La vita e' tutto un rischio: Rischi per chi pianifica o e' gia' in FIRE(Finantial Indipendence Retire Early)

Rischi per chi pianifica o e' gia' in FIRE

  • 1)Rischio di spese sanitarie

    Voti: 7 14,3%
  • 2) Rischio di perdita di reddito

    Voti: 1 2,0%
  • 3)Rischio elevato del servizio del debito

    Voti: 0 0,0%
  • 4) Rischio problema abitativo

    Voti: 0 0,0%
  • 5)Rischio operativo

    Voti: 0 0,0%
  • 6)Rischio per cure a lungo termine

    Voti: 4 8,2%
  • 7)Rischio di longevità

    Voti: 6 12,2%
  • 8)Rischio di inflazione

    Voti: 5 10,2%
  • 9)Rischio di prelievo in eccesso

    Voti: 2 4,1%
  • 10)Rischio di fragilità declino cognitivo

    Voti: 9 18,4%
  • 11)Rischio finanziario di abuso sugli anziani

    Voti: 0 0,0%
  • 12)Rischio di consulenza finanziaria

    Voti: 0 0,0%
  • 13)Rischio di frode

    Voti: 0 0,0%
  • 14)Rischio di mercato

    Voti: 3 6,1%
  • 15)Rischio di tasso di interesse

    Voti: 2 4,1%
  • 16)Rischio di liquidità

    Voti: 0 0,0%
  • 17)Rischio Sequenza di Restituzione rendimenti

    Voti: 0 0,0%
  • 18)Rischio di pensionamento forzato

    Voti: 0 0,0%
  • 19)Rischio di insolvenza del datore di lavoro

    Voti: 0 0,0%
  • 20)Rischio di cambiamento di stato civile

    Voti: 1 2,0%
  • 21)Rischio di responsabilità finanziaria imprevisto

    Voti: 0 0,0%
  • 22)Rischio di spesa eccessiva

    Voti: 2 4,1%
  • 23)Rischio di politica pubblica

    Voti: 3 6,1%
  • 24)Rischio di pianificazione patrimoniale

    Voti: 1 2,0%
  • 25)Rischio di allocazione delle attività (asset)

    Voti: 1 2,0%
  • 26)Rischio causato da un danno importante( non assicurabile del tutto )

    Voti: 1 2,0%
  • 27)Rischio di concentrazione

    Voti: 0 0,0%
  • 28)Rischio di credito

    Voti: 0 0,0%
  • 29)Rischio esecuzione

    Voti: 0 0,0%
  • 30)Rischio di controparte

    Voti: 1 2,0%

  • Votanti
    49
Per chi come me ha rendite da affitto per limitare i rischi consiglio la lettura di questo libro:
Affitti Rischio Zero Metodo e Strategie Per Affittare Case Senza Rischi e Vivere Di Rendita STEFANIA IGNELZI
VIVERE DI AFFITTI SI PUO’… E CONVIENE!
Come liberarti dai limiti mentali legati alla disinformazione.
Il vero segreto per aprire la tua mente e ampliare la tua conoscenza.
Qual è il vero segreto per generare reddito con gli affitti.
COME SCEGLIERE L’IMMOBILE GIUSTO
Quali sono gli elementi essenziali nella scelta dell’immobile.
In cosa consiste il metodo “Affitti Rischio Zero”.
Qual è la tecnica di investimento realmente efficace per aumentare in modo esponenziale il ROI e il ROE.
COME RENDERE L’IMMOBILE PERFETTO
Come rendere indimenticabile l’esperienza di vita nella tua casa.
La strategia d’oro per risparmiare tempo e denaro.
Qual è l’unico strumento efficace per vivere di rendita da affitti.
LE CARATTERISTICHE DELL’INQUILINO PERFETTO
Come attrarre a te il target di inquilini che stai cercando.
Quali sono i requisiti essenziali del tuo inquilino ideale.
Cosa deve contenere il testo dell’annuncio e cosa devi abolire categoricamente.
IL CONTRATTO GIUSTO: TIPOLOGIA E TASSAZIONE
L’importanza della prevenzione.
Qual è l’unica tipologia contrattuale di riferimento.
Come trarre beneficio dall’imposta flat.
https://www.amazon.it/Affitti-Rischio-Zero-Strategie-Affittare/dp/886174768X
 

Rischio di non essere capiti.​

lL mondo è pieno di cretini. O sei tu che non riesci a farti capire?


