Etf a leva

EDIT: ho scritto una cosa errata perciò elimino l'informazione che potrebbe essere fuorviante. Sorry
 
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Ok, ma le quote poi vengono vendute automaticamente? Cioè se io sto a 0€ e l’etf continua a perdere come funziona? Vado a 0,01...0,00001 ecc?

Se riesci a risalire allo storico con questo è accaduta una cosa simile.

JE00BDD9Q956
 
se un etf a leva dovesse andare proprio male e raggiungere lo 0€ cosa succede?

Un ETF a leva non puó mai andare a zero, perché la leva massima prevista per gli ETF UCITS è la leva 2.

Eventuali meccanismi di sospensione automatica scatterebbero solo se il sottostante perdesse in un giorno il 30% o il 40%.

Eventualmente, sono previste procedure di liquidazione del valore residuo o di accorpamento ad altri ETF.


con questo è accaduta una cosa simile. JE00BDD9Q956

LNGA non è un ETF.
 
Un ETF a leva non puó mai andare a zero, perché la leva massima prevista per gli ETF UCITS è la leva 2.

Eventuali meccanismi di sospensione automatica scatterebbero solo se il sottostante perdesse in un giorno il 30% o il 40%.

Eventualmente, sono previste procedure di liquidazione del valore residuo o di accorpamento ad altri ETF.




LNGA non è un ETF.

E' un etc ma la replica matematica è uguale.

Quotava sotto l'euro adesso lo hanno riportato a 20, non ho seguito cosa hanno combinato.
 
E' un etc ma la replica matematica è uguale.

Non è lo stessa cosa. Il rendimento atteso del sottostante di LNGA è negativo. E' normale che vada a zero.

Il confronto andrebbe fatto con un ETF azionario short in leva come SDS, che ha perso ormai il 95% in 10 anni. Ma è normale, visto che S&P sale.


Quotava sotto l'euro adesso lo hanno riportato a 20, non ho seguito cosa hanno combinato.

Il modo in cui l'emittente ETFs ha trattato il deprezzamento di LNGA, ignorandone le conseguenze, è stato ridicolo. Il prezzo era arrivato a 0,00x al punto che il tick mimimo di negoziazione faceva muovere i prezzi del 5%. Nonostante le proteste dei traders con l'emittente, hanno lasciato che continuasse così; costringendo i traders a spostarsi sul Boost 3x. Solo in concomitanza del nuovo regolamento del mercato SeDeX nel maggio 2016 sono stati costretti ad effettuare un raggruppamento 16000:1
 
Leveraged Gold Funds: 50 Years Of Horrific Performance | Seeking Alpha

Leveraged gold funds would have vastly underperformed actual gold. An investment in gold would have shown a strong 7.5% CAGR since 1968, although most of these gains were made by 1980.

Gold has suffered through 70% downturns, and did not reach its 1980 peak again until 2007. The simulated 3x gold fund is on a 38-year long downturn, during which it has lost up to 99.8% of its value.

Average investors should never invest in leveraged gold funds. These funds dramatically underperform gold over the long term. The fund suffers horrific downturns which may never end.


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L’effetto Compounding lo si ha fortunatamente anche su quello non a leva
??????????????????????????????????? :confused::confused::confused::confused::confused:
Quello non a leva (o meglio leva +1) replica semplicemente il sottostante puro e semplice. Come fa ad avere il compounding?
Se oggi il sottostante è 100 domani 99 e dopodomani di nuovo 100 l'ETF farà lo stesso (commissioni a parte).
Non distruggere una delle poche certezze della mia vita. ;);)
 
Questo degli etf a leva è un argomento molto interessante; diciamo subito che la strategia che avete per altri strumenti tipo, fondi comuni, non va affatto bene.
Consiglio un lungo periodo di studio per vedere la volatilità a cui bisogna abituarsi, che è molto elevata e che non è paragonabile ad altri strumenti e poi acquistare qualcosa SOLO dopo un sostanzioso ribasso , perchè l' acquisto a prezzi alti poi porterebbe tensioni che difficilmente riuscireste a sopportare, mi piacerebbe che qualcuno che li tiene o li segue intervenisse sull'argomento. Ciao
 
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Understanding volatility drag

Understanding volatility drag | Seeking Alpha

I media amano mettere in guardia dai pericoli degli ETF in leva, paragonandoli a strumenti di distruzione di ricchezza. Ma l'analisi quantitativa dei dati mostra che questi strumenti finanziari sono ampiamente incompresi. Pur non essendo adatti alla maggior parte degli investitori, il loro rapporto fra rischi e benefici può essere compreso da tutti.

