Il calcio in fallimento

Io capisco il discorso di Whiterock ed arriva a conclusioni sostanzialmente condivisibili e corrette. Quello che però mi "puzza" nel suo discorso è che lo faccia adesso, non sia mai stato fatto ai tempi di Berlusconi o Moratti, quando loro erano gli artefici all'epoca dell'impennata dei prezzi dei calciatori, dei procuratori e di una serie di pratiche illecite e scorrette come quella di pagare presidenti in nero, giocatori in nero ecc.. Sostanzialmente sono stati semplicemente i precursori di quello che adesso stanno facendo in grande squadre come il psg, il city, il real, il barca, ecc.

Eppure all'epoca nessuno si poneva quesiti etici.... è il timing di questa esternazione, condivisibile per carità, che lascia un po' il tempo che trova. Poi posso pure fidarmi della buonafede di Whiterock, ma che questa ramanzina esca proprio adesso con il nuovo corso improntato all'austerity del Milan mi lascia qualche sospetto sulle intenzioni.

Quando si pagava in nero era il '92. Ti ricordi se sul forum qualcuno non si prese la briga di dirsi scandalizzato.... :asd: :asd:

Ma possibile che c'hai sempre da polemizzare qualsiasi discorso si intavoli?
 
Quando si pagava in nero era il '92. Ti ricordi se sul forum qualcuno non si prese la briga di dirsi scandalizzato.... :asd: :asd:

Ma possibile che c'hai sempre da polemizzare qualsiasi discorso si intavoli?

Io nel 1992 avevo 38 anni, nasceva mio figlio e devo aver sottoscritto il primo contratto con un provider internet, eravamo agli albori. C'erano i primi telefoni in auto che costavano 4milioni di lire. Come nickname x l'email scelsi Tamerlano :p , che poi mi è rimasto finora :cool:
Il FOL è arrivato 7 anni dopo e Turineis, probabilmente, se tanto tanto andava all'asilo :D:D:D:D
Certa gente, che scrive solo per litigare e scrive pure .... :censored:, io la bannerei definitivamente KO! ;) :p
 
Quando si pagava in nero era il '92. Ti ricordi se sul forum qualcuno non si prese la briga di dirsi scandalizzato.... :asd: :asd:

Ma possibile che c'hai sempre da polemizzare qualsiasi discorso si intavoli?

Ma quale polemica, allora qua dentro non dovrebbe più scrivere nessuno. Fra l'altro ho dato ragione a Whiterock e lui mi ha spiegato che è sempre stata la sua visione, anche quando c'era Berlusconi.

Mi sembrava sottinteso che mi riferissi al mondo dell'informazione dell'epoca e non ovviamente ad internet.... mi sembra pure superfluo specificarlo, ma tant'è, anche questa volta mi becco la cazziata e quell'altro che addirittura chiede il ban permamente.... boh....
 
Ma quale polemica, allora qua dentro non dovrebbe più scrivere nessuno. Fra l'altro ho dato ragione a Whiterock e lui mi ha spiegato che è sempre stata la sua visione, anche quando c'era Berlusconi.

Mi sembrava sottinteso che mi riferissi al mondo dell'informazione dell'epoca e non ovviamente ad internet.... mi sembra pure superfluo specificarlo, ma tant'è, anche questa volta mi becco la cazziata e quell'altro che addirittura chiede il ban permamente.... boh....

Ma tu di mestiere fai l'acrobata del Circo?:eekk: Visto poche volte un triplo salto mortale come questo :p :D:D:D:D:D
Verba volant, scripta manent, dicevano i saggi latini :rolleyes:
 
Ma quale polemica, allora qua dentro non dovrebbe più scrivere nessuno. Fra l'altro ho dato ragione a Whiterock e lui mi ha spiegato che è sempre stata la sua visione, anche quando c'era Berlusconi.

Mi sembrava sottinteso che mi riferissi al mondo dell'informazione dell'epoca e non ovviamente ad internet.... mi sembra pure superfluo specificarlo, ma tant'è, anche questa volta mi becco la cazziata e quell'altro che addirittura chiede il ban permamente.... boh....

