Christo III

Opera storica dei primi anni '60 di Christo, esposta da Gagosian a Paris Plus e proveniente dall'Estate Christo.

C'era un altro pezzo esposto in fiera da Annely Juda, una scultura con due batattoli di vernice, del 1959.

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Una delle mostre più belle che ho avuto occasione di visitare è stata quella dedicata agli "Early works" di Christo a Londra. Magnifica.

Gagosian ha affittato una sede temporanea fuori dal centro di Londra, un intero edificio del 1700 su quattro piani rimasto disabitato da oltre un secolo e rimasto tale e quale a come si trovava all'epoca.
All'interno delle stanze le opere - di livello museale - trovavano ambientazioni veramente affascinanti e onestamente irripetipili.

La mostra poi è stata pensata per durare solo due settimane, praticamente come le grandi installazioni di Christo e JC, quindi questa "qualità" temporanea accresceva anche la raffinatezza del progetto nel suo insieme.

Il tutto in una zona decentrata sia rispetto a Mayfair (dove sono tutte le gallerie) sia rispetto a Regent's Park (dove ci sono le due fiere di Frieze), praticamente tra Liverpool Street Station e Brick Lane. Anche il fatto di doversi spostare apposta per raggiungere la location aggiungeva qualcosa di speciale all'avvenimento. Ecco, forse più un avvenimento che una semplice mostra!
E, nonostante la distanza, pare sia stata la mostra extra-museo più visitata in assoluto durante la Frieze week, con una media di 1200 visitatori al giorno.

Le foto che ho fatto non sono sicuramente in grado di restituire fascino/atmosfera/importanza di questa mostra unica nel suo genere e sicuramente non replicabile, ma spero possano trasmettere agli appassionati di Christo almeno un assaggio di quello che ho avuto il grande piacere di vedere.

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Una delle mostre più belle che ho avuto occasione di visitare è stata quella dedicata agli "Early works" di Christo a Londra. Magnifica.

Gagosian ha affittato una sede temporanea fuori dal centro di Londra, un intero edificio del 1700 su quattro piani rimasto disabitato da oltre un secolo e rimasto tale e quale a come si trovava all'epoca.
All'interno delle stanze le opere - di livello museale - trovavano ambientazioni veramente affascinanti e onestamente irripetipili.

La mostra poi è stata pensata per durare solo due settimane, praticamente come le grandi installazioni di Christo e JC, quindi questa "qualità" temporanea accresceva anche la raffinatezza del progetto nel suo insieme.

Il tutto in una zona decentrata sia rispetto a Mayfair (dove sono tutte le gallerie) sia rispetto a Regent's Park (dove ci sono le due fiere di Frieze), praticamente tra Liverpool Street Station e Brick Lane. Anche il fatto di doversi spostare apposta per raggiungere la location aggiungeva qualcosa di speciale all'avvenimento. Ecco, forse più un avvenimento che una semplice mostra!
E, nonostante la distanza, pare sia stata la mostra extra-museo più visitata in assoluto durante la Frieze week, con una media di 1200 visitatori al giorno.

Le foto che ho fatto non sono sicuramente in grado di restituire fascino/atmosfera/importanza di questa mostra unica nel suo genere e sicuramente non replicabile, ma spero possano trasmettere agli appassionati di Christo almeno un assaggio di quello che ho avuto il grande piacere di vedere.

Vedi l'allegato 2949601Vedi l'allegato 2949602Vedi l'allegato 2949603Vedi l'allegato 2949604Vedi l'allegato 2949606Vedi l'allegato 2949607
bellissima grazie!
 
opere davvero emozionanti che non avevo mai visto neanche sui numerosi libri di Christo che ho. Grazie Biagio!!!
 
Nuova grande mostra di Christo in apertura il 15 novembre 2023 presso la centralissima Saatchi gallery a Chelsea.