Chi avesse investito 10000$ otto anni fa in un ETF a leva sul Nasdaq, oggi potrebbe comprarsi una casa... e non avrebbe perso soldi per colpa del volatility drag (come pretenderebbe chi dice che nel lungo periodo "tendono a zero") ma al contrario avrebbe ottenuto un rendimento 10 volte superiore a quello dell'indice senza leva.

La leva aumenta i rendimenti ma è soggetta agli effetti della path dependence. Nonostante ciò, dal dopoguerra ad oggi l'uso della leva su un sottostante come S&P500 avrebbe incrementato i rendimenti.

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E' una convinzione errata pensare che la leva causi matematicamente decadimento nel lungo periodo. Solo se si usa una leva troppo alta rispetto alla volatilità del sottostante il rendimento tende a decrescere. Per ogni sottostante bisogna individuare la leva più favorevole; che per qualche sottostante può anche arrivare anche a 2 o a 3 (ma può anche essere inferiore a 1 se il sottostante è molto volatile).

Lo studio Leverage for the long run usa la media mobile a 200 giorni per fare previsioni sulla volatilità. Quando un titolo è al di sotto della sua media mobile a 200 giorni, la sua volatilità è circa doppia rispetto a quando è al di sopra. Visto che gli ETF in leva si comportano meglio in periodi di bassa volatilità e peggio in periodi di alta volatilità, si sceglierà di usarli solo nel primo caso.
 
Understanding volatility drag | Seeking Alpha

I media amano mettere in guardia dai pericoli degli ETF in leva, paragonandoli a strumenti di distruzione di ricchezza. Ma l'analisi quantitativa dei dati mostra che questi strumenti finanziari sono ampiamente incompresi. Pur non essendo adatti alla maggior parte degli investitori, il loro rapporto fra rischi e benefici può essere compreso da tutti.

Chi avesse investito 10000$ otto anni fa in un ETF a leva sul Nasdaq, oggi potrebbe comprarsi una casa... e non avrebbe perso soldi per colpa del volatility drag (come pretenderebbe chi dice che nel lungo periodo "tendono a zero") ma al contrario avrebbe ottenuto un rendimento 10 volte superiore a quello dell'indice senza leva.

La leva aumenta i rendimenti ma è soggetta agli effetti della path dependence. Nonostante ciò, dal dopoguerra ad oggi l'uso della leva su un sottostante come S&P500 avrebbe incrementato i rendimenti.

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E' una convinzione errata pensare che la leva causi matematicamente decadimento nel lungo periodo. Solo se si usa una leva troppo alta rispetto alla volatilità del sottostante il rendimento tende a decrescere. Per ogni sottostante bisogna individuare la leva più favorevole; che per qualche sottostante può anche arrivare a 2 o a 3 (ma può anche essere inferiore a 1 se il sottostante è molto volatile).

Lo studio Leverage for the long run usa la media mobile a 200 giorni per fare previsioni sulla volatilità. Quando un titolo è al di sotto della sua media mobile a 200 giorni, la sua volatilità è circa doppia rispetto a quando è al di sopra. Visto che gli ETF in leva si comportano meglio in periodi di bassa volatilità e peggio in periodi di alta volatilità, si sceglierà di usarli solo nel primo caso.

secondo me sei un troll :D quanta pazienza ci vuole…..
 
Understanding volatility drag | Seeking Alpha
E' una convinzione errata pensare che la leva causi matematicamente decadimento nel lungo periodo. Solo se si usa una leva troppo alta rispetto alla volatilità del sottostante il rendimento tende a decrescere. Per ogni sottostante bisogna individuare la leva più favorevole; che per qualche sottostante può anche arrivare anche a 2 o a 3 (ma può anche essere inferiore a 1 se il sottostante è molto volatile).
Si, quello che dice Seeking Alpha è largamente condivisibile. Se il sottostante dell’ETF è molto direzionale e poco volatile, il decadimento da volatilità è largamente superato dal guadagno in fase di direzionalità.
Però quello che dice qui mi sembra molto più discutibile. Sembrerebbe che se io trovo (ammesso che ci sia) un ETF con leva alta (diciamo x11, x20?) tenderebbe comunque a zero qualunque sia il sottostante. Questo non mi sembra. Se lo strumento ha le caratteristiche dette prima, non c’è leva che tenga. Se il sottostante fa anche solo +0,05% al giorno tutti i giorni (neanche tanto, 12% all’anno) l’ETF schizzerà verso l’alto con qualunque leva.