Ma piantala di fare la vittima, ti ho solo chiesto perchè sei sempre polemico. Ora dici che sei d'accordo con Whiterock... pure? Mi pareva d'aver letto che t'insospettisce il timing dell'intervento....addirittura "sospetti sulle intenzioni"....
 
Ennesimo esempio di cosa non va nel calcio. Ed Uefa e Fifa non fanno niente... :wall:
Quello che mi piacerebbe capire è perchè Laporta dice che se fossero un'azienda normale sarebbero in bancarotta, mentre essendo una società calcistica, non lo sono :confused:
Qual'è la differenza? Perché una si e l'altra no :confused:
Laporta fa il santarellino, ma intanto si porta a casa una grana (Aubameyang) e la paga pure, alla faccia del limite di salary cap di 97 milioni imposto dalla Liga spagnola....
------
Dembélé l’uomo da 145 milioni che ha sfasciato i conti del Barça

Ha rifiutato tutte le destinazioni, è in scadenza, guadagna 10 milioni netti, e ha avuto 15 infortuni. Laporta: “Avrà un accordo...”
Corrispondente da Madrid Filippo Maria Ricci

2 febbraio - MADRID
Ennesima giornata anomala al Barcellona. Da una parte la giunta direttiva presentava i risultati dell’indagine interna sui conti della gestione Bartomeu che hanno portato il club a denunciare l’ex presidente, dall’altra la squadra si allenava con una faccia nuova, quella di Pierre-Emerick Aubameyang, e la presenza di un indesiderato, Ousmane Dembélé.

Il primo non è stato ancora presentato né ufficializzato, però i documenti ci sono e ha iniziato a lavorare agli ordini di Xavi in vista del partidazo di domenica contro l’Atletico Madrid. L’ex canterano del Milan è arrivato a sorpresa, svincolato dall’Arsenal che in dicembre gli aveva tolto la fascia di capitano per un problema disciplinare. Arteta l’ha messo fuori squadra, e poco dopo è successa la stessa cosa con la nazionale del Gabon, Xavi l’ha abbracciato. Per vestirsi di blaugrana e provare a rimettere in sesto la sua carriera il gabonese di madre spagnola si è decurtato in maniera clamorosa lo stipendio: ha 32 anni, ora o mai più. All’Arsenal nel settembre 2020 Aubameyang, capocannoniere della Premier nel 2019 e vice l’anno dopo, aveva strappato un contratto da 350.000 sterline a settimana, quasi 22 milioni di euro lordi all’anno. Al Barça per questi primi mesi ne prenderà molti di meno, è lecito ipotizzare una riduzione pari a due terzi del salario inglese. Poi si vedrà, l’accordo è per un anno e mezzo, con l’attaccante che è stato svincolato dai Gunners.