Christo and Jeanne-Claude: Boundless - Saatchi Gallery

"As part of our Season of Sculpture, our co-headline Winter exhibition, Christo and Jeanne-Claude: Boundless will take a retrospective look at the career and achievements of artistic collaborators and life partners Christo and Jeanne-Claude.
Christo & Jeanne-Claude: Boundless introduces visitors to the couple’s seminal projects, ranging from their early collaborations to monumental masterpieces, among them Wrapped Coast in Australia (1968/69), Surrounded Islands (1983) in Miami/Florida, The Pont Neuf Wrapped in Paris (1985), The Umbrellas (1991), installed simultaneously in Japan and the USA, The Gates in Central Park, New York City (2005) and The Floating Piers at Lake Iseo in Italy (2016).

It also includes the perspective of The Mastaba project in Abu Dhabi. This exhibition is the last to ever be signed off by Christo before his death and is divided into ten thematic chapters.

The exhibition reveals a story of love and artistic collaboration between Christo and Jeanne-Claude. It celebrates their synergy and profound connection, contextualised alongside their artistic contemporaries, including Jean Dubuffet, Yves Klein, and Lucio Fontana.

Boundless unveils a vivid narrative of passionate determination, highlighting the couple’s refusal to be confined by traditional norms and how this distinctive approach, fuelled their creative vision and shaped their artistic journey."

Christo.Saatchi Gallery London.png
 
Nuova grande mostra di Christo in apertura il 15 novembre 2023 presso la centralissima Saatchi gallery a Chelsea.

Christo and Jeanne-Claude: Boundless - Saatchi Gallery

"As part of our Season of Sculpture, our co-headline Winter exhibition, Christo and Jeanne-Claude: Boundless will take a retrospective look at the career and achievements of artistic collaborators and life partners Christo and Jeanne-Claude.
Christo & Jeanne-Claude: Boundless introduces visitors to the couple’s seminal projects, ranging from their early collaborations to monumental masterpieces, among them Wrapped Coast in Australia (1968/69), Surrounded Islands (1983) in Miami/Florida, The Pont Neuf Wrapped in Paris (1985), The Umbrellas (1991), installed simultaneously in Japan and the USA, The Gates in Central Park, New York City (2005) and The Floating Piers at Lake Iseo in Italy (2016).


It also includes the perspective of The Mastaba project in Abu Dhabi. This exhibition is the last to ever be signed off by Christo before his death and is divided into ten thematic chapters.

The exhibition reveals a story of love and artistic collaboration between Christo and Jeanne-Claude. It celebrates their synergy and profound connection, contextualised alongside their artistic contemporaries, including Jean Dubuffet, Yves Klein, and Lucio Fontana.

Boundless unveils a vivid narrative of passionate determination, highlighting the couple’s refusal to be confined by traditional norms and how this distinctive approach, fuelled their creative vision and shaped their artistic journey."

Vedi l'allegato 2954416
 
Grazie Biagio!! approfitto per chiederti cosa ne pensi della attuale imprevista flessione del mercato di Christo, ben visibile nei risultati di diverse aste e certificata da Art Price che indica nel 2023 un calo di quotazioni del 40%. Ciao, a presto!
 
Grazie Biagio!! approfitto per chiederti cosa ne pensi della attuale imprevista flessione del mercato di Christo, ben visibile nei risultati di diverse aste e certificata da Art Price che indica nel 2023 un calo di quotazioni del 40%. Ciao, a presto!

aiuto:cool:

temo Biagio farà .....:ops:
 
.... credevo scherzassi invece noto questa:

Disegno Acquarello

Grafite, fabric, staples, pastel, charcoal drawing & collage/paper

56 x 71 cm

Prezzo di aggiudicazione: 37.768 €

22/10/2023

Auctions at Showplace

New York, Stati Uniti
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Grazie Biagio!! approfitto per chiederti cosa ne pensi della attuale imprevista flessione del mercato di Christo, ben visibile nei risultati di diverse aste e certificata da Art Price che indica nel 2023 un calo di quotazioni del 40%. Ciao, a presto!
Buongiorno Get!