Thomas Erikson
QUESTO LIBRO SPIEGA COME: INDIVIDUARE LE 4 PERSONALITÀ PRINCIPALI: ROSSA, GIALLA, BLU E VERDE; COGLIERE I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEI DIVERSI TIPI PSICOLOGICI; INTERPRETARE FACILMENTE IL LINGUAGGIO DEL CORPO; COMUNICARE EFFICACEMENTE ANCHE CON CHI «NON ASCOLTA». «Un saggio schematico e dettagliato, ricco di aneddoti e consigli, da regalare all’amico che inizia a lavorare con persone nuove o da sfogliare ogni volta che non riesci a interpretare chi ti sta vicino.» Donna Moderna «Ma possibile che nessuno mi capisca?» «Talvolta ho l’impressione di parlare con degli alieni!» «Mi sembra proprio che siano tutti cretini!» Se avete detto anche solo una di queste frasi, questo libro è per voi. Le informazioni ci travolgono e i messaggi diventano ambigui: nel nostro mondo, è sempre più difficile ascoltare e farsi ascoltare. Spesso, poi, si ha l’impressione di non essere compresi, di buttar via tempo ed energie. Grazie alla sua ventennale esperienza di formatore presso le aziende più prestigiose, Thomas Erikson ci rivela che il passo decisivo per una comunicazione immediata ed efficace è in realtà molto semplice: se si sa individuare la personalità dell’interlocutore, allora tutto diventa chiaro e diretto. A partire dai quattro tipi psicologici fondamentali: rosso (dominante e competitivo), blu (analitico e prudente), giallo (empatico e creativo) e verde (affidabile e paziente), Erikson ci insegna un metodo innovativo per «leggere i colori» degli altri, individuarne i punti di forza e di debolezza, evitare equivoci e perdite di tempo. Per essere più felici e rilassati in un mondo finalmente… libero dai cretini.
Il mondo è pieno di cretini. O sei tu che non riesci a farti capire? - Thomas Erikson - Libro - TRE60 - Non fiction TRE60 | IBS
 
8) rischio inflazione
Il prezzo delle mele
L'INFLAZIONE OLTRE I PREGIUDIZI E I LUOGHI COMUNI
Egea, Cultura e società, 2024
Tommaso Monacelli
“Secondo un sondaggio recente, l'inflazione è la preoccupazione maggiore di un'altissima percentuale di cittadini in una trentina di Paesi. Eppure coloro che dimostrano di saper rispondere correttamente a una semplice domanda di educazione finanziaria su questo tema sono decisamente pochi. Il libro offre finalmente a tutti un'occasione per capirci di più.”
Dopo oltre due decenni di assenza l’inflazione si è ripresentata nell’era post Covid come una vecchia conoscenza, diventando una delle principali fonti di preoccupazione per ben il 41 per cento della popolazione mondiale e superando altre importanti apprensioni come povertà e disuguaglianza sociale. Ma che cos’è, di preciso, l’inflazione? Che cosa la guida, quali effetti produce? E ancora: sarebbe meglio se dal cielo piovessero soldi o tavolette di cioccolato? Partendo non da una definizione, bensì dal prezzo di un alimento comune come la mela, il libro ci conduce alla scoperta dell’inflazione – e della sua sorella gemella, la deflazione – addentrandosi nei dati della ricerca economica per andare oltre i pregiudizi e i luoghi comuni e offrendo una spiegazione chiara a una variabile complessa.
IL PREZZO DELLE MELE | MONACELLI TOMMASO | Libro | Egea
 

25)Rischio di allocazione delle attività (asset)​

L’asset allocation rimane una degli elementi fondamentali del processo di investimento perché è principalmente da essa che dipendono le performance di lungo termine. L’altro fattore determinante per i rendimenti di lungo termine è il nostro comportamento nel breve termine.I rendimenti di lungo termine di un portafoglio 60/40 fino a oggi sono stati eccellenti e difficilmente replicabili, a parità di rischio, con altre strategie: negli ultimi 50 anni chi è rimasto fedele a questa strategia per un periodo di almeno 10 anni ha mediamente ottenuto un rendimento annuo superiore al 10%
A prescindere da possibili cambi di regime, è probabile che i futuri rendimenti di lungo termine siano altrettanto soddisfacenti.
La vera insidia per il portafoglio 60/40 (e per qualsiasi altra strategia ben congegnata) non è tanto il potenziale cambio di regime quanto l’impatto che “malfunzionamenti” del breve termine possono avere sulle nostre prospettive e sui nostri comportamenti.
Non esiste il portafoglio perfetto per qualsiasi contesto di mercato. In una condizione di mercato nuova caratterizzata da un passo dell’inflazione e della crescita diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati, il portafoglio 60/40 potrebbe non funzionare così bene come nel recente passato.
Modificare (senza stravolgere) la strategia dovrebbe avere come obiettivo quello di renderla più sopportabile nel breve termine e non tanto quello di aumentarne le performance nel lungo termine.

L'autocontrollo su voi stessi e' Fondamentale per ogni portafoglio.
Portafoglio 60/40: da buttare o da riciclare? | David Volpe
 
Giochetti di prestigio del marketing finanziario per dimostrare che in finanza non sempre quello che luccica in realtà è oro
L'emissione obbligazionaria recente di una delle banche italiane più importanti ci permette di rimuovere dalla polverosa soffitta il dimenticato (almeno nel mondo degli investimenti) interesse semplice, per comprendere le potenzialità enormi del cuginetto interesse composto. Quando e se applicato.
Perché l'ingegneria finanziaria ha riscoperto l'interesse semplice
 
