Il club di quelli che vivono di rendita vol. V

In anni passati mi sono stati sottoposti, per un parere, dossier titoli di genitori e parenti di miei amici che erano un disastro... persone che hanno visto volatilizzarsi centinaia di migliaia di euro (in qualche caso anche molti di più) per consigli che definire opinabili sarebbe eufemistico... oltre ad una minoranza che aveva fatto disastri non di minor portata col "fai da te".
immaginando che tu provenga da una facolta' scientifica e ti viene naturale categorizzare o analizzare, sarebbe interessante, dal tuo punto di vista evidenziare quali errori più frequenti hai riscontrato nei patrimoni sotto consulente e in quelli fai da te, esclusivamente su quelli che hai visto .
Online ci sono centinaia di siti sia in italiano che in inglese che parlano dei classici errori degli investitori, qualunque folista li potrebbe recitare a memoria

1) diversificazione
2) money management
3) immob\finanza\altro asset
4) collezionismo non è investimento
5) disintermediazione \ eliminare qualsiasi conflitto di interessi
6) costi certi vs rendimenti certi quindi minimizzare costi e carichi fiscali
7) bias comportamentali

Ma questa è la teoria....nella pratica può capitare che l'investitore iperprudente muore con il cash che va alla chiesa o allo stato e il " pazzo " hodler di bitcoin crea un patrimonio incredibile o uno sportivo di serie b decida di produrre un podcast in lingua inglese visto da miliardi durante la pandemia creando entrate irripetibili.

Per mantenere ricchezza effettivamente pare che occorra rispetta regole ferree, per crearla si ipotizza imperativo rompere le regole.
 
immaginando che tu provenga da una facolta' scientifica e ti viene naturale categorizzare o analizzare, sarebbe interessante, dal tuo punto di vista evidenziare quali errori più frequenti hai riscontrato nei patrimoni sotto consulente e in quelli fai da te, esclusivamente su quelli che hai visto .
Premessa: sono ricordi del periodo 2007 => 2012, poi ho diradato ed infine interrotto l'opera pia di analisi portafogli, un po' perché avevo finito di sistemare le posizioni dei miei familiari e parenti, un po' perché, avendo smesso di operare su obbligazioni, pur riuscendo a cogliere a colpo d'occhio gli errori, non mi sentivo più perfettamente aggiornato.
Faccio questa premessa perché alcune pratiche scorrette sono rimaste immutate, altre sono cambiate nell'ultima decade.

Le "anomalie" più macroscopiche nei portafogli "mirabilmente creati" dai consulenti erano:
  • imbarazzante prevalenza di prodotti "della casa", tra cui azioni (in lotti rilevanti, per risibili benefici sulle condizioni di C/C), obbligazioni (illiquide, con rendimenti mediocri), fondi (pessimi), polizze unit linked (infime, proposte perfino a chi non poteva trarne benefici fiscali)
  • gestioni patrimoniali mediocri per rendimenti, pessime per profilo commissionale, proposte a clientela fuori target
  • gestioni e fondi in valute estere con obbligo di apertura di oneroso conto in valuta, proposte a normale clientela retail
  • frequenti, pressanti inviti a "movimentare" il portafoglio con switch di fondi e cambio di linee di gestione patrimoniale, con oneri non trascurabili, in alcuni casi con timing incomprensibile, in altri corretto nelle intenzioni ma tardivo
  • obbligazioni subordinate upper tier 2 con taglio minimo elevato, totalmente illiquide, suggerite a prudenti over 70
  • PcT a condizioni imbarazzanti
  • nessuno sforzo da parte del consulente di gestire le minusvalenze accumulatesi per la brillante gestione
  • commissioni su azionario ed obbligazionario Italia totalmente fuori mercato
Era palese che molti operavano secondo uno schema predefinito che non teneva conto delle specificità del cliente, con portafogli preconfezionati: in un paio di occasioni, relative a due differenti banche, mi è capitato di analizzare portafogli di due diversi clienti, seguiti dal medesimo consulente, che erano quasi identici, e ciò nonostante i clienti fossero molto diversi tra loro, come diversa avrebbe dovuto essere la loro asset allocation.

Mi sono imbattuto anche in operatori scrupolosi, disponibili e moderatamente preparati, quantomeno per gestire semplice clientela retail, ma non erano la maggioranza ed il notevole turnover non agevolava l'instaurarsi di rapporti duraturi con quelli più validi.
 
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ormai da mesi sono incastrato in perdita (Tesla e Porsche).
Musk tra le varie sparate che fa aveva anche dichiarato di volere i dazi contro le auto elettriche Cinesi, questo significa che Tesla non è competitiva VS Cina, allo stato attuale non lo è nessuno, persino l'altro colosso Stellantis si è ridotta a fare accordi per importare pezzi di auto Cinesi da assemblare in Europa e venderle sotto il loro marchio.
 