Interessante il discorso sulla leva minore di 1. Sarebbe più precisamente 0<leva<1. Credo che strumenti del genere non esistano perchè commercialmente non interesserebbero. Però noi qui teoricamente li consideriamo. Leva 0,5 significa che se il sottostante sale dell’1%, l’ETF sale dello 0,5%. Ciò significa che quando il sottostante sale, l’ETF aumenta l’esposizione nel sottostante ma in misura minore rispetto alla crescita del sottostante.
Qui la volatilità del sottostante giocherebbe a favore, a fronte però di una perdita, anche cospicua, in caso di direzionalità del sottostante, rispeto all'investimento diretto nel sottostante. Ho detto bene?
 
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Si, quello che dice Seeking Alpha è largamente condivisibile. Se il sottostante dell’ETF è molto direzionale e poco volatile, il decadimento da volatilità è largamente superato dal guadagno in fase di direzionalità.
Però quello che dice qui mi sembra molto più discutibile. Sembrerebbe che se io trovo (ammesso che ci sia) un ETF con leva alta (diciamo x11, x20?) tenderebbe comunque a zero qualunque sia il sottostante. Questo non mi sembra. Se lo strumento ha le caratteristiche dette prima, non c’è leva che tenga. Se il sottostante fa anche solo +0,05% al giorno tutti i giorni (neanche tanto, 12% all’anno) l’ETF schizzerà verso l’alto con qualunque leva.

Interessante il discorso sulla leva minore di 1. Sarebbe più precisamente 0<leva<1. Credo che strumenti del genere non esistano perchè commercialmente non interesserebbero. Però noi qui teoricamente li consideriamo. Leva 0,5 significa che se il sottostante sale dell’1%, l’ETF sale dello 0,5%. Ciò significa che quando il sottostante sale, l’ETF aumenta l’esposizione nel sottostante ma in misura minore rispetto alla crescita del sottostante.
Qui la volatilità del sottostante giocherebbe a favore, a fronte però di una perdita, anche cospicua, in caso di direzionalità del sottostante, rispeto all'investimento diretto nel sottostante. Ho detto bene?

di solito si investe per far profitto per questo serve una leva leggermente maggiore, per avere una leva 0,5 basta investire la metà del capitale che si vuole investire.
poi se esistesse un sottostante che va sempre in positivo ogni giorno va benissimo anche una leva a 1mlione
 
Però quello che dice qui mi sembra molto più discutibile. Sembrerebbe che se io trovo (ammesso che ci sia) un ETF con leva alta (diciamo x11, x20?) tenderebbe comunque a zero qualunque sia il sottostante.

L'articolo si riferisce ad uno studio che era stato linkato anche all'inizio del thread. Il riferimento all'andamento storico dei mercati è corretto: se cento anni fa ci fosse stato uno strumento a leva 10 applicato ai mercati reali non avrebbe avuto risultati positivi di lungo periodo. Perché i mercati reali hanno sempre una certa volatilità.

L'errore presente in quello studio è invece nel tentativo di presentare una formula semplificativa per il cosiddetto volatility drag. In quella formula (che ancora più grossolanamente era R= l*r - l²*σ²/2 con l leva, r rend. sottostante, σ volatilità) il secondo termine è sempre negativo e il rendimento a leva eguaglia il multiplo del rendimento del sottostante in assenza di volatilità.

Invece quando la volatilità va da zero ad un valore comunque basso il rendimento a leva supera il multiplo del rendimento del sottostante. C'è quindi addirittura un volatility boost e non un drag. Solo quando la volatilità sale sopra un multiplo del rendimento del sottostante allora la leva inizia a rendere meno del multiplo del sottostante, fino a perdere e tendere a zero quando la volatilità continua a salire.

Interessante il discorso sulla leva minore di 1. Sarebbe più precisamente 0<leva<1. Credo che strumenti del genere non esistano perchè commercialmente non interesserebbero.

La leva ottimale viene proposta in L = r/σ² con riferimento alla formula di Kelly.

La leva frazionaria deve essere usata facendo ricorso a continui ribilanciamenti.
 
L'errore presente in quello studio è invece nel tentativo di presentare una formula semplificativa per il cosiddetto volatility drag. In quella formula (che ancora più grossolanamente era R= l*r - l²*σ²/2 con l leva, r rend. sottostante, σ volatilità) il secondo termine è sempre negativo e il rendimento a leva eguaglia il multiplo del rendimento del sottostante in assenza di volatilità.

Invece quando la volatilità va da zero ad un valore comunque basso il rendimento a leva supera il multiplo del rendimento del sottostante. C'è quindi addirittura un volatility boost e non un drag. Solo quando la volatilità sale sopra un multiplo del rendimento del sottostante allora la leva inizia a rendere meno del multiplo del sottostante, fino a perdere e tendere a zero quando la volatilità continua a salire.

In questo articolo viene mostrata una formula di approssimazione ai rendimenti di lungo periodo degli strumenti in leva daily che tiene conto della possibilità del "volatility boost" nelle situazioni di volatilità contenuta.