OUSMANE RESTA — Dembélé una decina di giorni fa è stato pubblicamente invitato ad andarsene dal d.s. Mateu Alemany, e invece è ancora lì. Non era facile che Dembélé levasse le tende. Perché guadagna 10 milioni netti a stagione, e perché a giugno sarà svincolato e non è così scontato che qualcuno decida di pagare per qualcosa che tra pochi mesi avrà gratis. Ora per il campione del mondo francese, 24 anni, il futuro a brevissimo termine prevede tre strade: la liquidazione da parte del Barça di ciò che ancora gli deve per un addio immediato, qualche settimana di allenamenti e tribuna, come gli è successo da metà gennaio, una pace armata con Xavi che potrebbe usufruire del suo instabile talento visto che comunque viene pagato, e tanto.
TANTA SPESA, POCA RESA — Ricordiamo che il ‘mosquito’ è stato prelevato dal Barça nel 2017 per 145 milioni di euro dal Borussia Dortmund, che ne ha incassati circa 140. E l’aveva pagato appena 15 un anno prima al Rennes. In questi 4 anni e mezzo Dembélé ha perso per 15 infortuni di varia gravità addirittura 106 delle 254 partite disputate dal Barcellona giocando solo 129 incontri, poco meno della metà. “Gli abbiamo presentato due buone offerte – ha detto ieri Laporta – ma non le ha accettate. Siamo sorpresi, una era di un club inglese dove avrebbe potuto continuare la sua crescita. Evidentemente ha già un altro accordo. Ora è qui, ma tra qualche mese non sarà più qui, agiremo di conseguenza”. Col brasiliano Coutinho, Dembélé rappresenta alla perfezione lo sperpero operato dalla giunta Bartomeu.
L’ANALISI DEL DEBITO — Bartomeu ieri è stato al centro dell’attenzione nella presentazione da parte di Laporta e dei suoi uomini delle ragioni che hanno spinto il Barcellona a denunciare il suo ex presidente, in carica dal 2014 al 2021 quando ha preferito dimettersi per evitare l’impeachment. “Abbiamo commissionato un’inchiesta che ha evidenziato pagamenti immotivati, pagamenti fittizi e pagamenti spropositati. Abbiamo messo tutto in mano agli inquirenti perché facciano luce – ha detto ieri Joan Laporta –. I soci hanno il diritto di conoscere le cause che hanno portato il club alla rovina economica”. Situazione finanziaria fotografata da Eduard Romeu, vicepresidente del Barça per l’area economica: “Abbiamo debiti per 1.350 milioni. Loro (la giunta Bartomeu, ndr) continuano a dire che sono 558. In teoria è così, ma poi ci sono 389 milioni di stipendi ritardati da dare ai giocatori, 160 milioni di plusvalenze fittizie evidenziate dalla Liga, 80 milioni di cause che riteniamo che finiremo per perdere, 79 milioni di diritti tv incassati in anticipo, 40 milioni di spese per lo stadio non ancora versati, 56 milioni da dare al Comune per i lavori dell’Espai Barça (il rinnovamento dell’area del Camp Nou, ndr). Nelle ultime due stagioni il Barça ha perso 600 milioni di euro, e solo 135 sono addebitabili alla crisi generata dal Covid. In un’impresa normale saremmo in bancarotta. E poi di massa salariale abbiamo un 40% in più rispetto alla concorrenza, è insostenibile”.
TAGLIO DA 159 MILIONI — Il delicato tema stipendi. Laporta ha dato qualche indicazione in più: “Ci sono squadre interessate ai nostri giocatori che appena sentono quanto guadagnano fanno marcia indietro. Quest’anno abbiamo risparmiato 159 milioni di euro in salari, ma c’è ancora tantissimo lavoro da fare”. Gran parte di quella cifra è stata tagliata rinunciando a Messi e Griezmann e scaricando Coutinho. Ma ricordiamo che la Liga ha fissato per il Barça un salary cap da 97 milioni totali: per arrivarci servono sacrifici enormi. Come quello che ha fatto Aubameyang.
 
Ultima modifica:
Riprendo la discussione.

Siamo sempre qui:
- da una parte la narrativa
- dall'altra la realtà

La realtà vince sempre.

La realtà ci dice che la macedonia, valutata su transfermarkt 65 milioni di euro, manda a casa l'Italia, il cui solo portiere viene valutato dallo stesso sito, neanche a farlo apposta, 65 milioni di euro.

La scarpa d'oro immobile coi suoi 40 rigori a casa.
Jorghinho candidato pallone d'oro, a casa.
Donnarumma che moltiplica i pani e i pesci, a casa.
Barella supercampione, miglior centrocampista della serie a, a casa.
Verratti giocatore di fama mondiale, perno indissolubile del psg dalle mille champions league, a casa.
Berardi "unico giocatore d'europa in doppia doppia gol/assist" a casa.

