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ANALISI FONDAMENTALE
MIB 30
TENARIS
Industriale beni durevoli
TENARIS: Coi suoi tubi rifornirà di gas l'America Latina
La corsa per l’oro nero spinge il fatturato - La continua e crescente domanda di petrolio ha spinto le major del petrolio ad aumentare in maniera significativa gli investimenti, alla ricerca di nuovi giacimenti o a un miglior sfruttamento di quelli già esistenti. Il caro petrolio ha anche convinto le oil company a sfruttare meglio altre fonti di energia in particolare i giacimenti di gas, programmando la costruzione di nuovi gasdotti. I primi beneficiari delle nuove strategie sono proprio i fornitori di impiantistica fra questi Tenaris <TENR.MI>, maggiore produttore mondiale di tubi senza saldatura con una quota di mercato di circa il 30%.
Gasoducto del Sur - I paesi del Mercosur, l'unione doganale che comprende Brasile, Argentina, Paraguay e Venezuela, hanno dato il via libera al progetto per la costruzione del Gasoducto del Sur per portare il gas dal Venezuela all’Argentina passando attraverso il Brasile. Il mega-gasdotto rappresenta un investimento chiave per l’integrazione energetica del Sudamerica, avrà una lunghezza di oltre 8mila km, una capacità di 50 miliardi di metri cubi all’anno e per costruirlo saranno utilizzati circa 4 milioni di tonnellate di tubi. L’investimento previsto è pari a oltre 20 miliardi di dollari, sarà realizzato dalle compagnie statali Petrobras e Pdvsa.
Tenaris nel 2006 ha venduto nel mercato latino-americano tubi a un prezzo medio di 1.700 dollari la tonnellata. Considerando che il prezzo dei tubi per i gasdotti è minore, pari a circa 1.300-1.500 l’intera commessa per Tenaris potrebbe valere tra i 5 e i 6 miliardi, circa il 66% di tutte le vendite attese nel 2006.
Fusione con Maverick - Sui conti del quarto trimestre 2006 si dovrebbero già vedere gli effetti delle fusione con il gruppo americano Maverick. Con questa operazione da quasi 3,2 miliardi di dollari (compreso il debito) Tenaris <TENR.MI> raggiungerà contemporaneamente tre obiettivi:
salto dimensionale con un fatturato che salirà oltre i 9 miliardi di dollari dai 6,7 miliardi del 2005;
accesso al mercato Usa dove Maverick ha una quota del 20%,
completamento della gamma dei prodotti che nessun concorrente può vantare: la società americana è leader nei tubi saldati.
Tenuto conto di una stima di Ebitda margin di Maverick per il 2006 e 2007 del 22%, il margine di Tenaris dopo l’acquisizione scenderà al 36% nel 2007 per salire al 37% l’anno dopo.
L’interesse di Gazprom - Da mesi che si rincorrono le voci di un interesse da parte dei russi di Gazprom per Tenaris. Secondo i rumors il colosso russo sarebbe pronto a pagare 24 euro per ogni azione Tenaris contro i 18 euro attuali. La famiglia Rocca (60,4% di Tenaris) ha più volte smentito contatti far le due società ma l’ipotesi di nuove collaborazioni non è priva di senso. I due gruppi insieme potrebbero beneficiare di forti sinergie, soprattutto nei gasdotti. Non è da escludere quindi che Gazprom entrerà nel capitale di Tenaris <TENR.MI> con una partecipazione di minoranza, Rocca non cederà mai il controllo del suo gioiellino.
Raccomandazione Interessante, target 21,2 eu - Il titolo può ancora correre, nonostante una performance del +97% messa a segno in un solo anno. Con una valutazione basata sul Dcf (sconto dei futuri flussi di cassa) e un confronto sui multipli di settore il titolo può valere secondo noi almeno 21,2 euro sena considerare le ipotesi speculative (Gazprom).
Confermiamo le stime e il giudizio e alziamo leggermente il prezzo obiettivo a 21,2 euro.
PROFILO SOCIETA'
Tenaris è il maggiore produttore mondiale di tubi senza saldatura con una quota di mercato di circa il 30%. Il gruppo ha stabilimenti produttivi in Argentina, Brasile, Messico, Italia, Giappone, Venezuela, Canada con una capacità produttiva di circa 3,1 milioni di tonnellate annue di tubi senza saldatura e 850mila tonnellate annue di tubi saldati. I segmenti di mercato a cui la società si rivolge sono quelli degli oil services, della costruzione di pipelines, della costruzione di raffinerie e impianti petrolchimici e il settore industriale manifatturiero (soprattutto industria automobilistica). La maggior parte delle vendite è comunque concentrata nei primi due settori. Azionista di maggioranza è la famiglia Rocca con il 60%.
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