Le soluzioni ragionevoli sarebbero moltissime (ad esempio, vendita di nuove licenze da parte dei comuni con introiti destinati a rimborsare quei poveracci che ancora non sono riusciti ad ammortizzare lòa "tangente" che hanno dovuto pagare per lavorare), ma stranamente nessuno ne parla. I tassisti fanno parlare i più "cafoni" che sparano a vanvera motivazioni sgangherate a tutela del monopolio, i "liberalizzatori", altrettanto cafonescamente, parlano di liberalizzazione selvaggia ("hai comprato la licenza? Cavoli tuoi!").
Ci vorrebbe semplicemente un po' di buon senso e bisognerebbe cominciare a far parlare le persone più ragionevoli mettendo da parte i beceri e gli incivili
Vendere nuove licenze per rimborsare quelle vecchie ?

Tecnicamente non è fattibile una roba del genere. Se vendi le licenze senza un numero limitato, quanto pensi che valgano ? Nulla o poca roba. Se sono limitate invece, non risolvi il problema.
Poi sarebbe credo illegale farlo. Cioè lo stato vende dei posti di lavoro. Chi è povero e non se lo permette (anche se ha le competenze adatte), viene escluso. Alla faccia del suo compito di garantire pari opportunità a tutti. Si dovrebbe invece fare un concorso pubblico per l'ottenimento di esse.
Per la stessa ragione dovrebbe essere illegale anche la vendita delle licenze. Una volta assegnata, uno se la tiene finché:
- muore
- cambia lavoro
- gli viene ritirata per diversi motivi (comportamentali, professionali, etc.)
Quando si libera, essa dovrebbe essere nuovamente soggetta al concorso pubblico per l'assegnazione.
Io sono un cafone della liberalizzazione selvaggia.

Si ha questa falsa e ingenua credenza che la liberalizzazione significa un mercato senza regole. Sbagliatissimo. Le regole, gli standard verranno stabiliti dal mercato e saranno molto più efficienti rispetto a quelle dello stato (che non deve avere questo monopolio).
Ma ci sono numerosi esempi. Pensa a tutti i protocolli internet come si siano sviluppati sul mercato. Pensa agli standard IAS/IFRS in materia di contabilità. Certo, a differenza dello stato non saranno di fatto obbligatorie ma in sostanza lo sono perché se non ti adegui, esci dal mercato perché non offri abbastanza sicurezze e garanzie. Non offri un servizio di qualità e il mercato ti punisce.
Tornando ai nostri tassisti, io capisco umanamente il tassista che vede la propria licenza perdere il valore. Cosi come capisco tutti quelli che fanno investimenti sbagliati e si ritrovano poi con grosse perdite. Se lo stato vuole rimborsare i tassisti allora dovrebbe farlo con tutti i risparmiatori/investitori che hanno perso il proprio denaro in un modo o nell'altro per colpa di una sua "policy"(e con le banche nel mondo un po' l'hanno fatto ahimè). Pensa ai gestori dei negozi si sigarette elettroniche che hanno chiuso dopo che hanno aumentato il carico fiscale su di esse.
Giuridicamente non è fattibile secondo me. E' discriminatorio nei confronti di tante altre persone e categorie.
Purtroppo è cosi. Mi dispiace ma erano consapevoli di questo rischio (o dovevano esserlo). E poi non saranno tutti colpiti in maniera uguale presumo. C'è chi la licenza magari l'ha già ripagata. Se qualcuno ha fatto un mutuo (ma veramente la banca finanzia l'acquisto di licenze ?????), ci perderà di più la banca.