Tra l'altro, per concludere l'argomento Fabbri, era stato anche selezionato per presentare le sue opere al Documenta 2 di Kassel nel 1959. Successivamente, pare non sia stato più incluso, preferendo altri al suo posto. Anche un certo Fontana, inizialmente non era stato preso neanche in considerazione.
"....Questi documenti mettono in luce inoltre come nelle fasi preparatorie non
sia neppure ipotizzata la presenza di Fontana, ma si propongano invece in un
primo tempo altri esponenti dello Spazialismo come Crippa, Dova e - riportati
sulla stessa riga e divisi da una barra, quindi probabilmente pensati come ipotesi
alternative - Edmondo Bacci e Gino Morandi7 , entrambi artisti presentati in
occasione della Mostra organizzata dalla Galleria del Cavallino nellʼottobre del
1952 Artisti veneziani spazialisti.......Non è da escludere che proprio la mediazione di Marchiori e il prestito dellʼopera di Licini siano alla base della scelta dellʼinclusione di Fontana, come visto estraneo alle liste dei nomi nei documenti di preparazione della mostra fino a poco prima dellʼinaugurazione, e poi inserito con solo due opere - Concetto spaziale n.2000 e Concetto spaziale n. 2001 della Galleria del Naviglio, entrambi del 1959 1 , collocate in una posizione non attestata dalla documentazione".
Lungi da me il voler paragonare i due artisti (Fabbri-Fontana): non c'è paragone. E sottolineo che Fontana non ha tolto il posto a Fabbri.
Più interessante, invece, il fatto che la partecipazione di altri artisti come Dova e Crippa (nel cui studio Fontana lavorava inizialmente.....ho ascotato tanti piccoli ed interessantissimi aneddoti sui lavori di Fontana, raccontati dal figlio di Crippa - persona di notevolissimo spessore, che finalmente ha cessato il burrascoso rapporto con la galleria XXXX) non sia stata mai messa in discussione. Solitamente, tra noi neofiti dell'arte, si pensa al Documenta Kassel come qualcosa collegata esclusivamente all'arte povera/concettuale/ecc... (Paolini, Zaza
ecc). Ciò lascia intendere quanto fosse alta la qualità degli artisti italiani anni 50 e quanto il mercato li sottovaluti (con pochissime eccezioni).
http://dspace-unipr.cineca.it/bitstream/1889/2710/6/4.1-4.8_documenta%20II,%201959%20.pdf