Investire nel vino

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Qui rasentiamo il delirio...almeno un quadro lo metti a parete e te lo godi...una bottiglia di vino che te ne fai se non la bevi? Oltretutto con il rischio di vuotarla nel lavandino se si decide di aprirla...
 
Uscito a ottobre il Barolo Monfortino riserva 2010 di Giacomo Conterno, complice la grande annata e il 100/100 di Robert Parker, è diventato subito oggetto di desiderio per appassionati e speculatori.

Prodotto in 9000 bottiglie con un prezzo al pubblico di 350 euro è volato subito a 800 euro e adesso lo si trova offerto attorno ai 1000 euro.

La gran parte di chi oggi acquista lo fa, con l'aspettativa di ulteriori rivalutazioni, allo scopo di rivendere a prezzi più alti domani.

Sulle ulteriori rivalutazioni come sempre i pareri sono discordi: c'è chi ritiene la bottiglia già molto speculata, con prezzi già troppo alti e chi è convinto di ulteriori consistenti apprezzamenti.

Sarà interessante vedere come va a finire.
 

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La Storia del Giacobazzi 8 e ½ oppure detto l «Otto e mezzo» di Giacobazzi :​

Si chiamò Giacobazzi 8 e ½ perchè 8 e ½ era la gradazione alcolica:

riporto dalla pagina web: Leonardo: - bar bar 2

Negli stessi anni, prima dell'invasione barbarica, c'è stato qualche timido tentativo di invasione da parte nostra, con prodotti che (secondo noi) sarebbero potuti piacere agli americani. Quello che conosco meglio è il tentativo un po' folle di un cantiniere modenese, Giacobazzi, che abbassò la gradazione del suo lambrusco a otto gradi e mezzo e lo mise in lattina: l'8 e ½ Giacobazzi. In lattina, proprio così. Il lambrusco è uno dei rari rossi frizzanti, bello da vedersi e facile da mandar giù: come dichiarò Mario Soldati, è un vino che va "tracannato". L'8 e ½ doveva far concorrenza alla cocacola: il target era quello dei teen ager. Ve lo giuro: mi ricordo lo spot col ragazzino, e persino lo slogan: Giacobazzi is my wine.

Col senno del poi è facile capire perché non funzionò: in molti Stati americani i teen ager non possono neppure acquistare birra. Eppure Giacobazzi qualcosa l'aveva capito: è un fatto che gli erasmus americani e inglesi, appena sbarcati in Italia, si attacchino ai tetrapak di Tavernello. È dolce, è frizzante, cosa vuoi di più. I nostri teen ager, per contro, sono un po' più sofisticati: bevono Bacardi Breeze, che fa quattro gradi. Giacobazzi aveva sbagliato la gradazione di quattro gradi e mezzo appena. È un precursore sfortunato, oggi una lattina di 8 e ½ su Ebay varrebbe parecchio (ma non se ne trova).


ED ORA LANCIO UNA SFIDA AGLI AMICI DEL FOL...

Visto che del mitico e maleolente vino in lattina sul sito della Giacobazzi non vi è neanche una traccia. Chi sarà il primo di noi che riuscirà a pubblicare sul web un 'immagine della mitica lattina ?!?!?!


Inoltre sul web ho però trovato questo bel racconto sulla storia di quella mitica lattina:

Chi si ricorda di “GIACOBAZZI! IT’S MY WINE!” ?
Io ero ragazzino, poi al corso di Enologia all’Università me la raccontarono così:
questo Giacobazzi era un grosso produttore di Lambrusco (non so se esista ancora) con ampie visioni e velleità: far diventare il Lambrusco una “bevanda” fuori pasto, un “cool drink” all’americana, soprattutto nell’America dei rampanti italoamericani che si devono liberare della sindrome del Padrino e dei fiaschi dei nonni.
Tardi anni Settanta, la campagna parte alla grande, alla Mericana, da Nuova York e anche per Nuova York!
“Giacobazzi its my wine!” diceva il ragazzetto sfrontato mostrando il pugno stringente la lattina, più rossa di quella della Coca Cola.
Senonchè, così mi par di ricordare, l’interno della lattina era rivestito di una sottile pellicola onde impedire agli acidi del vino di aggredire l’alluminio; la pellicola non reggeva l’aggressività del Lambrusco sottoposto a forti scuotimenti, e all’apertura della lattina fuoriusciva un deciso afflato di mercaptani non tanto invitante a trangugiare il my wine.
Può darsi fosse questione di lega dell’alluminio, certo che Giacobazzi, it’s my wine fu un bel prologo a quel che doveva succedere di lì a poco col metanolo…