Il mondo che viene immaginato dalla cricca di Davos, e per estensione applicato all'Europa, è uno in cui esiste un divario netto tra chi ha e che non ha. Un mondo in cui le classi inferiori non hanno più la possibilità di scalare la scala sociale. L'anticapitalismo spacciato come virtù era una preparazione a questo stato di cose. Chi avrà possibilità di pagare per la propria libertà, allora sarà libero; chi no dovrà stare al suo posto e cedere a ogni sorta di ricatto pur di sopravvivere. La carbon tax, la tassa di soggiorno, la tassa per entrare nelle grandi città, ecc. sono tutti elementi che formano quella tenaglia che stringe sempre di più la vita della gente comune. Una selezione socioeconomica artificiale. Ora che la stampante monetaria della BCE è stata costretta a rallentare, si agisce sul lato fiscale dell'equazione per puntellare gli enormi squilibri economici. Il risultato finale è lo stesso: salari reali più bassi e una diminuzione del potere d’acquisto dei risparmi.
Il debito è ai massimi storici, non c'è crescita dei salari reali e una bassa disoccupazione ufficiale maschera la partecipazione al lavoro e un rapporto occupazione/popolazione inferiore agli anni precedenti. Per quanto si voglia fare moralismo sulla rettitudine fiscale è un pio desiderio il suo raggiungimento. Da qui l'ossessione per il controllo capillare dell'UE sui suoi sottoposti: è necessario tenere fermi i buoi che si dimenano quando si dovrà porli in una situazione dolorosa... almeno inizialmente. Poi i perpetual bond, le "smart" city e i prestiti a vita faranno il resto. Lo chiamano stakeholder capitalism, ma è solo marketing per darvi l'illusione che niente sia cambiato rispetto a prima, mentre invece le pareti della propria vita si sono ristrette sempre di più. In tutti i sensi sia fisicamente che economicamente. È un lento deflusso di ricchezza reale dalle classi inferiori a quelle superiori in questo momento storico in cui i rubinetti monetari dei pasti gratis (eurodollaro) sono stati chiusi. Prima di dichiarare fallimento parassiteranno tutto il parassitabile.
Non esistono, quindi, rivoluzioni, movimenti di piazza, proteste o quant'altro per fermare questa folle corsa verso il baratro. Solo la capacità individuale di fare soldi e comprarsi la libertà.
Fonte
Francesco Simoncelli
 
Come la pianificazione finanziaria ha aiutato una famiglia a raggiungere i propri obiettivi di pensionamento anticipato

Una famiglia composta da 2 componenti senza figli, entrambi con un reddito medio, ha deciso di pianificare attentamente il proprio futuro finanziario per garantire una pensione confortevole e sicura. Entrambi i coniugi hanno raggiunto l'obiettivo di uscire dalla ruota del criceto smettendo di lavorare prima della data di pensionamento con circa 12 anni di anticipo entrambi ,desiderando mantenere lo stesso tenore di vita anche durante la pensione , con uno stile di vita minimalista.

Strategia di pianificazione finanziaria:

1)Effettuato una Analisi dettagliata degli asset ,immobili e delle finanze inclusi i redditi, le spese, i risparmi e gli investimenti .

2) Definizione degli obiettivi di pensionamento: il reddito desiderato durante il pensionamento, l'età di pensionamento desiderata e gli obiettivi di spesa durante la pensione.

3) Creazione di un piano finanziario personalizzato: basandosi sugli obiettivi di pensionamento e sull'analisi delle finanze attuali. Questo piano include una combinazione di risparmio previdenziale, investimenti a lungo termine e piani assicurativi.

4)Diversificazione degli investimenti: Per garantire la sicurezza e la stabilità del portafoglio,una diversificazione degli investimenti, includendo fondo pensione, obbligazioni titoli di stato , cd , altri strumenti non finanziari rendite immobiliari .

5) Monitoraggio e aggiornamento spese annuali e del piano finanziario che è regolarmente monitorato e aggiornato in base ai cambiamenti nella situazione finanziaria della famiglia, nonché ai cambiamenti nelle condizioni di mercato e nelle leggi fiscali.

6) Valutazione e mitigazione dei rischi .

Risultati:
Grazie alla pianificazione finanziaria e valutazione dei rischi attenta e al monitoraggio costante, la famiglia ha perfettamente chiaro il suo percorso e cosa gli aspetta nei prossimi anni.
Questo significa serenità.
Questo caso dimostra l'importanza di una pianificazione finanziaria accurata e di un impegno costante nel perseguire gli obiettivi finanziari a lungo termine.
SE ce l'hanno fatto loro puo' farcela chiunque,volere e' potere.
 
RISCHIO CACS per BTP VALORE

All'approssimarsi del 6 maggio giorno in cui partirà la sottoscrizione dell'emissione del btp valore 4 , ( step-up 3+3 , e premio fedeltà 0,8 %) le brigate anti BTP , sono tornate alla carica .
Tra impresentabili matematici , che nelle loro dirette equiparano il tasso cedolare al TIR , tra fuffaguru certificati ai master di zio paperone , provoloni finanziari , che vedono assottigliarsi la trippa da condire con sugo e patate , è ripartita alla grande la caccia " al sottoscrittore di btp ", IL TUTTO CON L'AUTOREVOLEZZA DATA DAI SEGUI DEI FALLOUERS ,E LE LAUREE TELEMATICHE CHE HANNO RESO DOTTORI PURE I SOMARI.
Alla prossima emissione se sottoscriverai i BTP , sarai etichettato come un sovranista , nazionalista , fascista , omofobo ect ect , QUINDI A TUTTI GLI EFFETTI REIETTO.
Fino a quando il panorama della comunicazione sarà palcoscenico per questi ciarlatani della vendita della fuffa un tanto al chilo , l'ignoranza finanziaria regnerà sovrana .
Consigli per gli acquisti :
Non tutte le uova in un solo paniere , emittente od emissione che sia
Non tutte le uova da mangiare contemporaneamente , creare un arco temporale e per ogni periodo scegliere un emissione tale da creare una durata media dell'investimento
Ricordare che i BTP sono soggetti alle clausole Cacs, le clausole di azione collettiva.
Tener presente che oggi un BOT a 360gg ha un rendimento equivalente ad un BTP con scadenza 6 anni e non sconta le clausole Cacs.
Per il resto il web è pieno di professori.
Fonte Renato Piacentino
 
