ellegus
Membro molto grosso
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Glb ha scritto:Io però ancora non ho capito perchè si dovrebbe considerare come passività una casa , soldi in un c/c ecc. se generano costi. Il link non mi ha aiutato a capire. Se vuoi (e se ti riesce ) spiegarmelo in 2 parole ti sarò grato se no ....... amici come prima .
Come ho detto sopra, l'autore usa gli stessi termini con significati ambigui
Te lo spiego con i termini correnti: ci sono attività che creano cashflow positivo (o cash inflow) e altre attività che creano cashflow negativo (o cash outflow). Altre ancora creano cashflow neutro (pari a zero).
Il consiglio che da è ovvio e molto molto banale: limitate le attività con CF negativo e neutro, e tentate di aumentare le attività con CF positivo (che vi portano soldi). Limitare non vuol dire non averne, ma averne potenzialmente meno uscite COF che entrate CIF.
Tanto per fare un esempio sul CC, ho depositati 10.000 euro, mi danno un interesse del 3%. Cioè 300 euro l'anno. Quel conto mi costa 400 euro l'anno. Quindi il CF di questa attività è -100. Questa non è un'attività vantaggiosa. Potrei spostare i soldi su un conto che mi da il 4% opppure che ha spese per 200 euro. In questo caso avrei un CF positivo di 200 euro e quindi la mia attività mi procurerebbe un entrata e non un'uscita.
Questa è la logica (banalissima) della teoria di kiyrosaki: limitare le attività con CF negativo ed aumentare quelle con CF positivo
Dopo tot anni tu dovresti puntare ad avere, senza bisogno di lavorare, abbastanza attività da portarti un CF positivo al netto di tutte le spese.
E qui torniamo alla casa: la casa dove vivi genera CF negativo, anche se l'hai comprata con l'eredità della nonna in contanti, ha sempre spese e tasse. Questo non vuol dire che devi vivere sotto un ponte. Ma semplicemente renderti conto che una casa dove abiti ti porta spese e non guadagni. (altra ovvietà, mi pare )
Questa è la teoria che gli ha fatto vendere 26 milioni di copie
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