FCA-CNHI-RACE notizie, dati, bilanci (e commenti relativi) - 3rd

io mi sono fatto l'idea che molti di questi teslari da youtube siano foraggiati da elon

Non so se direttamente, ma alcuni hanno una Tesla "sponsorizzata" quindi è ovvio.
Lo dicevo anche per dire che Tesla ha scelto questa forma di pubblicità-test che probabilemnte per certe categorie funziona.
 
bene Rossi , quando torni dalla tomba ci dici il modello del pomello

che io ho cercato su ebay e il piu' caro costa 371 euro

https://www.ebay.it/sch/Pomelli-del-cambio/72223/i.html?_ssc=1&_nkw=MASERATI

il piu recente è della 3200 come ricordavo. Cmq all'epoca cose assurde c'è ne sono state , tipo il costo per avere le cuciture a contrasto (praticamente la possibilita di scegliere un altro filo rispetto a quello previsto) , ma nulla in quell'ordine di grandezza.

Ricordo che per un auto tedesca di cui non faccio il nome :-) ad un amico hanno proposto come optional il tergicristallo posteriore. Su un auto dello stesso gruppo ma destinata al popolo tra versione "base" e medio di gamma cambiava il cruscotto (non intendo il conta km e la dashboard , ma proprio il cruscotto era fatto di matariali divesi)

C'è ne sarebbero da raccontare, i costruttori generalisti e non, hanno piu margine assoluto (non solo percentuale) sugli optional che sull'intera auto. Il venditore della mia stelvio quasi piangeva quando ho accettato di prendere il posacenere e i tappetini , mi ha ringraziato perchè per i suoi obbiettivi era molto importante dimostrare che riusciva a convincere il cliente
 
io mi sono fatto l'idea che molti di questi teslari da youtube siano foraggiati da elon

forse qualche influencer ma credo che sia piu una questione di identificarsi con qualcosa di elitario, come chi compra prodotti apple (che tra l'altro spesso sono spettacolari under the hood, ma è roba che il marketing non spinge perchè tanto l'utente tipo non comprenderebbe)
 
Io non credo che Tesla foraggi sta gente. E che c'era penuria di contenuti in italiano di gente che cercava notizie.
Quindi probabilmente hanno alimentato il loro canale inserendo contenuti nel modo giusto. Chi è partito per primo ha avuto maggiori possibilità.
In verità uno dei più noti prova anche altre EV, fornite dai concessionari, e si finanzia inserendo vari sponsor.

Quindi...io sono per: " hanno successo perché c'è interesse". E per quanto non facciano le visualizzazioni di varie rockstar, 2 spicci li prenderanno anche.
Tra l'altro la maggior parte di loro lavora, e fa questo come contorno mi sembra.

Spegnerei questa cosa della pubblicità pagata da Musk...sono semplicemente appassionati che condividono, e ci prendono anche 2 spicci.
Musk del resto ha creato questa aurea che lo contorna, rendendo quasi dei mezzi fanatici, un sacco di persone.

Io non sono un fanatico, e analizzo con cura tutte le cose, ma alla fine ne ho presa una. Sarà top o sarà flop non so. Mi andava di tentare.
Son appassionato di auto e finanza...grazie a quest'ultima mi posso permettere di spendere per alimentare la mia passione.

Altri come gli youtuber in questione alimentano la loro passione in maniera alternativa (sponsor ecc), ma magari stanno già bene di loro.
 
tra l'altro ricordo che il video di maserati oltre che parlare del pomello parlava proprio dei sedili in pelle che partivano dalla scelta del cliente del tipo di pelle che desiderava" facendogli proprio toccare e vedere il catalogo delle pelli reali " delle cuciture del volante ecc in pratica la pelle umana castava meno ,oltre a questo il video parlava anche degli operai addetti alla selleria " i tappezzieri " che erano partite iva esterni praticamente pagati a cottimo e a prezzi ridicoli e chiamati soltanto quando c'era lavoro da svolgere senza manco avere la possibilità della cassa integrazione ,praticamente uno sfruttamento all'osso di manodopera in un settore altamente remunerativo .
quando trovo il video ve lo posto , mi pare fosse un video di una indagine giornalistica .
altro che le premium dovevano dare più lavoro agli operai ,tutto il contrario , il lavoro per le famiglie era in polonia non da noi !
 