Musk tra le varie sparate che fa aveva anche dichiarato di volere i dazi contro le auto elettriche Cinesi, questo significa che Tesla non è competitiva VS Cina, allo stato attuale non lo è nessuno, persino l'altro colosso Stellantis si è ridotta a fare accordi per importare pezzi di auto Cinesi da assemblare in Europa e venderle sotto il loro marchio.

Concordo

Ho sempre avuto il sospetto che per Tesla la pacchia sarebbe finita presto o tardi, ovvero nel momento stesso in cui sarebbero arrivati sul mercato dei concorrenti. Musk è stato bravo lanciandosi per primo sull'auto elettrica, riuscendo a creare attorno al suo marchio un certo fascino ed un seguito di fedelissimi, probabilmente oltre a quelle che sono le reali qualità delle auto da lui prodotte.

Mi aspettavo tuttavia che il suo "monopolio" sull'auto elettrica venisse interrotto da marchi europei
Invece, come dici tu, appare ormai evidente il netto vantaggio dei cinesi.
 
Il business degli immobili fa correre le ricchezze di Montecarlo più del rombo di una Ferrari o di una Red Bull. Ma cosa si nasconde dietro le facciate dei lussuosi edifici del Principato di Monaco, che possono costare anche 120.000 euro al metro quadro?
Sono andati a caccia di un concierge per farsi svelare il volto nascosto di Montecarlo.
Il suo racconto ci rivela vizi e capricci dei ricchi abitanti del Principato.
Montecarlo, i segreti del concierge è un podcast di Angelo Mincuzzi e Daniele Vaschi per 24Reportage del Sole 24 Ore e Radio24

Mi risultano che che ci vivano 2 rentier frequentatori del FOL @OrsoYogi e @DeuxOsansF
che possono confermare la gabbia in cui vivono ..
Consiglio la lettura del libro di Angelo MIncuzzi
"Europa parassita", di Angelo Mincuzzi, Chiarelettere, 2024.
 
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Per un rentier è possibile avere prestiti? O la banca ritiene più affidabile uno stipendio normale rispetto a un ricco patrimonio?
 
Per un rentier è possibile avere prestiti? O la banca ritiene più affidabile uno stipendio normale rispetto a un ricco patrimonio?
se fossi rentier sinceramente eviterei prestiti specie ai tassi correnti e se mai fossi costretto a farli per il mio carattere mi rimetterei subito a ricercarmi un lavoretto....
 
Per un rentier è possibile avere prestiti? O la banca ritiene più affidabile uno stipendio normale rispetto a un ricco patrimonio?

premesso che salvo casi rarissimi di carry trade sui tassi, non si comprende perchè un rentier (ossia un soggetto patrimonializzato) dovrebbe chiedere un prestito, al massimo smobilizza capitale (se mobiliare)...detto questo vale sempre la regola "a chi ha i soldi, tutti fanno volentieri credito"...metti a garanzia un quantità di titoli pari al montante del prestito e non c'è banca che non te li dia (questo per esempio è quello che spesso provo a far capire a chi si impanica coi CD vincolati, con la cosa del "ah e se mi servono non li posso utilizzare", se hai 100K su rendimax a 5 anni e ti servono 30K, tranquillo che ifis 30K di prestito con durata inferiore al vincolo te li da a occhi chiusi).

ma la domanda è: perchè un rentier si ritrova a dover chiedere un prestito?
 
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se fossi rentier sinceramente eviterei prestiti specie ai tassi correnti e se mai fossi costretto a farli per il mio carattere mi rimetterei subito a ricercarmi un lavoretto....
Sì certo, se sei rentier molto probabilmente hai un dossier titoli. Dai in garanzia alcuni titoli e ti erogano il prestito. Sì chiama fido o credit lombard a seconda dei casi e degli istituti.
 
premesso che salvo casi rarissimi di carry trade sui tassi, non si comprende perchè un rentier (ossia un soggetto patrimonializzato) dovrebbe chiedere un prestito, al massimo smobilizza capitale (se mobiliare)...detto questo vale sempre la regola "a chi ha i soldi, tutti fanno volentieri credito"...metti a garanzia un quantità di titoli pari al montante del prestito e non c'è banca che non te li dia (questo per esempio è quello che spesso provo a far capire a chi si impanica coi CD vincolati, con la cosa del "ah e se mi servono non li posso utilizzare", se hai 100K su rendimax a 5 anni e ti servono 30K, tranquillo che ifis 30K di prestito con durata inferiore del vincolo te li da a occhi chiusi).

ma la domanda è: perchè un rentier si ritrova a dover chiedere un prestito?
Perché magari è più conveniente usare i soldi della banca senza disinvestire.

