Grazie, arte 2.0.
Quattro grandi artisti che erano studenti di Joseph Beuys nel 1964 all’Accademia di Düsseldorf erano stati ribattezzati i
Beuysritter, i Cavalieri di Beuys: Imi Knoebel, Blinky Palermo, Gerhard Richter e Jörg Immendorff. Sul FOL solo Knoebel e Richter hanno una striminzita discussione dedicata.
Richter ha un record d’asta di oltre 36 milioni di euro; Palermo ha recentemente superato i 4 milioni, mentre Knoebel e Immendorff hanno record attorno ai 360 mila euro, non recentissimi.
Erano tutti proposti ad Art Basel (qualcosa ho documentato nel thread dedicato alla fiera).
Vorrei spendere qualche parola soprattutto su Blinky Palermo, al quale Richter era legatissimo.
Come dice la storica dell’arte e curatrice Christine Mehring (traduco dall’inglese): “Molti dei contemporanei tedeschi di Palermo si sentivano minacciati dall’invasione dell’arte americana, ma lui ne era appassionato ed introdusse molti dei suoi amici di Düsseldorf, incluso Richter, ai classici della Scuola di New York”.
Blinky Palermo visita per la prima volta New York nel novembre del 1970, proprio con Richter. Si sistemano dalle parti di Times Square. Insieme, visitano gli studi di Malcolm Morley e Robert Ryman e cenano con James Rosenquist.
Nelle sue note del 1984, curate da Hans-Ulrich Obrist, Richter scriverà a proposito di New York (traduzione mia): “Questa città degli eletti e dei privilegiati, dei detentori del potere e di quelli che decidono, che implacabilmente innalza e distrugge, producendo super-star e derelitti; che è così spietata e allo stesso tempo così bella, affascinante, onirica, romantica, paradisiaca. La città esercita un fascino così mortale; la città che ha ucciso molti altri oltre Palermo”.
Nel 1973 Palermo si trasferisce a New York, dove rimane per i tre anni successivi. Nell’estate del ’74 viaggia in auto per gli stati Uniti con l’amico Knoebel, partendo dal pellegrinaggio alla Rothko Chapel a Houston, passando per i disegni di Agnes Martin a Santa Fe e per il
Las Vegas Piece di Walter De Maria.
Nel 1974 Palermo incomincia la serie di quadri su alluminio, alcuni dei quali sono presentati insieme a quadri di Baselitz e Polke alla Biennale di San Paolo del ‘75.
Nel 1976 torna in Germania, a Düsseldorf, andando ad occupare quello che era stato lo studio di Richter. Lì produce la serie
To the People of New York City, considerata da Robert Storr come il suo capolavoro. Purtroppo, diventa anche il suo epitaffio, dato che Blinky Palermo muore nel 1977 alle isole Maldive, a soli 33 anni.
Richter ammette l’enorme influenza che Palermo ha avuto su di lui e indica nella prematura perdita dell’amico un durissimo colpo, che ha avuto difficoltà a superare.
Per concludere (scusate la lunghezza), trovo emblematica questa foto, presa da Knoebel poco dopo la morte di Palermo, in quello che era stato lo studio di Richter e dove è visibile la serie
To the People of New York City. Un legame molto stretto, tra tre grandi amici e grandissimi artisti.