Io non credo che Tesla foraggi sta gente. E che c'era penuria di contenuti in italiano di gente che cercava notizie.
Quindi probabilmente hanno alimentato il loro canale inserendo contenuti nel modo giusto. Chi è partito per primo ha avuto maggiori possibilità.
In verità uno dei più noti prova anche altre EV, fornite dai concessionari, e si finanzia inserendo vari sponsor.
quindi secondo te danno delle auto a questi signori per fare delle recensioni a gratis con il rischio che poi ne parlino male ?
beata ingenuità :wall:
vabbè se si crede che i titoli in borsa il prezzo lo fa il mercato si può credere anche a questo :yes:
 
quindi secondo te danno delle auto a questi signori per fare delle recensioni a gratis con il rischio che poi ne parlino male ?
beata ingenuità :wall:
vabbè se si crede che i titoli in borsa il prezzo lo fa il mercato si può credere anche a questo :yes:

Parlino male non si può, ma qualche critica velata viene fatta. Poi non parliamo di prove scientifiche e strumentali.
Guarda che il marketing VW spende cifre astronomiche per video che spingano all'acquisto, continui articoli su blog e riviste varie.
Non ti rendi forse conto di quanto siano importanti per raccogliere risultati di vendita importanti.

Tesla gode della fama di Musk secondo, nulla più. Molto intelligente il codice referral e credo che ci sia ormai uno zoccolo duro di utenti, entusiasta dei loro mezzi ben conoscendone i difetti.
Ma quanto pare per ora molti ricomprano Tesla, non tutti, e forse in futuro sempre meno. Ma per ora chi cerca autonomia e una rete di ricarica che risolva per i viaggi non ha alternative...

Se tu le vedi...dicci la tua!
 
Parlino male non si può, ma qualche critica velata viene fatta. Poi non parliamo di prove scientifiche e strumentali.
Guarda che il marketing VW spende cifre astronomiche per video che spingano all'acquisto, continui articoli su blog e riviste varie.
Non ti rendi forse conto di quanto siano importanti per raccogliere risultati di vendita importanti.

Tesla gode della fama di Musk secondo, nulla più. Molto intelligente il codice referral e credo che ci sia ormai uno zoccolo duro di utenti, entusiasta dei loro mezzi ben conoscendone i difetti.
Ma quanto pare per ora molti ricomprano Tesla, non tutti, e forse in futuro sempre meno. Ma per ora chi cerca autonomia e una rete di ricarica che risolva per i viaggi non ha alternative...

Se tu le vedi...dicci la tua!

se hai le possibilità di toglierti degli sfizi fai molto bene a farlo , lo farei anche io .
io guardo soltanto utilitarie da città e al massimo arrivo al segmento b quando vedo che c'è un forte sconto come è successo con la opel , poi è chiaro che devo tenerla per sfruttarla perchè se vado a darla indietro è molto svalutata , ognuno sceglie guardando il suo portafoglio .
si in quelle recensioni qualche piccola critica la fanno tipo: il pulsante delle luci è messo in posto scomodo oppure il sedile posteriore ha poco spazio tra i sedili anteriori ecc per il resto sempre tutto bene , quindi meglio andarsi a leggere qualche recensione di un proprietario o meglio ancora di un conoscente , ma anche li se uno ne è innamorato non ti dice tutto .
comunque se uno ha possibilità finanziarie queste cose influiscono poco perchè massimo due anni cambiano con il nuovo modello , per questo che l'altro giorno ti dicevo che la durata della batteria ha poca importanza per chi cambia spesso l'auto , la fregatura alla fine la prendono sempre quelli con meno possibilità che comprano l'usato;)

secondo me è più importante la velocità di ricarica che l'autonomia della batteria . il collo di bottiglia è nella velocità di ricarica