Intanto si qualificano, in europa per il Mondiale:
- Danimarca
- Croazia
- Serbia
- Svizzera
 
Dal primo post:

"Torniamo a noi.
Prendo un esempio Milan che mi è vicino. Quel decerebrato di Mirabelli ha organizzato insieme a Romagnoli e a quel simpatico del suo procuratore un bel contratto che ora lo porta a costare la bellezza di 10,5 milioni l'anno a bilancio.
Adesso la povera stellina per rinnovare chiede almeno 3,5 netti (7 lordi di costo) se no se ne va a zero. Accipicchia.
Compro un Kalulu a mezzo milione e a bilancio mi costa altro mezzo milione di stipendio. Mi cambia molto da Romagnoli? Spoiler: no.

Semplificando: oggi il prodotto calcio fa schifo, fa sempre più schifo, e nel frattempo le società fanno perdite su perdite si indebitano alla morte e calciatori e procuratori guadagnano sempre di più, in maniera grottesca (Romagnoli prende lo stipendio di Kakà ultimo pallone d'oro della serie A, tralasciando quelli acquistati in corsa, capiamoci). E, fatemi capire, perché se il Romagnoli di turno al posto di prendere 5,5 milioni l'anno ne prendesse 1, giusto per capire, cosa farebbe? Andrebbe in fabbrica?
No perché oltretutto sembra che a calcio giochino 300 persone al mondo, al grido di "eh ma se non glieli dai, va in premier o al PSG".
Ma vada. Ne trovo un altro. E se ne va anche l'altro? Rifaccio. Non è che in premier possono fare le rose da 80 giocatori ciascuna eh, prima o poi il giochino finisce.

Penso sia veramente lampante che così il sistema non funziona e per la semplice volontà di non metterci un freno.

E' per questo che invito a sensibilizzarvi e a riflettere. Non è vero che "non sono soldi nostri". Non è così.
Perché se oggi San Siro è un campo di patate, se oggi il massimo del giornalismo sportivo è una Diletta Leotta, se oggi prendiamo sberle a destra e a manca fuori confine, se oggi questi richiedono i ristori (cioè soldi del contribuente italiano) o vediamo Dazn a bassa definizione e con le pause (2022 eh) é perché le risorse vengono drenate verso altro: calciatori e procuratori.

Vi prego, rifletteteci, perché questa situazione è già sfuggita di mano, e sta peggiorando, se il cliente, l'utente finale, il tifoso non si fa sentire, non cambierà mai, e andrà sempre peggio."
 
Faccio un tragicomico up prendendo spunto dall'articolo di oggi della gazzetta, che fa seguito al caos per la mancanza di immagini var in Juve Salernitana:

https://www.gazzetta.it/Calcio/Seri...erde-due-punti-lo-scudetto-450159316534.shtml

"Anche la Var ha un prezzo. E, per il nostro calcio impoverito, è troppo elevato perché possa essere pagato sempre, ogni settimana, in tutte le partite. Occorre risparmiare, quindi bisogna tagliare i costi: alcuni incontri di Serie A vengono ripresi da 18 telecamere, altri da 16, i meno importanti da 12. Così facendo, la Lega risparmia dai 10 ai 20 mila euro a gara. Pochi per un mondo miliardario come quello del pallone? Mica vero. Moltiplicate quelle migliaia di euro per sei, sette o otto partite per ogni giornata, e poi per i 38 turni di campionato, e vedrete che verrà fuori una bella somma."


I media, naturalmente, asserviti al mondo che li sfama, non hanno neanche la decenza di fare i calcoli sperando che nessuno li faccia per loro, così da occultare il dato.

20.000 euro x 8 sono 160.000 euro x 38 fa poco più di 6 milioni di euro.

Meno della metà del costo di Ramsey per tagliare il prato alla Continassa.

Insistiamo a non vedere il problema, un calcio in cui si pompano tutte le risorse verso soggetti che non garantiscono la qualità del prodotto o che comunque costano clamorosamente più di quello che producono.
 

capirai se arriva PIF quelli li dà di mancia al magazziniere
P.S. il calcio è cambiato ormai è una cosa tra network finanziari non credo che lo faranno fallire perchè serve a distrarre le nostre menti da cose più profonde e utili, solo che ci saranno pochi vincitori(quasi sempre gli stessi) e molti partecipanti.
 
