Ma continuiamo a non avere l'ISIN....
Non vorrei che non venisse pubblicizzato apposta per cercare di tener fuori gli investitori comuni dagli acquisti OTC..
PUNTO 3-Generali, per bond LTII 1,25 mld ordini oltre 8 mld, tasso 7,75%
mercoledì 5 dicembre 2012 17:07
di Gabriella Bruschi
MILANO, 5 dicembre (Reuters) - Del vento benefico che sta attraversano i mercati dei Paesi periferici ha ampiamente beneficiato oggi Generali che in un paio d'ore ha ricevuto ordini superiori a 8 miliardi di euro per il nuovo bond subordinato da 1,25 miliardi.
I dealer dicono che si è aperta una fortissima domanda per tutto il settore tripla 'B', con gli investori da tempo a caccia di rendimenti più appetibili che ritengono arrivato il momento per spostarsi dal rating 'A' al livello più elevato del gruppo 'B'.
"Gli investitori hanno aperto una nuova finestra di investimento, quella sugli asset 'tripla-B'" dice uno stratgist del mercato dei capitali. "Hanno realizzato che - con i progressi ottenuto in Grecia e in Spagna - non ha più senso detenere asset con rendimenti inesistenti ed è arrivato il momento di spostarsi su posizioni relativamente più rischiose".
Il bond di Generali arriva così nel momento più opportuno: rating a cavallo tra la 'A' e la 'B', rendimento elevato, opzione 'call' a 10 anni.
"Il mercato dei capitali è tornato sotto i riflettori e la domanda si fa avanti numerosa" dice il responsabile del primario di una banca londinese. "Addirittura c'è ora la sensazione che si possa perdere questo treno e presto anche i rendimenti dei periferici 'buoni' possano scendere velocemente".
Ieri il bond di UniCredit 'Baa2' per Moody's - che è stato prezzato per 750 milioni - ha ricevuto ordini per 2,3 miliardi.
NETTO CALO COSTO FINANZIAMENTO PER GENERALI RISPETTO A LUGLIO
Il bond di Generali di oggi è un subordinato del tipo lower Tier II, a 30 anni, ma callable dopo il decimo anno, identico nella sua formulazione a quello emesso dalla compagnia triestina all'inizio del luglio scorso.
Quello di luglio serviva a onorare l'esercizio di una call su un bond precedente con scadenza finale 2022. L'operazione di oggi ha "lo scopo di rafforzare il capitale di Generali in vista del piano industriale che verrà presentato a metà gennaio con il nuovo management" dice una fonte bancaria.
"E' una formula utilizzata da molte assicurazioni in Europa ultimamente, che ha il vantaggio sia di soddisfare i requisiti di solvibilità sia di rispondere alle richieste delle agenzie di rating che chiedono emissioni lunghe, anche se con la call" dice un altro responsabile del primario.
Nelle ultime settimane hanno emesso bond con questa stessa struttura compagnie europee come Allianz, Hannover Re e Standard Life.
"Il bond di Generali è in linea con quelli già emessi dalle altre assicurazioni" dice un dealer. "Occorre dire che un book così grande porta beneficio anche alle altre, acquistate dagli investitori rimasti fuori dal deal".
Il bond lanciato stamane verrà prezzato oggi a 100 per 1,25 miliardi per offrire un rendimento del 7,75%, il margine inferiore del range precedentemente indicato in 7,75-8,0%, già rivisto rispetto all'ipotesi iniziale in 'area 8,125%'.
A scadenza 12 dicembre 2042, l'emissione offre una cedola a tasso fisso fino alla data della prima call (12 dicembre 2022) dopo di che la cedola diventerà a tasso variabile, indicizzata all'Euribor a tre mesi, con 'step up' di 100 punti base. Il regolamento è fissato sul 12 dicembre prossimo.
Il livello di rendimento, rivisto poi al ribasso rappresenta una buona opportunità sia per l'emittente sia per l'investitore.
All'investitore infatti viene offerto un discreto premio rispetto al bond Generali emesso a luglio; il titolo a cedola 10,125% quota infatti oggi a un rendimento in area 7,40% e un prezzo di 117.
"Una strategia poteva essere quella di vendere il bond di luglio a 117 dopo averlo acquistato a 100 e investire in quello di oggi, anche se ha un rendimento inferiore" dice un dealer. "Ma alla fine c'è stato pochissimo switch. Anzi, molti di quelli che sono stati esclusi dal bond di oggi hanno ripiegato sul bond di luglio, nonostante il prezzo alto, cosicché il prezzo ha tenuto".
Di contro, per l'emittente triestina si tratta certamente di un buon risparmio in termini di costo del finanziamento rispetto a luglio, rispecchiando l'andamento del mercato in generale. A luglio lo spread Btp/Bund era tra i 400 e i 500 punti base, mentre in questi giorni naviga a cavallo dei 300 punti base.
Il bond di Generali arriva dopo un road show tra gli investitori per verificarne l'interesse e dopo l'arrivo delle necessarie autorizzazioni Isvap.
Le banche a guida dell'operazione sono Credit Agricole, Mediobanca, Morgan Stanley, Nomura, UBS e UniCredit.
Generali ha rating 'A1' da Moody's, 'A' da S&P's e 'BBB+ da Fitch. Il bond, in quanto subordinato, ha un rating inferiore ed è atteso rispettivamente a 'Baa3', 'BBB+', 'BBB-'.
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