Iniziative di welfare aziendale

In pratica stai descrivendo la situazione in cui mi trovo io, con qualche piccolo dettaglio migliorativo.

CCNL: chimico-farmaceutico
Gestore di servizi di welfare che fornisce un panel di servizi tra cui scegliere (vedi post #1)
Quel che non è usufruito nel primo anno può essere però usufruito nel secondo (il che rende la novità molto più accessibile).

Tra i servizi fruibili ci sono sia servizi a rimborso (prima paghi e poi ti rimborsano la spesa) sia servizi a convenzionamento diretto. Esempio:
- il fondo pensione (anche superando il massimale, resta come quota deducibile, quindi si può fruire della deduzione anche sforando il famoso limite di 5.164€).
- servizi legati alla sanità con rimborso TOTALE di visite, esami, persino scontrini di acquisto medicinali.
- interessi sul mutuo: rimborso al 75%
- servizi alle famiglie (acquisto libri, rette asili, palestre e piscine, corsi di lingue, tasse universitarie)
- una serie di beni e servizi di partner affiliati da acquistare (negozi anche on-line, siti di viaggi, biglietti per cinema e concerti, distributori di carburante…)

Di fatto, puoi scegliere tu come utilizzare questi soldi.

E dunque è fantastico!
Che dubbi hai?
Se ce l'avessi io... spendo:
700 euro/anno per la piscina per me
500 euro/anno per la palestra della figlia grande
500 euro/anno per l'atletica della figlia piccola
900 euro/anno per le lezioni di chitarra della figlia grande
4000 euro/anno per la scuola privata della figlia grande (che per fortuna quest'anno fa la maturità)
2000 euro/anno per la scuola privata della piccola (che per fortuna quest'anno finisce la quinta elementare e poi va alle medie pubbliche!)
3000 euro/anno di vacanze estive
1000/1500 euro/anno tra visite mediche, medicine e analisi specialistiche

Queste cose... me le rimborserebbero tutte???
Io sarei stracontento!!!
 
Però scusate...
Anche la mia aziendina a un certo punto ci ha comunicato che avevamo stipulato, al prezzo di 1 euro al mese, una convenzione con UNISALUTE... ma io l'ho vissuta come un qualcosa in più ripetto allo stipendio, una sorta di regalo "non richiesto" ma comunque gradito.
Ben altro sarebbe invece dire: non ti do più i 4000 euro di premio annuo (che io ovviamente non prendo -non abbiamo premi- ma che alcuni miei amici che lavorano in aziende farmaceutiche invece hanno) e te li trasformo in "punti miralanza" da utilizzare presso i negozi convenzionati!
Non credo che si possa fare.
Men che meno credo che si possa fare unilateralmente da parte dell'Azienda ""ab imperio".
 
Questo è quanto ha proposto l'azienda di TPL a Venezia, ma mi pare che non sia ancora entrato in vigore questo meccanismo del welfare aziendale:

http://avm.avmspa.it/sites/default/files/Avm Welfare - Scheda tecnica.pdf

Quindi se uno come me avesse aderito, gli avrebbero rimborsato come descritto qui sotto, parte dei 4000 euro per la scuola privata della figlia?

b. l’acquisto di prestazioni e servizi di educazione e istruzione, nonché per la frequenza di ludoteche e centri estivi: pagamento delle rette scolastiche, delle tasse universitarie, dei libri di testo scolastici di ogni ordine e grado

... se così fosse... che qulo che hanno i dipendenti della TPL di Venezia!!!
La mia aziendina non mi rimborsa una cippa di nulla!!!
 
Mi sembra troppo conveniente se fosse questa l'interpretazione...


a Roma ( e in Italia) abbiamo la Cesare Pozzo....che raggruppa una serie di prestazioni e tutele ......ma non certo tutti questi rimborsi :rolleyes:
 
Ho giusto raccolto ieri le lamentele di un amico (con contratto dei chimici) la cui azienda ha indirizzato i premi presenza e produttività verso un gestore di servizi di welfare che dovrebbe fornire l'equivalente in servizi da scegliersi tra un panel di proposte[...]

