L'inflazione svaluta il debito pubblico - Leggende metropolitane

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A dire la verita' ci sono stati periodi (ad esempio meta' degli anni '80) in Italia, in cui il tasso dei BOT e' stato superiore all'inflazione, forse a causa di isteresi.
Non sono pratico della materia, ma il tasso sul debito pubblico non potrebbe dipendere oltre che dal rischio di insolvenza della assoluta necessita' di finanziamento per cui si e' costretti a concedere interessi piu' alti ?
Mi ricordo che i BOT cercavano di ingolosire i risparmiatori con interessi molto alti.

Quando l'inflazione andò oltre il 20 , ci fu il divorzio Tesoro Bankitalia, successivamente e per un tempo breve per la contemporanea abolizione della scala mobile , i TDS ebbero rendimenti reali.

Fu insomma l'eccezione che conferma la regola.
 
vorrei farvi notare una cosa:

con l'inflazione alta, è vero che sento meno il peso del debito già emesso con tassi parametrati all'inflazione dell'epoca che era più bassa

ma dato che il debito si rinnova di settimana in settimana, se mi scade 100 e rinnovo 100 vuol dire che con i nuovi 100 potrò finanziare meno roba rispetto ai 100 emessi anni fa, quindi dovrei emettere 110 per mantenere il valore reale, questo non fa che rendere vana la svalutazione del debito vecchio

Separa le questioni:

1. Non tutta la spesa è spesa corrente, c'è la spesa in conto capitale che ha un suo moltiplicatore. Se fai PIL reale il debito e il deficit scendono

2. Se ti scade un titolo e incassi 100 che fine hanno fatto le cedole incassate?

Va da sé che se sono state spese hanno contribuito all'aumento del PIL, se sono state reinvestite hanno generato altri interessi.
 
Come no :D

BTP decennale al 4,70%

Poi l'inflazione scende e tu paghi interessi alti per gli anni a venire.

Non è un mutuo prima casa che lo contrai una volta e basta. In questo caso l'inflazione alta è un vantaggio.

Quando sei obbligato a rifinanziarti il mercato si riprende tutto con gli interessi.

Urca cosa tocca leggere in un forum di finanza. Zero in economia. Ma economia da primo anno delle superiori...
Tu eri ultravax covidiano chiusurista vero? :D
 
A dire la verita' ci sono stati periodi (ad esempio meta' degli anni '80) in Italia, in cui il tasso dei BOT e' stato superiore all'inflazione, forse a causa di isteresi.
Non sono pratico della materia, ma il tasso sul debito pubblico non potrebbe dipendere oltre che dal rischio di insolvenza della assoluta necessita' di finanziamento per cui si e' costretti a concedere interessi piu' alti ?
Mi ricordo che i BOT cercavano di ingolosire i risparmiatori con interessi molto alti.
Se il tesoro venisse abbandonato alle sue esigenze di finanziamento e al suo destino davanti ai pescecani gli interessi salirebbero di molto e il disastro sarebbe certo.
 
Nessuno prevede il futuro, ma se l'inflazione resta alta i rendimenti si comporteranno di conseguenza.

Potrai uppare il 3D quando vorrai.

Vi sono relazioni tecniche, matematiche e scelte politiche.
Se il tasso d'interesse sale di parecchio data la mole del debito e gli interessi da pagarsi la situazione diventa instabile e esplosiva.
 
Vabbè dai, chiudiamo questo thread salomonicamente:D : con debito pubblico in discesa l'inflazione svaluta il debito pubblico medesimo.

Siccome il tasso d'interesse è inferiore a quello inflattivo tendenzialmente (di poco!) sta scendendo anche oggi.
 
Vabbè dai, chiudiamo questo thread salomonicamente:D : con debito pubblico in discesa l'inflazione svaluta il debito pubblico medesimo.

Siccome il tasso d'interesse è inferiore a quello inflattivo tendenzialmente (di poco!) sta scendendo anche oggi.

L'inflazione svaluta il debito pubblico che hai quel giorno, il problema è che noi siamo obbligati a rifinanziarci ed il mercato ci rifinanzia a tassi crescenti.

Inevitabilmente finiremo per restituire il vantaggio.

Fra un paio d'anni l'inflazione sarà rientrata e noi avremo in giro titoli a 10 anni e più emessi con rendimenti ben sopra al 4% (e potremmo superare il 5% a breve).
 
Ultima modifica di un moderatore:
Tassi di interesse di riferimento della BCE
Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente all'1,25%, all'1,50% e allo 0,75%, con effetto dal 14 settembre 2022.8 set 2022.

Se capite cos'è il :

. rifinanziamento principale,
. marginale
. il deposito presso BCE,

... capirete che il quesito posto è sballato nella forma e nella sostanza.

