Inflazione-livello dei prezzi-banche centrali

Ciao ragazzi! Sono un neofita e stavo studiando adesso il ruolo dello Stato nell'emettere e nel drenare la moneta in base alle necessità economiche del momento.

Scusate la banalità della domanda, perdonatemi: ma... quando le banche decidono di emettere moneta, a chi va questa moneta? 😅
Ad esempio supponiamo che si sia in un periodo di recessione e che ci sia poca domanda; quindi la banca centrale decide di emettere moneta. E poi? Che succede? A chi la dà questa moneta?
Mi manca quest'ultimo concetto. Grazie mille a chi vorrà aiutarmi a capire 😁

più o meno ti conviene iniziare a considerare la questione così, pur non essendo esattamente così, ovviamente:

la bc (banca centrale) presta 100 alla banca commerciale (intesa, unicredit ecc). La banca commerciale presta quei 100 (o magari 98, dovendo tenere una certa riserva) a Mario, il quale sarà un imprenditore che investe quei 98, oppure chiede quei 98 in prestito alla banca per comprar una casa o un'auto.
Tipicamente quei 98 prestati dalla banca a Mario vengono quindi poi spesi da Mario, in qualche modo, e li riceve Luca, che ha venduto l'auto a Mario. Luca li riversa in banca e vengono riprestati.

Se una banca centrale compra da te un titolo di stato che tu possiedi, oppure compra la tua casa, nel farlo emette moneta, riceve da te un titolo di stato, oppure la proprietà della tua casa, ed in cambio ti dà soldi accreditandoteli sul conto. Se la bc vende poi la tua casa o il titolo di stato che ha in portafoglio, ritira moneta. Incassa moneta.

Nota però che se oggi la bc possiede un titolo di stato che scade oggi, la bc deve ricevere ad esempio 100 dallo stato. Quindi se non lo rinnova, ovvero se incassa 100 e basta, elimina moneta dal sistema. Se invece incassa 100, ma immediatamente compra un altro titolo per un importo di 100, non modifica la liquidità circolante


Poi avrei un'altra domanda: quando la Banca Centrale alza i tassi, a cosa ci si riferisce esattamente? A tutti i tassi? Ovvero (supponendo aumenti i tassi al 2%) vado in banca a chiedere il mutuo o il prestito per comprare la macchina, oppure compro un titolo di stato, e il costo è sempre del 2%?

Ma poi, ora che ci penso, se la BCE aumenta i tassi al 2%, non dovrebbero tutti i titoli di stato europeo rendere il 2%?

Cioè, a che diavolo si riferisce esattamente quel 2%? Non capisco proprio.

Grazie anticipatamente 🙈

Monetary policy decisions
 
più o meno ti conviene iniziare a considerare la questione così, pur non essendo esattamente così, ovviamente:

la bc (banca centrale) presta 100 alla banca commerciale (intesa, unicredit ecc). La banca commerciale presta quei 100 (o magari 98, dovendo tenere una certa riserva) a Mario, il quale sarà un imprenditore che investe quei 98, oppure chiede quei 98 in prestito alla banca per comprar una casa o un'auto.
Tipicamente quei 98 prestati dalla banca a Mario vengono quindi poi spesi da Mario, in qualche modo, e li riceve Luca, che ha venduto l'auto a Mario. Luca li riversa in banca e vengono riprestati.

Se una banca centrale compra da te un titolo di stato che tu possiedi, oppure compra la tua casa, nel farlo emette moneta, riceve da te un titolo di stato, oppure la proprietà della tua casa, ed in cambio ti dà soldi accreditandoteli sul conto. Se la bc vende poi la tua casa o il titolo di stato che ha in portafoglio, ritira moneta. Incassa moneta.

Nota però che se oggi la bc possiede un titolo di stato che scade oggi, la bc deve ricevere ad esempio 100 dallo stato. Quindi se non lo rinnova, ovvero se incassa 100 e basta, elimina moneta dal sistema. Se invece incassa 100, ma immediatamente compra un altro titolo per un importo di 100, non modifica la liquidità circolante




Monetary policy decisions

Grazie mille, sarebbe da farti una statua, mi hai chiarito perfettamente la questione 😀.