Prima di tutto una considerazione generale: NON si possono prendere come riferimento le indicazioni sugli andamenti di Art Price nè di altre piattaforme su nessun artista. Nè in salita nè in discesa.
Sono sempre dati del tutto fuorvianti che usano algoritmi altrettanto fuorvianti, perchè buttano all'interno di un unico calderone qualsiasi cosa passi in asta in un dato periodo e di un dato artista.

Se uno veramente desidera elaborare degli andamenti, deve fare manualmente il lavoro di raccolta dati e paragone dati da sè, utilizzando opere omogenee tra loro per soggetto, dimensioni, qualità ecc.

Seconda considerazione: una flessione c'è sull'intero settore dell'arte come in altri tipi di settori, ed è dovuta a tutta una serie di fattori che probabilmente più o meno tutti abbiamo sotto gli occhi.

Andando nello specifico su Christo - ma potrei dire la stessa cosa su Boetti - si può rilevare che anche loro come tutti gli altri tranne qualche meteora hanno al momento una fase di flessione.
E' una cosa assolutamente normale, che nel corso del tempo c'è già stata più volte.
C'è stata - e c'è - per Picasso, Warhol, Hirst, Fontana, Burri, Manzoni va da sè che ci possa essere per chiunque. Anzi, aggiungerei, se ci può essere per Christo, figuriamoci per gli altri artisti, italiani in primis.

Tornando nello specifico su Christo, non c'è assolutamente una flessione del 40%. Forse del 10%. Ma anche lì dipende da cosa prendiamo in esame.

E' chiaro che qui siamo portati a commentare le singole aggiudicazioni, ma è esattamente come commentare un gol o un rigore mancato, nemmeno una partita vinta o persa e men che meno un campionato. Quindi tutti commenti "a caldo" che poi lasciano il tempo che trovano.

@Alessandro Celli gongolante posta una bella opera di un ottimo soggetto che in un'asta minore è andato a poco (era assolutamente da comperare!), io altrettanto gongolante posso postare qui sotto il record price di un Champs Elysées 70x50 andato a 300.000 euro a Parigi da Christie's due mesi fa.
Le singole aggiudicazioni in asta non hanno un significato statistico, sono solo accadimenti che noi commentiamo.
Non è che con una o più aggiudicazioni basse "l'artista crolla" o con quelle alte "l'artista decolla": se si vuole capire il momento di mercato bisogna ahimè prendersi un sacco di tempo e dedicarsi a un lavoro piuttosto selettivo ed accurato.

Detto questo, può benissimo esserci una flessione su qualunque artista e che in questo periodo storico ed economico capiti di vederle: ci sono sempre state e sempre ci saranno, è successo anche con Fontana ad esempio.
Non esistono per nessun artista andamenti di mercato lineari.
Nè il mercato dell'arte va osservato in andamenti di tipo borsistico.

Anzi, se a uno piace un artista e il momento di mercato non è dei migliori, è proprio il momento in cui ha più senso comperare, perchè c'è maggiore convenienza.

Ultima considerazione di questo post: su Christo bisogna puntare solo ed esclusivamente su opere di qualità e necessariamente dei soggetti più importanti. Parliamo circa di una decina di soggetti.

Screenshot 2023-11-27 at 11-12-40 Christo (1935-2020).png
 
Ultima modifica:
Grazie Biagio, sempre puntuale! Un'altra spiegazione che mi ero dato era dovuta all'acquisizione da parte di Gagosian di Christo nella sua "batteria" di artisti e che certe gallerie hanno un potere talmente forte da condizionare i prezzi di mercato. A quel punto, facendo abbassare i prezzi, la suddetta grande galleria può fare incetta di opere a minor prezzo per poi pilotare un grande aumento. Ma forse pecco troppo di fantasia. A presto!
 
Per Biagio.

