La bolla del mercato dell'arte prossima allo scoppio

Ale 10 e lode!
 
@Ale non posso bollinarti .. però ..
:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:
 
Interessanti i dati forniti da @Tony :clap:

guardando il medio periodo, la progressiva e lenta contrazione del mercato dell’arte dal 2008 a oggi è un dato oggettivo, quindi concordo con @Tony e @Cris su questo aspetto,
però, ricollegandomi ai discorsi di questo thread, mi pare anche che si sia trattato di una discesa appunto lenta, moderata se confrontata con la precedente salita,
quindi senza traumatiche “bolle” che scoppiano...

Sul momento attuale con il virus, avevo già scritto e mi pare ovvio che sia molto probabile una discesa del “sentiment” di tutto il mercato, che si rifletterà sui prezzi, dire “quanto” e in che tempi, invece, è molto meno ovvio :confused:

credo che quelle linee di tendenza del mercato artprice le elabori sulla base dei dati delle variazione dei prezzi in asta, di opere omogenee, di una ampia selezione di artisti (infilarli dentro tutti sarebbe impossibile :D)
a mio parere, il modo più corretto di guardarle, non è solo e tanto quello dei prezzi,
quanto piuttosto, come descrittive della tendenza del “sentiment” degli attori attivi in un certo periodo sul mercato,
dico attivi perché i collezionisti che hanno in casa opere acquistate in passato, e se le tengono li, sono poco descritti da quei dati (soprattutto se gli acquisti sono risalenti nel tempo)

volevo anche dire qualcosa sui volumi e numero di scambi, dato molto utile, e cercherò di farlo più tardi...
 
Interessanti i dati forniti da @Tony :clap:

guardando il medio periodo, la progressiva e lenta contrazione del mercato dell’arte dal 2008 a oggi è un dato oggettivo, quindi concordo con @Tony e @Cris su questo aspetto,
però, ricollegandomi ai discorsi di questo thread, mi pare anche che si sia trattato di una discesa appunto lenta, moderata se confrontata con la precedente salita,
quindi senza traumatiche “bolle” che scoppiano...

Sul momento attuale con il virus, avevo già scritto e mi pare ovvio che sia molto probabile una discesa del “sentiment” di tutto il mercato, che si rifletterà sui prezzi, dire “quanto” e in che tempi, invece, è molto meno ovvio :confused:

credo che quelle linee di tendenza del mercato artprice le elabori sulla base dei dati delle variazione dei prezzi in asta, di opere omogenee, di una ampia selezione di artisti (infilarli dentro tutti sarebbe impossibile :D)
a mio parere, il modo più corretto di guardarle, non è solo e tanto quello dei prezzi,
quanto piuttosto, come descrittive della tendenza del “sentiment” degli attori attivi in un certo periodo sul mercato,
dico attivi perché i collezionisti che hanno in casa opere acquistate in passato, e se le tengono li, sono poco descritti da quei dati (soprattutto se gli acquisti sono risalenti nel tempo)

volevo anche dire qualcosa sui volumi e numero di scambi, dato molto utile, e cercherò di farlo più tardi...

Già che ci sei,
volumi - scambi,
mi spieghi perchè con la trimestrale bomba(visto il periodo) che ha dato alle stampe Messina,
Intesa fa così schifo?
:asd:
 
Già che ci sei,
volumi - scambi,
mi spieghi perchè con la trimestrale bomba(visto il periodo) che ha dato alle stampe Messina,
Intesa fa così schifo?
:asd:

Vai sul sito: laborsadeipiccoli e troverai una esaustiva analisi grafica del titolo.
Qui non se può parlare, saremmo off topic :D
 
Già che ci sei,
volumi - scambi,
mi spieghi perchè con la trimestrale bomba(visto il periodo) che ha dato alle stampe Messina,
Intesa fa così schifo?
:asd:
Caro Lava tu fai sempre domande impertinenti ;):D
...sarà perché hanno liquidato per comprarsi quadri ;)
semplice no ? :D
 
