io no.. anche perchè a livello fondamentale non capisco le ragioni del rally..
a livello fondamentale c'è anche il discorso che pare gli usa si stiano organizzando per l'esportazione, per esempio... poi, a dire il vero non me lo spiego neanche io il perchè di questo rally un pò prematuro, stagionalmente parlando....
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Inviato September 30, 2014 17:17 (GMT) |Da Analista FX Empire - Barry Norman
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Rapporti Analisi Fondamentale
natural gas tuesday . Il gas naturale, spinto dalle prese di beneficio da parte dei trader e dal rafforzamento del dollaro che ha pesato sui mercati di materie prime, ha ceduto parte del terreno guadagnato nel corso del rally di ieri. Il gas naturale viene scambiato a 4,1450, in ribasso di nove punti. Nel suo impegno a favore di un avvio delle esportazioni di gas naturale. Stando a una dichiarazione ufficiale di ieri, la Commissione Federale Regolatrice del Settore dell’Energia negli Stati Uniti avrebbe rilasciato licenze per il terminal Cove Point nel Maryland. L’autorità ha proposto di assegnare la proprietà del terminal a una partnership con vantaggi fiscali (MLP) e di usare i ricavi dell’offerta pubblica per come fondi per la costruzione, che dovrebbe costare attorno ai 3,8 miliardi di dollari.
Nei mesi scorsi i sostenitori delle esportazioni di gas naturale, sia in **** al Congresso e che nel settore industriale, hanno sfruttato il potenziale per l’offerta statunitense del combustibile per cercare di mettere in discussione la dipendenza dell’Europa dalla Russia. Il 30% del gas naturale consumato in Europa viene dalla Russia, che nel mese di marzo ha annesso la Crimea al proprio territorio.
Il Wall Street Journal ha riportato che i prezzi del gas naturale stanno crescendo per la quarta giornata consecutiva mentre i trader si preparano per il possibile picco di domanda del prossimo inverno. La spinta è venuta in parte dal rinnovo del contratto di novembre, stabilmente al di sopra e quello di ottobre, che scadrà venerdì.
I trader, in vista del picco di domanda invernale, questo mese hanno anche testato frequentemente la soglia dei quattro dollari. Molti credono che i prezzi debbano andare al rialzo spinti dalla domanda per riscaldamento domestico, ma la spinta è stata invece bilanciata da un flusso continuo di offerta legato al boom di petrolio e gas domestico.
Il freddo inverno del 2014 a est delle montagne rocciose aveva provocato un’impennata dei prezzi oltre i 6$/mmBtu e in primavera aveva svuotato le riserve raggiungendo i minimi degli ultimi 11 anni. I produttori di gas hanno recuperato le scorte a un ritmo record, ma rimangono comunque alcune carenze regionali, come la BNP Paribas ha avvisato in una nota lunedì. Le riserve degli stoccaggi nel Gulf Coast sono divenute via via sempre più importanti per soddisfare la domanda invernale, e sono per il 20% sotto la media degli ultimi cinque anni, potenzialmente impedendo la possibilità di servire altri mercati quest’inverno.