La cosa in inglese mi riservo di leggerla meglio nei prossimi giorni.

Però aspetta... le banche commerciali ci guadagnano oppure no quando la bc presta loro moneta?
Perché queste banche possono poi prestare a loro volta l'importo a privati (e quindi ricevere un interesse), però poi suppongo dovranno anch'esse pagare un interesse alla bc per il prestito. O sbaglio?
 
le BC prestano al sistema bancario (banche commerciali, intesa, unicredit...) ad un certo interesse. Le banche commerciali poi prestano ad un interesse leggermente maggiore ad aziende, privati cittadini ecc. Quindi sì, possono ottenere degli utili da questo sistema
 
Per ora noi discutiamo qui di come gestire la moneta, l'economia in generale in modo da poter ottenere una maggior crescita del pil. Magari sarà così ancora molto a lungo, per decenni o chissà, secoli o millenni; mi pare assolutamente possibile. Però non è del tutto scontato, non credo vada completamente esclusa la possibilità che tra 10-20 o magari 50 anni e più ci si accorga che lo sviluppo economico diffuso comporta incrementi nell'utilizzo di risorse, in particolare energia, ed emissioni di inquinanti e gas ad effetto serra tali da rendere piuttosto complicata ed eccessivamente ricca di effetti collaterali la prosecuzione della diffusione dello sviluppo economico nel mondo. Sarebbe un cambiamento molto significativo e non credo saremo in grado di affrontare tali questioni senza disastri. Di fatto oggi limitare volontariamente in maniera significativa produzione e consumi per motivi ambientali non è possibile, senza causare disastri economici, e credo sarà così anche tra 20 anni. Oggi pensiamo a come contenere le emissioni, pur avendo come obiettivo la crescita economica, si spera si possa proseguire così molto a lungo
 
Grazie mille, sarebbe da farti una statua, mi hai chiarito perfettamente la questione 😀.

La cosa in inglese mi riservo di leggerla meglio nei prossimi giorni.

Però aspetta... le banche commerciali ci guadagnano oppure no quando la bc presta loro moneta?
Perché queste banche possono poi prestare a loro volta l'importo a privati (e quindi ricevere un interesse), però poi suppongo dovranno anch'esse pagare un interesse alla bc per il prestito. O sbaglio?


Ehm, non vorrei complicare le cose, ma il sistema non funziona così.

Ci sono tre tipi di moneta (anzi, quattro).

Le banconote, che sono un impegno a pagare della banca centrale. Le monete metalliche, che sono un impegno a pagare del Tesoro. (Dovrebbero essere il 5%-10% del totale di ciò che viene chiamato propriamente moneta)

Poi ci sono i depositi in conto corrente delle banche commerciali presso la Banca Centrale, quelle che sono denominate Riserve. (Non sono considerate moneta perché non circolano.)

Poi ci sono i soldi che usiamo quando stacchiamo un assegno o facciamo un bonifico, quelli depositati sui conti correnti. Questo denaro è creato dalle Banche Commerciali . (In percentuale è il 90% e oltre di ciò che viene chiamato moneta.)

Dato che è creato dalle banche, molti dicono che il denaro moderno, quello non più convertibile in oro, non ha sottostante.

Magari fosse così. Vorrebbe dire che se io vado da una Banche e gli chiedo 200.000 euro quelli me li danno. Non è così. Me li danno solo se ci compro dei macchinari per un'attività o per l'acquisto di una casa (il cui valore gli deve assicurare comunque un margine di sicurezza).

Comunque, se le cose funzionassero come descritto nei libri di testo, non ci sarebbe questa marea di liquidità in giro.

Quindi coloro che si lamentano della mancanza di sottostante non hanno tutti i torti. C'è sicuramente di che essere preoccupati. E' solo che la critica non è formulata in modo preciso.

