CARIGE: Verso la fusione a breve?

Bè tieni presente che c'era SGA che voleva vendere il suo 5% anche a sti prezzi. Malacalza probabilmente si è pappato un 3% della quota SGA visto che dal 24 è salito al 27. Poi magari Spinelli si è preso un alto 1% sempre che sia vero che sta acquistando.
L'azione quindi non si è mossa di un millimetro.

Vediamo oggi come andrà la quotazione visto che è l'ultimo giorno...:rolleyes:

ma è normale che tutti salgano e al contempo urlano al fallimento???? o bene che vada ad un nuovo adc
di 500mln???? Ma è normale che per la consob sia tutto a posto , e"NON CREDONO" che ci sia stato
qualcosa di illecito???? Comunque hanno detto che "ora" vanno a controllare , caso mai gli sia sfuggito
qualcosa nei mesi passati........................
 
Questo sarebbe stato il mese ideale per l'emissione di un bel bond da 200 milioni a un tasso "umano" e così non se ne parlava più, invece no siamo bloccati.:wall:

e se invece dopo la presentazione del DEF di ottobre con deficit a 1,6/1,8 lo spread ridiscende a livelli
quasi normali (intorno ai 100/130 dicono gli analisti finanziari ), sarà possibile emettere il bond????
Considera che prima di allora avranno ceduto gli UTP, forse npl con gacs, e magari si avranno dettagli
su messina................
 
E dove l'avrebbe comprato l'ultimo 3%? Dalla SGA? :confused:

A quanto pare, l'unico ad aver comprato qui è stato Malacalza. Tutti gli altri, fino a prova contraria, si sono dimostrati solo dei gran chiacchieroni. Malacalza è seriamente intenzionato al controllo di Carige e sta usando tutte le strategie possibili: dalla diplomazia con la Bce (vedi lista presentata), alla via giudiziaria.
L'unico problema qui è lo stallo nella governance che si può creare.
 
A quanto pare, l'unico ad aver comprato qui è stato Malacalza. Tutti gli altri, fino a prova contraria, si sono dimostrati solo dei gran chiacchieroni. Malacalza è seriamente intenzionato al controllo di Carige e sta usando tutte le strategie possibili: dalla diplomazia con la Bce (vedi lista presentata), alla via giudiziaria.
L'unico problema qui è lo stallo nella governance che si può creare.

Questo è quello che mi preoccupa. Che il cda sia espressione del socio di riferimento, che nei 3 anni precedenti, con litigi e cause e dinstabilità, ci ha portato all'azzeramento del capitale azionario e a non esprimere in borsa neppure il valore di emissione del prezzo delle nuove azioni. Eppure ci sono ancora innumerevoli suoi sostenitori, povera Italia.
 
A quanto pare, l'unico ad aver comprato qui è stato Malacalza. Tutti gli altri, fino a prova contraria, si sono dimostrati solo dei gran chiacchieroni. Malacalza è seriamente intenzionato al controllo di Carige e sta usando tutte le strategie possibili: dalla diplomazia con la Bce (vedi lista presentata), alla via giudiziaria.
L'unico problema qui è lo stallo nella governance che si può creare.

Non sono d'accordo. Qui l'unico problema è " che carige è pilotata per far fuori mala", il quale
lo sa da tempo e per questo si affida alla magistratura.....................i controllori sono gli
artefici di questo, e prima che i giudici dicano qualcosa dovranno sbloccare la situazione ;chi
la dura la vince...................
 
Vediamo di ricapitolare i fatti presenti o supposti:
1) Tutti i grandi azionisti dei 2 listoni comprano a questi livelli, ma più che altro fuori mercato per non fare entrare i piccoli speculatori.
2) Lo Stato (SGA) invece vende, confermando come sempre che col denaro pubblico non si persegue l'utile, ma piuttosto si danno gli aiuti di Stato.
3) La sperata corsa al rialzo in vista del termine non c'è stata, stoppata prontamente da SGA che ha venduto grossi importi, dopo aver svalutato ad hoc la sua partecipazione così da poter pure dichiarare una plusvalenza.
4) Retail in completa balia dei grandi azionisti, che inseguono il controllo della banca anche mettendo a rischio l'operatività della stessa, con la spada di Damocle dell'intervento BCE sulla testa.