Tu descrivi questi “collezionisti” come fossero i nostri vicini di casa ma in realtà devi anche considerare che per opere in cui si muovono una paccata di quattrini solitamente entrano in gioco i ben noti alle case d’asta e pure a tanti mercanti gli art fund, spesso gestiti da società di gestione del risparmio.

Essi guardano eccome gli indicatori delle piattaforme e soprattutto le azioni (ops:censored::censored:) le opere più performanti, non peraltro Salvo è già di fatto entrato in questi circuiti, per i rapidi riscontri ottenuti.

Tanto per darti l’idea di questi “finti collezionisti” considera che il fondo Colony (un colosso nel settore) si vuole comprare la galleria più importante francese, quella di Emmanuel Perrotin.


Sulla “crisi” non la pensa allo stesso modo un certo Cristiano De Lorenzo, managing director Christie’s Italia, che per questo ultimo periodo solo nel settore delle loro aste on line ha dichiarato che il valore medio dei lotti è salito a 16.700 dollari (+12%), rispetto al periodo analogo dell’anno scorso. Chiaramente possono anche essere balle visto che è di parte come tante balle si leggono sulle stampa di settore in cui tutto pare sia un investimento, poi tanto con il cerino in mano ci rimaniamo solo noi e continuiamo a leggere ‘ste cacchio di riviste, vabbé.KO!


Aggiungo che secondo l’analisi dell’Intelligence Art Report di Artnet (già leggere Intelligence Art mi incute terrore) hanno performato molto bene le opere quotate fra 100.000 e un milione di dollari (+18%). Quelle prezzate fra il milione e i 10 milioni di dollari hanno visto un incremento del 14%. Se la fascia high end del mercato ha subito un duro colpo quest’anno, la fascia più economica (lotti sotto i 10.000 dollari) non ha brillato, con una riduzione degli scambi pari al 12%. Banalmente, le case d’asta major non trovano conveniente trattare lotti al di sotto di una certa cifra.:wall:


Infine, tanto per marcare quanto il mercato dell'arte va ahimè sempre più osservato in andamenti di tipo borsistico, la forza del marketing oggi è tutto, basta sfogliare questo rapporto della nota agenzia di consulenza e revisione con riguardo particolare verso gli investimenti in arte :

https://www2.deloitte.com/content/d...Brochure/art-finance-report-2023-deloitte.pdf

e vedere in molte pagine opere di Salvo, con un qualche conflitto di interessi, visto che se ‘sti qua scrivono rapporti su andamenti potrebbero evitare pubblicità occulta:tapiro:, ma se c’è chi li sovvenziona tutto diventa lecito.



Per Getullio : Gago ha soffocato il mercato di Penone, ma lo ha indubbiamente arricchito, dei collezionisti chissenefrega.:P


Insomma ragazzi miei, in ‘sto sistema piove sempre sul bagnato per quelli che non tengono un ombrello:D:D

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Per Biagio.

Tu descrivi questi “collezionisti” come fossero i nostri vicini di casa ma in realtà devi anche considerare che per opere in cui si muovono una paccata di quattrini solitamente entrano in gioco i ben noti alle case d’asta e pure a tanti mercanti gli art fund, spesso gestiti da società di gestione del risparmio.

Essi guardano eccome gli indicatori delle piattaforme e soprattutto le azioni (ops:censored::censored:) le opere più performanti, non peraltro Salvo è già di fatto entrato in questi circuiti, per i rapidi riscontri ottenuti.

Tanto per darti l’idea di questi “finti collezionisti” considera che il fondo Colony (un colosso nel settore) si vuole comprare la galleria più importante francese, quella di Emmanuel Perrotin.


Sulla “crisi” non la pensa allo stesso modo un certo Cristiano De Lorenzo, managing director Christie’s Italia, che per questo ultimo periodo solo nel settore delle loro aste on line ha dichiarato che il valore medio dei lotti è salito a 16.700 dollari (+12%), rispetto al periodo analogo dell’anno scorso. Chiaramente possono anche essere balle visto che è di parte come tante balle si leggono sulle stampa di settore in cui tutto pare sia un investimento, poi tanto con il cerino in mano ci rimaniamo solo noi e continuiamo a leggere ‘ste cacchio di riviste, vabbé.KO!