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8)Rischio di inflazione​

Inflazione europea al 2,4% con bottom Lituania a 0,4% e top Belgio a 4,9%. L'Italia registra un ottimo risultato con l'1,2% mentre solo 5 paesi sono sotto il 2% obiettivo della Bce. Probabilmente fino a quando Francia e Germania, entrambe a 2,4%, non scenderanno sotto il 2% non ci sarà alcun taglio dei tassi il 6 giugno, un altro mese per sperare, altrimenti si rischia di rimandare a settembre come la Fed. Ultima spiaggia il 18 luglio chi vivra' vedra' .
 

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LE DUE MODALITA’ principali per gestire il proprio patrimonio.

Modalità 1): Rincorrere il rendimento.

Modalità 2): Organizzare il patrimonio (scegliere i singoli pezzi che lo compongono) e gestirlo con lo Scopo di essere utile a supportare la Qualità della Vita di chi lo possiede e dei suoi cari.

La modalità nr 1 è quella più diffusa, è quella che l’industria dei servizi finanziari ha utilizzato come leva principale per vendere i suoi prodotti, è quella della quale la gente si innamora perché, spesso, promette l’incredibile.

La modalità nr 2 è la meno conosciuta (e talvolta, è anche conosciuta in modo scorretto) perché non ci è stata insegnata in modo consapevole (anche se, talvolta, sarebbe stato sufficiente osservare attentamente ciò che accadeva nelle case della gente qualche decina di anni fa), perché non è mai stata supportata dall’industria dei servizi finanziari dato che non avrebbe avuto risultati immediati e perché avrebbe potuto ostacolare la vendita dei prodotti più remunerativi per tutta la “filiera” che si occupa della produzione e della vendita dei prodotti .

La Modalità nr 2 necessita di un coinvolgimento importante del soggetto che la richiede: un coinvolgimento in termini di tempo da dedicare e in termini di analisi di sé stessi e , talvolta, anche di messa in discussione di scelte già fatte…MA, chi più del Committente (chi detiene il patrimonio) può avere interesse a dedicare il tempo e l’impegno che serve per la tutela delle Qualità delle propria Vita e per la tutela della Qualità della Vita dei propri cari?.

Io con il fai da te sono in modalita' nr2.
 
A questo punto il dubbio sorge spontaneo.

Xeres e rentier64 sono in realtà la stessa persona ??
Penso proprio di no. Sono quasi sicuro che @xeres sia un utente di lungo corso, che ha deciso di cancellare il vecchio account ed aprirne uno nuovo, tutto perfettamente regolare. Nei suoi messaggi posta tantissimi link interessanti. Secondo me è il tipico utente riguardo al quale, anche se la si pensa diversamente su alcune cose, conviene mettere da parte le divergenze e concentrarsi sui tantissimi altri aspetti positivi.
 
Ultima modifica:
Penso proprio di no. Sono quasi sicuro che @xeres sia un utente di lungo corso, che ha deciso di cancellare il vecchio account ed aprirne uno nuovo, tutto perfettamente regolare. Nei suoi messaggi posta tantissimi link interessanti. Secondo me è il tipico utente riguardo al quale, anche se la si pensa diversamente su alcune cose, conviene mettere da parte le divergenze e concentrarsi sui tantissimi altri aspetti positivi.

Parte tre del commento degli autori di questo paper:
https://rpc.cfainstitute.org/-/media/documents/article/rf-brief/lifetime-financial-advice.pdf

L'investitore dovrebbe programmare un consumo che sia mediamente maggiore nei primi anni di pensionamento e un poco minore negli ultimi anni di vita attesa, perché la probabilità di essere ancora in vita diminuisce col passare degli anni.​
L’evoluzione temporale dei propri consumi è un'interazione tra il proprio personale tasso di sconto (cioè la preferenza temporale tra i consumi attuali rispetto a quelli futuri) e la sequenza dei rendimenti del mercato, a cui si aggiunge l'imprevedibilità della vita.


Io rifletto spesso sulla preferenza temporale dei consumi, e mi sovviene la rappresentazione comica di una persona che su una spalla ha un angioletto e sull'altra spalla un diavoletto: da un lato c'è la teoria del "die with zero", dall'altra la preoccupazione di alte spese per sostenere una longevità più lunga della media con elevate spese per il proprio accudimento. L'incognita della durata della propria vita potrebbe beffarci rispetto alla statistica della vita media attesa, con una durata molto inferiore o molto superiore alla media. Sì, ci sono degli indicatori come l'età anagrafica rispetto all'età biologica dettata da fattori epigenetici, ma del diman non v'è comunque certezza.

Un'altro articolo che ho letto recentemente cerca di trovare un giusto bilanciamento per la valutazione del livello di spesa ottimale nella pianificazione finanziaria.

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Reframing "Retirement Risk" As "Over- And Under-Spending"
 

Rischio di non essere capiti.​

lL mondo è pieno di cretini. O sei tu che non riesci a farti capire?