Faccio un tragicomico up prendendo spunto dall'articolo di oggi della gazzetta, che fa seguito al caos per la mancanza di immagini var in Juve Salernitana:

https://www.gazzetta.it/Calcio/Seri...erde-due-punti-lo-scudetto-450159316534.shtml

"Anche la Var ha un prezzo. E, per il nostro calcio impoverito, è troppo elevato perché possa essere pagato sempre, ogni settimana, in tutte le partite. Occorre risparmiare, quindi bisogna tagliare i costi: alcuni incontri di Serie A vengono ripresi da 18 telecamere, altri da 16, i meno importanti da 12. Così facendo, la Lega risparmia dai 10 ai 20 mila euro a gara. Pochi per un mondo miliardario come quello del pallone? Mica vero. Moltiplicate quelle migliaia di euro per sei, sette o otto partite per ogni giornata, e poi per i 38 turni di campionato, e vedrete che verrà fuori una bella somma."


I media, naturalmente, asserviti al mondo che li sfama, non hanno neanche la decenza di fare i calcoli sperando che nessuno li faccia per loro, così da occultare il dato.

20.000 euro x 8 sono 160.000 euro x 38 fa poco più di 6 milioni di euro.

Meno della metà del costo di Ramsey per tagliare il prato alla Continassa.

Insistiamo a non vedere il problema, un calcio in cui si pompano tutte le risorse verso soggetti che non garantiscono la qualità del prodotto o che comunque costano clamorosamente più di quello che producono.

La mancata parità di trattamento l avevo scritta subito nella mia discussione ennesimo disastro var...
 
Discorso interessante.

Solo su un paio di cose non sono d'accordo
La superlega non è la soluzione ma sarebbe solo la cristallizzazione del problema. Il calcio deve essere prima di tutto sport e competizione, dove sublimare le rivalità geografiche tra club, non uno spettacolo circense dove si sceglie la bandierina da tifare.

Lo spezzatino e Leotta/Caressa non sono basso livello. Ovvero, qualitativamente possono esserlo, ma di fatto sono quello che vogliono i tifosi. Radio rai e tutte le partite alle 15 costavano molto meno, oggi invece i network spendono tantissimo ANCHE per avere calcio spezzatino e giornalisti che sono anche intrattenitori/stelle social perché questo è quello che chiede il pubblico.

Sul resto sono d'accordo al 100% ed è uno dei motivi per cui sono felice che al Napoli ci sia de Laurentiis e non siano mai arrivati "fenomeni mediatici" come Cassano o Balotelli. Le società calcistiche sono prima di tutto delle società giuridiche, e come tali devono essere amministrate.

Ma non è vero, finché glieli danno, evidentemente li valgono... ripeto, nessuno obbliga i dirigenti a sganciare tot, evidentemente se prendono tot è perché c'è un mercato che li valuta tot.
Se tutti i dirigenti stringeranno la cinghia vedrai che il mercato si aggiusterà automaticamente al ribasso.


Se società in perdita continua a fare tranquillamente debiti, è colpa dei giocatori per te?

la colpa è ovviamente dei dirigenti che vogliono scimmiottare società che hanno più soldi di loro (PSG, man city) e poi se la prendono con UEFA o FIFA quando prendono schiaffi in Europa.

Le società italiane devono prima di tutto imparare a puntare sul gioco e non sulle sponsorizzazioni milionarie o sul marketing di riflesso dei giocatori dal grande appeal.

Altrimenti non è più calcio, ma uno show pre-orgabizzato come il wrestling (che forse è la cosa che più si avvicina alla superlega)

La società in questione (oggi) è il Milan, nello specifico la dirigenza milan che si sta cominciando a ribellare a questo sistema, e sta "perdendo" i donnarumma, i chalanoglu, i kessie, i romagnoli etc. Basta che chiedi in giro quanto è "ciula" maldini a """perdere""" tutta questa gente a zero.

Infatti il Milan ha ricominciato ad avere una bella squadra proprio dopo essersi riorganizzata contro tale scempio.