Leveraged ETF Tracking Error | Seeking Alpha

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La leva è β, la volatilità è S e n è il numero di giorni.
 
Volendo rispolverare il concetto di volatility boost, trovo interessante lo strumento a leva fissa applicato a strategie momentum

In leveraged ETF long term, there are two popular but incorrect myths

In altre parole temo di autosmentire il mio scetticismo su un sistema trend following Stop And Reverse a medie mobili (Ema mensili 5 e 13) applicato su S&P500 e che ha mostrato notevolissima tenuta negli ultimi 25 anni. Chissà nei prossimi

KISS me, please...

Scusate era solo per rispolverare il 3D e testimoniare come l'autocritica e la flessibilità del proprio pensiero può stimolare nuove teorie e soprattutto nuove applicazioni.
Seguirà (non nella sezione trading perché sono medie mobili mensili, e, a memoria, 10 operazioni in 25 anni) un backtest momentum leveraged su S&P500
 
ETF in leva

Understanding volatility drag | Seeking Alpha

I media amano mettere in guardia dai pericoli degli ETF in leva, paragonandoli a strumenti di distruzione di ricchezza. Ma l'analisi quantitativa dei dati mostra che questi strumenti finanziari sono ampiamente incompresi. Pur non essendo adatti alla maggior parte degli investitori, il loro rapporto fra rischi e benefici può essere compreso da tutti.

Chi avesse investito 10000$ otto anni fa in un ETF a leva 3 sul Nasdaq, oggi potrebbe comprarsi una casa... e non avrebbe perso soldi per colpa del volatility drag (come pretenderebbe chi dice che nel lungo periodo "tendono a zero") ma al contrario avrebbe ottenuto un rendimento 10 volte superiore a quello dell'indice senza leva.

La leva aumenta i rendimenti ma è soggetta agli effetti della path dependence. Nonostante ciò, dal dopoguerra ad oggi l'uso della leva su un sottostante come S&P500 avrebbe incrementato i rendimenti.

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E' una convinzione errata pensare che la leva causi matematicamente decadimento nel lungo periodo. Solo se si usa una leva troppo alta rispetto alla volatilità del sottostante il rendimento tende a decrescere. Per ogni sottostante bisogna individuare la leva più favorevole; che per qualche sottostante può anche arrivare anche a 2 o a 3 (ma può anche essere inferiore a 1 se il sottostante è molto volatile).

Lo studio Leverage for the long run usa la media mobile a 200 giorni per fare previsioni sulla volatilità. Quando un titolo è al di sotto della sua media mobile a 200 giorni, la sua volatilità è circa doppia rispetto a quando è al di sopra. Visto che gli ETF in leva si comportano meglio in periodi di bassa volatilità e peggio in periodi di alta volatilità, si sceglierà di usarli solo nel primo caso.

Concordo,infatti il mio portafoglio principe è un portafoglio bilanciato rigorosamente a leva x3. Storicamente dal 1983 i backtest ci dicono che ha dato un rendimento medio annuale del 15.6% dopo aver tolto l'inflazione. Il pure Alpha di Bridgewater a guida di Dalio ha ottenuto storicamente un 20% annuo medio quindi posso ritenermi soddisfatto. Esistono anche portafogli che danno e hanno dato mediamente anche un 20%25% di ritorno medio annuale (sempre dal 1980) ma per noi investitori europei sono impossibili da costruire perchè gli ETF in questione che servono non sono stati armonizzati non avendo KIDs. Una vera sciaguraKO!KO!
 
Concordo,infatti il mio portafoglio principe è un portafoglio bilanciato rigorosamente a leva x3. Storicamente dal 1983 i backtest ci dicono che ha dato un rendimento medio annuale del 15.6% dopo aver tolto l'inflazione. Il pure Alpha di Bridgewater a guida di Dalio ha ottenuto storicamente un 20% annuo medio quindi posso ritenermi soddisfatto. Esistono anche portafogli che danno e hanno dato mediamente anche un 20%25% di ritorno medio annuale (sempre dal 1980) ma per noi investitori europei sono impossibili da costruire perchè gli ETF in questione che servono non sono stati armonizzati non avendo KIDs. Una vera sciaguraKO!KO!

e quale sarebbe il tuo portafoglio se puoi condividerlo che rende così tanto?
 
e quale sarebbe il tuo portafoglio se puoi condividerlo che rende così tanto?

concordo, giocando a carte si direbbe vedo: al tavolo vedrem le "carte di DanyBoy"; ci saprà indicare anche come si entrerebbe in "pure Alpha di Bridgewater a guida di Dalio che ha ottenuto storicamente un 20% annuo medio"
 
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