ecco,tralasciando Berlusconi,a me rompe non poco questo essere asserviti agli umori del mercato,i sacrifici li stiamo facendo,la popolazione è impoverita,per cosa perchè i mercati decidano chi ci debba governare e come....per continuare a far crescere economicamente una parte d'Europa a scapito di un'altra....allora che avvenga lo strappo e vediamo cosa succede,meglio una morte veloce che una lunga agonia
Ciao Iakko
Non si può neanche pretendere però che i mercati investano in un paese non affidabile, con un debito in continua crescita, con un mercato del lavoro ingessato (e lo dico da sinistra) in cui il merito NON viene adeguatamente riconosciuto, con un livello di corruzione, illegalità ed evasione fiscale (che è anche una sorta di concorrenza sleale) da paese del terzo mondo, con un elettorato che non vota un partito di destra (lo capirei e rispetterei) ma vota partiti populisti che si mettono la T.shirt con la scritta "sono di destra" e poi fanno tutt'altro.
Non si può neanche pretendere però che i mercati investano in un paese con una giustizia dai tempi biblici che blocca di fatto qualsiasi tipo di contenzioso, con uno stato che paga alle calende greche, con una scuola massacrata da tutte le parti in cui, non a caso, niente si fa per il reclutamento di insegnanti realmente capaci perchè della preparazione dei ragazzi, ..... devo andare avanti ?
In tutto il mondo per prestare soldi ai creditori meno affidabili si chiedono tassi maggiori perchè in tutto il mondo esiste il premio al rischio. Il figlio di una mia amica, neo laureato in ingegneria con il massimo dei voti, diventato ricercatore, ha accettato un contratto in Cina dove insegna (in inglese ovviamente) agli studenti cinesi. Gli hanno "concesso" la domenica libera in quanto europeo, perchè li la domenica non esiste.
Non pretendo e penso che nessuno pretenda che si sposi il sistema cinese e giapponese, ma forse in questo momento a tutti i livelli ci vorrebbe un po' meno italia e un po' più cina, a partire dalla legalità e dal riconoscimento del merito, dalla politica, all'economia, a tutto il resto.
In mancanza di ciò non ci si deve sorprendere se i mercati per darci qualcosa ci chiedono indietro più di quanto non chiederebbero agli altri. Poi, essendo legati mani e piedi all'euro, l'europa ha tutto l'interesse a salvarci, ma a tutto c'è un limite