Thomas Erikson
QUESTO LIBRO SPIEGA COME: INDIVIDUARE LE 4 PERSONALITÀ PRINCIPALI: ROSSA, GIALLA, BLU E VERDE; COGLIERE I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEI DIVERSI TIPI PSICOLOGICI; INTERPRETARE FACILMENTE IL LINGUAGGIO DEL CORPO; COMUNICARE EFFICACEMENTE ANCHE CON CHI «NON ASCOLTA». «Un saggio schematico e dettagliato, ricco di aneddoti e consigli, da regalare all’amico che inizia a lavorare con persone nuove o da sfogliare ogni volta che non riesci a interpretare chi ti sta vicino.» Donna Moderna «Ma possibile che nessuno mi capisca?» «Talvolta ho l’impressione di parlare con degli alieni!» «Mi sembra proprio che siano tutti cretini!» Se avete detto anche solo una di queste frasi, questo libro è per voi. Le informazioni ci travolgono e i messaggi diventano ambigui: nel nostro mondo, è sempre più difficile ascoltare e farsi ascoltare. Spesso, poi, si ha l’impressione di non essere compresi, di buttar via tempo ed energie. Grazie alla sua ventennale esperienza di formatore presso le aziende più prestigiose, Thomas Erikson ci rivela che il passo decisivo per una comunicazione immediata ed efficace è in realtà molto semplice: se si sa individuare la personalità dell’interlocutore, allora tutto diventa chiaro e diretto. A partire dai quattro tipi psicologici fondamentali: rosso (dominante e competitivo), blu (analitico e prudente), giallo (empatico e creativo) e verde (affidabile e paziente), Erikson ci insegna un metodo innovativo per «leggere i colori» degli altri, individuarne i punti di forza e di debolezza, evitare equivoci e perdite di tempo. Per essere più felici e rilassati in un mondo finalmente… libero dai cretini.
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Se posso permettermi:

autoanalisi transazionale - Google Suche
 
38) rischio morte del coniuge ( suicidio o morti sul lavoro )
SONO ANNI che ci sono QUESTI MORTI SUL LAVORO
Clima tossico, mobbing, straining, giovani laureati che devono sottostare a capi spesso meno preparati e tanto altro.
Negli ultimi anni molte divise vittime di violenza e depressione causate dall’organizzazione medioevale e mortifera di certe caserme.
Si uccidono anche Operanti che fanno lavoro d’ufficio e che stanno in paesi sonnecchianti e quasi senza crimine.
Oltre allo psicologo la soluzione è riformare il lavoro delle divise prendendo le buone pratiche dai protocolli lavorativi della società civile e non solo dai codici militari o usi (e abusi) dei corpi.
Ma in taluni settori autoprotettivi e spesso molecolarmente insensibili alle critiche è quasi impossibile parlare di progresso.
I numeri inaccettabili dei suicidi nelle forze dell’Ordine sono da ricercare anche internamente e non solo nel gestire il tossico alla stazione o la criminalità quotidiana.
Più studio e apertura, ché del termine novecentesco “onori” nulla se ne fa la famiglia della vittima.
 

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  • carabiniera 25enne si suicida.jpg
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Depressione e rischio di suicidio
Salvatore Di Salvo


