Di certo la destra non la supera nessuno a quanto spolpamento della cosa pubblica, ma la sinistra non è che ha fatto la corsa a togliersi certi privilegi in tempo di crisi.
per sono tutti Bannato
Per questo scrivevo ieri che, esclusi ingenui, sognatori ma anche abili manipolatori, nessuna persona sana di mente può dire che esiste il politico profumato o di gran lunga più profumato degli altri.
Ci si deve accontentare di quello che puzza di meno, sinistra compresa.
E comunque, una persona onesta, se entra in politica e vuole costruire grandi aggregazioni alla fine deve scendere a compromessi, altrimenti resta da solo: il nostro NON è un elettorato che premia i più capaci quanto piuttosto quelli che promettono di più e magari che appaiono più vincenti degli altri. E a questi personaggi si perdona e si giustifica tutto, fino all'ultimo. Solo alla fine si ammette "non sapevo, non volevo, che delinquente che era", ma è una patetica bugia
Chi vuole sognare non voterà mai chi gli dice ogni volta le cose come stanno, chi rischia sanzioni ed espropri per abusi edilizi non voterà mai per un partito contrario ai condoni, gli evasori fiscali non voteranno mai chi si batte contro l'evasione, chi delinque o chi si giova del sostegno di chi delinque non voterà mai chi si batte per la legalita.
E aggiungo anche che chi lavora nelle banche, nei ministeri, nelle società private protette, ecc difficilmente voterà chi si batte per eliminare certi privilegi o protezioni, perchè in quel caso è in ballo il posto di lavoro
Stiamo parlando di una massa di voti mica da ridere, sono tutti bravi a parlare di sacrifici fino a quando tocca agli altri. Gherardo Colombo nelle sue conferenze ricorda che l'appoggio popolare a Mani Pulite è finito quando si sono iniziati a toccare i pesci piccoli, il vicino di casa, mentre fino a quando si toccavano i vertici non c'era problema ....
La buona politica media continuamente tra interessi e modi di pensare contrapposti per trovare una soluzione che scontenti qualcuno ma accontenti i più, possibilmente a rotazione.
L'importante è che i compromessi siano fatti solo quando è strettamente necessario, non ogni volta che devi arricchire te stesso o qualche tuo sostenitore. La politica nel mondo, ma soprattutto in Italia, è altro
L'ammissione di Violante alla Camera sul conflitto di interessi volutamente mai affrontato dalla sinistra la dice lunga su come vanno le cose
Ma soprattutto non possono fare i verginelli "non credevo", "non sapevo"...
Io confesso che alle mie prime politiche il voto a Berlusconi l'ho dato, ma è stata la prima e l'ultima volta (Pur non avendo nessuna pregiudiziale nei confronti di un cdx serio ed europeo, alla Aznar o ai tories).
Se me ne sono accorto io, che tanto sveglio non sono, chi l'ha votato anche nel 2008 non può cadere oggi dal pero.
Appunto, e va dato atto a Greenfree che resta coerente contro tutto e contro tutti nel sostegno a Berlusconi, sapendo perfettamente chi è, mentre tanti suoi compagni di viaggio fino a pochi mesi fa (massimo un anno) lo sostenevano in tutti i modi possibili e oggi, solo oggi, dopo vent'anni scoprono che è quello che è
No, un maggior grado di indecenza del pdl è palese. Entrambi comunque vomitevoli e invotabili.
Quoto la prima parte, sulla seconda più passa il tempo meno mi sta scadendo l'alternativa Grillo, mi piaceva quando era radicale, ma adesso sta diventando manicheo, e lo si capisce dai toni usati contro il dissenso, e i modi per me non sono solo forma ma anche sostanza.
Chi ha argomenti non ha bisogno di seppellire di insulti e di letame chi dissente o ha dubbi, usa gli argomenti: non è forma è sostanza.
Destra e sinistra sono ovviamente semplificazioni riassuntive di due o tre insiemi di valori di base storicamente e culturalmente differenti che non necessariamente sono impossibilitati a convivere nella medesima testa.
Su giustizia e immigrazione io sto con Torre, per esempio...
Quello che trovo squallido e' cio' che significa destra per i berlusconiani, efficacemente riassunto dalla tua definizione. E lo trovo squallido e triste principalmente perche' a votare per questo tipo di finta destra non e' stato quell' 1%, ma venti volte e passa quel numero, avendo in tasca la convinzione che i co.glioni fossero gli altri.
Per me, ad esempio, Margareth Thatcher era una ca.rogna, ma una ca.rogna con una visione politica, con un progetto, una ca.rogna che posso rispettare.
Berlusconi no.
Quoto anche le virgole (non posso bollinare perchè l'ho già fatto ieri). Ho già sentito da altri nick di destra (per fortuna non tutti) che la destra classica, per come è stata storicamente, fatta anche di importanti valori trasversali, è solo teoria.
In questo paese sembra che essere di destra vuol dire essenzialmente NON essere di sinistra, sembra quasi un voto contro, viscerale, a prescindere. Se non è comunista va bene, se poi a questo si aggiunge deregulation (quindi mani libere su tutto), tasse basse o alte ma senza controlli particolarmente asfissianti, meglio.
In fondo anche la recente visibilissima adesione così viscerale a M5S di una parte dei nick di destra ex PDL-Lega puzza tanto di voto anti PD.
Ricordo ancora una volta che prima del ballottaggio delle elezioni a sindaco di Milano vinte un anno e mezzo fa da Pisapia, il candidato sindaco di M5S, Calise, descriveva con estrema chiarezza il suo elettorato come di sinistra dando per scontato che al massimo al ballottaggio si sarebbero astenuti, ma non avrebbero mai dato il voto alla Moratti, come poi si è puntalmente visto.
Si agita continuamente lo spettro del governo dei comunisti, quando lo sanno anche i sassi che il PD attuale ormai è poco più di una socialdemocrazia, e lo stesso Vendola è più moderato della classe dirigente del PCI degli anni 70.
Aver paura del PD fa ridere quasi come chi, a sinistra, fino a pochissimi anni fa aveva paura di Fini, ridicolo