Magari il tasso del prestito è più basso del rendimento dei titoli che in caso si dovrebbero vendere per soddisfare l’esigenza.
 
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ma la domanda è: perchè un rentier si ritrova a dover chiedere un prestito?
Perché magari, vivendo in un bilocale, quando non avrà più responsabilità coi genitori anziani che vivono un paio di strade da lui, si vorrebbe comprare un attico da 600k e gli scoccerebbe smobilizzare una cifra del genere (e visto che non ha eredi, un bel mutuo trentennale, anche se ultra cinquantenne, non gli farebbe nè caldo nè freddo).

Tanto per citare il caso "di un mio amico" aspirante rentier ;)
 
premesso che salvo casi rarissimi di carry trade sui tassi, non si comprende perchè un rentier (ossia un soggetto patrimonializzato) dovrebbe chiedere un prestito, al massimo smobilizza capitale (se mobiliare)...detto questo vale sempre la regola "a chi ha i soldi, tutti fanno volentieri credito"...metti a garanzia un quantità di titoli pari al montante del prestito e non c'è banca che non te li dia (questo per esempio è quello che spesso provo a far capire a chi si impanica coi CD vincolati, con la cosa del "ah e se mi servono non li posso utilizzare", se hai 100K su rendimax a 5 anni e ti servono 30K, tranquillo che ifis 30K di prestito con durata inferiore al vincolo te li da a occhi chiusi).

ma la domanda è: perchè un rentier si ritrova a dover chiedere un prestito?
Perchè pensa di guadagnare più degli interessi sul prestito.
 
Sì certo, se sei rentier molto probabilmente hai un dossier titoli. Dai in garanzia alcuni titoli e ti erogano il prestito. Sì chiama fido o credit lombard a seconda dei casi e degli istituti.
A mio padre per avere un fido Fideuram gli fecero comprare come garanzia i loro terribili Fogli (fondi di fondi). Non so se avendo altri titoli di diverso tipo presso quella banca gli avrebbero dato il fido.
 
A mio padre per avere un fido Fideuram gli fecero comprare come garanzia i loro terribili Fogli (fondi di fondi). Non so se avendo altri titoli di diverso tipo presso quella banca gli avrebbero dato il fido.
Sono stati scorretti. Oggi non dovrebbe succedere. Prendono a garanzia la maggior parte dei titoli (Btp o altri che siano)
 
Per un rentier è possibile avere prestiti? O la banca ritiene più affidabile uno stipendio normale rispetto a un ricco patrimonio?
Dagli in garanzia la villetta da 1M e qualcosa te la prestano pure se sei disoccupato.
Fineco ti eroga prestiti in base anche al portafoglio titoli che hai con loro...ci sono mille soluzioni.
Ma se i soldi li hai già che prestiti vai cercando?
 
Perché magari, vivendo in un bilocale, quando non avrà più responsabilità coi genitori anziani che vivono un paio di strade da lui, si vorrebbe comprare un attico da 600k e gli scoccerebbe smobilizzare una cifra del genere (e visto che non ha eredi, un bel mutuo trentennale, anche se ultra cinquantenne, non gli farebbe nè caldo nè freddo).

Tanto per citare il caso "di un mio amico" aspirante rentier ;)

stai parlando di mutuo, l'utente chiedeva per un prestito, in finanza sono due cose differenti...non credo chiederesti un prestito di 10K al taeg del 8%, per non smobilitare qualche lotto di BTP ;)

Ah a oltre 50anni non so quante banche ti fanno un mutuo 30ennale senza assicurazione sulla vita
 
Perchè pensa di guadagnare più degli interessi sul prestito.

ancora, ho infatti scritto a parte fare un carry trade sui tassi, ma allora sei semplicemente a leva o stai facendo un credit lombard, i prestiti, finanziariamente, sono un'altra roba :o

comunque dopo il 100% azionario come cosa normale, ora tutti a battere i taeg delle line di credito :rolleyes:
 
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stai parlando di mutuo, l'utente chiedeva per un prestito, in finanza sono due cose differenti...non credo chiederesti un prestito di 10K al taeg del 8%, per non smobilitare qualche lotto di BTP ;)
Si, hai ragione.
In caso di prestito piuttosto venderei dei bond a breve.

Ah a oltre 50anni non so quante banche ti fanno un mutuo 30ennale senza assicurazione sulla vita
Nel caso, per me nessun problema.

Ma come funzionerebbe ? Dovrei stipulare un'assicurazione sulla vita e mettere come beneficiaria la banca che mi eroga il mutuo ?

Non basterebbe mettere a garanzia (oltre all'ipoteca) anche qualche centinaio di migliaia di euro (o anche più di "qualche") sul mio conto titoli ?
 
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