Mah... io non sono ancora una "persona anagraficamente proprio matura", eppure i miei 35 anni mi bastano per farmi "meravigliare di chi si meraviglia".
Più che provare vergogna per questo singolo episodio, secondo me, il discorso di fondo è sempre lo stesso... ovvero quello che ci ci governa ed amministra mi fa vergognare di essere italiano.
Prima di indignarsi per gli ultimi sviluppi sulla ecig credo sia legittimo anche comprendere chi, gestendo una tabaccheria, per mesi abbia dovuto vivere in una "giungla senza regole", vedendo i propri privilegi e le proprie esclusive (pagate fior di quattrini allo stato con la tassa novennale) non tutelate dallo stato stesso.
Se fossimo una nazione "seria" non avremmo permesso la nascita di centinaia e centinaia di punti vendita ecig (a loro volta "colpevoli" e sfruttatori consapevoli del fatto che l'Italia "dorme"...) i quali adesso si lamentano ipocritamente perchè, e non venitemi a dire che non è vero, non "potevano mai immaginare" come invece questo settore sarebbe dovuto, prima o poi, inevitabilmente essere regolamentato.
Insomma... se c'è qualche "sprovveduto" che ha aperto un shop ed ora rimane "fregato"... beh certamente dispiace... ma se avesse riflettuto obiettivamente sarebbe facilmente arrivato alla conclusione "che la pacchia, prima o poi, avrebbe avuto una fine".
Invece no... queste persone (o chi glielo ha fatto credere, astutamente...) hanno sfruttato il canale delle tabaccherie (è innegabile come le aperture a fianco di queste siano "studiate a tavolino"), le quali sono state "cornute e mazziate" in quanto uniche attività ove questo nuovo business era bandito... per imposizioni "supreme".
Senza contare come, a mio modesto avvisto, questi negozi sarebbero comunque "morti naturalmente" nel giro di altri pochi mesi: come si può campare vendendo solo boccette di ricariche, peraltro meritevoli di durare circa un mese nelle mani di un consumatore ?!
Il business c'è stato i primi mesi... con la vendita iniziale di tutto il kit, una volta venduto quello... il resto non permette di sopravvivere anche ricaricando del 100%...
Detto questo, purtroppo il nostro apparato governativo si è dimostrato ancora una volta dormiente o meglio assente... ed adesso per correre ai ripari e recuperare il terreno perduto concepisce una regolamentazione assurda, ove vengono stratassate le parti di ricambio (
) e pure i liquidi a zero nicotina (davvero incredibile ed inutile... d'altronde quasi nessuno svapa e svaperà mai a zero nicotina... si fa prima a smettere del tutto di fumare e convertirsi al buon vecchio metodo di succhiare delle caramelline).
Ripeto... e penso di essere obiettivo... una regolamentazione era necessaria... la commercializzazione della nicotina sottoforma di sigaretta, è un privilegio pagato allo Stato Italiano... il quale, mi sembra ovvio, ha il compito di tutelare chi versa l'obolo per questa esclusiva.
Se all'inizio non si fosse permessa la vendita dei liquidi contenenti nicotina (è qui che sta il vero nocciolo del discorso) tutto questo polverone non si sarebbe mai sollevato... ma tant'è... la "prima vergogna" è questa: più di sei mesi di far west, in cui una droga ha avuto "libero mercato ed accesso" per tutti senza "se" e senza "ma".
Ad "integrazione" di tutto questo, linko una pagina dove E' EVIDENTE come, ancora una volta, SIAMO GLI ZIMBELLI DEL MONDO... Italia unico paese nella lista che, al 12 marzo, "
Attualmente non c’è una legge che vieta l’utilizzo della Sigaretta Elettronica e non esiste ad oggi una normativa precisa e dettagliata (per la quale le autorità stanno lavorando).
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