Mi autoquoto per correggere quanto scritto.:yes:

Mi è stato confermato che solo i premi presenza (in quanto non specificatamente previsti nel contratto) sono stati forzatamente indirizzati al gestore dei servizi di welfare. Al contrario, per i premi produttività si potrà scegliere la destinazione (servizi di welfare o il proprio portafoglio a fronte di maggiore tassazione).

Mi scuso per l'errore. :)
 
Mi fa piacere tutto questo interesse, io però ho aperto il thread perché volevo sapere una cosa specifica...

Intanto ho fatto un po' di websurfing ed ho visto che ci sono decine di siti di società che se ne occupano.
Flexible Benefits - Health Italia
Edenred
Margas
Welfare Company
... eccetera.

Prima un paio di risposte.
Se non ci fosse convenienza per l'azienda non proporrebbe un bel nulla.
Certo, l'importante è che la convenienza ci sia ANCHE per il lavoratore.
Le mie due domande, cui non sono state date risposte (e lo capisco eh :p, l'argomento è una novità per tutti :yes:) sono tutt'altro che una semplice curiosità.

Chi si prende il "non usufruito alla scadenza" e chi "seleziona i servizi" è importante da determinare.
Se le due (o più) entità coincidessero (o fossero in accordo tra loro) si intravederebbe un certo conflitto di interessi.
Sarebbe mica conveniente selezionare servizi e relative condizioni in modo che, statisticamente, ci sia sempre del "non usufruito"?

Faccio un esempio di come quanto proposto 'sulla carta' presenti limitazioni che, nei fatti, ne sfavoriscono la fruibilità.
Con il mio amico abbiamo fatto una simulazione di acquisto di volo aereo sulla piattaforma del suo gestore di welfare.
L'interfaccia permetteva di selezionare andata il giorno X e ritorno non più in là di due settimane (X+14).
Impossibile prenotare il volo per le vacanze estive.
Qui il punto, la chiave di lettura - secondo me - è che stiamo parlando di “Flexible Benefit”. Che vuol dire Flexible? Che ognuno ne usufruisce in base alla sua realtà. Io che non ho figli, non me ne faccio nulla di poter scaricare la retta dell’asilo o le tasse universitarie (ad un altro può invece interessare parecchio). Chi non ha un mutuo sulle spalle non è interessato a vedersi rimborsare gli interessi sul mutuo. A me invece interessa molto. Sono degli esempi.

Sui pacchetti viaggio sono d’accordo con te. Sarà ben difficile che siano convenienti, ma poi io non sono uno che compra pacchetti di viaggio. Per me le agenzie di viaggio sarebbero tutte fallite da tempo...

Chi si prende il non usufruito? Intanto, nel caso mio, in cui puoi sfruttare la cosa su due anni, il problema non si pone. Qualora si ponesse, non ho idea di chi ne usufruisca: non ce l’hanno spiegato ed ancora la cosa non è partita concretamente in azienda.

Chi seleziona i servizi? Da quel che ho capito, la società di consulenza ha una sua offerta standard. Però l’azienda cliente può chiedere di contrattare delle convenzioni locali (di fatto la mia lo sta facendo e stanno nascendo in questa fase immediatamente precedente la partenza diverse convenzioni “a richiesta degli utenti”: a me interessa la palestra Pippo, a me interessa il negozio Pluto, eccetera).

E dunque è fantastico!
Che dubbi hai?
...
Queste cose... me le rimborserebbero tutte???
Ovviamente no. Ho dimenticato di dirlo all’inizio: questa cosa va a sostituire parte del premio di partecipazione. Ci sono 3 profili di adesione: da 800€, da 1200€ e da 1500€ (in totale il premio di partecipazione al 100% oscilla tra i 3000€ ed i 3500€ in base alla categoria).
Quindi, nell’ambito del massimale scelto, puoi scegliere però il COME utilizzare questi soldi.

...
Ben altro sarebbe invece dire: non ti do più i 4000 euro di premio annuo (che io ovviamente non prendo -non abbiamo premi- ma che alcuni miei amici che lavorano in aziende farmaceutiche invece hanno) e te li trasformo in "punti miralanza" da utilizzare presso i negozi convenzionati!
Non credo che si possa fare.
Men che meno credo che si possa fare unilateralmente da parte dell'Azienda ""ab imperio".
E invece, caro mio, si può fare. E’ su base volontaria, ma si può fare. Se leggi il post #1, trovi anche un articolo che spiega perché.