È solo ridicolo protestare contro il PSG quando si è costruita una bacheca di trofei grazie ad uno degli uomini più ricchi del mondo.
 
Ultima modifica:
Si messi... ma che età aveva dai...col Barcellona in auge e. Under 30 vedi. Come. Va via. Gratis...

A Messi il Barcellona gli ha cambiato il futuro e lo ha salvato da una possibile invalidità fisica che rischiava di rovinargli la vita.
Tutto ciò quando ancora non vi era la sicurezza del fenomeno che sarebbe diventato.

In un'altra dimensione, sarebbe dovuto rimanere a giocare anche a stipendio minimo.
 
Up.

Repubblica: Il Covid usato come un paravento, per nascondere guai finanziari precedenti. E i bilanci alterati, prima attraverso plusvalenze fittizie, 21 scambi in tutto per 115 milioni di euro in tre anni. Poi con due “manovre” sugli stipendi dei calciatori, compreso l’accordo stretto con Cristiano Ronaldo, la famosa “carta che deve rimanere segreta”, ma che è stata ricostruita dagli investigatori: un patto che da solo valeva quasi 20 milioni di euro, in grado di cambiare le sorti del bilancio. È un affannoso tentativo di sopravvivenza economica, attraverso il maquillage dei conti, quello che la procura di Torino ritiene di aver smascherato nell’inchiesta sui fondi della Juventus che ha visto salire a 16 gli indagati per reati come false fatture, false comunicazioni sociali, aggiotaggio e ostacolo alla Consob. Nel mirino le condizioni indicate nelle trattative con i calciatori che a causa del Covid avevano rinunciato a 4 stipendi: un accordo collettivo passato nel 2020 attraverso la mediazione di Chiellini. Dai documenti sequestrati i pm ritengono che siano stati stretti patti, in realtà, con 16 calciatori ben diversi da quelli depositati in Lega. Con la prima manovra, avrebbero rinunciato a una sola mensilità anziché quattro, con la promessa di restituzione negli anni successivi (ed effetti positivi sul bilancio da 90 milioni). La Juventus doveva restituire il debito attraverso un premio fedeltà, per chi rimaneva, o un incentivo all’esodo, in caso di uscita. Ma in realtà, secondo l’accusa, nelle scritture private sarebbe stato promesso il pagamento a prescindere, anche se fossero andati via. Un fatto “incondizionato” da inserire in contabilità. Si difende la Juventus: «Era previsto che le eventuali integrazioni sarebbero state negoziate se e quando le competizioni sportive fossero riprese. Le modifiche agli stipendi sono state contabilizzate rispettando le norme» dicono gli avvocati Maurizio Bellacosa e Davide Sangiorgio. L’indagine potrebbe riaccendere anche un giudizio sportivo, per questo la Procura della Federcalcio chiederà a ore le carte. La parola chiave è proprio il recupero “certo e incondizionato” degli stipendi differiti, quelli “mai resi pubblici, occultati al di fuori della sede sociale e sequestrati”. Un contratto non depositato in Lega può portare a sanzioni serie: l’ammenda, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica (e rischierebbe una squalifica anche il giocatore coinvolto). Se fosse accertato che la Juventus abbia riconosciuto a Cristiano Ronaldo un incentivo all’esodo “occulto” la questione diventerebbe esplosiva. I pm contestano poi che siano state fatte false fatture per operazioni inesistenti: pagamenti di agenti (tra cui società come la Reset Group, quella di Davide Lippi, la Luca Ariatti Sport management, la Galli Giuseppe, la GG11 Srl) con mandati che servivano a coprire debiti passati, per saldare cioè acquisti di giocatori che non prevedevano la loro mediazione. Dopo la decisione del gip di respingere sette interdittive e tre misure cautelari per mancanza di esigenze (se ne riparlerà davanti al Riesame), la società replica: «Siamo convinti di avere operato nel rispetto delle leggi e delle norme e in linea con la prassi internazionale della football industry». Per gli avvocati, i due poderosi aumenti di capitale «hanno confermato la solidità della Juventus nel panorama del calcio italiano


Rendiamoci conto che con gli stadi chiusi e quindi mancati incassi sicuri per le società, i giocatori davanti alle telecamere, formalmente, rinunciavano a 4 mensilità.
Nella realtà rinunciavano a 1.