Quando scrissi il post sopra era il 12-02-10 e come facevo notare sul sito della GIACOBAZZI non vi era traccia del mitico vino in lattina:no:

Oggi con vivo piacere mi sono quasi casualmente trovato a navigare sul loro sito web e vedo che ampio spazio è stato dato al GIACOBAZZI 8 e 1/2 :


... che oltre che nel mondo dell'arte anche nella vita più reale il FOL abbia portato il suo piccolo contributo nel cambiare le cose ...​
 
Uscito a ottobre il Barolo Monfortino riserva 2010 di Giacomo Conterno, complice la grande annata e il 100/100 di Robert Parker, è diventato subito oggetto di desiderio per appassionati e speculatori.

Prodotto in 9000 bottiglie con un prezzo al pubblico di 350 euro è volato subito a 800 euro e adesso lo si trova offerto attorno ai 1000 euro.

La gran parte di chi oggi acquista lo fa, con l'aspettativa di ulteriori rivalutazioni, allo scopo di rivendere a prezzi più alti domani.

Sulle ulteriori rivalutazioni come sempre i pareri sono discordi: c'è chi ritiene la bottiglia già molto speculata, con prezzi già troppo alti e chi è convinto di ulteriori consistenti apprezzamenti.

Sarà interessante vedere come va a finire.

Co ... come vu ... uoi che ... hep ... fiiii-iiinisca :hic: ?
 
Etichetta realizzata (e donata) da Luca Pignatelli in esclusiva a San Patrignano:

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Uscito a ottobre il Barolo Monfortino riserva 2010 di Giacomo Conterno, complice la grande annata e il 100/100 di Robert Parker, è diventato subito oggetto di desiderio per appassionati e speculatori.
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Ciao Markov
da quello che ho capito ci sono alcune persone che giudicano i vini prima che vengano messi sul mercato. Si può sapere dove poter leggere i loro commenti e votazione alle varie prove pre-vendita?
 
Ciao Markov
da quello che ho capito ci sono alcune persone che giudicano i vini prima che vengano messi sul mercato. Si può sapere dove poter leggere i loro commenti e votazione alle varie prove pre-vendita?

Ti puoi iscrivere a pagamento al sito di Robert Parker, l'unico critico capace di far muovere i prezzi. Il vero problema è riuscire ad acquistare i vini ai prezzi di uscita dall'Azienda, per farti un esempio il Monfortino 2010 era uscito a 270 euro più iva, ma era impossibile trovarlo a meno di 600 euro già nei primi giorni in commercio. In più, per averlo, le enoteche dovevano essere clienti di lungo corso e le assegnazioni sono state molto inferiori alle richieste.
 
Salve a tutti,
vorrei chiedere a chi è esperto: questo elenco di vini vale qualcosa, si può provare a venderli e se sì, attraverso quali canali?
Tokaji Aszu ungherese, 3, 4, e 5 puttonyos, del 1967, 1975, 1979, 1981; Amarone Montresor, 1971 e 1977; Rosso Conero Castelfiora dal ''collo storto'', 1974; Vin Santo toscano Conti Lucchesi, 1971.
Grazie.
 
Barbaresco DOCG 2006 Renato Fenocchio (Neive) con etichetta dipinta a mano dall'artista torinese Pierluigi Pusole

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Buonasera a tutti,

io e altri due amici stavamo pensando di iniziare ad investire nel vino, partendo da piccole somme di poche migliaia di euro,
ma è possibile investire in vino come privati? Mi spiego meglio: possiamo aspettarci un profitto negli anni comprando a prezzi
al dettaglio o è indispensabile acquistare a prezzi da grossisti? Qualcuno ha esperienze di investimento in vino come privato?