Veniamo alla mia domanda: è chiaro che aderendo per 1.500€, in realtà in quei 1.500€ ci sono tasse non pagate (e sono le benvenute) ma ci sono anche i contributi/TFR non pagati (e quelli li vorrei salvare).
E come? Ma versando una parte dei 1.500€ nel Fonchim, ovviamente! :D

La domanda è: quanto? Come faccio a sapere quanto ci sto perdendo in termini di contributi?
Qui ho bisogno del vostro aiuto. Di cosa ho bisogno per calcolarlo?
 
Max,col tuo permesso a proposito di FLEXSIBLE BENEFITS,la posso raccontare questa:

C'era una volta un allevatore di galline in batteria, che era perseguitato dai vigili sanitari.La prima volta gli fecero la multa,perchè i locali non erano rispondenti alle norme igieniche vigenti.

Provvede a fare la bonifica ma dopo poco tempo arrivano e gli fanno la multa,perchè le galline avevano poco spazio libero.

Aumenta le stie,ma ancora una volta arrivano i vigili e gli chiedono cosa mangiano,altra multa perchè il mangime non era certificato.

Passa ancora una settimana e ricompaiono chiedendo se avesse provveduto per il mangime e lui soddisfatto e convinto gli dice :no gli ho dato soldi cosi si accattano quello che gli pare.
 
Max,col tuo permesso a proposito di FLEXSIBLE BENEFITS,la posso raccontare questa:

.no gli ho dato soldi cosi si accattano quello che gli pare.
La storiella è carina. Naturalmente tu, amante di metafore, mi stai dicendo che trovi tutto ciò farraginoso? Si, lo è. Più avanti vi dirò in quanti dei miei colleghi hanno aderito... ancora la raccolta adesioni è in corso.
 
[...]Veniamo alla mia domanda: è chiaro che aderendo per 1.500€, in realtà in quei 1.500€ ci sono tasse non pagate (e sono le benvenute) ma ci sono anche i contributi/TFR non pagati (e quelli li vorrei salvare).
E come? Ma versando una parte dei 1.500€ nel Fonchim, ovviamente! :D
[...]

La destinazione che descrivi nella parte in grassetto mi sembra, oggettivamente, la sola che possa garantire la completa fruibilità delle cifre detassate :yes:
 
Comunque, ragionando in termini generali, a me sembra che una delle poche cose accessorie di cui un lavoratore possa avere veramente bisogno, è una copertura medica seria che gli faccia avere, per sé e per la propria famiglia, il rimborso delle prestazioni mediche, delle analisi, dei controlli, delle protesi (mia figlia per esempio è in cura dal dentista e l'apparecchio costa una tombola), degli eventuali ricoveri in clinica (privata). Tutto il resto, viaggi, cinema, ristoranti, palestre, mi sembra solo un "contorno" senza troppa sostanza.
Per esempio, un mio amico funzionario in Agip, si è "strappato" il muscolo del polpaccio giocando a calcetto e la sua copertura assicurativa aziendale gli ha "rimborsato" 9000 euro. Se nella stessa partita mi strappavo io, mi prendevo pure il ca.z.ziatone del datore di lavoro perchè ero andato a giocare...
 
Ultima modifica:
Comunque, ragionando in termini generali, a me sembra che una delle poche cose accessorie di cui un lavoratore possa avere veramente bisogno, è una copertura medica serie che gli faccia avere, per sé e per la propria famiglia, il rimborso delle prestazioni mediche, delle analisi, dei controlli, delle protesi (mia figlia per esempio è in cura dal dentista e l'apparecchio costa una tombola), degli eventuali ricoveri in clinica (privata). Tutto il resto, viaggi, cinema, ristoranti, palestre, mi sembra solo un "contorno" senza troppa sostanza.
Sì, quello è vero: è la cosa più importante. Però anche le altre sono comunque spese che faresti, quindi in parte puoi usare pure quelle.
La destinazione che descrivi nella parte in grassetto mi sembra, oggettivamente, la sola che possa garantire la completa fruibilità delle cifre detassate :yes:
OK, ma tutta? :eek:
No, non me l'accollo. Già gravito vicino al massimo deducibile. Qualche centinaio di euro in più va bene ma 1.500 no.