Io so di essere pesante, ma l'elefante nella stanza è sempre lì: gli stipendi dei calciatori che vivono fuori dal mondo.

"La società non incassa? I tifosi non possono venire allo stadio? E a me che cosa importa? Io voglio lo stipendio"
 
Up.

Repubblica: Il Covid usato come un paravento, per nascondere guai finanziari precedenti. E i bilanci alterati, prima attraverso plusvalenze fittizie, 21 scambi in tutto per 115 milioni di euro in tre anni. Poi con due “manovre” sugli stipendi dei calciatori, compreso l’accordo stretto con Cristiano Ronaldo, la famosa “carta che deve rimanere segreta”, ma che è stata ricostruita dagli investigatori: un patto che da solo valeva quasi 20 milioni di euro, in grado di cambiare le sorti del bilancio. È un affannoso tentativo di sopravvivenza economica, attraverso il maquillage dei conti, quello che la procura di Torino ritiene di aver smascherato nell’inchiesta sui fondi della Juventus che ha visto salire a 16 gli indagati per reati come false fatture, false comunicazioni sociali, aggiotaggio e ostacolo alla Consob. Nel mirino le condizioni indicate nelle trattative con i calciatori che a causa del Covid avevano rinunciato a 4 stipendi: un accordo collettivo passato nel 2020 attraverso la mediazione di Chiellini. Dai documenti sequestrati i pm ritengono che siano stati stretti patti, in realtà, con 16 calciatori ben diversi da quelli depositati in Lega. Con la prima manovra, avrebbero rinunciato a una sola mensilità anziché quattro, con la promessa di restituzione negli anni successivi (ed effetti positivi sul bilancio da 90 milioni). La Juventus doveva restituire il debito attraverso un premio fedeltà, per chi rimaneva, o un incentivo all’esodo, in caso di uscita. Ma in realtà, secondo l’accusa, nelle scritture private sarebbe stato promesso il pagamento a prescindere, anche se fossero andati via. Un fatto “incondizionato” da inserire in contabilità. Si difende la Juventus: «Era previsto che le eventuali integrazioni sarebbero state negoziate se e quando le competizioni sportive fossero riprese. Le modifiche agli stipendi sono state contabilizzate rispettando le norme» dicono gli avvocati Maurizio Bellacosa e Davide Sangiorgio. L’indagine potrebbe riaccendere anche un giudizio sportivo, per questo la Procura della Federcalcio chiederà a ore le carte. La parola chiave è proprio il recupero “certo e incondizionato” degli stipendi differiti, quelli “mai resi pubblici, occultati al di fuori della sede sociale e sequestrati”. Un contratto non depositato in Lega può portare a sanzioni serie: l’ammenda, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica (e rischierebbe una squalifica anche il giocatore coinvolto). Se fosse accertato che la Juventus abbia riconosciuto a Cristiano Ronaldo un incentivo all’esodo “occulto” la questione diventerebbe esplosiva. I pm contestano poi che siano state fatte false fatture per operazioni inesistenti: pagamenti di agenti (tra cui società come la Reset Group, quella di Davide Lippi, la Luca Ariatti Sport management, la Galli Giuseppe, la GG11 Srl) con mandati che servivano a coprire debiti passati, per saldare cioè acquisti di giocatori che non prevedevano la loro mediazione. Dopo la decisione del gip di respingere sette interdittive e tre misure cautelari per mancanza di esigenze (se ne riparlerà davanti al Riesame), la società replica: «Siamo convinti di avere operato nel rispetto delle leggi e delle norme e in linea con la prassi internazionale della football industry». Per gli avvocati, i due poderosi aumenti di capitale «hanno confermato la solidità della Juventus nel panorama del calcio italiano


Rendiamoci conto che con gli stadi chiusi e quindi mancati incassi sicuri per le società, i giocatori davanti alle telecamere, formalmente, rinunciavano a 4 mensilità.
Nella realtà rinunciavano a 1.

