Conto svuotato con truffa telefonica

Onestamente,magari poi i fatti mi smentiranno,penso ad un dipendente della banca,non vedo altre possibilita per ora

mi spiace dirtelo ma io invece indagherei tra i tuoi familiari e colleghi: da quanto racconti nessun phishing e' stato messo in atto, quindi sembra proprio un'operazione valida fatta da qualcuno che ha accesso alle credenziali... a quantodici per averle basta avere accesso allo zaino... puoi proprio essere sicuro al 100% di non averlo mai perso di vista 1 minuto???
 
le pas e il token li conservo io in uno zaino che ho sempre con me

mi spiace dirtelo ma io invece indagherei tra i tuoi familiari e colleghi: da quanto racconti nessun phishing e' stato messo in atto, quindi sembra proprio un'operazione valida fatta da qualcuno che ha accesso alle credenziali... a quantodici per averle basta avere accesso allo zaino... puoi proprio essere sicuro al 100% di non averlo mai perso di vista 1 minuto???

Infatti, non per dire che sicuramente è andata come dice ric, ma non è da escludere. Tenere le psw in chiaro, anche se per la maggior parte del tempo le si ha sotto la propria stretta sorveglianza, è sempre un'imprudenza. Le psw vanno conservate in contenitori crittografati come possono essere i psw manager e la cui master password la devi tenere a mente (quindi mai scritta in chiaro) solo tu.

Altra imprudenza è tenere i due fattori di autenticazione nello stesso posto e non separati (banalmente, ti bastava lo zaino e la tasca del pantalone).

Comunque tienici aggiornati sulla vicenda.
 
Concordo ; gli attuali sistemi di doppia autenticazioni forse non saranno definitivi ma rispetto a quelli del passato ,come i vecchi Token Hardware,impediscono ,semplificando,attacco “man in the middle” come potrebbe essere quello di un bancario perché richiedono di disporre fisicamente o del App ,associata preventivamente allo smartphone certificato, o del Token o della SIM
 
Il finto operatore conosceva tutti i dati della mia ragazza: nome, cognome, codice fiscale, città e indirizzo di residenza.

sono dati pressochè pubblici
basta fare un acquisto online e il sito li ha, le farmacie (online) vogliono anche il CF

secondo me avendo fornito il PIN a degli sconosciuti è stata MOLTO fortunata a ricevere il 50% di rimborso, il PIN del tuo bancomat non puoi darlo nemmeno a un famigliare "stretto"

comunque rimango dell'idea che ogni X anni va cambiato sia il numero di telefono che l'email associata a tutte le banche, gli "studiati" rideranno del security through obscurity ma tant'è che facendo così, da sempre, non ricevo scocciature.
 
Vincent Vеga;57625977 ha scritto:
sono dati pressochè pubblici
basta fare un acquisto online e il sito li ha, le farmacie (online) vogliono anche il CF
Pubblici.. calma, i dati che forniamo per un pagamento elettronico e a maggior ragione quelli forniti in farmacia dovrebbero essere tenuti, nel modo più assoluto, riservati. Certo, che poi la maggior parte delle persone fornisca distrattamente il consenso al trattamento dei propri dati personali è vero, ma in teoria nessuno è autorizzato a rendere pubblici i nostri dati personali senza un consenso esplicito o solo perché stiamo pagando qualcosa.

comunque rimango dell'idea che ogni X anni va cambiato sia il numero di telefono che l'email associata a tutte le banche, gli "studiati" rideranno del security through obscurity ma tant'è che facendo così, da sempre, non ricevo scocciature.
Sul numero di telefono probabilmente convengo con te, la cosa assurda è dover arrivare a queste misure quando invece dovevamo essere maggiormente tutelati. Invece no, l'importante è tracciarci a più non posso, sia per "controlli di legge" che per profilazioni commerciali e altre cag.te da ogni dove.
 
Pubblici.. calma, i dati che forniamo per un pagamento elettronico e a maggior ragione quelli forniti in farmacia dovrebbero essere tenuti, nel modo più assoluto, riservati. Certo, che poi la maggior parte delle persone fornisca distrattamente il consenso al trattamento dei propri dati personali è vero, ma in teoria nessuno è autorizzato a rendere pubblici i nostri dati personali senza un consenso esplicito o solo perché stiamo pagando qualcosa.

non è che serva chissà cosa per beccarti il codice fiscale

Calcolo codice fiscale
 
Vincent Vеga;57626117 ha scritto:
non è che serva chissà cosa per beccarti il codice fiscale

Calcolo codice fiscale

Lo so, che c'entra. Io intendo che il mio nome, cognome, data di nascita, ecc. così il numero di una carta di debito, un numero di telefono, ecc. sono dati personali sensibili e riservati, e come tali per legge chi li utilizza deve (me forse meglio dire dovrebbe) assicurarne la riservatezza.
 