Uno dei problemi clinici più complessi in psichiatria riguarda la predizione e la prevenzione del comportamento anticonservativo. Nei paesi occidentali il suicidio rappresenta almeno l’1% di tutti i decessi, per gli adolescenti costituisce la seconda-terza causa di morte e per gli anziani la nona-decima.
Si calcola che ogni medico, mediamente, entri in contatto con almeno tre pazienti a grave rischio di suicidio ogni anno, mentre il numero di soggetti che riportano spontaneamente ideazioni anticonservative è almeno cinque volte maggiore.
Le suddette considerazioni evidenziano il bisogno di una più approfondita conoscenza delle problematiche connesse al suicidio, al fine di permettere una migliore identificazione dei soggetti a rischio.
Definizione
La definizione di suicidio ancora valida è quella di Durkheim, risalente al suo celebre Le Suicide del 1897: «Il termine suicidio deve essere applicato a tutti i casi di morte risultanti direttamente o indirettamente da un atto positivo o negativo della vittima, consapevole delle conseguenze del proprio agito».
La dizione “tentativo di suicidio” dovrebbe essere utilizzata solo quando, per cause totalmente imprevedibili, il soggetto fortuitamente sopravvive. In pratica un’accezione così restrittiva non è mai stata realmente accolta dalla comunità scientifica né dall’ambiente clinico e tra i “tentativi di suicidio” confluiscono anche agiti chiaramente manipolativi e senza alcuna reale intenzione di suicidarsi.
Un aspetto di rilevante interesse clinico è costituito dall’ideazione anticonservativa che può consistere nella presenza di pensieri fugaci che la vita non meriti di essere vissuta, ma può anche arrivare a progetti concreti e meditati di suicidio.
Connesso alle problematiche riguardanti l’eutanasia è il concetto di suicidio “razionale” che teorizza che quest’atto possa essere considerato una valida alternativa al vivere in condizioni intollerabili. I propugnatori del diritto al suicidio sostengono che, dopo valutazione ponderata delle condizioni positive e negative nell’esistenza, l’individuo, abbia il diritto di scegliere la morte attraverso il suicidio, in tal caso definibile come razionale. A prescindere da considerazioni di carattere etico-filosofico, sulle quali in questa sede soprassediamo, almeno tre ordini di fattori contraddicono il fatto che il suicidio possa essere ritenuto un gesto “razionale”. In primo luogo, solo eccezionalmente - se non mai - il suicidio può essere frutto di una libera scelta. Moltissimi studi hanno, infatti, evidenziato che il suicida è “costretto” dal bisogno intenso ed urgente di trovar sollievo da un’intollerabile situazione di vita.
In secondo luogo appare del tutto opinabile l’idea d’irrimediabilità a condizioni di vita vissute come intollerabili. Infatti molte di dette circostanze possono essere modificabili: atteggiamenti, valori, mentalità, risorse, relazioni.
In terzo luogo è criticabile il fatto che il “diritto al suicidio” si possa coniugare con una qualche sorta di promozione della dignità umana. Se è vero che alcune condizioni di vita troppo spesso sono realmente indegne, è altrettanto certo che la società dovrebbe promuovere la dignità umana provvedendo a creare adeguate condizioni di vita e non garantendo il diritto al suicidio.
Diffusione
Stime recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che ogni anno nel mondo circa uno milione di persone muoiono per suicidio, mentre un numero almeno dieci volte superiore di soggetti mette in atto comportamenti di suicidio non letali. Tuttavia questi dati non riescono a rendere la misura del prezzo pagato in termini di sofferenza: basti pensare che per ogni persona morta per suicidio vi sono almeno altre quattro/cinque persone la cui vita risulta compromessa emozionalmente, socialmente ed economicamente dal gesto.
Il suicidio non è un fenomeno presente solo nei paesi occidentali o sviluppati, ma riguarda anche i paesi in via di sviluppo. Ne consegue che è un problema di salute pubblica molto importante, ma incredibilmente trascurato. In tutto il mondo le risorse indirizzate alla prevenzione del suicidio costituiscono solo una minima frazione di quelle dedicate a problemi comparabili, come per esempio gli incidenti stradali, o a problemi di grandezza inferiore in termini di mortalità, quale l’infezione da HIV.
Per quanto riguarda il rapporto tra età e suicidio, è un evento estremamente raro nei bambini fino all’età di 12 anni mentre diventa più comune dopo la pubertà. Dall’adolescenza in poi il rapporto età-mortalità inizia a divergere tra i diversi paesi e tra i sessi all’interno degli stessi paesi.
I dati in possesso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenziano che in alcuni paesi il primo picco del rischio di suicidio si colloca nel pieno della gioventù, approssimativamente tra i 24 e i 35 anni d’età, ad esempio nei maschi in Islanda, nelle femmine in Norvegia, nelle femmine in Bulgaria, negli Stati Uniti in entrambi i sessi. In altri paesi i tassi di suicidio continuano ad aumentare fino alla mezza età, approssimativamente tra i 45-50 anni e i 55 anni e oltre i 65 anni, come ad esempio in entrambi i sessi in Ungheria e Danimarca. In quasi tutti i paesi del mondo i tassi più alti di suicidio si riscontrano tra gli anziani maschi in età superiore ai 75 anni. Tuttavia i tassi più alti tra le femmine sono collocati in età considerevolmente più giovani. Questo è il caso, per esempio, delle donne nei Paesi Scandinavi, con un picco in Norvegia e Islanda tra i 45-54 anni d’età e in Finlandia tra i 55-64 anni d’età.
Variabili sociali
Il suicidio è molto più frequente nel sesso maschile, anche se il rapporto M/F risulta influenzato dal contesto culturale. Ad esempio si passa da 2/1 della Danimarca al 5/1 della Polonia. Mediamente si può affermare che gli uomini mettono in atto il suicidio con frequenza circa tre volte maggiore delle donne. Per contro, il numero di tentativi di suicidio non riusciti, senza cioè esito letale, compiuti dal sesso femminile è tre volte maggiore rispetto agli uomini.
L’incidenza del suicidio tende ad aumentare con l’avanzare dell’età. La percentuale tra le persone con più di 65 anni è molto più alta rispetto alla popolazione generale e quella tra le persone al di sopra dei 75 anni è almeno tripla rispetto a quella dei giovani.
Il matrimonio sembra conferire una relativa “protezione” nei confronti del suicidio, soprattutto se accompagnato dalla presenza di figli in tenera età. Le persone che non si sono mai sposate (“single”) registrano invece una percentuale quasi doppia rispetto ai coniugati.
Malattie psichiatriche e rischio anticonservativo
Le patologie psichiatriche in cui sono più frequentemente presenti tentativi di suicidio sono i disturbi maggiori dell’umore (depressioni maggiori e disturbi bipolari), l’abuso di alcool e la schizofrenia.