...proseguo il discorso mettendo in relazione i dati di:
1- andamento prezzi delle opere in asta (primo grafo qua sotto)
2- incassi ottenuti dalle aggiudicazioni nelle stesse aste (secondo grafo)

cosa si vede di interessante ?
direi, soprattutto, che c'è una quasi costante correlazione diretta tra prezzi e incassi,
con gli incassi che in % aumentano molto di più di quanto aumentano i prezzi, quindi i maggiori incassi non dipendono (solo) dai prezzi più alti,
correlazione diretta significa che all’aumentare dei prezzi aumentano anche gli incassi, e viceversa in caso di diminuzione

questa correlazione diretta non è, ahi loro :D, una buona notizia per i pessimisti...
perché significa che le discese non sono state intrinsecamente “forti”,
cioè non hanno causato paura, corsa alla vendita, e quindi un aumento del volume degli scambi,
viceversa, le salite hanno fanno aumentare la voglia di scambi, avvenuti a prezzi crescenti
 

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...proseguo il discorso mettendo in relazione i dati di:
1- andamento prezzi delle opere in asta (primo grafo qua sotto)
2- incassi ottenuti dalle aggiudicazioni nelle stesse aste (secondo grafo)

cosa si vede di interessante ?
direi, soprattutto, che c'è una quasi costante correlazione diretta tra prezzi e incassi,
con gli incassi che in % aumentano molto di più di quanto aumentano i prezzi, quindi i maggiori incassi non dipendono (solo) dai prezzi più alti,
correlazione diretta significa che all’aumentare dei prezzi aumentano anche gli incassi, e viceversa in caso di diminuzione

questa correlazione diretta non è, ahi loro :D, una buona notizia per i pessimisti...
perché significa che le discese non sono state intrinsecamente “forti”,
cioè non hanno causato paura, corsa alla vendita, e quindi un aumento del volume degli scambi,
viceversa, le salite hanno fanno aumentare la voglia di scambi, avvenuti a prezzi crescenti

Ciao Adriano,

oggi no, son stanchino, ma magari domani facciamo un po di analisi tecnica a questo punto ;)
 
Toni e Adriano vi seguo con piacere nelle vs analisi. Veramente!

Mi interessa soprattutto capire dove arriverete per un motivo semplicissimo: per anni ho fatto quei grafici e quelle analisi per poi definitivamente sotterrare l'ascia e accettare di essere un collezionista. Ci vuole tempo ma è una consapevolezza alla quale inevitabilmente si arriva.

Colui che ama l'arte e la colleziona, strana categoria nella quale mi ci vedo, alla fine arriva anche alla conclusione che quell'opera sta perdendo di valore, perché si monitoriamo questo aspetto, e potrà non valere più nulla a breve, eppure non saresti disposto a cederla comunque. In sostanza tutto ciò che è contro il concetto di "investimento".

Che strana razza che siamo.
 
Sottoscrivo, quei grafici e i coefficienti sono adatti per altri mercati. Per questo invece serve tanto studio dell'opera dell'artista per saper scegliere le opere e passione.
 
Toni e Adriano vi seguo con piacere nelle vs analisi. Veramente!

Mi interessa soprattutto capire dove arriverete per un motivo semplicissimo: per anni ho fatto quei grafici e quelle analisi per poi definitivamente sotterrare l'ascia e accettare di essere un collezionista. Ci vuole tempo ma è una consapevolezza alla quale inevitabilmente si arriva.

Colui che ama l'arte e la colleziona, strana categoria nella quale mi ci vedo, alla fine arriva anche alla conclusione che quell'opera sta perdendo di valore, perché si monitoriamo questo aspetto, e potrà non valere più nulla a breve, eppure non saresti disposto a cederla comunque. In sostanza tutto ciò che è contro il concetto di "investimento".

Che strana razza che siamo.

ma pensa un pò te:D:p
ho scritto + o - (potere della sintesi;))
nel 3D di boetti all'amico Biagio.

siamo razze differenti di collezionisti, noialtri, sai?:rolleyes::rolleyes::rolleyes:

Per i grafici io consulto solo quelli delle morti bianche e malattie professionali ... ma è il mio lavoro
questa è una passione : Grafici = no grazieKO!
 
Ale sono un po' meno "talebano" di te ma la sintesi è la stessa.
Volendo trovare un giusto equilibrio direi che ci sono artisti che ami e dei quali segui costantemente tutto ciò che li riguarda, nel mio caso Zaza, Jenkins ed altri e mi pare x Biagio sia Boetti e per te Fontana, e altri artisti che sono nelle tue corde ma dei quali pensi sia un investimento e allora lo monitori. Se poi le due categorie di artisti combaciano e diventano entrambi patrimonio consolidato è chiaro che è un piacere.
Sui primi però fai fatica, molta fatica a privartene, i secondi a volte possono servire a finanziare i primi.