Infatti, quando si parla di moneta, vi sono degli asset che pur non potendo usarli per comprare che so, una casa o una barca, hanno la caratteristica di essere "quasi moneta", cioè titoli a pronta liquidazione senza praticamente perdite (titoli di stato a breve).

Poi ci sono obbligazioni a medio o lungo, o anche azioni, che in tempi non di crisi possono essere facilmente liquidabili senza inconvenienti.
 
PS. Siamo già in piena inflazione. Ad esempio, i prezzi delle case nelle zone centrali di città connesse all'economia globale come Milano.

I prezzi raggiunti sono dovuti ai fondi immobiliari che raccolgono liquidi in giro per il mondo e li riversano in immobili creando le varie bolle.

Idem per le case di vacanza, ovviamente in certe zone prestigiose e non in altre. (La gentrificazione è la versione "endogena" di questo fenomeno).

Gli stessi vini, ad esempio alcuni produttori della zona del Barolo, entrano in una fascia il cui prezzo è completamente svincolato dal valore effettivo del prodotto.

Certo, in questo caso siamo più sul versante del consumo di lusso che dell'inflazione degli asset, anche se fra le due cose c'è un legame, perché più i tuoi asset aumentano di valore, più ti senti ricco e puoi permetterti consumi sempre più sofisticati.
 
breve considerazione:

il motivo essenziale per il quale i tassi vanno alzati anche in casi in cui l'inflazione dipenda da cali di offerta (calo di produzione o disponibilità di materie prime e cali di produttività) è che in generale i fenomeni di autoalimentazione dell'inflazione possono dipendere dal tasso reale, dalla differenza tra tassi di interesse ed inflazione, e dall'inflazione stessa indipendentemente da ciò che la causa.
 
le BC prestano al sistema bancario (banche commerciali, intesa, unicredit...) ad un certo interesse. Le banche commerciali poi prestano ad un interesse leggermente maggiore ad aziende, privati cittadini ecc. Quindi sì, possono ottenere degli utili da questo sistema

Grazie mille!
Però ora mi sorge un'altra domanda: in teoria, le banche commerciali non dovrebbero essere favorite da bassi tassi di interesse?
Mi spiego: se la BCE presta soldi a tassi bassi alle banche commerciali, queste ultimi non potrebbero riprestare soldi ai privati richiedendo un tasso di interesse più alto in proporzione?

Ad esempio:
Tassi alti ---> la BCE presta soldi a Unicredit con un tasso del 6%, e Unicredit lo presta ai privati con tasso del 7%.
Tassi bassi ---> la BCE presta soldi a Unicredit con tasso dell'1%, e Unicredit magari decide di prestarlo ai privati con un tasso del 3-4% (perché tanto resta pur sempre un interesse non esagerato e potrebbe farci la cresta 😬)

Quindi in questo caso le banche commerciali non guadagnerebbero di più dai tassi bassi della banca centrale?
 
Grazie mille!
Però ora mi sorge un'altra domanda: in teoria, le banche commerciali non dovrebbero essere favorite da bassi tassi di interesse?
Mi spiego: se la BCE presta soldi a tassi bassi alle banche commerciali, queste ultimi non potrebbero riprestare soldi ai privati richiedendo un tasso di interesse più alto in proporzione?

Ad esempio:
Tassi alti ---> la BCE presta soldi a Unicredit con un tasso del 6%, e Unicredit lo presta ai privati con tasso del 7%.
Tassi bassi ---> la BCE presta soldi a Unicredit con tasso dell'1%, e Unicredit magari decide di prestarlo ai privati con un tasso del 3-4% (perché tanto resta pur sempre un interesse non esagerato e potrebbe farci la cresta 😬)

Quindi in questo caso le banche commerciali non guadagnerebbero di più dai tassi bassi della banca centrale?