Ai disturbi dell’umore spetta una posizione largamente prioritaria, interessando tra il 65 e il 90% dei suicidi. Tra i pazienti depressi, il rischio è maggiore nei casi in cui la terapia non venga assunta in modo corretto o sia presente resistenza ai farmaci.
Tra le cause di suicidio, l’alcolismo è secondo solo ai disturbi dell’umore: tra gli alcolisti il rischio di suicidio nel corso della vita è stimato intorno al 10-15%, dato sovrapponibile a quello presente nei depressi.
Del resto i punti di contatto tra tali patologie psichiatriche sono molteplici e non sempre agevolmente distinguibili; frequentemente un disturbo depressivo s’instaura secondariamente l’abuso di alcool, ma l’etilismo può a sua volta costituire una complicanza di diverse malattie psichiatriche oltre agli stessi disturbi dell’umore, quale la schizofrenia, i disturbi d’ansia e i disturbi della personalità.
Mentre nei disturbi dell’umore il suicidio generalmente si verifica nelle prime fasi della malattia, negli alcolisti avviene nelle fasi finali, spesso in concomitanza a gravi rotture di relazioni interpersonali, emarginazione sociale ed indigenza, insorgenza di una complicanza somatica della malattia.
Anche per gli schizofrenici esiste un rischio di circa il 15% di suicidio ed è più accentuato per quei soggetti a buon funzionamento prima dell’esordio della malattia, che vanno incontro a ricadute croniche o che temono la disintegrazione mentale.
Anche nei Disturbi di Personalità di tipo Borderline ed Antisociale sono frequentemente presenti comportamenti anticonservativi: in particolare, risulta che tra pazienti con disturbo borderline circa il 10% va incontro a morte per suicidio. I disturbi di tipo antisociale sono associati ad un rischio leggermente inferiore di suicidio, ma in percentuale superiore (circa il 50%) sono presenti tentativi di tipo manipolativo.
La ripetizione del tentativo di suicidio
La ripetizione dell’atto riveste particolare importanza nell’ambito dei comportamenti anticonservativi. Alcuni Autori descrivono i soggetti ripetitori come persone che vivono in una condizione cronica di disorganizzazione personale e sociale. La storia familiare trae spesso origine da nuclei caotici e disturbati, con presenza di malattie psichiatriche o abuso d’alcool. Tra i ripetitori sono di frequente riscontro personalità instabili, con difficoltà nel mantenere adeguate relazioni sociali e un rapporto di lavoro continuativo (disoccupazione e alternanza d’impieghi); non sono rari abuso di alcool o vero e proprio stato di alcolismo, tossicodipendenza e talvolta anche precedenti di comportamento criminale. Frequente, inoltre, il riscontro di diagnosi di disturbi di personalità, in particolare di tipo borderline, antisociale ed istrionico.
La maggior parte delle ripetizioni avviene entro i primi tre mesi dal tentativo. Particolarmente pericolosi sono i giorni immediatamente successivi e la scelta delle modalità di solito non varia tra il primo episodio e quelli successivi.
La valutazione dei fattori di rischio riveste un’enorme importanza per la comprensione della ripetizione del tentativo di suicidio, pur tenendo presente che la predittività è molto difficile per l’importante ruolo giocato da fattori imprevedibili quali l’impulsività, la persistenza di conflitti interpersonali e sociali, l’insorgenza di gravi malattie fisiche e l’incapacità di reagire adeguatamente di fronte alle avversità della vita.
I principali fattori di rischio per la ripetizione possono essere comunque così elencati: precedenti tentativi di suicidio, personalità antisociale, sesso maschile, storia di trattamento psichiatrico, alcolismo, dipendenza da droghe, disoccupazione, storia di comportamenti criminali, familiarità suicidaria, isolamento sociale. Le fasce d’età più interessate sono tra i 25 e i 35 anni ed oltre i 55.
Il divorzio o la separazione sono, inoltre, fattori importanti sia per la condizione d’isolamento in cui lasciano il soggetto sia per la sensazione di fallimento e vuoto interiore che vanno spesso ad intaccare un equilibrio già precario.
Trattamento del paziente con tentativo di suicidio
La disponibilità è il più importante requisito necessario alla struttura o persona che intendano aiutare professionalmente il potenziale suicida. In considerazione della grave natura della crisi suicidaria, chi se ne fa carico dovrebbe essere sempre rintracciabile. La disponibilità diretta ha due importantissime funzioni: in primo luogo il potenziale suicida sa che ci sarà sempre qualcuno pronto a rispondere alle sue domande o a rispondere alle sue richieste d’aiuto. In secondo luogo, grazie alla disponibilità di un operatore, la persona che ha intenzione di suicidarsi può rompere l’isolamento sociale nel quale è caduta ed esprimere i propri sentimenti e le proprie idee.
Se non è possibile fornire tale tipo di disponibilità da parte di una struttura o del singolo operatore, è necessario che persone con grave rischio di suicidio siano ricoverate.
L’intervento in una crisi suicidaria significa parlare, parlare e ancora parlare. La comunicazione e la costruzione di una relazione, per quanto fragile all’inizio, può essere di vitale importanza. Per le persone con propositi di suicidio la comunicazione con altri spesso dà la possibilità di sfogare aggressività, rabbia, dolore. Il tentativo o la minaccia di suicidio è molto spesso l’espressione di aggressività verso altri, ad esempio i genitori o il partner. Offrendo metodi alternativi di espressione di tale aggressività si possono ridurre le tendenze al suicidio.
L’intervento sulla crisi deve anche comprendere l’assistenza a lungo termine in quanto le tendenze anticonservative appaiono il più delle volte espressione di una grave frattura personale o sociale. Il trattamento a lungo termine dovrebbe concentrarsi su due aspetti. Come prima cosa si dovrebbe contribuire ad affrontare i problemi psicologici o sociali che hanno portato al proposito di suicidio. Secondariamente si dovrebbero insegnare ai soggetti a rischio strategie alternative per far fronte ai periodi di crisi acuta. In definitiva il trattamento a lungo termine dei soggetti a rischio di suicidio non si propone scopi diversi dai trattamenti di aiuto psicologico o psicoterapico in generale.
Terapia e prevenzione del comportamento anticonservativo
La stragrande maggioranza delle persone che muoiono per propria mano soffre di un disturbo psichiatrico e, nella maggior parte dei casi, di un disturbo depressivo. E’ quindi appropriato affermare che metodi efficaci di trattamento e prevenzione dei disturbi depressivi agiscono anche sull’incidenza dei comportamenti anticonservativi.
Nella psichiatria contemporanea le modalità principali di trattamento sono la psicoterapia e i trattamenti con antidepressivi. Entrambe i tipi d’intervento sono efficaci sia usati singolarmente sia in combinazione e sono quindi anche efficaci per ridurre e prevenire il comportamento anticonservativo.
 