ps. ricordo che c'era un utente che parlava male della opel dicendo che era una punto ,che non aveva tenuta di strada ,che si bruciavano le bobine elettroniche ecc vi ricordate?
tutte palle non è successo niente ,la macchina va benissimo , ed è piena di accessori oltre ad avere le stoffe dei sedili veramente robuste ,niente a che vedere minimamente con una fiat , so quanto durano le stoffe dei sedili fiat ne ho avute parecchie , spero che abbiano cambiato prodotto ma ci credo poco " intendo uso intensivo che esci ed entri in macchina parecchie volte al giorno" se la usi una volta al giorno durano anche 10 anni
 
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secondo me è più importante la velocità di ricarica che l'autonomia della batteria . il collo di bottiglia è nella velocità di ricarica

Io ho risolto comprandone 2! ;)
In verità in una notte ripristino tranquillamente la batteria con una semplice trifase.
Sai che più consumi energia meno il kwh ti costa vero? Nuove leggi del 2017, prima era il contrario!

Tra l'altro la Tesla ha l'equivalente di quasi 6 powerwall 2 (13kWh cad).
Considerato che i PowerWall costano circa 6500€ cad...praticamente al costo di una solo di batteria da 75kwh ho preso anche l'auto Tesla.
Anzi considerando la rottamazione, meno! :)
Soltanto che per ora dalle mie conoscenze, le Tesla non cedono energia alle abitazioni! Possono solo ricaricarsi, ma non fornire energia.

Nel mio disegno energetico ideale, l'auto che non uso potrebbe fare da batteria di accumulo per la casa e ricaricarsi dal fotovoltaico.
Credo che 500e e Nissan Leaf siano già in grado di fare questa cosa. Con un mini generatore di emergenza potrei essere autonomo!


Ora mi sto studiando anche un sistema per avere energia dal corso d'acqua che corre di fianco al mio casale. Non c'è sempre acqua, ma d'inverno non è così raro. Potrei utilizzarlo come fonte di energia per quando piove o fa brutto tempo e quindi l'FV è out!
 
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i marchi premium si stanno tutti organizzando con colonnine private dedicate

Io ho risolto comprandone 2! ;)
In verità in una notte ripristino tranquillamente la batteria con una semplice trifase.
Sai che più consumi energia meno il kwh ti costa vero? Nuove leggi del 2017, prima era il contrario!

Tra l'altro la Tesla ha l'equivalente di quasi 6 powerwall 2 (13kWh cad).
Considerato che i PowerWall costano circa 6500€ cad...praticamente al costo di una solo di batteria da 75kwh ho preso anche l'auto Tesla.
Anzi considerando la rottamazione, meno! :)
Soltanto che per ora dalle mie conoscenze, le Tesla non cedono energia alle abitazioni! Possono solo ricaricarsi, ma non fornire energia.

Nel mio disegno energetico ideale, l'auto che non uso potrebbe fare da batteria di accumulo per la casa e ricaricarsi dal fotovoltaico.
Credo che 500e e Nissan Leaf siano già in grado di fare questa cosa. Con un mini generatore di emergenza potrei essere autonomo!


Ora mi sto studiando anche un sistema per avere energia dal corso d'acqua che corre di fianco al mio casale. Non c'è sempre acqua, ma d'inverno non è così raro. Potrei utilizzarlo come fonte di energia per quando piove o fa brutto tempo e quindi l'FV è out!