Lo so, che c'entra. Io intendo che il mio nome, cognome, data di nascita, ecc. così il numero di una carta di debito, un numero di telefono, ecc. sono dati personali sensibili e riservati, e come tali per legge chi li utilizza deve (me forse meglio dire dovrebbe) assicurarne la riservatezza.

I primi 3 dati, molti li pubblicano su facebook, visibili a tutti. Insieme al luogo di nascita. E con il calcolatore già postato prima calcoli il codice fiscale. Qualcuno pubblica in chiaro anche il numero di telefono.

La verità è che per riuscire a operare sul conto è necessario l'intervento dell'utente raggirato in qualche modo, proprio come detto da gekkozzz72 .

Anche i famosi malware richiedono il download... magari clickando su un link ricevuto via sms/WhatsApp.

La regola principe è non usare link di email/sms per nessun motivo, anche se apparentemente provenienti dalla banca. Non dare credito alle telefonate che si ricevono di persone che dicono di lavorare per la banca. Qualsiasi comunicazione riceviate bisogna ignorarla o chiudere la telefonata e poi contattare la banca sui numeri ufficiali per chiedere se effettivamente sono stati loro a chiamare.

Io ho sventato una truffa di un "operatore" che diceva di chiamarmi per conto di Vodafone proprio così.
 
I primi 3 dati, molti li pubblicano su facebook, visibili a tutti. Insieme al luogo di nascita. E con il calcolatore già postato prima calcoli il codice fiscale. Qualcuno pubblica in chiaro anche il numero di telefono.
Eh ma in questo caso scemi quelli che lo fanno scusami eh.. Anche io posso sbandierare i miei dati a destra e a manca e appendere cartelli, poi però non mi devo sorprendere se incorro in qualche inconveniente. Chi è causa del suo mal...


La verità è che per riuscire a operare sul conto è necessario l'intervento dell'utente raggirato in qualche modo
Gli stessi utenti che sbandierano su Facebook i propri dati personali sono le vittime predilette nonché i più probabili "aiutanti" del truffatore. Sono i primi che al telefono si berrebbero qualsiasi cosa e in generale una persona che ti chiama con nome e cognome spacciandosi per la tua banca infonde una certa sicurezza. Questi utenti non ci vuole nulla che cliccherebbero su qualsiasi cosa spalancando inconsapevolmente ogni cassaforte.
 
c'è tutt'ora gente che su Facebook ha persino il numero di cellulare in chiaro insieme all'email
laureati, bilaureati e qualcuno insegna pure per la patente ECDL :D
diversi professionisti hanno il CF nel timbro....insomma non è un segreto di stato, quello che è (era) segreto sono i codici che diamo ai truffatori; un esempio a caso è l'ingegnere che mi ha fatto delle visure catastali, di lui ho tutto scritto direttamente nei documenti da lui.
il particolare poi il PIN: fornire il PIN del bancomat non è classificabile.
l'unica cosa che posso capire è fornire l'IBAN per farsi riconoscere anche se è comunque fuoriluogo perchè quando chiami un CALL CENTER ti fanno inserire il nome utente tramite tastierino; qui la parte che rileva è che sei tu a chiamare, mai viceversa.
 
Eh ma in questo caso scemi quelli che lo fanno scusami eh.. Anche io posso sbandierare i miei dati a destra e a manca e appendere cartelli, poi però non mi devo sorprendere se incorro in qualche inconveniente. Chi è causa del suo mal...


Gli stessi utenti che sbandierano su Facebook i propri dati personali sono le vittime predilette nonché i più probabili "aiutanti" del truffatore. Sono i primi che al telefono si berrebbero qualsiasi cosa e in generale una persona che ti chiama con nome e cognome spacciandosi per la tua banca infonde una certa sicurezza. Questi utenti non ci vuole nulla che cliccherebbero su qualsiasi cosa spalancando inconsapevolmente ogni cassaforte.

Sono pienamente d'accordo con te,se sei incauto ne paghi le conseguenze. Il mio commento era per dire che spesso i racconti di truffa descritti mancano di dettagli che fanno la differenza. Altrettanto frequente è il pensiero che gli altri farebbero quello che faremmo noi nelle medesime circostanze... cosa che non sempre è vera.