Aggiungo che secondo l’analisi dell’Intelligence Art Report di Artnet (già leggere Intelligence Art mi incute terrore) hanno performato molto bene le opere quotate fra 100.000 e un milione di dollari (+18%). Quelle prezzate fra il milione e i 10 milioni di dollari hanno visto un incremento del 14%. Se la fascia high end del mercato ha subito un duro colpo quest’anno, la fascia più economica (lotti sotto i 10.000 dollari) non ha brillato, con una riduzione degli scambi pari al 12%. Banalmente, le case d’asta major non trovano conveniente trattare lotti al di sotto di una certa cifra.:wall:


Infine, tanto per marcare quanto il mercato dell'arte va ahimè sempre più osservato in andamenti di tipo borsistico, la forza del marketing oggi è tutto, basta sfogliare questo rapporto della nota agenzia di consulenza e revisione con riguardo particolare verso gli investimenti in arte :

https://www2.deloitte.com/content/d...Brochure/art-finance-report-2023-deloitte.pdf

e vedere in molte pagine opere di Salvo, con un qualche conflitto di interessi, visto che se ‘sti qua scrivono rapporti su andamenti potrebbero evitare pubblicità occulta:tapiro:, ma se c’è chi li sovvenziona tutto diventa lecito.



Per Getullio : Gago ha soffocato il mercato di Penone, ma lo ha indubbiamente arricchito, dei collezionisti chissenefrega.:P


Insomma ragazzi miei, in ‘sto sistema piove sempre sul bagnato per quelli che non tengono un ombrello:D:D

Vedi l'allegato 2958806
Mi sa che non hai capito il mio intervento precedente, ti consiglio di rileggertelo con tutta calma Ale.
Non so dove tu abbia letto una mia descrizione di collezionisti, o dei loro comportamenti, visto che non ne ho proprio parlato...

Quello di cui ho parlato sono le estrapolazioni di andamenti da parte delle banche dati, ossia Artprice, Artnet & Co, che personalmente ritengo del tutto incorrispondenti e inutilizzabili, per lo meno per gli artisti che seguo io, tra cui Christo.
Che ci siano persone che collezionano in base a quei dati, onestamente non sono in grado di dirlo, ma altrettanto onestamente a me non interessa minimamente.
Stesso discorso per me vale per le dichiarazioni dei vari operatori, incluse le case d'asta: se ho interesse a cercarmi dei dati e ad analizzarli, lo faccio personalmente e a modo mio. Allo stesso modo mi ricavo una fotografia del momento e del mercato attuale.

E aggiungo che chi colleziona - o anche lecitamente specula - in base a quei numeri piovuti online, secondo me rischia di fare dei grandi buchi nell'acqua.
Comunque, liberissimi di fare come credono.
Del resto è un mercato libero in cui ognuno può comperare ciò che preferisce, o anche vendere, in base alle proprie passioni o intendimenti e va benissimo così.
 
Ultima modifica:
Grazie Biagio, sempre puntuale! Un'altra spiegazione che mi ero dato era dovuta all'acquisizione da parte di Gagosian di Christo nella sua "batteria" di artisti e che certe gallerie hanno un potere talmente forte da condizionare i prezzi di mercato. A quel punto, facendo abbassare i prezzi, la suddetta grande galleria può fare incetta di opere a minor prezzo per poi pilotare un grande aumento. Ma forse pecco troppo di fantasia. A presto!
Ma figurati Get, è sempre un piacere! :-)

In ogni caso è il mio punto di vista personale, ma posso anche dirti che è una fotografia obiettiva: se il dato del calo del 40% fosse reale - e non lo è assolutamente - vorrebbe dire che oggi sia possibile comperare un'opera di Christo da 100, a 60.
Già basta vedere i numeri scritti così per capire che è impensabile.
Semplicemente queste banche dati elaborano i numeri con dei criteri automatizzati che generano risultati per me inaffidabili (che poi ci sia qualcuno che li utilizza, faranno loro!).