Il mio problema è che voglio capire quanto l'azienda mi sta togliendo con la destra rispetto ai 1500 che mi sta dando con la sinistra.
Perché come scriveva qualcuno nei giorni scorsi, la prima a guadagnarci è l'azienda in termini di tasse e contributi non versati.
Per le tasse, sono contenta per lei che risparmia. Per i contributi che non mi paga, per andar pari devo/voglio comunque versarli da me nel Fonchim ma ho difficoltà a capire quanto ci sto perdendo e quindi quanto devo stornare per questo uso.

Chi mi aiuta?
 
La storiella è carina. Naturalmente tu, amante di metafore, mi stai dicendo che trovi tutto ciò farraginoso? Si, lo è. Più avanti vi dirò in quanti dei miei colleghi hanno aderito... ancora la raccolta adesioni è in corso.

Ma no,era solo per diminuire la seriosità,un pò di cazzeggio non guasta.Trovo giusta questa apertura,però ricordo tutte le rampogne che i governi precedenti presero per limitare il welfar anziendale,avanti e in dre' che bel divertimento/avanti e in dre' la vita e tutta qua.
 
Il mio problema è che voglio capire quanto l'azienda mi sta togliendo con la destra rispetto ai 1500 che mi sta dando con la sinistra.
Perché come scriveva qualcuno nei giorni scorsi, la prima a guadagnarci è l'azienda in termini di tasse e contributi non versati.
Per le tasse, sono contenta per lei che risparmia. Per i contributi che non mi paga, per andar pari devo/voglio comunque versarli da me nel Fonchim ma ho difficoltà a capire quanto ci sto perdendo e quindi quanto devo stornare per questo uso.
Allora, mi autocito per continuare il discorso.

Provo a mettere in fila due numeri e vediamo se il mio ragionamento fila.

Se questi 1.500€ mi venissero dati normalmente come imponibile previdenziale, io ci pagherei sopra la mia parte di contributi INPS, i miei contributi al Fonchim e le imposte (IRPEF marginale + add.regionale + add.comunale).

Quindi pagherei:
- 9,19% (INPS) di 1.500€ pari a 137,85€
- 0,3% (INPS per CIGS) di 1.500€ pari a 4,50€
- 1,2% + 5.5% (Fonchim - base+volontario) di 1.500€ pari a 100,50€

L'imponibile fiscale sarebbe quindi pari a:
- 1.500€ - 137,85€ - 4,50€ - 100,50€ pari a 1257,15€
Le imposte sarebbero:
- 10% (se tassazione agevolata) di 1.500€ pari a 125,72€

E mi resterebbero in busta:
1.257,15€ – 125,72€ = 1.131,44€ (se tassazione agevolata)
Invece con i Flexible Benefits prenderei 1.500€ netti!

Qual è il vantaggio dei Flexible Benefits? Le tasse non pagate.
Qual è lo svantaggio? I contributi INPS che non percepisco, il TFR, il contributo aziendale al Fonchim... c’è altro?
(Il contributo mio al fondo pensione lo considero neutro: in fondo è una scelta volontaria).

Devo riuscire a recuperare invece i contributi INPS, che però NON SONO SOLO i 137,85€ che avrei pagato io. C‘è anche la parte dei contributi che l’azienda avrebbe pagato e invece non mi paga.
Quant’è? A quanto ne so io è il 23,81% (complemento a 33% di 9,19%).
Quindi ci sto perdendo un altro 23,81% di 1.500€, pari a 357,15€.
Poi c’è il TFR: 6,907% di 1.500€ pari a 103,60€
Poi c’è il contributo aziendale al Fonchim: 2,1% + 0,2% di 1.500€ pari a 34,50€.

C’è altro?