Grazie BCE
 
L'inflazione svaluta in debito pubblico che hai quel giorno, il problema è che noi siamo obbligati a rifinanziarci ed il mercato ci rifinanzia a tassi crescenti.

Inevitabilmente finiremo per restituire il vantaggio.

Fra un paio d'anni l'inflazione sarà rientrata e noi avremo in giro titoli a 10 anni e più emessi con rendimenti ben sopra al 4% (e potremmo superare il 5% a breve).

esatto, ora abbiamo un piccolo beneficio che ci costerà caro quando l'inflazione tornerà al 2%

se poi calerà anche il pil, avremo un rapporto sfavorevole che potrebbe peggiorare il rating, con aumento del tasso che vanificherebbe la bassa inflazione
 
Separa le questioni:

1. Non tutta la spesa è spesa corrente, c'è la spesa in conto capitale che ha un suo moltiplicatore. Se fai PIL reale il debito e il deficit scendono

questo si, ma siamo in italia, abbiamo visto che si spendono i soldi pubblici :D
 
esatto, ora abbiamo un piccolo beneficio che ci costerà caro quando l'inflazione tornerà al 2%

se poi calerà anche il pil, avremo un rapporto sfavorevole che potrebbe peggiorare il rating, con aumento del tasso che vanificherebbe la bassa inflazione

Se cala il PIL ci sarà recessione e un calo dell'inflazione.con riallineamento della curva dai tassi.

Debito e deficit varieranno in funzione del tasso principale Bce . L'incidenza del maggior costo dei TDS sarà marginale.

Nelle more i tassi applicati in misura ridotta rispetto alla inflazione costituirà un vantaggio acquisito.

Occorre inoltre considerare che ammontare delle singole emissioni e tassi tengono conto del quadro economico.

Al Tesoro non sono sprovveduti come noi .
 
Fra un paio d'anni l'inflazione sarà rientrata e noi avremo in giro titoli a 10 anni e più emessi con rendimenti ben sopra al 4% (e potremmo superare il 5% a breve).
Me l'hai già detto ed io ti ho risposto che non siamo indovini e sono incaute affermazioni.

Tu hai replicato che il mercato ci crede (lo sta prezzando) e per te diventa verità assoluta.

Per carità il mercato non è composto da sprovveduti e, spesso, ci prende. Pur tuttavia il mercato ha un grande, grandissimo limite: immagina gli scenari futuri sulla base dei dati OGGI in suo possesso.

Chi ha esperienza di mercato sa bene che, purtroppo, spesso, molto spesso intervengono fattori imprevisti e imprevedibili che contraddicono, alle volte platealmente, le previsioni precedentemente fatte.

Per esempio, per rimanere in tema: quale operatore di mercato, 10 mesi fa, prevedeva, ipotizzava, soltanto lontanamente immaginava un'inflazione come quella attuale? A me risulta nessuno.

Comprendi bene che parlare di eventi che dovranno verificarsi tra 24 mesi, con nel mezzo una guerra pericolosissima con addirittura! possibili benché improbabili derive nucleari, diventa.......diciamo incauto.

P.S.
se il tuo thread, oltre che un'angolatura "originale" sul debito pubblico, voleva essere uno spunto di riflessione su quale obbligazione privilegiare, naturalmente per macro comparti, bè, credo che tutti quanti siamo orientati sul reddito variabile.

Non mi stupirei se tornassero di moda gli "antichi" CCT.
 
Urca, che vaccata che hai scritto. :D

Tu sei uno di quelli che prevedeva quanto sarebbe durato il Covid e ora vuoi prevedere quanto durerà l'iper inflazione. :D
Durerà più di un lustro. I tuoi risparmi e tds saranno svalutati peggio che ai tempi della Lira. Spendi tutto quello che puoi spendere...ripigliati.
 
Me l'hai già detto ed io ti ho risposto che non siamo indovini e sono incaute affermazioni.

Tu hai replicato che il mercato ci crede (lo sta prezzando) e per te diventa verità assoluta.

Per carità il mercato non è composto da sprovveduti e, spesso, ci prende. Pur tuttavia il mercato ha un grande, grandissimo limite: immagina gli scenari futuri sulla base dei dati OGGI in suo possesso.

Chi ha esperienza di mercato sa bene che, purtroppo, spesso, molto spesso intervengono fattori imprevisti e imprevedibili che contraddicono, alle volte platealmente, le previsioni precedentemente fatte.

Per esempio, per rimanere in tema: quale operatore di mercato, 10 mesi fa, prevedeva, ipotizzava, soltanto lontanamente immaginava un'inflazione come quella attuale? A me risulta nessuno.

Comprendi bene che parlare di eventi che dovranno verificarsi tra 24 mesi, con nel mezzo una guerra pericolosissima con addirittura! possibili benché improbabili derive nucleari, diventa.......diciamo incauto.