Sulla base di questi fatti si dovrebbe supporre l'andamento del titolo nel futuro prossimo, con le pietre miliari del 15 settembre e del 20 settembre in arrivo. :mmmm:
 
Questo è quello che mi preoccupa. Che il cda sia espressione del socio di riferimento, che nei 3 anni precedenti, con litigi e cause e dinstabilità, ci ha portato all'azzeramento del capitale azionario e a non esprimere in borsa neppure il valore di emissione del prezzo delle nuove azioni. Eppure ci sono ancora innumerevoli suoi sostenitori, povera Italia.

stai rappresentando un film lontano dalla realtà.
malacalza è entrato in Carige quando questa era tecnicamente fallita. non ha preso un gioiello e l'ha rovinato...
avrà fatto certamente sbagli ma anche trovato forze ostili e situazioni poco chiare.

e comunque bisogna sempre vedere quale sia l'alternativa.
il ricucci del poveri, con spinelli, volpi e fiorani sottocoperta? :confused:

Malacalza invece, preso atto degli errori, sta in panchina e ha schierato in campo una lista di tutto rispetto.
 
stai rappresentando un film lontano dalla realtà.
malacalza è entrato in Carige quando questa era tecnicamente fallita. non ha preso un gioiello e l'ha rovinato...
avrà fatto certamente sbagli ma anche trovato forze ostili e situazioni poco chiare.

e comunque bisogna sempre vedere quale sia l'alternativa.
il ricucci del poveri, con spinelli, volpi e fiorani sottocoperta? :confused:

Malacalza invece, preso atto degli errori, sta in panchina e ha schierato in campo una lista di tutto rispetto.

Sottoscrivo...
 
Vediamo di ricapitolare i fatti presenti o supposti:

Sulla base di questi fatti si dovrebbe supporre l'andamento del titolo nel futuro prossimo, con le pietre miliari del 15 settembre e del 20 settembre in arrivo. :mmmm:

Mah, è da oltre due anni che vedo date e appuntamenti importanti in cui il titolo avrebbe dovuto muoversi in un'unica direzione... alla fine però si è sempre mosso verso il basso :(
Alla fine credo che l'unica possibilità che il prezzo ha di recuperare bene sia quella di risanare sta banca, per quello che si può, e venderla. Tutto il resto del tempo sarà una logorante attesa :angry:
 
Sottoscrivo...

stai rappresentando un film lontano dalla realtà.
malacalza è entrato in Carige quando questa era tecnicamente fallita. non ha preso un gioiello e l'ha rovinato...
avrà fatto certamente sbagli ma anche trovato forze ostili e situazioni poco chiare.

e comunque bisogna sempre vedere quale sia l'alternativa.
il ricucci del poveri, con spinelli, volpi e fiorani sottocoperta? :confused:

Malacalza invece, preso atto degli errori, sta in panchina e ha schierato in campo una lista di tutto rispetto.

Che il film sia lontano dalla realtà è un pensiero tuo e degli altri ultras di VM. Malacalza è entrato in Carige pensando di aver fatto l'affare, poi le norme sul bail-in hanno fatto in modo che per le banche nulla fosse mai piu come prima, e si è trovato in mano una "patacca". Se per forze ostili e poco chiare intendi, come penso, la Bce, ti ricordo che si tratta del regolatore, dell'arbitro, che detta le regole cui le altre banche sottostanno, e non lo deve fare solo la banca ligure; VM è fuori dal mondo totalmente, lui per anni si lamentava con gli ad che non vedeva il verde a fine anno nel conto economico, e ometteva di vedere i 7 miliardi della npe. L'alternativa a lui è il mercato, ovvero quella che punta al completamento del piano industriale e alla fusione, in un settore molto competitivo dove l'aggregazione è un elemento imprescindibile, anche per la Bce, quindi non proprio per noi quattro cazZZOni che scriviamo qua sopra. Infine concordo che la lista sia di tutto rispetto, ma mi auguro che lavorino in continuità col lavoro precedente, perchè non è che puoi stravolgere le cose a questo punto. Vincerà VM, ma non stravincerà, eppure sono convinto che la lista Mincione, che perderà, contribuirà a lavorare per il bene della banca, e non a litigare per il suo male. Cosa che invece quell'altro non sa fare.
 
Vediamo di ricapitolare i fatti presenti o supposti:
1) Tutti i grandi azionisti dei 2 listoni comprano a questi livelli, ma più che altro fuori mercato per non fare entrare i piccoli speculatori.
2) Lo Stato (SGA) invece vende, confermando come sempre che col denaro pubblico non si persegue l'utile, ma piuttosto si danno gli aiuti di Stato.
3) La sperata corsa al rialzo in vista del termine non c'è stata, stoppata prontamente da SGA che ha venduto grossi importi, dopo aver svalutato ad hoc la sua partecipazione così da poter pure dichiarare una plusvalenza.
4) Retail in completa balia dei grandi azionisti, che inseguono il controllo della banca anche mettendo a rischio l'operatività della stessa, con la spada di Damocle dell'intervento BCE sulla testa.