Quello che personalmente vedo è una flessione generale sul mercato, e un pò su tutti i mercati in realtà non solo quello dell'arte.
Quindi ci sta che se rallenta un po' tutto, rallentino / flettano tutti gli artisti, chi più e chi meno.

Tornando al tuo spunto su Gagosian, e quindi riprendendo il discorso specifico su Christo, ci sta assolutamente che soprattutto le gallerie stiano alla finestra per capire l'evoluzione di questa situazione.
Ricordiamoci che di fatto ad oggi c'è una stretta collaborazione tra galleria Gagosian e l'Estate ma non c'è un'esclusiva.

Ci sono due principali atteggiamenti in questi casi: chi aspetta per vedere come evolve la situazione, e chi nel dubbio inizia a muoversi e comperare.

Tra questi ultimi ci sono i veri collezionisti, ossia quelli che amano l'artista a prescindere, e coloro che oggi possono ancora arrivare economicamente all'acquisto.
Poi ci sono quelli che aspettano, e si dividono in due categorie: quelli che a fronte dell'attesa rischiano che in futuro non potranno mai più arrivare a permettersi certe cifre (quindi non comperano oggi sentendosi insicuri e non riusciranno più a farlo in futuro), o altri a cui cambia relativamente spendere 100 o 500, e quando costerà 500 saranno lieti di pagare 500 per avere Christo, magari quando sarà realizzata la Mastaba.

E' questione di approcci collezionistici... :-)

PS. a prescindere, non è per niente escluso che Gagosian - come hai scritto - o altre gallerie comperino quando c'è l'occasione: l'opera andata a poco in USA non escluderei minimamente di ritrovarla al doppio o al triplo in qualche galleria o fiera.
 
Ultima modifica:
Grazie Biagio!
Hai una dialettica unica, così si fa!

Il buon Celli ogni giorno si scatena contro qualche artista che a lui non piace! (Probabilmente è una cosa che ha contro di te, un’ossessione! ma credimi non c’è partita, hai dato delle spiegazioni davvero complete e intelligenti; senza bisogno di sghignazzare.
Ormai, sono tutti dipendenti dall’asta e dal database, nemmeno fosse borsa; le persone rinunciano ad usare il cervello, preferiscono la verità facile quella superficiale…senza faticare)

Prima Boetti, poi Griffa, poi Christo! E ogni volta che in qualche asta uno di questi artisti fa un risultato scarso, ecco il buon celli che ci aggiorna quasi in tempo reale sghignazzando..(cosa antipatica verso l’arte e verso chi apprezza e magari colleziona questi artisti)
Pensare che era un moderatore..
E’ un atteggiamento sgradevole, stucchevole e che cerca di creare due schieramenti..proprio l’opposto di quello che farebbe un amante dell’arte.

Un tempo cadendo nella trappola evidenziavo il mercato di Paolini e suggerivo di verificare (cosa che ho fatto) il sito SIAE… …una roba incredibile…
Ma nonostante ciò, non nego sia un ottimo artista. Che potrebbe avere un mercato molto importante. Ripeto potrebbe, ma non è detto. (Ci sono troppe variabili)

Guardate Artprice:

Aldo Mondino ranking: 2.644 turnover: 214.000 €

Giulio Paolini ranking: 3.385 turnover: 152.000 €

Vi sembra che sia così utile Artprice?
Andate a giocare ai cavalli avrete più fortuna!
 
Tornado al calo di Christo io sulle opere di qualità non lo vedo affatto. Anche i multipli importanti costano sempre di più anzi. Vedere dorotheum
 
Grazie "Il Castigatore"

ti faccio presente che a Biagio ho risposto con un grazie e se preferisci aggiungo anche uno "scusami"

Ciao:bye:
 
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