Alla lunga comunque la collezione non è mai strutturata come un grafico, anche volendo un collezionista non ce la farebbe a tenere casse di opere chiuse da qualche parte. L'arte deve dare godimento agli occhi ed allo spirito.
 
Toni e Adriano vi seguo con piacere nelle vs analisi. Veramente!

Mi interessa soprattutto capire dove arriverete per un motivo semplicissimo: per anni ho fatto quei grafici e quelle analisi per poi definitivamente sotterrare l'ascia e accettare di essere un collezionista. Ci vuole tempo ma è una consapevolezza alla quale inevitabilmente si arriva.

Colui che ama l'arte e la colleziona, strana categoria nella quale mi ci vedo, alla fine arriva anche alla conclusione che quell'opera sta perdendo di valore, perché si monitoriamo questo aspetto, e potrà non valere più nulla a breve, eppure non saresti disposto a cederla comunque. In sostanza tutto ciò che è contro il concetto di "investimento".

Che strana razza che siamo.

Se avessi letto altri miei interventi, sapresti che non colleziono arte per investimento, anzi.
Detto questo le analisi macro di fondo sono interessanti per comprendere i trend in atto e guarda caso certi grafici ti permettono di leggere e capire certi fenomeni che in effetti si verificano.
Sono un ausilio di sintesi alla comprensione di un fenomeno.
Per rispondere ad smw, se quello che dici fosse vero molti si arricchirebbero con l'arte (cosa che palesemente non avviene): non ci vogliono dei geni per studiare lopera di un artista e saper riconoscere la qualità.
Inoltre, sempre se fosse come dici tu, certi artisti non avrebbero le quotazioni che hanno.
La storia dellarte e una cosa, il mercato un'altra (e non sempre vanno a braccetto, magari un po si prendono ed un po si mollano) e prima lo si capisce prima si evitano grosse delusioni :D
 
Se avessi letto altri miei interventi, sapresti che non colleziono arte per investimento, anzi.
Detto questo le analisi macro di fondo sono interessanti per comprendere i trend in atto e guarda caso certi grafici ti permettono di leggere e capire certi fenomeni che in effetti si verificano.
Sono un ausilio di sintesi alla comprensione di un fenomeno.
Per rispondere ad smw, se quello che dici fosse vero molti si arricchirebbero con l'arte (cosa che palesemente non avviene): non ci vogliono dei geni per studiare lopera di un artista e saper riconoscere la qualità.
Inoltre, sempre se fosse come dici tu, certi artisti non avrebbero le quotazioni che hanno.
La storia dellarte e una cosa, il mercato un'altra (e non sempre vanno a braccetto, magari un po si prendono ed un po si mollano) e prima lo si capisce prima si evitano grosse delusioni :D

Ho letto il tuo intervento su Boetti. La mia non voleva essere una critica alla ricerca del grafico corretto, tutt'altro. Come ho scritto è un argomento affascinante e interessante del quale mi sono interessato per anni. Nello specifico cercavo di capire se gli artisti che "amavo" erano destinati ad una crescita nel futuro. Questo evidentemente mi dava ancora più tranquillità a destinare risorse economiche all'acquisto.

Ho solo precisato che se hai approfondito un artista e sei in sintonia con il suo operato, quando decidi di collezionarlo l'aspetto economico dipende esclusivamente se hai quella disponibilità in quel preciso momento e non se l'artista costerà di più.
 
Ho letto il tuo intervento su Boetti. La mia non voleva essere una critica alla ricerca del grafico corretto, tutt'altro. Come ho scritto è un argomento affascinante e interessante del quale mi sono interessato per anni. Nello specifico cercavo di capire se gli artisti che "amavo" erano destinati ad una crescita nel futuro. Questo evidentemente mi dava ancora più tranquillità a destinare risorse economiche all'acquisto.

Ho solo precisato che se hai approfondito un artista e sei in sintonia con il suo operato, quando decidi di collezionarlo l'aspetto economico dipende esclusivamente se hai quella disponibilità in quel preciso momento e non se l'artista costerà di più.

Perfettamente d'accordo.

Quanto al resto, mi interessano le analisi dei trend in particolare macro trend (più che lo specifico artista, la qual cosa è davvero ardua).
Sto provando a fare dei ragionamenti e se riesco domani posto un'analisi grafica provando a mostrare come la stessa rifletta ciò che realmente si e verificato e si sta verificando nel mondo arte contemporanea.
Senza presunzione, solo una mia analisi soggettiva.
 
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