P.S.
se il tuo thread, oltre che un'angolatura "originale" sul debito pubblico, voleva essere uno spunto di riflessione su quale obbligazione privilegiare, naturalmente per macro comparti, bè, credo che tutti quanti siamo orientati sul reddito variabile.

Non mi stupirei se tornassero di moda gli "antichi" CCT.

Qui su AP é da maggio 2020 che scriviamo che sarebbe arrivata iperinflazione record.:rolleyes:
E venivamo derisi, insultati e bannati. :D
 
Vabbè dai, chiudiamo questo thread salomonicamente:D : con debito pubblico in discesa l'inflazione svaluta il debito pubblico medesimo.

Siccome il tasso d'interesse è inferiore a quello inflattivo tendenzialmente (di poco!) sta scendendo anche oggi.

L'inflazione svaluta il valore del debito pubblico. Non siamo il Cile, ci sono 5 mila miliardi sui conti correnti che la gente spende e spenderà in gran parte proprio per non vederseli disintegrare dall'iperinflazione.
 
Qui su AP é da maggio 2020 che scriviamo che sarebbe arrivata iperinflazione record.:rolleyes:
E venivamo derisi, insultati e bannati. :D
Bè da maggio 2020 non saprei dire, magari è così ma io non ricordo.

Ricordo invece qualcuno che diversi mesi fa parlava di inflazione al 10%. Io leggevo e, prudentemente, non dicevo nulla ma non ti nascondo che, dentro di me, pensavo che fosse una grande, grandissima esagerazione. Il tale o i tali hanno avuto ragione, chapeau.

Però io ho parlato di operatori di mercato; senza nulla togliere agli utenti di FOL che operano sì nel mercato ma non sono operatori ufficiali. Bensì....amatori :D
 
L'inflazione svaluta il valore del debito pubblico. Non siamo il Cile, ci sono 5 mila miliardi sui conti correnti che la gente spende e spenderà in gran parte proprio per non vederseli disintegrare dall'iperinflazione.
Non hai seguito il ragionamento dell'amico poche certezze. Che, nella complessità dell'argomento debito pubblico, non ha propriamente ragione.

Ma, in linea teorico-matematica-finanziaria non ha detto una corbelleria: il denaro "immobile" si svaluta, è del tutto ovvio.

Ma un debito che sei costretto a rifinanziare non si svaluta. O meglio, si svaluta, ma nella dinamica del rifinanziamento devi rifinanziare una sempre maggiore quota capitale.
 
Me l'hai già detto ed io ti ho risposto che non siamo indovini e sono incaute affermazioni.

Tu hai replicato che il mercato ci crede (lo sta prezzando) e per te diventa verità assoluta.

Per carità il mercato non è composto da sprovveduti e, spesso, ci prende. Pur tuttavia il mercato ha un grande, grandissimo limite: immagina gli scenari futuri sulla base dei dati OGGI in suo possesso.

Chi ha esperienza di mercato sa bene che, purtroppo, spesso, molto spesso intervengono fattori imprevisti e imprevedibili che contraddicono, alle volte platealmente, le previsioni precedentemente fatte.

Per esempio, per rimanere in tema: quale operatore di mercato, 10 mesi fa, prevedeva, ipotizzava, soltanto lontanamente immaginava un'inflazione come quella attuale? A me risulta nessuno.

Comprendi bene che parlare di eventi che dovranno verificarsi tra 24 mesi, con nel mezzo una guerra pericolosissima con addirittura! possibili benché improbabili derive nucleari, diventa.......diciamo incauto.

P.S.
se il tuo thread, oltre che un'angolatura "originale" sul debito pubblico, voleva essere uno spunto di riflessione su quale obbligazione privilegiare, naturalmente per macro comparti, bè, credo che tutti quanti siamo orientati sul reddito variabile.

Non mi stupirei se tornassero di moda gli "antichi" CCT.

Io mi stupirei per 2 motivi.

I tds e assimilati sono tassati al 12,5. Se vuoi tenere la curva dei tassi sotto l'inflazione e l'asino continua a bere non c'è ragione di emettere titoli indicizzati . Quelli in circolazione hanno una scadenza ravvicinata e una quotazione ben sotto la pari.

Si continua fare confusione fra le esigenze dei risparmiatori e i conti dello stato.
 
Tu sei uno di quelli che prevedeva quanto sarebbe durato il Covid e ora vuoi prevedere quanto durerà l'iper inflazione. :D
Durerà più di un lustro. I tuoi risparmi e tds saranno svalutati peggio che ai tempi della Lira. Spendi tutto quello che puoi spendere...ripigliati.

A parte che mi attribuisci posizioni completamente errate, se anche fosse c'entrerebbe nulla con questo.

Davvero non capisco il senso di tirare in ballo un argomento che ha nulla a che vedere.

Boh? :mmmm:
 
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