Tiro le somme. Per andare in pari devo recuperare:
137,85€ ctr. mio all’INPS
357,15€ ctr. aziendale all’INPS
103,60€ TFR
34,50€ ctr. aziendale al Fonchim
633,10€ TOTALE da recuperare

Quindi, se non ho sbagliato i conti, di quei 1500€ puliti che prenderò attraverso i Flexible Benefit devo stornare al Fonchim una cifra di 633,10€ per andare in pari con quello che avrei preso senza i Flexible Benefits.
Se verso di meno, ci perdo. Se verso di più, perdo potere d’acquisto.

Ripeto: c’è altro?
Grazie.
 
Ultima modifica:
Allora, mi autocito per continuare il discorso.

Provo a mettere in fila due numeri e vediamo se il mio ragionamento fila.

Se questi 1.500€ mi venissero dati normalmente come imponibile previdenziale, io ci pagherei sopra la mia parte di contributi INPS, i miei contributi al Fonchim e le imposte (IRPEF marginale + add.regionale + add.comunale).

Quindi pagherei:
- 9,19% (INPS) di 1.500€ pari a 137,85€
- 0,3% (INPS per CIGS) di 1.500€ pari a 4,50€
- 1,2% + 5.5% (Fonchim - base+volontario) di 1.500€ pari a 100,50€
- 38% + 2.16% (IRPEF+add.reg+add.com) di 1.500€ pari a 602,40€

E mi resterebbero in busta:
1.500€ – 137,85€ – 4,50€ – 100,50€ – 602,40€ = 654,75€
Invece con i Flexible Benefits prenderei 1.500€ netti!

Qual è il vantaggio dei Flexible Benefits? Le tasse non pagate.
Qual è lo svantaggio? I contributi INPS che non percepisco, il TFR, il contributo aziendale al Fonchim... c’è altro?
(Il contributo mio al fondo pensione lo considero neutro: in fondo è una scelta volontaria).

Devo riuscire a recuperare invece i contributi INPS, che però NON SONO SOLO i 137,85€ che avrei pagato io. C‘è anche la parte dei contributi che l’azienda avrebbe pagato e invece non mi paga.
Quant’è? A quanto ne so io è il 23,81% (complemento a 33% di 9,19%).
Quindi ci sto perdendo un altro 23,81% di 1.500€, pari a 357,15€.
Poi c’è il TFR: 6,907% di 1.500€ pari a 103,60€
Poi c’è il contributo aziendale al Fonchim: 2,1% + 0,2% di 1.500€ pari a 34,50€.

C’è altro?

Tiro le somme. Per andare in pari devo recuperare:
137,85€ ctr. mio all’INPS
357,15€ ctr. aziendale all’INPS
103,60€ TFR
34,50€ ctr. aziendale al Fonchim
633,10€ TOTALE da recuperare

Quindi, se non ho sbagliato i conti, di quei 1500€ puliti che prenderò attraverso i Flexible Benefit devo stornare al Fonchim una cifra di 633,10€ per andare in pari con quello che avrei preso senza i Flexible Benefits.
Se verso di meno, ci perdo. Se verso di più, perdo potere d’acquisto.

Ripeto: c’è altro?
Grazie.

Non essendo dipendente ed quindi poco ferrata in materia è probabile che dica una castroneria :yes:
La tassazione di tali premi di produttività (se erogati insieme alla retribuzione) non è soggetta a tassazione agevolata del 10% (compensivo di IRPEF, addizionali regionali e comunali)?:confused:
 
Ultima modifica:
Non essendo dipendente ed quindi poco ferrata in materia è probabile che dica una castroneria :yes:
La tassazione di tali premi di produttività (se erogati insieme alla contribuzione) non è soggetta a tassazione agevolata del 10% (compensivo di IRPEF, addizionali regionali e comunali)?:confused:
Ottimo commento. Lo sai che non lo so?

PS: mi sa che hai ragione. Ho corretto i numeri nel post sopra. In ogni caso questo non impatta sul discorso "recupero contributi".
Comunque grazie. OK!
 
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Allora, mi autocito per continuare il discorso.

Provo a mettere in fila due numeri e vediamo se il mio ragionamento fila.

Se questi 1.500€ mi venissero dati normalmente come imponibile previdenziale, io ci pagherei sopra la mia parte di contributi INPS, i miei contributi al Fonchim e le imposte (IRPEF marginale + add.regionale + add.comunale).

