricevere la RITA immagino che tu non lavori più corretto?
2) il capitale extra RITA che inizierai ad accumulare immagino sia su un Fondo pensione aperto in quanto il negoziale se non lavori più non puoi usarlo corretto?
3) il secondo fondo pensione immagino che lo alimenterai con i redditi da pensione in modo da abbassare l'IRPEF corretto?
4) il secondo fondo pensione quando pensi di smettere di accumularlo ed estinguerlo? Immagino lo usi per avere il montante subito senza una rendita
) sono in naspi e raggiungerò la pensione a novembre 2025. Finita la naspi avrò un altro impiego part time che cumulero' con la scarsa pensione.

2) non conosco la risposta esatta cioè se potrò continuare con il negoziale.
Comunque ho anche un fondo aperto ( Allianz insieme) da 3 anni.

3) si lo scopo è abbassare l'IRPEF che avrò cumulando pensione e stipendio del nuovo impiego.
Ma se il nuovo impiego avrà un negoziale confluiro' su quest'ultimo.
Potrò aumentare così al massimo il mio contributo direttamente ogni mese in busta paga godendo dei benefici sulle.detrazioni lavoro dipendente.

4) si sempre e solo restituzione del montante e niente rendita....ma questo non vuol dire che sia la soluzione che vada bene per tutti....va bene per me e mi basta.
 
Ultima modifica:
@best picker ciao complimenti per il traguardo, avrei un paio di dubbi
1) per ricevere la RITA immagino che tu non lavori più corretto?
2) il capitale extra RITA che inizierai ad accumulare immagino sia su un Fondo pensione aperto in quanto il negoziale se non lavori più non puoi usarlo corretto?
3) il secondo fondo pensione immagino che lo alimenterai con i redditi da pensione in modo da abbassare l'IRPEF corretto?
4) il secondo fondo pensione quando pensi di smettere di accumularlo ed estinguerlo? Immagino lo usi per avere il montante subito senza una rendita
2. Se hai un fpn attivo (o in rita) puoi continuare ad alimentarlo con bonifico anche se sei disoccupato o in pensione.
 
Salve a tutti,

sono prossimo alla mia prima assunzione indeterminata, CCNL chimico farmaceutico RAL 35K.
Ho un fondo pensione Allianz Insieme aperto qualche anno fa per iniziare a maturare anzianità, su cui verso 50€ al mese giusto per tenerlo attivo tramite RID + un PAC semestrale in ETF (visto l'investimento ad oggi esiguo).

In azienda mi hanno chiesto dove ho intenzione di destinare il TFR e se ho intenzione di aderire al FPN. Mi sto quindi approcciando per la prima volta a questo mondo e vorrei farlo in modo consapevole, a differenza della maggior parte dei miei colleghi.

In prima battuta:

1. Pensavo di aderire al Fonchim (con la linea più aggressiva, essendo mooolto lontano al pensionamento) e versare il minimo per sfruttare il contributo datoriale, al contempo continuare ad alimentare il FPA Allianz viste le performance ottime e i costi ragionevoli.
2. Incrementare il mio PAC in ETF

Non so se questo sistema possa avere senso, ma ciò che mi lascia in dubbio è la questione TFR:
Come un po' tutto, comprendo che ogni opzione abbia pro e contro, ma sento tanti pareri discordanti e non capisco quale sia la scelta smart da fare. Per caso ci sono materiali che posso leggere o che potete consigliarmi per guidarmi nella scelta? Io di petto lo metterei nel fondo, ma tutti i miei colleghi l'hanno lasciato in azienda.
Non capisco quale sia il vantaggio di quest'ultimo, se non la rivalutazione legata al FOI (che però a mio parere si rivela un vantaggio in delle finestre temporali che in tutti gli anni che mi aspettano prima del pensionamento si potranno contare con una mano).

Ho dato uno sguardo alla conversazione e ho tratto degli ottimi spunti, ma è davvero lunga e sono ancora confuso.
Grazie mille a chi riuscirà a darmi una mano e scusate per l'ignoranza.
 
Salve a tutti,

sono prossimo alla mia prima assunzione indeterminata, CCNL chimico farmaceutico RAL 35K.
Ho un fondo pensione Allianz Insieme aperto qualche anno fa per iniziare a maturare anzianità, su cui verso 50€ al mese giusto per tenerlo attivo tramite RID + un PAC semestrale in ETF (visto l'investimento ad oggi esiguo).

In azienda mi hanno chiesto dove ho intenzione di destinare il TFR e se ho intenzione di aderire al FPN. Mi sto quindi approcciando per la prima volta a questo mondo e vorrei farlo in modo consapevole, a differenza della maggior parte dei miei colleghi.

In prima battuta:

1. Pensavo di aderire al Fonchim (con la linea più aggressiva, essendo mooolto lontano al pensionamento) e versare il minimo per sfruttare il contributo datoriale, al contempo continuare ad alimentare il FPA Allianz viste le performance ottime e i costi ragionevoli.
2. Incrementare il mio PAC in ETF

Non so se questo sistema possa avere senso, ma ciò che mi lascia in dubbio è la questione TFR:
Come un po' tutto, comprendo che ogni opzione abbia pro e contro, ma sento tanti pareri discordanti e non capisco quale sia la scelta smart da fare. Per caso ci sono materiali che posso leggere o che potete consigliarmi per guidarmi nella scelta? Io di petto lo metterei nel fondo, ma tutti i miei colleghi l'hanno lasciato in azienda.
Non capisco quale sia il vantaggio di quest'ultimo, se non la rivalutazione legata al FOI (che però a mio parere si rivela un vantaggio in delle finestre temporali che in tutti gli anni che mi aspettano prima del pensionamento si potranno contare con una mano).

Ho dato uno sguardo alla conversazione e ho tratto degli ottimi spunti, ma è davvero lunga e sono ancora confuso.
Grazie mille a chi riuscirà a darmi una mano e scusate per l'ignoranza.
Per quanto valga il mio parere, condivido la tua analisi e il tuo programma di investimento. Per me è ottimale. Vai avanti così
 
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) sono in naspi e raggiungerò la pensione a novembre 2025. Finita la naspi avrò un altro impiego part time che cumulero' con la scarsa pensione.

2) non conosco la risposta esatta cioè se potrò continuare con il negoziale.
Comunque ho anche un fondo aperto ( Allianz insieme) da 3 anni.

3) si lo scopo è abbassare l'IRPEF che avrò cumulando pensione e stipendio del nuovo impiego.
Ma se il nuovo impiego avrà un negoziale confluiro' su quest'ultimo.
Potrò aumentare così al massimo il mio contributo direttamente ogni mese in busta paga godendo dei benefici sulle.detrazioni lavoro dipendente.

4) si sempre e solo restituzione del montante e niente rendita....ma questo non vuol dire che sia la soluzione che vada bene per tutti....va bene per me e mi basta.

Il vantaggio fiscale del versamento volontario sul fondo pensione dovrebbe esistere anche con la sola NASPI, corretto?
 
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