Un ritrovamento importante e significativo, questa opera (giovanile) di de Chirico.
L'unica cosa - a mio modesto avviso - che mi separa dalla valutazione data dal mio amico Claudio Strinati è la datazione: difficile pensarlo un dipinto del 1911 (quando de Chirico era appena arrivato a Parigi, proveniente da Firenze); più probabile, in considerazione anche del soggetto, addirittura il 1906 come anno di esecuzione (mentre si trova a Monaco di Baviera e si presta come interprete, a favore del fratello Andrea/Savinio, nelle lezioni di musica che questi riceve dal noto Max Reger).
Venendo al quesito proposto da mmt (con sano e giusto spirito di provocazione), solo un folle - credo - avrebbe preferito i mulini a questa singolare (e primissima) "Vita silente".