Quindi pagherei:
- 9,19% (INPS) di 1.500€ pari a 137,85€
- 0,3% (INPS per CIGS) di 1.500€ pari a 4,50€
- 1,2% + 5.5% (Fonchim - base+volontario) di 1.500€ pari a 100,50€
- 38% + 2.16% (IRPEF+add.reg+add.com) di 1.500€ pari a 602,40€

E mi resterebbero in busta:
1.500€ – 137,85€ – 4,50€ – 100,50€ – 602,40€ = 654,75€
Invece con i Flexible Benefits prenderei 1.500€ netti!

Qual è il vantaggio dei Flexible Benefits? Le tasse non pagate.
Qual è lo svantaggio? I contributi INPS che non percepisco, il TFR, il contributo aziendale al Fonchim... c’è altro?
(Il contributo mio al fondo pensione lo considero neutro: in fondo è una scelta volontaria).

Devo riuscire a recuperare invece i contributi INPS, che però NON SONO SOLO i 137,85€ che avrei pagato io. C‘è anche la parte dei contributi che l’azienda avrebbe pagato e invece non mi paga.
Quant’è? A quanto ne so io è il 23,81% (complemento a 33% di 9,19%).
Quindi ci sto perdendo un altro 23,81% di 1.500€, pari a 357,15€.
Poi c’è il TFR: 6,907% di 1.500€ pari a 103,60€
Poi c’è il contributo aziendale al Fonchim: 2,1% + 0,2% di 1.500€ pari a 34,50€.

C’è altro?

Tiro le somme. Per andare in pari devo recuperare:
137,85€ ctr. mio all’INPS
357,15€ ctr. aziendale all’INPS
103,60€ TFR
34,50€ ctr. aziendale al Fonchim
633,10€ TOTALE da recuperare

Quindi, se non ho sbagliato i conti, di quei 1500€ puliti che prenderò attraverso i Flexible Benefit devo stornare al Fonchim una cifra di 633,10€ per andare in pari con quello che avrei preso senza i Flexible Benefits.
Se verso di meno, ci perdo. Se verso di più, perdo potere d’acquisto.

Ripeto: c’è altro?
Grazie.
I conti non li ho verificati,ma la logica non funziona.Tu pensi alla tua barba non pensi al datore di lavoro.In ogni caso occorre distinguere se il beneficio viene da un miglioramento contrattuale generalizzato,o legato ad aumenti di produttività aziendale,anche se in entrambi i casi con il welfar aziendale il datore ha un recupero fiscale.

Questo recupero fiscale va equamente ripartito come quantità e qualita' e costituisce materia sindacale

.

Ora vediamo la questione dal lato che interessa la collettività,a rimetterci nell'immediato è pantalone,ma in prospettiva il recupero di produttività,il minor costo del lavoro la maggior competitività avranno ripercussioni positive sul sistema paese,è un tentativo di ripristino di socialdemocrazia che è stata debellata dalle tante battaglie sindacali vinte, le stesse battaglie che ci hanno fatto,poi, perdere la guerra.
 
@mander, ti prego. Ora no.
Lascia la parola a chi mi può controllare i numeri.
Grazie
 
@mander, ti prego. Ora no.
Lascia la parola a chi mi può controllare i numeri.
Grazie

Come desideri ma se i presupposti sono sbagliati i conti lo saranno ancor di più.In un teorema e la tesi che conta la dimostrazione viene dopo.
 
... occorre distinguere se il beneficio viene da un miglioramento contrattuale generalizzato, o legato ad aumenti di produttività aziendale, anche se in entrambi i casi con il welfare aziendale il datore ha un recupero fiscale.
Questo recupero fiscale va equamente ripartito come quantità e qualita' e costituisce materia sindacale.
Nel mio caso non ci sono cambiamenti nella contrattazione di secondo livello (rivista l'anno scorso per il triennio 2016-2018).
Questa di quest'anno è solo una possibilità volontaria di stornare una parte del premio (premio già definito sia per criteri legati alla produttività ed ai risultati aziendali che per ammontare) a questa forma di welfare aziendale previsto dalla finanziaria approvata a fine 2016.
E' chiaro che il recupero fiscale verrebbe ripartito tra l'azienda ed i lavoratori che decidessero di aderire.
 
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