A volte quei dati vengono carpiti dalla "spazzatura", basta una bolletta gettata nei rifiuti. Ci sono molti modi per ottenere quei dati personali, sia leciti che meno.

In ogni caso avere quei dati personali non è sufficiente per superare le sicurezze bancarie, ma vengono utilizzati per rendere credibile una telefonata o una email dove poi vengono richiesti i "veri dati riservati" come codice utente, password e OTP.
 
Il mio commento era per dire che spesso i racconti di truffa descritti mancano di dettagli che fanno la differenza.
Ah sì, certo. Molti si stupiscono che un "operatore" sa vita morte e miracoli di loro e se vai poi a vedere postano la loro vita e i loro dati sui social h24....

Altrettanto frequente è il pensiero che gli altri farebbero quello che faremmo noi nelle medesime circostanze... cosa che non sempre è vera.
Non sono sicuro di aver capito bene cosa intendi, ma penso che tu abbia ragione.

A volte quei dati vengono carpiti dalla "spazzatura", basta una bolletta gettata nei rifiuti. Ci sono molti modi per ottenere quei dati personali, sia leciti che meno.
Il famoso dumpster diving? :D Guarda, dubito che vadano a rovistare alla ricerca dei nostri dati personali in questo modo (piuttosto un'azienda deve sempre stare attenta) ma, certo, è comunque buona norma distruggere bene ogni documento dove ci sono i dati personali prima di gettarlo.

In ogni caso avere quei dati personali non è sufficiente per superare le sicurezze bancarie, ma vengono utilizzati per rendere credibile una telefonata o una email dove poi vengono richiesti i "veri dati riservati" come codice utente, password e OTP.
Ovviamente, ed esattamente come dici. Motivo in più per rivalutare il concetto di privacy e riservatezza, oltre ovviamente a diffidare sempre da telefonate strane, link e richieste di codici.
 
Infatti, non per dire che sicuramente è andata come dice ric, ma non è da escludere. Tenere le psw in chiaro, anche se per la maggior parte del tempo le si ha sotto la propria stretta sorveglianza, è sempre un'imprudenza. Le psw vanno conservate in contenitori crittografati come possono essere i psw manager e la cui master password la devi tenere a mente (quindi mai scritta in chiaro) solo tu.

Altra imprudenza è tenere i due fattori di autenticazione nello stesso posto e non separati (banalmente, ti bastava lo zaino e la tasca del pantalone).

Comunque tienici aggiornati sulla vicenda.
Arrivata raccomandata dalla banca
Nella sostanza la banca dice,dall analisi effettuata dal al,si evince una attività effettuata dallo stesso id adress(se un frodatore avesse disposto il bonifico da pc o telefono distanti dal computer del cliente,l indirizzo ip sarebbe stato indiscutibilmente diverso)ecc ecc
La banca comunque non ravvisa elementi per una qualche responsabilità della stessa
 
Ultima modifica:
insomma o sei stato tu e non ricordi oppure è stato qualcuno con accesso al token che tieni in borsa.
 
insomma o sei stato tu e non ricordi oppure è stato qualcuno con accesso al token che tieni in borsa.

Io non l’ho fatto e a meno che senza saperlo ho qualche forma di demenza senile precoce,tumori al cervello,alzheimer lo ha fatto qualcun altro,ora cercando di ricordare quel giorno in particolare in cui il bonifico è stato fatto è venuto fuori che dovendo fare un lavoro particolare,che faccio ogni 2/3mesi nella mia attività,sono rimasto per tutto il giorno a lavoro e,nell ora in cui il bonifico è stato fatto ero nel mio locale probabilmente solo ma sicuramente nei pressi del computer,l’operazione so che ha avuto la durata di 7 minuti
 
Vincent Vеga;57630165 ha scritto:
c'è tutt'ora gente che su Facebook ha persino il numero di cellulare in chiaro insieme all'email
laureati, bilaureati e qualcuno insegna pure per la patente ECDL :D
diversi professionisti hanno il CF nel timbro....insomma non è un segreto di stato, quello che è (era) segreto sono i codici che diamo ai truffatori; un esempio a caso è l'ingegnere che mi ha fatto delle visure catastali, di lui ho tutto scritto direttamente nei documenti da lui.
il particolare poi il PIN: fornire il PIN del bancomat non è classificabile.
l'unica cosa che posso capire è fornire l'IBAN per farsi riconoscere anche se è comunque fuoriluogo perchè quando chiami un CALL CENTER ti fanno inserire il nome utente tramite tastierino; qui la parte che rileva è che sei tu a chiamare, mai viceversa.
Il numero di cellulare non è un dato sensibile e non è pensato per essere tenuto segreto. Se basta il numero di cellulare per svuotare il conto non è il correntista che ha pubblicato il numero di cellulare su facebook ad essere stato incauto. E' la banca che ha sistemi di sicurezza che fanno acqua. E di banche del genere ce ne sono, eh, banche che per movimentare il conto chiedono password ed otp inviata sul cellulare ma poi permettono di resettare la password tramite otp su cellulare.
 