Grazie!

Massimo

EDIT: aggiungo una nuova domanda, so che all'estero esistono cantine o vere e proprie azienda che si occupano della conservazione del vino in condizioni ottimali garantite e certificate per un certo importo annuale, sapete se in Italia esistono cose simili?
 
Ultima modifica:
Dopo ulteriori studi sorgono ulteriori dubbi:

Acquisto vino "in bond": è una pratica soltanto britannica? E' possibile comprare in Italia vino direttamente dal produttore con esenzione IVA e farlo spedire dal produttore direttamente in un bonded warehouse accreditato del Regno Unito tipo Berry Bros. & Rudd (penso proprio di no :D)?

Avete esperienza di acquisti e vendita in bond?

Saluti,

Massimo

Buonasera a tutti,

io e altri due amici stavamo pensando di iniziare ad investire nel vino, partendo da piccole somme di poche migliaia di euro,
ma è possibile investire in vino come privati? Mi spiego meglio: possiamo aspettarci un profitto negli anni comprando a prezzi
al dettaglio o è indispensabile acquistare a prezzi da grossisti? Qualcuno ha esperienze di investimento in vino come privato?

Grazie!

Massimo

EDIT: aggiungo una nuova domanda, so che all'estero esistono cantine o vere e proprie azienda che si occupano della conservazione del vino in condizioni ottimali garantite e certificate per un certo importo annuale, sapete se in Italia esistono cose simili?
 
Uscito a ottobre il Barolo Monfortino riserva 2010 di Giacomo Conterno, complice la grande annata e il 100/100 di Robert Parker, è diventato subito oggetto di desiderio per appassionati e speculatori.

Prodotto in 9000 bottiglie con un prezzo al pubblico di 350 euro è volato subito a 800 euro e adesso lo si trova offerto attorno ai 1000 euro.

La gran parte di chi oggi acquista lo fa, con l'aspettativa di ulteriori rivalutazioni, allo scopo di rivendere a prezzi più alti domani.

Sulle ulteriori rivalutazioni come sempre i pareri sono discordi: c'è chi ritiene la bottiglia già molto speculata, con prezzi già troppo alti e chi è convinto di ulteriori consistenti apprezzamenti.

Sarà interessante vedere come va a finire.

Già presente all'asta di fine ottobre di Pandolfini il Monfortino 2010 con un lotto di tre bottiglie ha fatto, diritti compresi, 4500 euro.
Il trend è inesorabilmente in crescita!
 

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E dopo Monfortino 2010 e Pergole Riserva 2013, direi che anche Sassicaia 2015 si sta muovendo, dopo il premio di Wine Spectator che l'ha giudicato miglior vino del mondo lo scorso novembre. Il prezzo è passato da circa 140 euro agli attuali 200 e passa. Ovviamente non ci sarà l'effetto rarità del Monfortino (250.000 bottiglie contro 9.000), ma è da seguire.

Altri vini premiati, questa volta da Parker con i 100/100, sono stati Masseto 2015 e Solaia 2015.
 
Sassicaia raddoppia. Dopo il premio all'annata 2015, giudicato miglior vino del mondo da Wine Specator (97/100 da Parker), la 2016, non ancora uscita, è stata premiata con i 100/100 da Parker. Ricordiamo che è proprio Parker a far "muovere" i prezzi.

Continua il momento d'oro per i vini italiani...:yes:
 
Dopo ulteriori studi sorgono ulteriori dubbi:

Acquisto vino "in bond": è una pratica soltanto britannica? E' possibile comprare in Italia vino direttamente dal produttore con esenzione IVA e farlo spedire dal produttore direttamente in un bonded warehouse accreditato del Regno Unito tipo Berry Bros. & Rudd (penso proprio di no :D)?

Avete esperienza di acquisti e vendita in bond?

Saluti,

Massimo
Salve. Non entro nello specifico di tipi di vini , annate e marchi ma farsi spedire del vino da collezione datato non credo sia consigliabile. Ce il rischio concreto di rovinare il vino all'interno e quindi il valore della buta.
Saluti
 
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