se esistesse la ricarica rapida e colonnine che trovi sempre libere non ci sarebbe il problema di una batteria con tantissima autonomia 250km sarebbe già più che sufficiente
solo che se hai una batteria da 50 kw con una ricarica a 50kw ci vuole un'ora per caricarla ,anche di più perchè quando arriva a 80% la carica rallenta.
ora se volessimo ricaricarla in un tempo ragionevole diciamo 10 minuti ,tempo di prendere un caffè ,servirebbe una colonnina che abbia una potenza di 300/350kw continua e hai la batteria all'80% cosa che non le trovi da tutte le parti dietro l'angolo ste colonnine, è anche uno sforzo per le aziende elettriche fornire tutte queste potenze ,pensa mettere in un piazzale 20 colonnine da 300/350kw che lavoro comporta.
tesla in questo momento è avvantaggiata perchè penso abbia già molte di queste colonnine di sua proprietà dedicate soltanto per loro .
ma stanno arrivando anche altri costruttori come Porsche che stanno facendo la stessa cosa ,da questo punto di vista la rendita tesla sta per finire .
alla fine sarà sempre il poveretto che gli toccherà ricaricare a con meno potenza sprecando più tempo ,queste ricariche rapide non saranno gratuite ma chi possiede una Taycan che gli frega se costa più cara?
è sempre il solito discorso chi ha più soldi si accomoda meglio, i soldi fanno camminare l'acqua anche in salita :o
Stazione di ricarica rapida ultrafast nei distributori Q8 a 300 kW - NEWSAUTO.it

Colonnine di ricarica auto elettriche Fast in autostrada, saranno ogni 50 km

sconto del 40% con isee anche senza rottamazione

Incentivi auto elettriche, sconto del 40% sul prezzo di listino per reddito Isee - NEWSAUTO.it
 
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Batterie e auto elettriche, quattro miliardi per la la gigafactory italiana di Italvolt da migliaia di posti di lavoro

Pinifarina Architettura progetterà l’impianto e Comau metterà a punto le linee. Al via le selezioni per il sito che impiegherà 4.000 lavoratori e 10.000 con l'indotto

1' di lettura

Italvolt realizzerà la prima gigafactory in Italia, destinata a diventare al contempo la più grande in Europa e la dodicesima al mondo per dimensione, con 300.000 metri quadrati previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh.

Con una stima di 4.000 lavoratori impiegati e nel complesso 10.000 nuovi posti di lavoro creati, la gigafactory Italvolt rappresenterà uno dei progetti industriali più importanti degli ultimi anni in Italia, per un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro. La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera 2024. Il primo step del progetto prevede l'individuazione dell'area dove verrà costruito l'impianto, al termine dell'attività di due diligence attualmente in corso su alcuni siti selezionati a livello nazionale. Il nuovo impianto sarà in grado di contribuire con la propria produzione, in modo significativo, alla crescente domanda di batterie in Europa, in gran parte proveniente dall'industria automotive, che entro il 2030 aumenterà a livello globale di 17 volte fino a circa 3.600 gigawatt (GWh), con una previsione di richiesta da parte dell'Unione europea di 565 GWh, dietro solo alla Cina, con un fabbisogno previsto di 1.548 GWh[1].

Il gigaplant di Italvolt sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina. Comau, invece, leader nel campo dell'automazione industriale sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per il gigaplant. Inoltre, Comau si occuperà della realizzazione del laboratorio di ricerca e sviluppo che accoglierà accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più all'avanguardia nel settore della mobilità elettrica.
 
Batterie e auto elettriche, quattro miliardi per la la gigafactory italiana di Italvolt da migliaia di posti di lavoro

Pinifarina Architettura progetterà l’impianto e Comau metterà a punto le linee. Al via le selezioni per il sito che impiegherà 4.000 lavoratori e 10.000 con l'indotto

1' di lettura

Italvolt realizzerà la prima gigafactory in Italia, destinata a diventare al contempo la più grande in Europa e la dodicesima al mondo per dimensione, con 300.000 metri quadrati previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh.

Con una stima di 4.000 lavoratori impiegati e nel complesso 10.000 nuovi posti di lavoro creati, la gigafactory Italvolt rappresenterà uno dei progetti industriali più importanti degli ultimi anni in Italia, per un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro. La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera 2024. Il primo step del progetto prevede l'individuazione dell'area dove verrà costruito l'impianto, al termine dell'attività di due diligence attualmente in corso su alcuni siti selezionati a livello nazionale. Il nuovo impianto sarà in grado di contribuire con la propria produzione, in modo significativo, alla crescente domanda di batterie in Europa, in gran parte proveniente dall'industria automotive, che entro il 2030 aumenterà a livello globale di 17 volte fino a circa 3.600 gigawatt (GWh), con una previsione di richiesta da parte dell'Unione europea di 565 GWh, dietro solo alla Cina, con un fabbisogno previsto di 1.548 GWh[1].