si evince una attività effettuata dallo stesso id adress(se un frodatore avesse disposto il bonifico da pc o telefono distanti dal computer del cliente,l indirizzo ip sarebbe stato indiscutibilmente diverso)ecc ecc
Immagino che per id volessi scrivere ip... Comunque, certo, se l'attacco fosse avvenuto dall'esterno l'ip sarebbe stato diverso, il problema è se questo sia avvenuto all'interno della stessa LAN (rete aziendale, domestica, o, peggio, pubblica e aperta), cosa ben più difficile, ma non del tutto impossibile.
 
Il numero di cellulare non è un dato sensibile e non è pensato per essere tenuto segreto.
Il fatto che non sia un dato sensibile non significa che non debba essere tenuto riservato da terzi, salvo esplicita autorizzazione del diretto interessato, perché è comunque un dato personale e diffonderlo senza consenso è reato.

Il numero di telefono e coperto da privacy?

Diffondere il numero di cellulare altrui e reato? Cosa si rischia


Se basta il numero di cellulare per svuotare il conto non è il correntista che ha pubblicato il numero di cellulare su facebook ad essere stato incauto. E' la banca che ha sistemi di sicurezza che fanno acqua.
Ovviamente non basta il solo numero di cellulare, che potrebbe prestarsi solo ad un social engineering o sim-swap (di cui però ci si dovrebbe accorgere vedendo che non si ha più linea o sim registrata). Per il resto tutte le banche utilizzano l'autenticazione a due fattori (credenziali di accesso e otp su cellulare). Capisci bene che senza la collaborazione dell'incauto utente risulta teoricamente impossibile portare a termine una frode, è evidente che in casi simili sembra ci sia dell'arcano semplicemente perché l'utente esclude, non ricorda, o non sa, qualche comportamento o imprudenza che costituirebbe il classico anello mancante.

E di banche del genere ce ne sono, eh, banche che per movimentare il conto chiedono password ed otp inviata sul cellulare ma poi permettono di resettare la password tramite otp su cellulare.
Sinceramente non ho capito che significa "per movimentare il conto" :confused:
Poi non ho capito nemmeno in che altro modo si dovrebbe resettare la psw se non anche attraverso, appunto, un codice otp....
 
Ho letto 25 pagine di possibili fake news e di hot. L'utente che ha aperto il topic non è più intervenuto: per me andrebbe fatto qualcosa altrimenti si permettono apertura di post di questo genere.
Interessante la discussione sulle truffe, tutto il resto è fuffa.
 
Ultima modifica:
Ovviamente non basta il solo numero di cellulare, che potrebbe prestarsi solo ad un social engineering o sim-swap (di cui però ci si dovrebbe accorgere vedendo che non si ha più linea o sim registrata). Per il resto tutte le banche utilizzano l'autenticazione a due fattori (credenziali di accesso e otp su cellulare). Capisci bene che senza la collaborazione dell'incauto utente risulta teoricamente impossibile portare a termine una frode, è evidente che in casi simili sembra ci sia dell'arcano semplicemente perché l'utente esclude, non ricorda, o non sa, qualche comportamento o imprudenza che costituirebbe il classico anello mancante.

Sinceramente non ho capito che significa "per movimentare il conto" :confused:
Poi non ho capito nemmeno in che altro modo si dovrebbe resettare la psw se non anche attraverso, appunto, un codice otp....
Movimentare significa fare movimenti. Bonifici, ricarica telefoniche. In teoria per farli serve l'autenticazione a due fattori, una password + un codice monouso inviato sul celluare. Ma l'autenticazione a due fattori per definizione prevede l'utilizzo di due fattori indipendenti, se la password si può resettare tramite codice otp è un'autenticazione a due fattori farlocca perchè per svuotare il conto basta solo un fattore, il cellulare, con cui si ottiene accesso anche alla password. Se si vogliono fare le cose per bene la password andrebbe resettata inviandone una nuova attraverso un altro canale certificato (ad esempio l'email) a seguito di riconoscimento fatto de visu da un operatore della banca (eventualmente in webcam per velocizzare l'operazione).
 
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