tieni presente che le banche non prestano solo quanto chiedono alla BC. Possono finanziarsi in altri modi.
Inoltre immagina cosa accade se la bc presta 500 all'unicredit: l'unicredit poi presta il 98% di quei 500 a me. Supponendo sia obbligata a tenere il 2% a riserva. Mi presta 490. Io coi 490 mi compro l'auto. Chi mi ha venduto l'auto incassa 490 e li versa in banca, all'unicredit o in un'altra banca, ad esempio intesa, su un conto corrente. Così intesa ora ha il venditore di auto che ha messo 490 sul conto ed intesa può prestare ad un'altra persona ancora (mario) il 98% di quel 490, tenendo a riserva il 2%. Mario investe quel 98% di 490, compra dei macchinari e chi incassa riversa in banca che ripresta il 98% e così via.

Nota che con questo sistema con riserva del 2%, partendo da 500 prestati all'inizio dalla BC alla banca commerciale, si ha poi una moltiplicazione dei depositi e dei prestiti: 500+(98/100)*500+(98/100)*(98/100)*500...

Puoi riscrivere quella sommatoria come sommatoria di 500*(98/100)^n con n che va da zero ad...supponiamo ad infinito. E portando fuori il 500 dal simbolo di sommatoria ottieni così una serie geometrica che (avendo ragione compresa tra meno 1 e più 1) converge a 500*(1/(1-98/100)) ovvero 500*50

questo è solo uno schema concettuale, non devi pensare che le banche prestino seguendo questa semplice regola, seguono ben altre regole. Serve però a far notare come partendo da un primo prestito della BC si moltiplicano poi depositi e prestiti erogati rispettando norme che impongono delle riserve...sempre che vi sia domanda di prestiti, non è detto che il sistema bancario presti al massimo della propria possibilità, non è comune (in sostanza puoi immaginare che quella sommatoria si arresti ben prima di infinito).
*****

Detto questo, in generale direi che i tassi bassi degli ultimi 10 anni circa non hanno favorito le banche. Le bc hanno lavorato per abbattere il costo del denaro ed hanno tentato di agire anche sui tassi ed i rendimenti non a breve, non potendo portare i tassi in territorio negativo oltre un certo livello molto vicino a zero. In questo modo le banche ad esempio non hanno più avuto particolari possibilità di guadagno indebitandosi a breve (a tassi bassi, ad esempio emettendo obbligazioni o chiedendo moneta alla bc) per prestare a lunga scadenza a tassi maggiori (i tassi anche a lunga scadenza erano bassissimi, abbattutti dalle scelte delle bc dovute al contesto economico). Inoltre in europa le banche han dovuto pagare degli interessi sul denaro depositato presso la bce.
In sostanza credo che la grande quantità di liquidità a tassi bassi, unita alla mancanza di ciclicità (tassi sempre bassi a breve e lungo) ed ai tassi negativi sui depositi presso la bce non siano stati elementi favorevoli per le banche.
Però dovresti chiedere a qualche esperto di business bancario per conferma ed informazioni più dettagliate.
Tieni presente che le banche sono in concorrenza tra loro: se devi chiedere un prestito, lo chiedi alla banca che ti applica le migliori condizioni
 
Visto che si parla di inflazione e banche centrali, io penso che al prossimo meeting opteranno per un altro rialzo di 0.75 ma quelli successivi saranno da 0.5 fino a fine anno, che ne pensate?

Troppo ottimista?
 
breve considerazione:

il motivo essenziale per il quale i tassi vanno alzati anche in casi in cui l'inflazione dipenda da cali di offerta (calo di produzione o disponibilità di materie prime e cali di produttività) è che in generale i fenomeni di autoalimentazione dell'inflazione possono dipendere dal tasso reale, dalla differenza tra tassi di interesse ed inflazione, e dall'inflazione stessa indipendentemente da ciò che la causa.

Come fai ad alimentare l'inflazione se il potere d'acquisto delle famiglie è in continuo calo e il potere contrattuale dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali è uguale a zero?

Siamo nel campo del surrealismo.

E infatti da anni non siamo più in inflazione ma in deflazione.

