Sansiro fermati un attimo, mi sembra che stai correndo a tutta velocità come una testa di ariete per tentare di distruggere un carro armato...
Ti ho fatto delle domande ben specifiche ad esempi fatti da te, domande alle quali poi non hai risposto, e provo con tanta pazienza a riproporle...
Hai fatto l'esempio dello startupper in fase embrionale che va da UniCredit a proporre il suo prodotto/servizio, e io ti ho detto perché UniCredit come qualsiasi altro colosso sul mercato dovrebbe affidarsi al servizio di una minuscola startup non sapendo se da qua a 6 mesi quella startup esiste ancora? Con tutte le problematiche del caso...
Perché dovrebbero ascoltarti?
Evidentemente non hai molta esperienza imprenditoriale perché altrimenti dovresti sapere che questi colossi hanno businessplan programmato su 5/10 anni, pensa che danno andrebbe a creare una qualsiasi startup che collabora e fallisce dopo 6 mesi 1anno...
Come ti ho detto per esperienza diretta, non c'è bisogno di andare a presentarsi in ginocchio dal colosso di turno con la propria startup, RENDITI INTERESSANTE PER IL COLOSSO DI TURNO e sarà lui che verrà a cercarti.
L'esempio del ristorante era puramente indicativo e Solidum90 mi ha fatto capire che ha compreso benissimo...
Visto che i ristoranti non ti garbano, riposto la considerazione, come puoi pensare di aprire una catena DI QUALSIASI COSA(visione,idee,investitori, grandi sogni), senza aver provato a far funzionare e gestire un solo punto vendita (realtà dei fatti che mette a galla capacità e risposta di mercato).
Per amartya78 dovresti fare esempi di colossi finanziati per 20 anni in perdita...
Ed inoltre sei sicuro che questi colossi non sono a partecipazione statale, spinoff di grandi aziende, oppure accordi con sgravi fiscali unici nel loro genere con lo stato...
Anche noi in Italia abbiamo colossi in settori tradizionalissimi che sono o sono rimasti in perdita per tantissimi anni, e va benissimo così.
Questo non cambia i presupposti di qualsiasi imprenditore che da poco vuole fare tanto.
E poi sto notando che sta sfuggendo di mano DEL PERCHÉ si vuole fare startup?
Per rivoluzionare un settore? Per creare posti di lavoro? Per utilizzare gli utili e fare beneficenza ai bisognosi? Per sfida o arricchimento personale? Perché nella vita non si vuole fare il dipendente e si tenta di mettersi in proprio?
Presupposti che DEVONO essere ben definiti ancora prima di aprire una qualsiasi bancarella al mercato... (E anche in questo settore ho conosciuto personalmente chi ha scalato creato posti di lavoro e si è arricchito)
Adesso sembra che tutti vogliono inventare il nuovo Facebook/Meta. Bah.
Innanzitutto grazie per il tempo che mi stai dedicando.
Approfitto anche per rispondere a Solidum90.
Partirei anzi da un tema da lui introdotto, ovvero la mia presunzione.
Sì, sono presuntuoso. Cioè, presumo delle cose, cioè ritengo che delle cose che ho in mente prima o poi verranno realizzate.
Perché lo penso? Perché in passato si è SEMPRE verificato questo. Questa è una garanzia che ciò si ripeterò anche in futuro?
No. Però mi rende fiducioso. Credo nelle mie idee.
Faccio un esempio. A Natale ho regalato a mia figlia un aggeggio che serve a fare le patatine senza olio, usando al suo posto getti di aria calda.
Di un prodotto del genere ne parlavo vent'anni fa con un mio amico, anche lui pubblicitario. Discutevamo di come presentarlo, la strategia, la comunicazione, l'animazione sul punto vendita. Non sapevamo neanche se tecnicamente una cosa del genere era realizzabile. Però sapevamo distinguere i bisogni per cui c'era mercato da quelli transeunti.
Del resto, avevamo visto morire una gran quantità di prodotti (anche su questo aspetto non ho mai sbagliato) e sapevamo distinguere le due cose.
La birra artigianale. Io pensai che si sarebbe potuto fare dei piccoli, piccolissimi birrifici artigianali all'inizio degli anni '80, quindi un buon decennio prima che prendessero piede. Vedo nel futuro? No. Notavo che sempre più gente aveva la strana fregola di rinchiudersi fra quattro mura a bere birra, e anni prima aveva sentito un tale che diceva che la birra poteva essere prodotta anche artigianalmente. Il mio unico ragionamento è stato mettere insieme le due informazioni e PRESUMERE che se fatta in piccola quantità, la birra venga meglio.
Tornando a noi, mi sembrava di aver fatto un discorso coerente.
Ovvero, io, nella mia presunzione, ritengo che ci sia lo spazio per un certo numero di imprese dimensionalmente rilevanti.
Imprese che soddisfano bisogni importanti.
Posso anche dirvi che non nasceranno dall'ecosistema delle start up, per due motivi, alcune richiedono saperi multidisciplinari (che non è culturalmente il modo di operare di una start up di giovani) ma è l'altro punto quello più importante, ovvero che richiedono un apporto di capitale e di competenze rilevanti fin dall'inizio (perché sono idee semplici, che si rivolgono ad ampi bacini, non di nicchia).
Per fortuna, alcune di queste idee, non tutte, sono "sperimentabili" su piccola scala, testabili e quindi, entro certi limiti, se ne può stimare l'impatto di mercato.
A questo punto, per tirare le fila di questo discorso, è vero o non è vero che il sistema delle start up in Italia non funziona?
Tutti si lamentano.
Ma quali sono le cause di questo malcontento?
I giovani startupper non hanno idee valide? Non hanno la tempra e non si sacrificano abbastanza? O la colpa è degli investitori? O degli squali che spolpano le giovani start up con apporti professionali di dubbia qualità?
Se andate sul blog di Elestici troverete una descrizione dall'interno di questo mondo e, quello che si legge, fa francamente cadere le braccia (per dirne una, gli investitori che capiscono di cosa si parla sembra che siano una minoranza).
Io ho semplicemente aggiunto un altro argomento, di tipo più strutturale, cioè non dipendente dagli atteggiamenti individuali.
Riguardo a quanto dice Amartya, il suo mi sembra un argomento sensato. Sicuramente il sistema americano lascia molto più margine alle start up per crescere e svilupparsi.
PS. L'esempio di Unicredit si riferiva a una start up di Elestici, Garanteasy. Ho visto lo stesso Elestici che la "vendeva" su YouTube e, onestamente, mi dispiaceva che dovesse fare il venditore di se stesso. L'idea è carina, ma non così importante. Possono fare molto, ma molto di meglio, se non dovessero fare TUTTO, magari anche le pulizie e portare a spasso il cane del portinaio...