Il gigaplant di Italvolt sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina. Comau, invece, leader nel campo dell'automazione industriale sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per il gigaplant. Inoltre, Comau si occuperà della realizzazione del laboratorio di ricerca e sviluppo che accoglierà accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più all'avanguardia nel settore della mobilità elettrica.
ottimo
sai mica chi li sta mettendo sti 4 miliardi , lo stato?
saluto
 
i siti potrebbero essere piemomte campania o calabria

La gigafactory di batterie Italvolt ora punta sull’Italia. Fabbrica da 3 mila persone- Corriere.it
2 GIORNI AGO LAVERITAERADIGITALE COMMENTI DISABILITATISU LA GIGAFACTORY DI BATTERIE ITALVOLT ORA PUNTA SULL’ITALIA. FABBRICA DA 3 MILA PERSONE- CORRIERE.IT


Una mega fabbrica di batterie in Italia, la pi grande del Sud Europa, la dodicesima al mondo. Il progetto – si apprende – sarebbe arrivato ormai alle battute finali e ci sta lavorando da qualche mese Italvolt, la newco creata da Lars Carlstrom, imprenditore svedese, fondatore e azionista di Britishvolt, la societ che nel Northumberland, in Gran Bretagna, vuole erigere entro il 2023 un gigaplant da 2,6 miliardi di sterline.

Italvolt starebbe scegliendo tra tre siti – Piemonte, Campania e Calabria – per costruire un impianto con una produzione a un tasso annuo fino a 45 Gigawattora e che dunque avrebbe bisogno di 100 ettari circa di superficie, dando cos lavoro a qualcosa come tremila persone e, secondo le stime, ad altre 15 mila nell’indotto. La gigafactory italiana ambisce a intercettare il grande mercato europeo dell’automotive, dove con Stellantis ha appena fatto la sua comparsa il quarto costruttore mondiale. E per farlo al meglio vorrebbe dotarsi anche di un centro ricerche di 20 mila metri quadri. L’idea dare impulso alla creazione di una filiera europea per l’auto elettrica. L’operazione sarebbe finanziata all’inizio da Italvolt per poi raccogliere da altri investitori il capitale necessario ad avviare i lavori su uno dei tre siti italiani e vedere indicativamente l’impianto pronto per il 2023. La cifra sarebbe nell’ordine di qualche miliardo, basta vedere l’omologo investimento Oltremanica e quello di Tesla nel Brandeburgo.

Il tempismo non da poco in questa vicenda, visto che nelle ultime settimane governi e aziende stanno spingendo sull’acceleratore del comparto batterie. Secondo uno studio di McKinsey infatti nel 2040 la sola domanda per i veicoli elettrici assemblati in Europa raggiunger i 1.200 Gigawattora annui, mentre un dossier dell’8 febbraio di Roland Berger preannuncia – sulla spinta espansiva delle rinnovabili e il conseguente crollo dei prezzi – un riassetto dei grandi player dello stoccaggio, con trend di consolidamento verticale e orizzontale. Poche settimane fa i cinesi di Faw hanno annunciato 1 miliardo di investimento per produrre auto elettriche in Emilia e giusto ieri Comau, la societ di automazione e robotica del gruppo Stellantis, ha aderito alla European Battery Alliance (Eba) e alla Batteries European Partnership Association (Bepa), di cui Carlo Novarese – global competence center batteries manager di Comau – stato eletto membro del cda. Inoltre l’Italia ha annunciato la partecipazione all’Ipcei (Important Projects of Common European Interest) sulle batterie, che ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea, con 12 imprese e 2 centri di ricerca per un investimento di oltre un miliardo di euro.
 
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