Sulla base di questi fatti si dovrebbe supporre l'andamento del titolo nel futuro prossimo, con le pietre miliari del 15 settembre e del 20 settembre in arrivo. :mmmm:

Continuo con le mie elucubrazioni...
Dopo la scadenza del termine dovrebbero uscire i pochi piccoli speculatori entrati nella speranza della corsa al rialzo, anche se molti di questi dovrebbero aver già anticipato l'uscita. Quindi è molto probabile un calo della quotazione, ma non è detto che sia rilevante.
Malacalza di per sè non è interessato alla quotazione del titolo, lo ha sempre dimostrato nel corso di tutti questi anni, quindi lui non interverrà di certo.
Mincione invece deve rispondere anche ai suoi sostenitori-investitori, quindi presumo che non voglia assolutamente che la quotazione vada sotto lo 0,008 (che presumibilmente è il suo prezzo di carico).
La grande incognita è l'attività del fondo short, potrebbe attaccare ulteriormente confidando in una assenza della Governance e nello sbandamento che ci potrebbe essere il giorno 15. Il book è molto sottile a questi livelli, come abbiamo visto. Questo fondo comunque si sta mettendo in una situazione critica perchè il book è diventato talmente sottile che dubito che riuscirebbe ad uscire a breve senza rompersi le ossa. Ho idea che i grandi azionisti potrebbero fargli uno scherzetto mica da ridere costringendolo a ricoprirsi se inizia a tirare troppo la corda incrementando la sua posizione short. E oltre 400 milioni di azioni da ricoprire sarebbero un massacro per quel fondo.
 
Questo è quello che mi preoccupa. Che il cda sia espressione del socio di riferimento, che nei 3 anni precedenti, con litigi e cause e dinstabilità, ci ha portato all'azzeramento del capitale azionario e a non esprimere in borsa neppure il valore di emissione del prezzo delle nuove azioni. Eppure ci sono ancora innumerevoli suoi sostenitori, povera Italia.

Io confermo la mia impressione sulla base della scelta fatta da Malacalza riguardo alla lista: personalità che da lui non vogliono alcun dettame, né consigli su come dirigere una banca. Che abbia ammesso i suoi errori? Questo non lo so. Ma è chiaramente ostinato a recuperare il suo investimento nel tempo sia con una virtuosa gestione, sia (successivamente) con una virtuosa fusione; quest'ultima non dettata da un'emergenza di sopravvivenza, bensì da un'esigenza di ulteriore crescita e forza. A detta di molti, impossibile!
Guarda, se tu mi dovessi chiedere dalla parte di chi sto, magari ti risponderei (non conoscendo i dettagli dei piani di ciascun azionista) che se dovessi decidere solo in base alle liste, sceglierei Malacalza. Però, voglio vederci chiaro. Ancora di più.
 
Questo è quello che mi preoccupa. Che il cda sia espressione del socio di riferimento, che nei 3 anni precedenti, con litigi e cause e dinstabilità, ci ha portato all'azzeramento del capitale azionario e a non esprimere in borsa neppure il valore di emissione del prezzo delle nuove azioni. Eppure ci sono ancora innumerevoli suoi sostenitori, povera Italia.

fa piacere sapere da te che chi vince " rischia di avere il controllo del cda..." e veramente preoccupante e entidemocratico........................pensaci
 
B.Carige: Mincione e Volpi hanno capitali offshore (Rep)
11/09/2018 10:05 MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Gli acquisti che Raffaele Mincione e Gabriele Volpi hanno compiuto, e che insieme ad Aldo Spinelli, li vede vicini al 15% di B.Carige, sono stati realizzati di concerto senza aver richiesto l'autorizzazione alla Bce per via delle societa' offshore. E' questa, scrive Repubblica, una delle argomentazioni contenuta nel ricorso presentato dal principale azionista di Carige, Malacalza Investimenti, al Tribunale di Genova per impedire, nella prossima assemblea del 20 settembre, il voto ai tre soci. Secondo la tesi degli avvocati di Malacalza, i tre pattisti avrebbero superato il 10% del capitale "in concerto" senza autorizzazione. La tesi sostenuta spinge Malacalza a richiedere l'inammissibilita' della lista presentata da Mincione per il cda e l'esclusione dal voto dei tre pattisti. Sempre secondo la tesi di Malacalza, i tre pattisti non avrebbero chiesto l'autorizzazione per via delle loro strutture offshore. La Lonestar di Volpi, ha sede a Panama, una domiciliazione incompatibile -secondo i legali- con la necessita' di assicurare una vigilanza efficace. Una criticita', spiega il giornale, che accomuna l'imprenditore al socio Mincione, la cui struttura di controllo e' accusata di opacita', visto che la lussemburghese Pop 12 fa capo a un trust con sede a Jersey, l'isola nella manica inclusa nella black list dei paradisi fiscali. vs
 
fa piacere sapere da te che chi vince " rischia di avere il controllo del cda..." e veramente preoccupante e entidemocratico........................pensaci

Ma ci sei o ci fai? Non ho scritto che "chi vince rischia di avere il controllo del cda", ma che "mi preoccupa che il cda sia nuovamente espressione del socio di riferimento che ha azzerato gli azionisti nei 3 anni precedenti". Ti serve l'asilo a te, per imparare a leggere e scrivere, come diceva autunno.
 
Indietro