Io so di essere pesante, ma l'elefante nella stanza è sempre lì: gli stipendi dei calciatori che vivono fuori dal mondo.

"La società non incassa? I tifosi non possono venire allo stadio? E a me che cosa importa? Io voglio lo stipendio"

quindi? mica hanno puntato la pistola alla tempia dei dirigenti per farsi offrire certi ingaggi. Se una società vuole vivere al limite delle possibilità è un problema suo, non del calciatore
 
quindi? mica hanno puntato la pistola alla tempia dei dirigenti per farsi offrire certi ingaggi. Se una società vuole vivere al limite delle possibilità è un problema suo, non del calciatore

Se i calciatori non hanno preso la società per la gola e sono tutti trasparenti e puliti, perché dicono di aver rinunciato a 4 mensilità e poi è 1?
 
Ma comunque, a prescindere, non è che sia così rilevante se la decisione sia della società o del calciatore.
Il sistema è tutto marcio, io parlo solo di individuare il problema.

Il calciatore chiede e guadagna più di quello che vale
La società glieli dà e tarocca i bilanci
Le autorità nazionali non fanno una mazza per sistemare la cosa a livello regolamentare
Le autorità europee guardano altrove per evitare caos e danni di immagine.


Voi ricordatevi sempre che mentre stavate tappati in casa durante il lockdown, magari con l'ansia di perdere il posto di lavoro, i calciatori venivano pagati paro paro e facevano pure gli splendidi a dire che avevano rinunciato a delle mensilità (e quindi avrebbero fatto chiaramente la fame, aggiungo).
 
quindi? mica hanno puntato la pistola alla tempia dei dirigenti per farsi offrire certi ingaggi. Se una società vuole vivere al limite delle possibilità è un problema suo, non del calciatore

Ma infatti, prendersela con i dipendenti, che giustamente trattano per prendere lo stipendio massimo, è ridicolo...
 
Una nuova e mirabolante puntata:

"Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell'art. 154-ter TUF sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus. Con riferimento alle criticità relative alle c.d. manovre stipendi realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi"

"All'esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, per un approccio maggiormente prudenziale, ha: - anzitutto ritenuto di rivedere al rialzo la stima di probabilità di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nel biennio 2019/20-2020/21 hanno rinunciato a parte dei compensi e con cui sono state successivamente concluse integrazioni salariali o »loyalty bonus« (rispettivamente, a luglio/agosto 2020 per la prima c.d. »manovra stipendi« e a settembre 2021 per la seconda c.d. »manovra stipendi«); - sulla base delle sopramenzionate possibilità di adozione di legittime metodologie di contabilizzazione alternative, valutato di far decorrere l'accrual pro-rata temporis degli oneri per le integrazioni salariali di luglio/agosto 2020 (per la prima c.d. »manovra stipendi«) e i c.d. »loyalty bonus« di settembre 2021 (per la seconda c.d. »manovra stipendi«) a partire dalla data più remota tra quelle di partenza di una c.d. »constructive obligation« ipotizzate dagli esperti indipendenti (e così, rispettivamente, da giugno 2020 e maggio 2021)», prosegue la nota. «Tali revisioni di stime e di assunzioni comportano pertanto rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022 per effetto delle integrazioni salariali siglate a luglio/agosto 2020 e dei »loyalty bonus« siglati a settembre 2021, prevedendone l'accrual pro-rata temporis, secondo il c.d. »straight line approach« (che è uno tra gli approcci ammessi dai principi contabili), a far data, rispettivamente, da giugno 2020 e da maggio 2021; gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull'indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri, e non sono material sul patrimonio netto al 30 giugno 2022. Gli effetti contabili di quanto sopra illustrato, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunione consiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all'Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022»

Ripetiamoci sempre che va tutto bene.
Il calcio è un business sano.
 
Indietro