L'inflazione c'è, ma riguarda i beni di lusso.

Il Barbaresco Sorì Tildin mi pare venga sui 600 euro la bottiglia...
 
Come fai ad alimentare l'inflazione se il potere d'acquisto delle famiglie è in continuo calo e il potere contrattuale dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali è uguale a zero?

Siamo nel campo del surrealismo.

E infatti da anni non siamo più in inflazione ma in deflazione.

L'inflazione c'è, ma riguarda i beni di lusso.

Il Barbaresco Sorì Tildin mi pare venga sui 600 euro la bottiglia...

ti sei perso qualche dato?
 
tieni presente che le banche non prestano solo quanto chiedono alla BC. Possono finanziarsi in altri modi.
Inoltre immagina cosa accade se la bc presta 500 all'unicredit: l'unicredit poi presta il 98% di quei 500 a me. Supponendo sia obbligata a tenere il 2% a riserva. Mi presta 490. Io coi 490 mi compro l'auto. Chi mi ha venduto l'auto incassa 490 e li versa in banca, all'unicredit o in un'altra banca, ad esempio intesa, su un conto corrente. Così intesa ora ha il venditore di auto che ha messo 490 sul conto ed intesa può prestare ad un'altra persona ancora (mario) il 98% di quel 490, tenendo a riserva il 2%. Mario investe quel 98% di 490, compra dei macchinari e chi incassa riversa in banca che ripresta il 98% e così via.

Nota che con questo sistema con riserva del 2%, partendo da 500 prestati all'inizio dalla BC alla banca commerciale, si ha poi una moltiplicazione dei depositi e dei prestiti: 500+(98/100)*500+(98/100)*(98/100)*500...

Puoi riscrivere quella sommatoria come sommatoria di 500*(98/100)^n con n che va da zero ad...supponiamo ad infinito. E portando fuori il 500 dal simbolo di sommatoria ottieni così una serie geometrica che (avendo ragione compresa tra meno 1 e più 1) converge a 500*(1/(1-98/100)) ovvero 500*50

questo è solo uno schema concettuale, non devi pensare che le banche prestino seguendo questa semplice regola, seguono ben altre regole. Serve però a far notare come partendo da un primo prestito della BC si moltiplicano poi depositi e prestiti erogati rispettando norme che impongono delle riserve...sempre che vi sia domanda di prestiti, non è detto che il sistema bancario presti al massimo della propria possibilità, non è comune (in sostanza puoi immaginare che quella sommatoria si arresti ben prima di infinito).
*****

Detto questo, in generale direi che i tassi bassi degli ultimi 10 anni circa non hanno favorito le banche. Le bc hanno lavorato per abbattere il costo del denaro ed hanno tentato di agire anche sui tassi ed i rendimenti non a breve, non potendo portare i tassi in territorio negativo oltre un certo livello molto vicino a zero. In questo modo le banche ad esempio non hanno più avuto particolari possibilità di guadagno indebitandosi a breve (a tassi bassi, ad esempio emettendo obbligazioni o chiedendo moneta alla bc) per prestare a lunga scadenza a tassi maggiori (i tassi anche a lunga scadenza erano bassissimi, abbattutti dalle scelte delle bc dovute al contesto economico). Inoltre in europa le banche han dovuto pagare degli interessi sul denaro depositato presso la bce.
In sostanza credo che la grande quantità di liquidità a tassi bassi, unita alla mancanza di ciclicità (tassi sempre bassi a breve e lungo) ed ai tassi negativi sui depositi presso la bce non siano stati elementi favorevoli per le banche.
Però dovresti chiedere a qualche esperto di business bancario per conferma ed informazioni più dettagliate.
Tieni presente che le banche sono in concorrenza tra loro: se devi chiedere un prestito, lo chiedi alla banca che ti applica le migliori condizioni

Chiaro. Proprio oggi ho studiato i tre modi che le bc hanno per controllare le quantità di moneta nel sistema (riserva obbligatoria, tassi di sconto, operazioni su mercato aperto), quindi finalmente ho capito bene quello che hai spiegato.