Il rischio educativo

Rizzoli

Giussani, Luigi

Ottimo manuale di pedagogia.

Questo breve saggio è una delle opere più originali nella produzione di don Giussani, che subito afferma: "Il tema principale, per noi, in tutti i nostri discorsi, è l'educazione". Facendo tesoro della sua esperienza di insegnante, prima al liceo Berchet di Milano e poi all'Università Cattolica, don Giussani espone, in modo sistematico e critico, l'impianto complessivo di una proposta educativa fondata sulla comunicazione di una tradizione che, tuttavia, ha lo scopo di liberare i giovani e metterli nelle condizioni migliori per valutare criticamente ogni aspetto della realtà. Il testo è uscito per la prima volta nel 1977 ed è stato pubblicato precedentemente da Jaca Book e SEI.

Il rischio educativo - Luigi Giussani - Libro - Rizzoli - BUR Saggi | IBS
 
Rischio mancata sicurezza morti sul lavoro
Norme a protezione dei lavoratori del tutto inadeguate.
Fino a quando non cambiano, senza rispetto per la vita, qualcuno continuerà ad abusare della propria posizione e del bisogno delle persone di avere uno stipendio
Ascoltare la testimonianza di sua madre qualche giorno fa è stato un pugno nello stomaco. È morta a 22 anni Luana, risucchiata da un orditoio manomesso per accelerare la produzione, il giorno del compleanno di sua mamma.
“Al processo ho voluto guardare le foto delle perizie. Tutte, le ho guardate. Il corpo di mia figlia aveva fatto 4 giri completi intorno all'asse, prima che un operaio fermasse la macchina, che stava andando alla velocità massima. Ormai sembrava un gomitolo, aveva la testa schiacciata contro il rullo. E' stato terribile guardare quelle immagini, ma ho dovuto farlo".
Un mese prima Luana era stata agganciata dal macchinario ed era riuscita a liberarsi, il 3 maggio 2021, non ha avuto la stessa fortuna.
La fortuna non è un DPI, dovremmo sempre ricordarcene.
Tre anni fa moriva Luana D’Orazio, stritolata da un orditoio mentre lavorava. La madre: “Cambiare le leggi”
 
Rischio insolvenza

Boris Becker noto tennista ha risolto la sua procedura di insolvenza privata con un pagamento di 450.000 euro, una somma inferiore rispetto ai suoi debiti complessivi pari a 85 milioni di debiti ma sufficiente per chiudere il caso.
Questo accordo ha evitato una lunga procedura che non avrebbe offerto garanzie concrete di recupero dei fondi. Dopo un periodo di 231 giorni di carcere, Becker ora vive liberamente a Milano, con la possibilità di viaggiare nell'UnioneEuropea, eccetto che nel RegnoUnito.
Tuttavia, potrà fare richiesta di ingresso nel Regno Unito da ottobre 2024, sperando di partecipare a Wimbledon nel 2025.
Secondo quanto riportato da WELT, Mark Ford, il curatore dell'insolvenza, ha accettato la somma offerta dato il processo potenzialmente lungo e incerto per la riscossione dei debiti in Italia, dove Becker risiede attualmente.
L'importo totale dovrebbe essere pagato entro il 16 ottobre 2031.
Becker ha anche commentato recentemente il Roland Garros per la versione tedesca di Eurosport e ha ricevuto un compenso significativo per un'intervista . Nonostante le sfide legali e finanziarie, Becker è da considerarsi fortunato per aver mitigato una possibile sentenza più severa e per aver ripristinato la sua posizione finanziaria e sociale.
Mi pare che 450k Vs 85 milioni sia un incentivo a comportamenti scorretti. Tra l'altro non immediati ma dilazionati. Meglio sarebbe stato un valore pari al 50-60% degli introiti futuri per un periodo ragionevolmente lungo fino ad una somma più congrua. Non so. O non è detto tutto, o Becker non è direttamente responsabile del buco, o sembra proprio un incentivo ed è offensivo per chi si impegna a pagare debiti piccoli. Un bel "fate buchi enormi " che tanto... Sul difficile recupero in Italia poi non c'è nulla di bello...
Pochi maledetti e tardi (il 16 ottobre 2031 non può considerarsi "subito").

Boris Becker: „Ihm könnte kaum etwas Besseres passieren als dieser Deal“ - WELT

Boris Franz Becker -v- Mark Christopher Ford and others - Courts and Tribunals Judiciary
 
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