Quello che dici tu si chiama moltiplicatore bancario, vero? È quindi un modo per far crescere esponenzialmente gli interessi generati da un'unica somma di partenza, giusto?
 
Come fai ad alimentare l'inflazione se il potere d'acquisto delle famiglie è in continuo calo e il potere contrattuale dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali è uguale a zero?

Siamo nel campo del surrealismo.

E infatti da anni non siamo più in inflazione ma in deflazione.

L'inflazione c'è, ma riguarda i beni di lusso.

Il Barbaresco Sorì Tildin mi pare venga sui 600 euro la bottiglia...

Se le materie prime salgono, i prezzi dei prodotti finali dovranno necessariamente salire a loro volta, e quindi si crea inflazione anche se i consumatori hanno pochi soldi. Al massimo i prodotti non verranno comprati e si andrà in recessione.

Una situazione di questo tipo (poca produzione, disoccupazione, inflazione) si chiama stagflazione?
 
Trovo assolutamente scellerata l'azione super aggressiva della FED... certo non e' colpa totalmente loro, una politica di bilancio del governo più oculata per ridurre deficit e.debito permetterebbe un soft landing e raffredderebbe la domanda.

Ma si sa che i politici sono pazzi.
 
Chiaro. Proprio oggi ho studiato i tre modi che le bc hanno per controllare le quantità di moneta nel sistema (riserva obbligatoria, tassi di sconto, operazioni su mercato aperto), quindi finalmente ho capito bene quello che hai spiegato.

Quello che dici tu si chiama moltiplicatore bancario, vero? È quindi un modo per far crescere esponenzialmente gli interessi generati da un'unica somma di partenza, giusto?

sì, si chiama così. Di fatto fa crescere la possibilità di prestare e quindi sì, fa crescere anche gli interessi che il sistema bancario può incassare (non esponenzialmente, però!). E' un sistema che si regge sulla constatazione che tipicamente non si ha la totalità dei depositanti che contemporaneamente si reca in banca per ritirare.
Il nostro sistema monetario si basa sulla fiducia e sulla coercizione; quando la fiducia viene meno e si ha ad esempio una corsa agli sportelli per ritirare o fuga di capitali tramite cambio valuta ed esportazione, il sistema cessa di basarsi principalmente sulla fiducia ed inizia a basarsi sulla coercizione (limiti al ritiro ed al cambio ed export...)
 
sì, si chiama così. Di fatto fa crescere la possibilità di prestare e quindi sì, fa crescere anche gli interessi che il sistema bancario può incassare (non esponenzialmente, però!). E' un sistema che si regge sulla constatazione che tipicamente non si ha la totalità dei depositanti che contemporaneamente si reca in banca per ritirare.
Il nostro sistema monetario si basa sulla fiducia e sulla coercizione; quando la fiducia viene meno e si ha ad esempio una corsa agli sportelli per ritirare o fuga di capitali tramite cambio valuta ed esportazione, il sistema cessa di basarsi principalmente sulla fiducia ed inizia a basarsi sulla coercizione (limiti al ritiro ed al cambio ed export...)

Aah capito, grazie.

Ma la Banca D'Italia è considerata banca centrale o commerciale? Se fosse il primo caso, che ruolo avrebbe se tanto le politiche monetarie le decide la BCE?
 
Secondo me, prima o poi, ci sarà un calo della domanda che porterà ad un ridimensionamento dell'inflazione.

Poi, per carità, l'inflazione è una brutta bestia che, a volte, va avanti per conto suo per dinamiche preesistenti e le cosiddetta spirali inflattive risultano inarrestabili. E rimane anche vero che una buona fetta della società attuale è ancora, tutto sommato, benestante e può permettersi uno o due anni di inflazione vicina al 10%.

Però, alla lunga, specialmente con il debito pubblico mondiale attuale, il sistema nel suo complesso non credo possa reggere.
 
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